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Tra storie, luoghi e segreti, ecco la guida Palermo Maxima


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Visitare Palermo significa immergersi in una delle città più affascinanti del Mediterraneo. Opulenta e trasandata, aristocratica e popolana, la capitale siciliana conquista con le sue contraddizioni e la sua atmosfera vibrante.

La Guida di Repubblica Palermo Maxima accompagna i lettori alla ricerca dell’essenza di questa città nell’anno in cui ricorre il quattrocentesimo anniversario del ritrovamento delle reliquie della santa patrona, l’amatissima Rosalia. In 360 pagine, dense di informazioni e suggestioni, racconta i vicoli del centro storico e l’elegante lungomare, i mercati e la spiaggia di Mondello, chiese di straordinaria bellezza, musei colmi di storia, palazzi barocchi e gioielli liberty, in un viaggio nel tempo che si srotola fra l’epoca punica e il Novecento. Senza dimenticare le indicazioni per gustare i prelibati cannoli, lo street food e le tante proposte gourmet di una delle cucine più golose d’Italia.

La Guida presenta il capoluogo siciliano attraverso ricordi e consigli di testimonial d’eccezione, personaggi come Stefania Auci, Simonetta Agnello Hornby, Eleonora Abbagnato e PIF, ma anche alcuni dei numerosi artisti e intellettuali stranieri che hanno deciso di stabilirsi a Palermo, ciascuno con un proprio sguardo sulla città. Un capitolo dopo l’altro, si dipana la narrazione delle ricchezze e delle bellezze di una città che oggi vive un grande rinascimento turistico.

Il cuore della Guida, come di consueto nella collane delle Maxime, sono le passeggiate che, fra monumenti, luoghi curiosi, personaggi e decine di indirizzi per mangiare, dormire e acquistare, sono il vademecum ideale per avventurarsi alla scoperta di Palermo. Un posto speciale è stato riservato a Santa Rosalia, per celebrare l’importante quarto centenario del rinvenimento delle sacre reliquie: un capitolo intenso con la storia della Santuzza e i luoghi della sua vicenda umana, lo spirito della festa e il suo legame con la città, ma anche un’intervista al direttore artistico del Festino 2024, Marco Balich, specialista in grandi eventi reduce dalla cerimonia inaugurale degli Europei di Calcio.

Alla realizzazione di Palermo Maxima ha lavorato un team di giornalisti professionisti di grande esperienza, che hanno reso la guida un prodotto curato e godibile, di agile lettura e ricchissima di informazioni e curiosità. Una Guida che è un invito alla città, a scoprirla per la prima volta ma anche a tornarci perché, come scrive il direttore delle Guide Giuseppe Cerasa nella sua prefazione, “è veramente difficile incontrare qualcuno che, tornando da Palermo, non abbia voglia di rivedere ancora una volta quei mosaici, quelle cupole arabe (che hanno ispirato l’artista Piero Pizzi Cannella nella creazione della nostra inedita copertina), che non abbia voglia di ritornare a immergersi tra i colori e i profumi del Capo”.

La Guida Palermo Maxima sarà presentata a Palermo martedì 25 giugno alle 17,30 al Museo Archeologico Regionale Salinas, nel corso di un dibattito organizzato da CoopCulture. Dopo i saluti del direttore del Museo Salinas, Giuseppe Parello, si confronteranno il rettore Massimo Midiri, il sindaco Roberto Lagalla, il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, il responsabile di Repubblica Palermo Marco Patucchi, il DG di CoopCulture Letizia Casuccio. Saranno presenti alcuni dei giornalisti che hanno collaborato ai testi della guida.

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Arriva 'Giubileo 2015', guida e portale per fedeli e turisti. Viaggio nell'Italia dell'Anno Santo in luoghi sacri e città arte

Una guida e un portale che accompagnano fedeli e turisti attraverso Roma e l'Italia, tra storia, luoghi sacri e città d'arte. E' 'Giubileo 2015 - Viaggio nell'Italia dell'Anno Santo', nata da un'idea dell'architetto Carmela Nardiello Forti, che ne è anche autrice e curatrice.
La guida è arricchita anche da un cd audio-video dal titolo 'Non avrò paura', in sintonia con il messaggio giubilare sulla Misericordia. Il volume è dunque una guida ai luoghi del Giubileo Straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco, pensata per il pellegrino romano del terzo millennio e per il visitatore laico, attratti non solo dal grande avvenimento religioso ma da Roma e dall'Italia.
Preceduto da un commento sulle ragioni profonde del Giubileo, il volume - edito in italiano, inglese, spagnolo e portoghese - è diviso in tre parti: la storia del grande evento, da Bonifacio VIII a Giovanni Paolo II, attraverso i profili dei ventisei Pontefici promotori del Giubileo; Roma, il suo ruolo di Città Eterna e sede dei Giubilei, i luoghi dell'Indulgenza Plenaria e le sue trasformazioni urbanistiche, artistiche ed architettoniche nel corso dei secoli attraverso questi eventi; l'Italia, le sue regioni e le vie della fede, con città e itinerari che ripercorrono gli antichi percorsi giubilari.
La particolare originalità di questo 'viaggio nell'Italia dell'Anno Santo' consiste nel rivolgersi anche all'utenza - religiosa e laica - che dall'Italia e dall'estero organizzerà viaggi a Roma in occasione dell'anno giubilare. A tali utenti la guida propone non solo Roma, ma tutta l'Italia, suggerendo - anche grazie a fotografie a colori - particolari itinerari che da Roma conducono verso i più interessanti centri di 'approdo', consentendo di visitare santuari, basiliche, abbazie e monasteri ubicati in prossimità di centri storici minori, residenze alternative alle grandi città.
Significativi i 'numeri' del volume: 552 pagine; 500 città d'arte italiane; 500 santuari, basiliche, abbazie, monasteri; oltre 500 illustrazioni; più di 1500 fotografie con cartine e antiche mappe; 35 itinerari storici e della fede; storia di 20 regioni. La Guida al Giubileo della Misericordia sarà supportata da un portale che accompagnerà fedeli e turisti di tutto il mondo anche dopo la chiusura dell'Anno Santo: il sito webwww.viaggioinitalia.org è, infatti, il cuore di un progetto volto al recupero di un'Italia nascosta.
    Il volume sarà presentato a Roma, giovedì 10 dicembre alle ore 17:30, alla Libreria Internazionale Paolo VI. 
   
