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Palermo, rinasce il caffè letterario della bella epòque


Sta per rinascere un luogo iconico della Palermo Felicissima. A distanza di più di 120 anni da quell’ultimo caffè servito, rinasce il “Caffè Palermo”, storico caffè letterario della Belle Epòque palermitana che si trovava all’interno del cinquecentesco Palazzo Guggino-Chiaramonte Bordonaro, e si affacciava ai Quattro Canti, sul cantone di Sant’Agata nel cuore del centro storico della città.

Venerdì 2 agosto, infatti, aprirà le porte il “Morettino Caffè Palermo”, che oggi rinasce grazie alla volontà di voler riscoprire e valorizzare un luogo che appartiene alla memoria della nostra città.

Il Morettino Caffè Palermo racconta la bellezza d’altri tempi della Belle Epòque palermitana, in cui la città era salotto dell’aristocrazia europea, ospitava intellettuali e artisti ed era crocevia delle nuove dinastie imprenditoriali guidate dai Florio. Oggi, a distanza di oltre un secolo, in questi ambienti eleganti ed iconici si potrà rivivere quella dimensione temporale che ha ispirato la “Palermo Felicissima”, restituendo così alla città il suo Caffè storico, come il Caffè Florian a Venezia, il Camparino a Milano e il Caffè Gilli a Firenze.

Compagni di viaggio di questa ambiziosa sfida imprenditoriale, Morettino, storica famiglia di torrefattori siciliani, e la famiglia Borgia, che negli ultimi anni si è contraddistinta nel campo della ristorazione, per un virtuoso percorso di collaborazione che guarda al futuro.

“Questo ambizioso progetto, che sorge nel cuore della nostra città e si ispira alle sue radici storiche, testimonia il nostro profondo amore per Palermo – racconta Arturo Morettino – e la volontà di tramandare la nostra tradizione di famiglia e la cultura del caffè. Il caffè è infatti un simbolo di accoglienza e di integrazione tra popoli e culture”.

“Il caffè è icona di socialità e condivisione e diventa oggi un segno di rinascita per la nostra città: le aperture delle librerie, dei teatri e dei cafè hanno da sempre rappresentato un forte segnale di risveglio sociale e culturale, un percorso di rigenerazione che Palermo merita”, aggiunge Andrea Morettino.

“L’apertura di Caffè Palermo è un tassello importante che rappresenta un ulteriore passo in avanti per il nostro gruppo ‘Borgia Group’. Fare sistema fra aziende sane – dichiara Saverio Borgia – è il segreto per portare avanti la nostra idea di innovazione e di fare impresa in Sicilia, nel resto d’Italia e anche fuori dai confini nazionali”.

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Tra storie, luoghi e segreti, ecco la guida Palermo Maxima


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Visitare Palermo significa immergersi in una delle città più affascinanti del Mediterraneo. Opulenta e trasandata, aristocratica e popolana, la capitale siciliana conquista con le sue contraddizioni e la sua atmosfera vibrante.

La Guida di Repubblica Palermo Maxima accompagna i lettori alla ricerca dell’essenza di questa città nell’anno in cui ricorre il quattrocentesimo anniversario del ritrovamento delle reliquie della santa patrona, l’amatissima Rosalia. In 360 pagine, dense di informazioni e suggestioni, racconta i vicoli del centro storico e l’elegante lungomare, i mercati e la spiaggia di Mondello, chiese di straordinaria bellezza, musei colmi di storia, palazzi barocchi e gioielli liberty, in un viaggio nel tempo che si srotola fra l’epoca punica e il Novecento. Senza dimenticare le indicazioni per gustare i prelibati cannoli, lo street food e le tante proposte gourmet di una delle cucine più golose d’Italia.

La Guida presenta il capoluogo siciliano attraverso ricordi e consigli di testimonial d’eccezione, personaggi come Stefania Auci, Simonetta Agnello Hornby, Eleonora Abbagnato e PIF, ma anche alcuni dei numerosi artisti e intellettuali stranieri che hanno deciso di stabilirsi a Palermo, ciascuno con un proprio sguardo sulla città. Un capitolo dopo l’altro, si dipana la narrazione delle ricchezze e delle bellezze di una città che oggi vive un grande rinascimento turistico.

