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Koinè 2023: chiusa con il pieno di presenze la fiera del turismo religioso

 

Dopo la pandemia è tornato a Vicenza l'evento che presenta le ultime novità del settore. della filiera religiosa. Oltre 100 espositori da tutto il mondo e dibattiti sulla sfida della sostenibilità energetica dei luoghi di culto. Le aziende hanno presentato anche i materiali più innovativi per combattere l’umidità che rovina le chiese. Si guarda al Giubileo del 2025 per rilanciare gli itinerari della fede

Marco Guerra – Città del Vaticano

L’edilizia di culto, il turismo religioso, i beni ecclesiastici, la loro sostenibilità energetica e il loro riutilizzo. Questi i temi i temi che hanno animato la ventesima edizione della biennale Koinè, che si è chiusa ieri a Vicenza. Il mondo della filiera religiosa e dell’arte sacra si è ritrovato per tre giorni nel capoluogo veneto per fare il punto dopo gli anni della pandemia che hanno messo a dura prova tutto il settore. Fra gli obiettivi degli operatori quello di preparare al meglio due appuntamenti, il Giubileo di Roma del 2025 e quello del Monte Berico 2026 che coinvolgerà direttamente la città di Vicenza che ospita l’evento.

La Borsa del turismo religioso

Koinè - International Exhibition for the Religious World - ha visto il grande ritorno di acquirenti e presenze estere da ben 10 Paesi (Australia, Bosnia Erzegovina, Brasile, Canada, Germania, Guatemala, Israele, Portogallo, Spagna e Sudafrica) e ha anche ottenuto un riscontro mediatico d’eccellenza raggiungendo 25 milioni di contatti tra quotidiani, tv, radio e web. La rassegna internazionale dedicata alla filiera religiosa - organizzata da Italian Exhibition Group con il supporto della CEI e il patrocinio della Diocesi di Vicenza - ha catalizzato l'interesse anche perché al suo interno ha ospitato la Borsa del turismo religioso, che solitamente si svolge ad Assisi e mette in contatto domanda e offerta delle strutture di ospitalità, guide e tour operator, enti locali e aziende di promozione, musei, siti religiosi e culturali. Si sono tenuti inoltre, nella cornice di Koinè, gli Stati generali dell’Edilizia di Culto, con la collaborazione del Politecnico di Torino.

Confronti fra esperti del settore

Molti gli esperti del settore che hanno animato il dibattito durante la manifestazione, come monsignor Fabrizio Capanni, del Dicastero della Cultura e l'Educazione, membro del comitato scientifico di 'Koiné Ricerca', in special modo per la parte dedicata al turismo religioso. Con lui don Luca Franceschini, direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei, e don Alberto Giardina, direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza episcopale italiana, per la parte dedicata alla liturgia e in particolare alla riscoperta di gesti come la dedicazione dell’altare, che riempiono di ulteriore contenuto le cerimonie religiose.

Lo sguardo rivolto al Giubileo

Nel corso della fiera anche convegni, presentazioni di libri, momenti di approfondimento. La tre giorni si è aperta lunedì con un omaggio all’Ucraina, fatto dagli espositori di Koinè che hanno donato calici e oggetti liturgici a monsignor Mieczysław Mokrzycki, dell’Arcidiocesi di Leopoli, collegato in video. Infine Koinè ha accesso i riflettori sul Giubileo 2025, consentendo a chi produce oggetti sacri e li espone di proporre agli acquirenti internazionali, agli operatori dei santuari, ai grossisti e ai rivenditori, prototipi personalizzabili, oggetti per uso liturgico e devozionale, paramenti, insegne e gadget dedicati all’anno giubilare.

Fioramonti (Koinè): grande afflusso di espositori e pubblico

Valentina Fioramonti, manager dell’Italian Exhibition Group che organizza Koinè, parla a Vatican News di un bilancio positivo dell’edizione 2023, che è tornata alle consuete date di febbraio dopo gli anni della pandemia. “Abbiamo garantito il periodo migliore agli espositori, c’è stato infatti un grande riscontro di pubblico”, racconta Fioramonti che poi si sofferma sul tema della sostenibilità ambientale degli edifici di culto, “abbiamo parlato della possibilità di adeguare il patrimonio immobiliare della Chiesa sia in termini di approvvigionamento energetico sia in termini di ripensamento degli spazi nel post pandemia”. Un'altra sfida importante è dotare gli edifici di materiali innovativi “per dare soluzioni al problema annoso dell’umidità nei luoghi di culto”. Tutti temi affrontati con progettisti, architetti e con il supporto degli esperti della Cei, “in fiera erano presenti anche aziende che offrono soluzioni innovative con materiali ad hoc”.

La doppia valenza del turismo religioso

Un altro tema che ha attraverato la manifestazione è stato il turismo religioso. Fioramonti sottolinea che oltre cento operatori del settore erano presenti alla Borsa del turismo e che è aumentato l’interesse delle Regioni e delle istituzioni locali che vogliono valorizzare i cammini religiosi che attraversano i loro territori. Si tratta di un settore che si fonde con il turismo culturale in generale, “infatti tante persone che non sono inizialmente mosse da motivi di fede riscoprono la bellezza dei luoghi di culto e di fede”. “E’ un trend che crescerà in vista del Giubileo - prosegue Fioramonti - soprattutto tanti giovani sono attratti da questo modo nuovo di fare turismo che ha una duplice valenza: i luoghi di culto attraggono pellegrini e fanno da volano per scoprire il territorio circostante, al contrario c’è chi parte per visitare luoghi d’arte e poi si trova a vivere una grande esperienza spirituale”.