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

La guida 'I Borghi più belli d’Italia' diventa multisensoriale

Nuova veste grafica per “I Borghi più belli d’Italia”, la guida turistica giunta quest’anno all’undicesima edizione, grazie l’inserimento di una'app per la realtà aumentata  che valorizza sensazioni, profumi e sapori che solo la storia e le tradizioni del Belpaese.  Un “apposito simbolo” posizionato accanto all’immagine permetterà d’individuare all’interno della Guida i contributi multimediali, grazie ai quali il lettore si ritroverà a spasso nei paesi e nei centri storici più caratteristici d’Italia, attraverso un’inedita esperienza multisensoriale. L’ App sarà scaricabile gratuitamente sul dispositivo mobile – tablet o smartphone – in versione APPLE IOS o Android e consentirà di accedere a contenuti interattivi extra a partire dalle informazioni presenti sulla Guida. Puntando la pagina individuata con la fotocamera del dispositivo si potranno visualizzare sullo schermo immagini, video, pagine web e link di approfondimento legati alla località, alla sua storia e alle eccellenze che rappresenta. Unite a una serie di aneddoti e curiosità che renderanno ancora più stimolante la conoscenza del luogo. La Guida, quest’anno, sceglie per la sua uscita in anteprima una location d’eccezione, infatti verrà presentata il 1 maggio all’Expo 2015 di Milano, all’interno del padiglione Eataly (dove I Borghi più belli d’Italia avranno uno spazio dedicato).
I borghi nell’edizione 2015, hanno raggiunto il numero record di 245, con l’aggiunta di ben 35 borghi più due onorari: Erice e Borgo S. Antonio. Crescono di anno in anno, ma devono superare l’esame accurato degli standard per l’iscrizione al Club dei Borghi più belli d’Italia. Per farlo questi gioielli si adeguano, infatti, ai parametri di qualità architettonica e paesaggistica richiesti dalla Fédération des Plus Beaux Villages de la Terre di cui l’Associazione italiana è socio fondatore. Gli altri Paesi con una rete di borghi certificati sono Francia, Belgio, Spagna, Romania, Germania, Grecia, Giappone, Canada (a breve si uniranno Portogallo, Malta e Polonia). La Guida nasce dalla collaborazione di SER con il Club dei Borghi più Belli d’Italia, nato nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’ANCI (Associazione nazionale dei Comuni italiani). La Guida, ogni anno più ricca, valorizza il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani spesso emarginati dai grandi flussi turistici. Nel 2014 la regione più rappresentata è l’Umbria (22 borghi), seguita da Marche e Abruzzo (20 ciascuna), Liguria (19), Lombardia (18), Toscana (17), Lazio e Sicilia (12), Emilia Romagna e Piemonte (11), Puglia (10) e via via tutte le altre. La storia di ogni borgo, le cose da vedere, i piaceri e i sapori, gli eventi, i musei, un ricco apparato fotografico, guidano il lettore attraverso l’insospettabile ricchezza della provincia italiana, dove la bellezza sedimentata nella storia aspetta solo di svelarsi al visitatore curioso.
Il portale dei Borghi più belli di ItaliaDall’incontro fra due realtà editoriali creative e dinamiche: Società Editrice Romana e 3SComunicazione nasce l’idea di restyling e sviluppo del sito dei “Borghi più belli d’Italia”, all’interno di un progetto più ampio di rilancio del turismo in chiave “digital”, basato sulle tendenze e sulle tecnologie oggi più attuali nel campo del web e della multimedialità. Contenuti nuovi e più accessibili, maggiore interattività e una ricca galleria di immagini che valorizzano i territori. Rinnovato nella grafica e nello stile, il nuovo portale è stato realizzato dalla società di comunicazione digitale iVision Group di Udine(*) e si ispira ad alcuni fondamentali topics del destination management turistico: relazione più diretta e interattiva con il pubblico, informazioni facilmente estraibili, contenuti più emozionali, integrazione con i social e con il mobile (grazie a un design responsive che consente l’adattamento automatico a tablet e smartphone), e una maggiore attenzione a quello che il “turista cerca e si aspetta”. Tra le novità, ad esempio, c’è la “mappa interattiva” che permette di navigare il territorio nazionale attraverso chiavi di ricerca che filtrano le località sulla base di una specifica combinazione di preferenze.
ansa


