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Strada Vino e Sapori Etna, doppio evento a Riposto e Milo

Due degustazioni tematiche di vini e oli per promuovere il territorio attraverso le sue eccellenze enogastronomiche. Questo il filo conduttore del doppio appuntamento organizzato dalla Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna, in collaborazione con il Comune di Riposto e la Pro Loco Riposto e con il Comune di Milo e la Pro Loco di Milo.

Si inizia venerdì 16 febbraio, al Palazzo Vigo di Riposto, alle 19.30, con “Strade che si incontrano: Strade del Vino e dei Sapori dell’Etna e del Val di Noto si raccontano”, un viaggio esperienziale tra vini e spumanti ottenuti da vitigni autoctoni prodotti nei terroir etnei e del Val di Noto. L’evento vedrà la partecipazione anche degli studenti dell’Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera ‘G. Falcone’ di Giarre che prepareranno un piatto degustazione con arancinetto al nero di seppia, polpo arrostito e crema di patate, trancio di schiacciata di pesce (pomodoro, bietole, cozze, calamari, gamberetti e tuma), filetto di pesce azzurro scottato e aromatizzato al limone, sformato di pasta alle alici e mollica atturrata e crostatina. In chiusura prevista anche la degustazione di un distillato locale.

Secondo appuntamento, venerdì 23 febbraio, al Centro Servizi di Milo, alle ore 19.30, con la degustazione “Il mantello dell’Etna: le espressioni del Nerello Cappuccio”. Anche questa degustazione sarà accompagnata da oli, esclusivamente di produzione etnea. I vini saranno abbinati ad un piatto degustazione con millefoglie di patate, caponata, carciofo al forno, arancinetto, insalata di trunzo, tortino di patate e carote con cavolo viola e panelle palermitane. A chiudere la serata sarà un’eccellenza di distillato locale accompagnato dagli ‘nzuddi della tradizione orientale dell’isola.

A guidare le due degustazioni i sommelier professionisti Danilo Trapanotto (ONAV Catania) e Gioele Micali (AIS Sicilia), il docente esperto Riccardo Randello (ONAV Catania) e il capo panel CCIAA Sud Est Sicilia Ercole Aloe, durante le quali saranno presenti anche i produttori, circa venti.

“Raccontare il territorio attraverso le proprie eccellenze agroalimentari è uno dei modi migliori per promuoverlo al meglio – sottolinea Gina Russo, presidente della Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna – Farlo unendo due aree della Sicilia molto apprezzate è un’esperienza ancora più completa e oggi ancor più importante per accogliere un turista che è sempre più preparato in materia di sapori. La nostra mission è proprio questa: raccontare al meglio l’identità e la storia che ci caratterizza, un progetto di promozione turistica che, partendo dalle eccellenze agroalimentari, si ripromette di creare scambi e interconnessioni tra le diverse aree di produzione. D’altronde sono sempre più numerosi i turisti in cerca di itinerari del gusto, di esperienze ed eventi legati al mondo del vino e dei prodotti tipici”.

travelnostop.com



Caccia al tartufo e ai sapori dell’autunno Weekend di degustazioni, fiere, mercati e passeggiate nei boschi