Il cuore della Guida, come di consueto nella collane delle Maxime, sono le passeggiate che, fra monumenti, luoghi curiosi, personaggi e decine di indirizzi per mangiare, dormire e acquistare, sono il vademecum ideale per avventurarsi alla scoperta di Palermo. Un posto speciale è stato riservato a Santa Rosalia, per celebrare l’importante quarto centenario del rinvenimento delle sacre reliquie: un capitolo intenso con la storia della Santuzza e i luoghi della sua vicenda umana, lo spirito della festa e il suo legame con la città, ma anche un’intervista al direttore artistico del Festino 2024, Marco Balich, specialista in grandi eventi reduce dalla cerimonia inaugurale degli Europei di Calcio.

Alla realizzazione di Palermo Maxima ha lavorato un team di giornalisti professionisti di grande esperienza, che hanno reso la guida un prodotto curato e godibile, di agile lettura e ricchissima di informazioni e curiosità. Una Guida che è un invito alla città, a scoprirla per la prima volta ma anche a tornarci perché, come scrive il direttore delle Guide Giuseppe Cerasa nella sua prefazione, “è veramente difficile incontrare qualcuno che, tornando da Palermo, non abbia voglia di rivedere ancora una volta quei mosaici, quelle cupole arabe (che hanno ispirato l’artista Piero Pizzi Cannella nella creazione della nostra inedita copertina), che non abbia voglia di ritornare a immergersi tra i colori e i profumi del Capo”.

La Guida Palermo Maxima sarà presentata a Palermo martedì 25 giugno alle 17,30 al Museo Archeologico Regionale Salinas, nel corso di un dibattito organizzato da CoopCulture. Dopo i saluti del direttore del Museo Salinas, Giuseppe Parello, si confronteranno il rettore Massimo Midiri, il sindaco Roberto Lagalla, il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, il responsabile di Repubblica Palermo Marco Patucchi, il DG di CoopCulture Letizia Casuccio. Saranno presenti alcuni dei giornalisti che hanno collaborato ai testi della guida.

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Alta moda protagonista a Palermo per ‘Sicily Fashion Week’

Palermo è pronta ad ospitare l’alta moda grazie alla ‘Sicily Fashion Week’, evento organizzato da Confartigianato Imprese Sicilia e che vede protagoniste una ventina di aziende siciliane di houte couture. Una settimana ricca di appuntamenti a partire da oggi, 12 giugno, che vedrà il momento più emozionante domenica 16 giugno dalle 17 con il fashion show in programma a Villa Tasca. Per la SFW sono attesi buyer esteri, in arrivo da Spagna, Kazakhstan, Kirghizistan, Austria e Uzbekistan. Una opportunità di incrocio tra domanda e offerta con il mercato oltre confine, che mira ad incrementare l’export delle micro, piccole e medie imprese della Sicilia.

Diciannove le aziende in passerella domenica. La giornata inizierà alle 17, con uno spazio dedicato alle interviste degli stilisti presenti, dei vertici del mondo Confartigianato e di Camera Show Room che ha selezionato i buyer. A seguire, il Fashion Show, con la direzione artistica di Luca Lo Bosco ed Eliana Chiavetta come presentatrice della serata.
L’iniziativa, inserita anche nel calendario degli appuntamenti del 400° anniversario di Santa Rosalia, prenderà il via oggi in piazzetta Mariano Stabile a Palermo, allo Spazio Art Gallery di Confartigianato Imprese Palermo, con il contest ‘Contemporary Santa Rosalia, visione e contaminazione della donna moderna’ che vedrà protagonisti gli studenti dell’accademia di Belle Arti di Palermo e gli alunni di Endofap Don Orione.