Termini Imerese: Guida Breve Himera

Pubblicazione a cura di
http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/musei/guide_brevi/Himera/Guida%20breve%20-%20Himera.html

>>> Consulta la guida online


La guida al turismo culturale. Dalla formazione all'attività professionale

Negri Arnoldi Francesco; Tagliolini Barbara - La guida al turismo culturale. Dalla...


Le guide turistiche sono figure fondamentali per il ruolo di mediazione e di divulgazione che svolgono, ma oggi sono ingiustamente relegate ai margini delle attività di promozione dei beni culturali. Questo agile manuale vuole contribuire alla valorizzazione di questa importantissima figura, sia per quanto riguarda la preparazione teorica sia per l'attività pratica della guida al turismo culturale. Esso fornisce inoltre utili indicazioni per facilitare l'accesso alle principali fonti di informazione, agli ordinamenti legislativi vigenti, alle istituzioni e alle strutture amministrative competenti in materia.
La guida al turismo culturale. Dalla formazione all'attività professionaleTitoloLa guida al turismo culturale. Dalla formazione all'attività professionale
AutoreNegri Arnoldi FrancescoTagliolini Barbara
Prezzo
Sconto 30%
€ 8,89
(Prezzo di copertina € 12,70 Risparmio € 3,81)

La via crucis di una guida turistica

di Salvatore Pettineo
Lorenzo vive a Roma, ha 30 anni, si è laureato nel 2007 in “Beni culturali per operatori del turismo” all’Università di Tor Vergata. Il suo sogno è fare la guida turistica, ma il suo percorso – così come quello di tanti altri giovani nella sua situazione – è stato molto accidentato.
Dice Lorenzo: “Mi sono laureato in quel corso di Laurea perché volevo fare la guida turistica, ma il decreto Bersani ha rimescolato le carte in tavola e, quando mi sono laureato, non ho potuto far nulla“. La Legge n. 40 del 2007 ha, infatti, abolito per i laureati in archeologia e storia dell’arte il duro esame necessario per conseguire il patentino di abilitazione e ha introdotto un percorso semplificato per l’accesso alla professione di guida turistica.
Il problema di Lorenzo nasce proprio dal fatto che il suo corso di laurea non è stato riconosciuto come equipollente, rendendo praticamente nullo l’effetto della norma per il suo specifico percorso. Eppure quel corso di laurea era nato proprio per fornire le competenze necessarie per poter lavorare in quest’ambito, curando la creazione di percorsi storico-artistici.
Conseguita la laurea triennale, Lorenzo decide allora di iscriversi a “Storia dell’Arte”. Questa laurea gli avrebbe permesso di accedere alla professione di guida turistica attraverso la procedura semplificata prevista dalla Legge n. 40/2007. Dopo un anno, però, Lorenzo capisce che lì non avrebbe appreso nessun’altra competenza pratica, oltre a quelle già acquisite, necessaria poter svolgere la sua amata professione.
Decide così di abbandonare gli studi. Ottiene, tuttavia, nel 2009, il patentino di accompagnatore turistico. Cosa ben diversa dalla guida, ma è il mestiere che più vi si avvicina. Anche qui arrivano i problemi. Tutti coloro che assumono accompagnatori turistici o anche semplici receptionist, richiedono molta esperienza sul campo.
Esperienza che Lorenzo non può fare perché nessuno gli permette di accedere in alcun modo all’esercizio della professione, nemmeno come semplice stagista. La sua invalidità civile al 46% gli impone, infatti, di tenere un cappello. Come ci dice Lorenzo, “questo è un problema e, infatti, spesso mi sono sentito dire di no perché il capo coperto non è ammesso“.
Una volta ci arrivò vicino a fare qualcosa di simile ad una esperienza sul campo: partecipò a un corso a pagamento che prevedeva, oltre alla formazione in aula, anche un periodo di apprendimento on the job. Purtroppo l’hotel presso cui si sarebbe svolto lo stage ha cessato l’attività poco prima del suo inserimento e, quindi, per lui niente stage; solo l’attestato di frequenza.
Nel giugno 2011 è entrato in vigore il nuovo codice del turismo. Lorenzo spera che possa essere per lui la volta buona. Nella Regione Lazio l’accesso alle professioni turistiche è di competenze delle Province: “Mi auguro -  conclude Lorenzo – che la Giunta Zingaretti si ricordi degli albi esistenti e inviti gli operatori del settore a tenerne conto. Della molteplicità di guide e accompagnatori presenti nella Provincia di Roma, alcuni nemmeno detengono i titoli e la formazione necessaria. Grazie al mio patentino potrei almeno lavorare come  accompagnatore“.

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