Vatican News

Koinè. Apertura il 13 febbraio. Focus sulla religiosità popolare

 Apertura il 13 febbraio. Focus sulla religiosità popolare

Prosegue il conto alla rovescia per l’inizio di Koinè International Exhibition for the Religious World, la fiera internazionale di articoli devozionali, oggetti liturgici, edilizia di culto e turismo religioso, organizzata da Italian Exhibition Group. In programma al quartiere fieristico di Vicenza dal 13 al 15 febbraio, è una manifestazione che induce i visitatori ad andare oltre il semplice, eppure fondamentale, aspetto commerciale, ma anche a cogliere il significato profondo degli oggetti esposti. La dimensione devozionale viene affrontata quest’anno, sia dal punto di vista della progettazione dello spazio liturgico, con due convegni, sia dal punto di vista della religiosità popolare, che non è un’alternativa alla liturgia ma scaturisce da questa.
All’interno della fiera, l’aspetto scientifico è sviluppato da ‘Koiné Ricerca’, che si avvale di un qualificato comitato scientifico e, lavorando in équipe, sceglie di volta in volta il tema delle varie sezioni: liturgia, architettura per la liturgia e turismo religioso, cercandoli fra gli argomenti più attuali e urgenti.
Come ricorda monsignor Fabrizio Capanni, del Dicastero della Cultura e l'Educazione del Vaticano, "Koiné, nata nel 1989 dalla collaborazione tra la diocesi di Vicenza il mondo imprenditoriale della città veneta, non è una semplice fiera, ma un contenitore in cui, accanto agli stand dei produttori, trovano spazio momenti di riflessione sul senso degli oggetti prodotti e commercializzati: essi infatti non sono oggetti di uso comune, ma “cose pertinenti al culto sacro”.
Questa edizione, sottolinea il sacerdote, "rivolge una attenzione particolare agli oggetti per la devozione popolare. Alcuni convegni metteranno a tema la religiosità popolare che, contrariamente a quanto si può pensare, è un fenomeno non semplice da comprendere e da guidare, perché fa leva sui linguaggi estetici, più complessi di quelli di tipo intellettuale, prevalenti nella teologia attuale. Secondo questi codici, gli oggetti (immagini, statue, reliquie) hanno una relazione immediata con il sacro, sono portatori di potere sacrale, come ha messo in luce l’antropologia religiosa. La dimensione devozionale sarà affrontata anche sotto il profilo della progettazione architettonica dello spazio liturgico – ambito a cui sempre Koiné dedica particolare cura – dedicando due convegni alla progettazione dei poli devozionali rispettivamente all’interno e all’esterno della chiesa”.
Altri eventi saranno la commemorazione di papa Giovanni Paolo I, il dono di arredi per la ricostruzione di una chiesa in Ucraina, una serie di mostre legate agli eventi e allestite in Fiera e al Museo diocesano, il ricordo di Mons. Giancarlo Santi (1944-2022) per tanti anni presidente del Comitato scientifico. Secondo monsignor Capanni l’obiettivo principale che si vuole raggiungere è di carattere educativo. Specie quest'anno che la manifestazione cade nel sessantesimo della promulgazione della Sacrosanctum Cocilium, la costituzione conciliare che ha riformato la liturgia.
avvenire.it

Torna dopo un anno di stop a causa del Covid Koinè, la XIX International Exhibition of Sacred Arts, manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group

 

Torna dopo un anno di stop a causa del Covid Koinè, la XIX International Exhibition of Sacred Arts, manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group. Sarà il primo appuntamento in presenza per le aziende e gli operatori del culto e si svolgerà dal 24 al 26 ottobre 2021, a Vicenza. Nel quartiere fieristico IEG di Vicenza fervono i preparativi per la tre giorni: un’agorà pronta ad ospitare convegni, mostre, riflessioni sulla green economy, network e formazione per espositori, artisti, aziende, artigiani. Ma anche un luogo di incontro tra i popoli con protagonista l’eccellenza manifatturiera Made in Italy, assieme a una selezione di espositori da Spagna, Polonia e Germania. Certamente un appuntamento molto atteso che si inserisce nel generale clima di ripresa economica e vuole ridare slancio alle aziende di un particolare settore merceologico.

Uno dei settori più importanti di quest'anno sarà quello del gioiello devozionale, nel quale il made in Italy vanta un'autentica tradizione molto apprezzata anche all'estero. L’80% della produzione è infatti destinata all’esportazione e nella produzione di crocifissi ci sono copie pregevoli di croci realizzate da Giotto e Cimabue che ricalcano l’originale in ogni dettaglio, così come i crocifissi di San Damiano, San Benedetto e altri ancoraIn particolare molto attivi nel settore sono i distretti di eccellenza di Vicenza, Arezzo, Valenza (Al) e Torre del Greco (Na). I produttori di gioielli religiosi hanno visto negli ultimi anni un aumento della richiesta. L’offerta in questo momento è molto strutturata e completa, oltre che di alta qualità. E in un momento di grandi cambiamenti come questo, dicono gli operatori e le aziende, è di vitale importanza riuscire a coniugare la lavorazione artigianale con l’innovazione tecnologica, anche se la mano dell’artigiano rimane sempre il segno di distinzione”.

A Koiné quest'anno si parlerà anche del turismo religioso, comparto importante che a causa della pandemia ha conosciuto passaggi difficoltosi. Spazio anche per il Premio di architettura sacra "Frate sole" e per la Terza Edizione italiana del Messale romano, in collaborazione con l'Ufficio Liturgico Nazionale, l'Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e per l'edilizia di culto e l'Ufficio per la pastorale delle vocazioni della Cei.

Avvenire