“Passione per la bellezza, maestria artigiana e sviluppo economico. Queste le parole che accomunano Confartigianato e il settore della moda – ha spiegato il presidente di Confartigianato Sicilia, Daniele La Porta – Per questa ragione Confartigianato ha deciso di investire su questo settore, organizzando la Fashion week. In questo grande evento abbiamo provato a coinvolgere in maniera trasversale anche i nostri associati di altri settori economici, dai fotografi ai videomaker, dai make-up artist agli acconciatori, senza dimenticare i nostri artigiani del food e del beverage. Un’occasione di crescita, una opportunità per tutte le nostre imprese”.

“La moda è un prodotto altamente richiesto e la Sicilia ha storicamente dei distretti dedicati al fashion e all’abbigliamento – ha detto il sindaco Roberto Lagalla–. La Sicily fashion week favorisce lo sviluppo di questo settore e inserisce la Sicilia in un contesto nazionale e
sovranazionale, obiettivo primario di Confartigianato che ha organizzato l’evento, mettendo insieme produzione, offerta e mercato. Da sottolineare inoltre l’importanza del contest con gli studenti di Accademia delle belle arti ed Endofap, inserito nel programma del quattrocentesimo anniversario del festino di Santa Rosalia e che si svolgerà in un luogo, quello di piazzetta Mariano Stabile, oggetto proprio insieme a Confartigianato, di un progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana”.

Oltre al Comune di Palermo, anche le amministrazioni comunali di Monreale e Piana degli Albanesi, due territori alle porte del capoluogo siciliano, sono state coinvolte nell’evento. Nella  location del complesso Guglielmo II di Monreale, sono ospitati i B2B di aziende e buyer grazie al sindaco Alberto Arcidiacono. Mentre, grazie al sindaco di Piana degli Albanesi, Rosario Petta, domenica 16 giugno a Villa Tasca, verranno esposti alcuni preziosi abiti storici arbëreshe.
Sedici modelle e quattro modelli domenica 16 giugno indosseranno le creazioni di houte couture, accessori e gioielli di 19 aziende siciliane. Ecco i brand in passerella: Flavia Pinello, Fancs V, Barocco oro, G.B. Orafi, Bisso, Tinarena, Giusi Munafò Atelier, Officina
73, Euphòria, Kostumari, Alice Salmeri, Aqva & Co, Danié, Studio Stilistico di Lucia Caccamo, Syrtaria l’arte del cucito, Kea Atelier, Reytel, Denario, Vali Boutique.

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Palermo, Notte bianca alla Martorana il 7 giugno


Apertura straordinaria, con ingresso libero, della Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio – la “Martorana” di Palermo: l’appuntamento è dalle 20 a mezzanotte di venerdì 7 giugno 2024.
La Chiesa della Martorana è sede della Parrocchia di San Nicolò dei Greci e Concattedrale dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, e anche quest’anno ha aderito alla “lunga notte delle chiese” organizzando La “notte bianca alla Martorana”. Sarà l’occasione per ammirare i preziosi mosaici bizantini del XII secolo, patrimonio dell’umanità, e per scoprirne il significato artistico, storico e liturgico.

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Palermo e santa Rosalia, fede e arte per un “festino” lungo 400 anni

"Viva Palermo e santa Rusulia", è l'invocazione urlata a squarciagola dai palermitani per salutare la "Santuzza", il vezzeggiativo con cui si rivolgono alla loro Santa Patrona. Palermo e santa Rosalia. Un legame antico e straordinario, che raggiunge nel 2024 una ricorrenza speciale: i 400 anni dal ritrovamento delle spoglie della santa. Aspettando il mitico “festino” di luglio, il 7 maggio è stato ricordato l’arrivo della peste che nel 1624 infestò la città seminando morte e disperazione. Quel giorno di quattro secoli fa, contro il parere del Senato, un vascello della "redenzione delli cattivi" (il riscatto dei cristiani prigionieri degli "infedeli") partito da Barbarìa (Tunisi) attraccò al Porto di Palermo al comando di un moro chiamato Maometto Cavalà e carico di "cori pilusi, cordoame, rascie, riso, dattoli, passole e scagliola", ovvero pelli da conciare, corde di juta, formaggi, ovviamente riso, datteri, uva passa e miglio (il racconto è di uno dei "cronisti" del tempo, Gianfrancesco D'Aurìa). Con la nave arrivò appunto il contagio. Quel giorno inizia in qualche modo anche la storia di Rosalia Sinibaldi, la giovane devota siciliana che diverrà Santa. I suoi resti vennero trovati in una grotta sul monte Pellegrino: portati in città girarono per le strade di Palermo in coincidenza con la fine del contagio. A lei la tradizione attribuisce a liberazione dalla peste nera. Sul luogo del ritrovamento venne eretto un santuario, ancora oggi meta di pellegrinaggio e di turismo, e dal 14 luglio del 1624, Palermo iniziò a festeggiare la sua santa patrona con l’incredibile “festino”.

