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In Austria sul set di James Bond

(di Ida Bini)
   In queste settimane il più famoso agente segreto del mondo sta girando in Tirolo alcune scene di Spectre, l’ultimo film di James Bond, con Daniel Craig nei panni dell’agente 007. Sölden e Obertilliach sono le due località austriache, rispettivamente a Ötztal e nell’Osttirol, scelte dalla Eon Productions e dal regista Sam Mendes per girare tra le Alpi le scene d’azione più avventurose del 24esimo film della spia con licenza di uccidere. In particolare la vallata di Ötz è stata apprezzata per i bellissimi paesaggi e le infinite piste perfettamente innevate che regala: più di 300 chilometri di tracciati lungo 200 vette alpine, attraversate da 70 impianti di risalita d’ultima generazione e puntellate da decine di rifugi avveniristici con piattaforme panoramiche costruite in acciaio e cristallo. Il luogo corrisponde perfettamente all’ambientazione dei film di spionaggio ad alta densità adrenalinica del famoso agente segreto britannico. La scelta del Tirolo è arrivata dopo un’attenta selezione di numerose location di montagna, tra cui l’Italia e la Norvegia, e, oltre che per la bellezza naturalistica, è stata probabilmente influenzata dal fatto che lo scrittore Ian Fleming, autore dei romanzi di James Bond, sia vissuto negli anni Venti a Kitzbühel, proprio nel Tirolo austriaco. Per girare le scene la produzione americana si è avvalsa della collaborazione della società britannica B24 e di Cine Tirol, la più importante casa cinematografica tirolese. 
  Sul set del film, accanto all’attore Daniel Craig, recita un cast di attori internazionali, tra cui Ralph Fiennes, Christoph Waltz e l’attrice italiana Monica Bellucci. Durante i momenti di pausa è possibile incontrarli sulle piste da sci, nelle Spa o nelle baite in quota, in particolare nel ristorante gourmet Ice Q di Sölden, locale di design che sorge a 3mila metri d’altezza - il più alto d’Europa - con terrazze panoramiche per viste mozzafiato sulla montagna del Gaislachkogl. Gran parte del cast ama rilassarsi nelle piscine futuristiche di Aqua Dome, resort termale tra le Alpi della Ötztal, una delle mete après ski più frequentate, dove ci si immerge in vasche pensili a forma di disco volante, in semplici saune al fieno o nelle grotte saline.
  Non è la prima volta che la storica casa di produzione britannica sbarca in Austria per girare scene dei film di Bond: ne La spia che mi amava (1977) la spettacolare discesa con gli sci è stata girata sulle Alpi, nel cuore del Paese, e tra le tante location di Quantum of Solace, del 2008, c’è un inseguimento a Bregenz, nel Voralberg.
   Finora il film, che uscirà nelle sale cinematografiche a fine anno, è stato ambientato negli studi Pinewood di Londra e in città come Mexico City e poi a Roma; dopo le scene girate in Tirolo, a febbraio il cast si trasferirà in Marocco. Da sempre la scelta di location esotiche e suggestive, che fanno da sfondo alle avventure dell’agente segreto 007, ha contribuito ad aumentare gli effetti scenografici e a far entrare i suoi film nella storia del cinema, oltre che a creare ottimi affari per il turismo locale.
   Già dalla celebre scena della spiaggia giamaicana di Agente 007 – Licenza di uccidere, film del 1962, con l’uscita dalle acque di una splendida Ursula Andress davanti a uno sbigottito Sean Connery si capì l’importanza dell’ambientazione nei film di James Bond. Da allora la spiaggia Crab Key Beach, a nordest della Giamaica, è conosciuta come la James Bond Beach, una delle attrazioni più visitate dai turisti che sbarcano nella bellissima isola caraibica. L’ambientazione del secondo film, Agente 007 – Dalla Russia con amore (1963), si spostò a Istanbul con bellissime riprese nella basilica di Santa Sofia e una colluttazione nel vagone letto del treno Orient-Express in viaggio verso Trieste; proseguì poi a Zagabria e in un albergo di grande charme a Venezia. Il terzo film Agente 007 – Missione Goldfinger (1964) venne ambientato negli Stati Uniti, tra Miami e il Kentucky, a Ginevra e a Porto Rico. L’anno seguente, per il quarto film Agente 007 – Thunderball, operazione tuono si scelsero le esotiche Bahamas, in particolare Paradise Island, nelle cui acque cristalline si girarono alcune delle più celebri riprese subacquee di tutta la serie. Il quinto film Agente 007 – Si vive solo due volte (1967) venne ambientato