Tartufi esposti alla fiera di Alba © Ansa


ansa

ALBA - Quella del 2018 è una delle stagioni più promettenti per la raccolta e il consumo di tartufi: chef, consumatori, esperti e appassionati del prestigioso tubero ringraziano l’estate piovosa che ha aiutato i trifolao nella ricerca delle migliori pepite. Secondo i dati della Coldiretti sono circa 200mila le persone ufficialmente coinvolte in una raccolta di tartufi da record, stimata in circa mezzo miliardo di euro tra prodotto fresco, conservato o trasformato anche grazie alla capacità di attrazione turistica ed enogastronomica che ruota attorno al tubero più famoso della tavola. 
In queste settimane e fino a gennaio trifolao con lo zappino in mano e il fidato naso di cani addestrati continuano a cercare tuberi negli umidi boschi di tutta Italia: dal Piemonte alle Marche, dalla Toscana all’Umbria, dall’Abruzzo al Molise, dal Lazio alla Calabria. Ed è proprio in queste generose terre che si moltiplicano fiere e mercati dove esporre i migliori tartufi assieme ai grandi e prestigiosi prodotti autunnali – dalla zucca alle castagne, dal vino ai salumi e alle nocciole – che vengono degustati e acquistati. In queste regioni, inoltre, nascono iniziative turistiche e gastronomiche che coinvolgono i visitatori e i consumatori in passeggiate alla ricerca del tartufo e in convegni per conoscerne da vicino segreti e caratteristiche. I mercati, gli itinerari tematici e le degustazioni sono un’ottima occasione anche per trascorre un weekend in piccole città, nei borghi medievali e tra i boschi, che in queste settimane regalano emozionanti passeggiate nel foliage autunnale.
L’appuntamento più atteso è ad Alba, nelle Langhe piemontesi, che fino al 25 novembre ospita l’88esima fiera internazionale del tartufo bianco (www.fieradeltartufo.org). E’ la storica e più prestigiosa mostra mercato del celebre tubero che durante il fine settimana e l’1 e il 2 novembre viene esposto sulle bancarelle assieme ad altre eccellenze del territorio. Oltre al mercato sono previsti anche concerti, mostre, incontri letterari e showcooking nell’Alba Truffle Show, dove si esibiscono numerosi chef stellati, soprattutto provenienti dalle Langhe-Roero e Monferrato. C’è attesa anche per i numerosi eventi gourmet, tra cui le analisi sensoriali del tartufo e le degustazioni abbinate ai vini. Quest’anno la fiera è dedicata alla luna, parte integrante del percorso di ricerca del tartufo: sono le fasi lunari, infatti, che determinano quando e dove trovare il prestigioso Tuber magnatum Pico.
Scendendo verso le Marche si può assistere a un’altra prestigiosa fiera del tartufo: dal 28 ottobre all’11 novembre Acqualagna ospita la fiera internazionale del tartufo bianco, una mostra mercato con bancarelle per gli acquisti, showcooking con chef stellati, degustazioni, spettacoli, mostre, laboratori didattici anche per i bambini e sfide ai fornelli tra i personaggi dello spettacolo. Oltre al tartufo sono presenti anche altri prodotti enogastronomici eccellenti: oli, birre, formaggi e salumi. La fiera è un’ottima occasione per scoprire il borgo e la magnifica riserva naturale della Gola del Furlo, nel cuore dell’Appennino marchigiano. Per maggiori informazioni: www.acqualagna.com
Nella vicina regione umbra la città di Norcia, capitale del tartufo nero, quest’anno si è fatta promotrice della candidatura della “cultura del tartufo” come patrimonio immateriale dell’umanità. Qui ha riaperto il cinquecentesco Palazzo Seneca, elegante albergo di charme, che offre menu a base di tartufo nel proprio ristorante e propone diversi pacchetti di soggiorno, tra cui il classico “Alla ricerca del tartufo” con un’escursione guidata nel bosco e un pic-nic stellato; e l’avventuroso “Rafting in Valnerina” per scoprire la splendida vallata attraversata dal fiume Nera, ricca di storia e di cultura.
Sempre in Umbria, il millenario Castello di Petroia, a pochi chilometri da Gubbio, organizza fino al 22 dicembre un’esclusiva caccia al tartufo tra i boschi di lecci, noccioli e querce che circondano il maniero in cui è nato Federico da Montefeltro. Accompagnati dal fattore Cesare, esperto cercatore di tartufi, e dal suo bracco Stella, si percorrono i sentieri tra i colori autunnali alla ricerca del prezioso tubero nelle tartufaie della collina, su cui si erge la storica fortezza. La caccia termina nelle cucina del castello dove lo chef Walter Passeri completa l’opera esaltando il tartufo in deliziose ricette, servite per cena alla tavola del ristorante “Sala degli Accomandugi”. Il prezzo per 2 ore di caccia e per una cena completa di 4 portate a base di tartufo e vini doc dell’Umbria è di 80 euro a persona.
In Toscana Volterra celebra il tartufo bianco e numerose altre eccellenze del territorio - vino, birra, olio, formaggi, salumi e cioccolato - proposte direttamente dai produttori dal 27 ottobre al 4 novembre. L’evento è itinerante tra gli scorci più suggestivi della città etrusca e comprende degustazioni a base di tartufo locale e prodotti della tavola toscana, oltre a un divertente Palio dei caci, una gara in cui le contrade si sfidano facendo rotolare grandi caciotte lungo un percorso cittadino. Per maggiori informazioni: www.volterragusto.com
A Siena, sempre in Toscana, si può alloggiare nell’Hotel Athena, nel cuore della città, che propone il soggiorno “Arte e Sapori di Siena”: protagonista è il ristorante “Il Mangia” con menu dove il tartufo e le sue varietà - lo scorzone e l’uncinato - sono gli ingredienti principali. Tra i numerosi piatti proposti ci sono: i tagliolini all’uovo fresco al tartufo, l’uovo laterino con scaglie di tartufo nostrano, una selezione di pecorino locale servito con miele al tartufo e la tagliata o la tartare di Fassona al tartufo bianco delle Crete Senesi.

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