Al Molo Sud la Vm Agency Group e il Comitato Amiche Devote di Santa Rosalia l’altro giorno, in coincidenza con l’anniversario, hanno proposto una performance artistica: per rievocare l'approdo di un'imbarcazione dalla quale è scesa, simbolicamente, la peste nera attraverso le movenze della danzatrice Federica Marullo, sulle musiche di Giuseppe Mazzamuto. Don Natale Fiorentino, reggente del Santuario Santa Rosalia a Monte Pellegrino, prima di leggere la preghiera per Santa Rosalia dell’arcivescovo, Corrado Lorefice, ha ricordato che quella peste che rivelò Santa Rosalia a Palermo ha oggi un’altra forma, un altro nome, per questo la Santuzza non è una protettrice legata al passato ma una santa a cui affidarsi per le pesti di oggi, dalla criminalità e la droga alla guerra.

L’anniversario è l’occasione per scoprire una Palermo ricca di iniziative e di narrazioni. Il Comune ha presentato un calendario di eventi e iniziative culturali che, a partire da maggio sino ai primi mesi del 2025, celebrerà la Santuzza. “La valorizzazione di questo anno giubilare – ha detto il sindaco, Roberto Lagalla – vuole non solo confermare l'atto di fede, ma vuole anche essere la promozione della città, afflitta da pesti moderne che vogliamo superare. Palermo vuole cambiare ragione sociale, non più etichettata in negativo con la mafia. C'è stata una lotta per affermare legalità e trasparenza che va riaffermata giorno per giorno, e che ci spinge a recuperare per la città una dimensione internazionale".

Ed ecco pronto un fitto cartellone tra spettacoli, mostre, concerti, percorsi enogastronomici, convegni e cammini spirituali attraverso cui la città di Palermo e il suo territorio si racconteranno ai visitatori durante l'anno rosaliano. Una narrazione a più voci che renderà omaggio al patrimonio culturale, storico e paesaggistico del capoluogo siciliano. L'appuntamento con la tradizione arriverà il 14 luglio con 'Il Festino di Santa Rosalia': quattro tappe nel cuore di Palermo tra immagini, musica, esibizioni artistiche evocative dedicate alla Santuzza, che sfilerà a bordo di un Carro allegorico che quest'anno racconterà la Speranza attraverso spettacoli inediti e di grande attrazione. Il percorso inizierà da Palazzo Reale, per poi sostare davanti alla Cattedrale, attraversare i Quattro Canti e giungere sino a Porta Felice, dove si svolgerà lo spettacolo finale, concluso dai tradizionali fuochi d'artificio. Il giorno dopo, 15 luglio, la Solenne processione lungo in Cassaro nel giorno del ritrovamento delle spoglie mortali della Santuzza (15 luglio 1624). “L'acchianata delle Rosalie” si percorre nella notte tra il 3 e il 4 settembre lungo la Scala Vecchia che, dai piedi di Monte Pellegrino, conduce al Santuario di Santa Rosalia. Anche in questa data migliaia di devoti si riuniscono per condividere un momento di preghiera e di festa.

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Al Molo Trapezoidale di Palermo apre il Citysea anfiteatro

 

Tutto pronto per il taglio del nastro del Citysea Anfiteatro&Cocktail Bar al Marina Yachting del Molo Trapezoidale che aspira a diventare un nuovo luogo di aggregazione, cultura e spettacolo per Palermo. L’anfiteatro, che contiene 200 posti a sedere, alzerà il sipario il prossimo 26 maggio.