all’interno di un vulcano spento nell’affascinante regione di Kyushu, in Giappone, mentre nel 1969 per il film Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà si scelsero le Alpi svizzere dove la temibile Spectre operava sul Piz Gloria, una clinica-rifugio tra le cime imbiancate e la vallata del Lauterbrunnen. Il settimo film Una cascata di diamanti (1971) venne ambientato nella lucente Las Vegas tra casinò e mega alberghi, mentre per Agente 007 – Vivi e lascia morire (1973) la location rimase negli Usa: prima a New York, poi in Louisiana con una folle corsa in motoscafo tra le paludi infestate dai coccodrilli, per finire sull’isola caraibica di Sainte Monique. Per il nono film L’uomo con la pistola d’oro (1974) la produzione si trasferì in estremo Oriente tra Hong Kong, Macao, Bangkok e Phuket, isola thailandese poco conosciuta all’epoca ma perfetta per ambientarvi un film d’azione. Da allora l’isolotto di Ko Khao Tapu, nella baia di Phan Nga, è diventato per tutti la James Bond Island. Location mozzafiato anche per il film La spia che mi amava (1977) con un inseguimento in Egitto e un viaggio in treno in Sardegna. Il film del 1979 Agente 007 – Moonraker – Operazione spazio venne ambientato a Rio de Janeiro sulla spiaggia di Copacabana e sul tetto della funivia che sale al Corcovado, simbolo della città; alle cascate di Foz do Iguazú, tra Argentina e Brasile, e nella romantica Venezia con inseguimenti tra i canali. Tra le tante location del film si scelsero anche il Guatemala, Los Angeles e il castello francese di Vaux-le-Vicomte. Con Agente 007 – Solo per i tuoi occhi (1981) la troupe tornò in Italia, in particolare a Dobbiaco, e sulla pista da bob di Cortina. Il resto del film venne realizzato in Albania, sull’isola greca di Corfù, in particolare sulla spiaggia Issos Beach, e alle Meteore, tra gli spettacolari monasteri tra le rocce. Numerose furono le location per il film del 1983, Octopussy – Operazione piovra: Cuba, Berlino Ovest (quando ancora c’era ancora il muro che divideva la città in due zone) e Udaipur, in India. Nel 1985 per il film 007 - Bersaglio mobile si scelsero le nevi d’Islanda con uno spettacolare inseguimento sugli sci, la cittadina di Ascot e Parigi con un lancio in paracadute dalla cima della Tour Eiffel. Poi il film si spostò a Chantilly, sempre in Francia, e a San Francisco con un dirigibile sopra il Golden Gate. Tante le location anche per il film Agente 007 – Zona pericolo del 1987, girato a Gibilterra, Bratislava, Vienna e in Afghanistan che per problemi logistici venne trasferito in Marocco. Il sedicesimo film, Agente 007 – Vendetta privata (1989), si girò in America, precisamente in Florida e in Messico con location esotiche tra la costa e i siti archeologici. Per lo spettacolare salto della prima scena del film GoldenEye (1995) venne scelta l’altissima diga Verasca, presso Locarno, dove ancora oggi ci si lancia per emulare James Bond. Poi il film si ambientò a Montecarlo, a San Pietroburgo, in Siberia e a Cuba (che in realtà era Porto Rico).
   Le scene d’azione divennero sempre più spettacolari: Il domani non muore mai (1997) venne girato sul passo indiano di Khyber tra Afghanistan e Pakistan (ricostruito però sui Pirenei francesi), ad Amburgo, in un circolo da golf di Londra, in Vietnam, a Cadice, nel sud della Spagna, a Bangkok e ad Amburgo. Ancora Spagna per Il mondo non basta del 1999, girato al Guggenheim di Bilbao, nella città magica di Cuenca, tra labirinti di pareti di roccia e archi naturali, e nell’Anatolia turca. Il film successivo La morte può attendere (2002) venne girato sull’isola hawaiana di Maui, a Cuba, a Londra e in un hotel di ghiaccio in Svezia, a Jukkasjärvi (anche se nel film era l’Islanda). Casino Royale del 2006 venne quasi interamente girato negli studi Mondray a Praga, in un casinò del Montenegro (in realtà era Karlovy Vary, nella Repubblica Ceca), ancora a Venezia sul Canal Grande, nelle Bahamas e sul lago di Como. Per il film successivo, Quantum of Solace, del 2008, si scelse ancora l’Italia e, in particolare, il lago di Garda, le cave di marmo di Carrara e la piazza del Campo durante il palio, a Siena. Poi si girò in Bolivia, nel deserto cileno di Atacama e a Bregenz. Skyfall, il ventitreesimo film, è ambientato tra Shangai, Londra e Istanbul.
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007, licenza di viaggiare. Il giro del mondo con i film di James Bond

(di Ida Bini)

Compie 50 anni la più famosa spia del pianeta: il 5 ottobre 1962 a Londra venne presentato in anteprima mondiale Agente 007 – Licenza di uccidere, il primo film con protagonista James Bond, agente segreto creato dalla penna del romanziere Ian Fleming. Per commemorare l’anniversario del celebre personaggio e per promuovere l’imminente uscita sugli schermi della ventitreesima pellicola su 007 intitolata Skyfall (diretta da Sam Mendes e interpretata da Daniel Craig), gli storici produttori della fortunata serie cinematografica hanno indetto proprio per il prossimo 5 ottobre il Global James Bond Day, una giornata interamente dedicata ai milioni di fan dell’agente segreto.In tutto il mondo nel mese di ottobre verranno organizzati eventi, feste, proiezioni, aste di beneficenza, sondaggi, una retrospettiva presso il MoMa di New York, un concerto a Los Angeles organizzato dall’Academy, la mostra Designing 007: 50 Years of Bond Style presso il TIFF di Toronto e un weekend a Londra - dal 26 al 28 ottobre - con un tour guidato (James Bond Walking Tour) alla scoperta dei luoghi in cui vive e lavora James Bond, partendo dalla sua casa nel quartiere di Chelsea.

Le località esotiche ed esclusive e i suggestivi paesaggi che fanno da sfondo alle avventure dell’agente segreto 007 hanno contribuito a far entrare i film nella storia del cinema, ma quelli che nel 1962 erano i luoghi più belli del mondo, irraggiungibili per la gran parte della gente, oggi non lo sono più: se la scena della spiaggia esotica in Giamaica del primo film di James Bond ebbe un grande impatto visivo sugli spettatori, oggi i paesaggi che colpiscono la fantasia e l’immaginazione sono quelli meno conosciuti del Kazakistan, del deserto del Cile, della Cina, della Corea del Nord o quelli stravaganti delle Turchia, come nell’ultima pellicola. E se negli anni passati per girare scene d’azione si sceglievano i panorami mozzafiato di India o Russia o gli sterminati deserti e gli avveniristici grattacieli di Dubai, che aumentavano gli effetti scenografici, adesso molti degli sfondi sono semplicemente creati al computer.

Eppure la scelta della location d’effetto rimane importante, così come le Bond girl, le macchine di prestigio e i vestiti eleganti, ingredienti irrinunciabili del successo dei 23 film dell’intramontabile James Bond.

La prima scelta degli scenografi per il film Agente 007 – Licenza di uccidere ricadde sulla Giamaica; era il 1962 e una bellissima Ursula Andress usciva in bikini bianco dalle acque trasparenti di una spiaggia esotica con palme e sabbia impalpabile. Da allora la spiaggia, Crab Key Beach a nordest del Paese, è conosciuta come la James Bond Beach, una delle attrazioni più richieste dai turisti che sbarcano nella bellissima isola caraibica. Il posto piacque tanto anche all’inventore di Bond, il romanziere inglese Ian Fleming, che scelse la Giamaica, in particolare Port Antonio, come buen retiro per scrivere altri capitoli della serie nella sua tenuta Goldeneye, frequentata da amici come Elizabeth Taylor e Truman Capote e oggi resort di lusso.

L’ambientazione del secondo film, Agente 007 – Dalla Russia con amore (1963), si spostò a Istanbul con bellissime riprese nella basilica di Santa Sofia, una famosa scena nelle fogne della città - ricostruite negli studi americani - e una colluttazione nel vagone letto dell’esclusivo treno Orient-Express in viaggio verso Trieste; proseguì poi a Zagabria e in un albergo di grande charme a Venezia. Il terzo film della serie Agente 007 – Missione Goldfinger (1964) fu ambientato negli Stati Uniti tra Miami e il Kentucky con scene di cavalli al Fort Knox (quest’ultimo però ricostruito negli studios), a Ginevra e a Porto Rico. Per il film del 1965 Agente 007 – Thunderball, operazione tuono, il quarto della serie, si scelsero le esotiche Bahamas, perfetto nascondiglio della temibile Spectre, nelle cui acque cristalline di Paradise Island si girarono alcune delle più celebri riprese subacquee di tutta la serie. Rapito dalla bellezza del posto il protagonista del film, l’attore scozzese Sean Connery, decise di comprarsi una casa per trascorrervi le vacanze, inaugurando così una fortunata stagione per le esclusive isole caraibiche.

Con il quinto film Agente 007 – Si vive solo due volte (1967) il nascondiglio della Spectre si trasferì all’interno di un vulcano spento del Giappone, uno dei tanti dell’affascinante regione di Kyushu, mentre nel 1969 per il film Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà si scelsero le Alpi svizzere dove la Spectre operava sul Piz Gloria, una clinica-rifugio tra le cime imbiancate e la vallata del Lauterbrunnen. In realtà il Piz Gloria era un ristorante in costruzione sullo Schilthorn ma il successo della spettacolare location fu enorme e un ottimo affare per il turismo locale.

Il settimo film Una cascata di diamanti (1971) venne ambientato nella sfavillante Las Vegas tra luci, casinò e mega alberghi, in particolare nell’avveniristico hotel The White House, sulle cui pareti Connery si arrampicava con una pistola lancia-fune. Con il film successivo del 1973 Agente 007 – Vivi e lascia morire la location rimase negli Usa: prima a New York, poi in Louisiana con una folle corsa in motoscafo tra le paludi infestate dai coccodrilli, per finire sull’isola caraibica di Sainte Monique. Il nome è inventato e ricorda da vicino l’esotica Giamaica anche se molte riprese vennero fatte su diverse isole dei Caraibi.

Con il nono film L’uomo con la pistola d’oro (1974) la produzione si trasferì in estremo Oriente tra Hong Kong, Macao, Bangkok e Phuket, isola thailandese poco conosciuta all’epoca ma perfetta per ambientarci un film d’azione, grazie alla lussureggiante vegetazione che contrastava con la cristallina trasparenza del mar delle Andamane. Le zone scelte per le riprese erano così selvagge che la troupe fu costretta a dormire nei bordelli in mancanza di strutture alberghiere. Oggi l’isola di Phuket è invasa da turisti alla ricerca dell’isolotto di Ko Khao Tapu, nella baia di Phan Nga, diventato per tutti la James Bond Island.Location mozzafiato ed esotica anche per il film successivo La spia che mi amava (1977) con una spettacolare discesa con gli sci a Sankt Moritz e sulle Alpi austriache (in realtà si trattava del picco Asgard, in Canada), un inseguimento in Egitto e un viaggio in treno in Sardegna. Nel 1979 con Agente 007 – Moonraker – Operazione spazio, la scelta ricadde su una colorata Rio de Janeiro con la spiaggia di Copacabana e una spettacolare scena sul tetto della funivia che sale al Corcovado, simbolo della città; sulle cascate di Foz do Iguazú, tra Argentina e Brasile; e sulla romantica città di Venezia con inseguimenti tra i canali a velocità folle. Tra le tante location del film si scelsero anche il Guatemala, Los Angeles e il castello francese di Vaux-le-Vicomte, ricostruito però negli studios. Eppure l’undicesimo titolo della serie è famoso per lo scenario spaziale della battaglia finale, senza gravità e con spettacolari effetti speciali.

Con Agente 007 – Solo per i tuoi occhi (1981) la troupe tornò in Italia, in particolare a Dobbiaco, e girò un’incredibile scena dove Bond si lanciava con gli sci sulla pista di bob di Cortina. Per il resto il film venne realizzato in Albania, sull’isola greca di Corfù, in particolare sulla spiaggia Issos Beach, e alle Meteore, tra gli spettacolari monasteri tra le rocce e nei pressi della città di Kalambaka. Gli interni dei luoghi sacri, tuttavia, vennero girati in studio. Per il film del 1983, Octopussy – Operazione piovra, si scelsero numerose location: Cuba, Berlino Ovest (quando ancora c’era il muro che divideva la città in due zone) e Udaipur, in India, dove si girò nella foresta ma anche nel lussuosissimo ed esotico Grand Hotel Taj Lake Palace. Nel 1985 per il film 007 - Bersaglio mobile si scelsero le nevi d’Islanda con uno spettacolare inseguimento sugli sci, la cittadina di Ascot e Parigi, dove la cattiva May Day (interpretata da Grace Jones) si buttava con il paracadute dalla cima della Tour Eiffel. Poi il film si spostò a Chantilly, sempre in Francia, e a San Francisco per una folle corsa con il camion dei pompieri e si concluse su un dirigibile sopra il Golden Gate. Tante le location anche per il film Agente 007 – Zona pericolo del 1987, girato a Gibilterra, Bratislava, Vienna (con la spettacolare ruota panoramica del Prater) e in Afghanistan che per problemi logistici, però, venne trasferito in Marocco.

Con il sedicesimo film, Agente 007 – Vendetta privata (1989), si tornò in America e precisamente in Florida e in Messico con location esotiche bellissime tra la costa e i siti archeologici. Per lo spettacolare salto della prima scena del film successivo, GoldenEye (1995), venne scelta l’altissima diga Verasca, presso Locarno, dove ancora oggi ci si lancia per emulare James Bond. Poi il film si girò un po’ ovunque: a Montecarlo, a San Pietroburgo, in Siberia e a Cuba (che in realtà era Porto Rico).

Le scene d’azione divennero sempre più spettacolari, come nel film successivo, Il domani non muore mai (1997), che si aprì con un’esplosione in un deposito illegale di armi ambientato sul passo indiano di Khyber tra Afghanistan e Pakistan (ricostruito però sui Pirenei francesi). Il film venne girato anche ad Amburgo, in un circolo da golf di Londra, in Vietnam e a Cadice, nel sud della Spagna; altrettanto impressionanti sono le scene girate a Bangkok e ad Amburgo.

Per Il mondo non basta del 1999 la sceneggiatura scelse il Guggenheim di Bilbao, la vera sede dei servizi segreti inglesi a Londra, l’Anatolia turca ela città magica di Cuenca, in Spagna, tra labirinti di pareti di roccia e archi naturali.

Il film successivo La morte può attendere (2002) venne girato sull’isola hawaiana di Maui, a Cuba, a Londra e in un hotel di ghiaccio che nel film sembrava essere in Islanda, mentre nella realtà era in Svezia, a Jukkasjärvi.

Nel 2006 Casino Royale venne quasi interamente girato negli studi Mondray a Praga, in un casinò del Montenegro (in realtà si girò a Karlovy Vary, nella Repubblica Ceca) e a Venezia (dove venne distrutto un palazzo) sul Canal Grande, con alcune scene girate a Coral Harbour, nelle Bahamas, e nella villa Balbianello, sul lago di Como.

Tante sono le location del film successivo, Quantum of Solace, del 2008, e tutte spettacolari, a cominciare da un inseguimento in Italia con una bellissima Aston Martin lungo il lago di Garda nelle località di Gargnano, Campione, Tremosine, Limone, Riva del Garda, Torbole e Malcesine; davanti alle cave di marmo di Carrara e a Siena, dove James Bond arrivava a piazza del Campo durante il palio. Il viaggio dell’agente 007 continuava in Bolivia - anche se le scene più spettacolari le girarono nel deserto di Atacama, in Cile - e a Bregenz, in Austria.

Infine l’ultimo film di Bond Skyfall, il ventitreesimo, in uscita a Londra il prossimo 26 ottobre, ambientato tra Shangai, Londra e Istanbul. Ma per saperne di più bisognerà andare al cinema.
ansa

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