Citysea Anfiteatro&Cocktail Bar arricchirà la movida cittadina e sarà un nuovo luogo deputato ad ospitare musica di alta qualità, alternata a momenti di pura evasione e grande allegria con i più rinomati comici dell’isola. Ci sarà spazio anche per i tributi dedicati ai grandi della musica internazionale. Il tutto legato dal comune intento di poter fruire di un luogo unico in città. Troveranno spazio la narrazione di storie, l’ascolto di musica vera, dalla classica al jazz, sino alle nuove correnti stilistiche più attinenti ai giovani, all’intrattenimento leggero. Si terranno spettacoli ogni weekend che si svolgeranno con la formula della doppia esibizione, una alle 19 e l’altra alle 21.30. I biglietti saranno disponibili sulla piattaforma di Ticket One e presso i punti vendita del circuito Box Office.

L’anfiteatro, inoltre, contiene le due finestre simbolo di Citysea, una che guarda il lago realizzato all’interno di Castello a mare con la nota fontana danzante, i tetti della città, la cupola del teatro Massimo, San Domenico, Santa Caterina, la Cattedrale, Casa Professa, le chiese del centro storico, il grattacielo dell’Ina, il golfetto della Cala, Palazzo Butera fino a tutta la costa sud e l’altra è uno sguardo azzurro come il mare sul porto industriale e crocieristico.

Venerdì 10, invece, alle ore 18,00 sarà presentata alla stampa e al pubblico, la prima Rassegna estiva 2024, ideata dallo chef Natale Giunta che di Citysea è il titolare, insieme al fotografo Pucci Scafidi e la socia Federica Inglese Drago. All’incontro sarà presente anche il presidente dell’Autorità portuale, Pasqualino Monti, autore del recupero di questa zona della città che versava in stato di abbandono.

travelnostop.com

Palermo. Nel cartellone estivo del Massimo omaggio a Santa Rosalia


 Una lunga preghiera a Santa Rosalia nel 400° anniversario del ritrovamento delle sue spoglie e un grande omaggio alle colonne sonore più famose, da Ennio Morricone a John Williams. Questi i due grandi temi dell’Estate del Teatro Massimo, presentata dal soprintendente Marco Betta, con l’assessore Giampiero Cannella, Jean-Sebastienne Colau e Alessandro Di Gloria.

Il cartellone andrà avanti dal 27 giugno al 3 agosto, dalla Sala Grande del Teatro al Teatro di Verdura, dalla scalinata monumentale, alla Sala degli Stemmi. Molti gli artisti siciliani a iniziare dalle quattro compositrici cui è stato affidato i “4 Canti per Santa Rosalia”: Valentina Casesa, Maria Mannone, Giulia Tagliavia e Corinne Latteur. Lo spettacolo si avvale della consulenza storica di Consuelo Giglio e della drammaturgia di Fabrizio Lupo.

“Una Stagione – ha affermato il maestro Betta – per rendere doveroso omaggio alla nostra Patrona, per recuperare tutti i luoghi del nostro teatro e anche per festeggiare con il concerto centrale al Verdura, diretto da Omer Meir Wellber, le grandi musiche di Morricone e Williams e di George Gershwin”.

Ma nella mission del teatro c’è anche la musica come strumento di conforto e salvezza da portare nei quartieri più disagiati di Palermo. Quest’anno gli abitanti di Sperone-Roccella, Danisinni e Zen formeranno un coro cittadino, guidato da Manlio Messina, che canterà nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie. Saranno coinvolti anche il teatro Ditirammu di Elisa Parrinello e anche il concerto “Carmina Burana” di Carl Orff, diretti da Salvatore Punturo e la Quinta Sinfonia di Beethoven. Per la danza ritorna “Carmen” con la coreografia di Leo Mujic e il corpo di ballo diretto da Jean-Sebastienne Colau. Molti i concerti di musica da camera e poi gli Immersivi Concert quando l’orchestra del teatro diretta da Alberto Maniaci suonerà mentre il pubblico sarà in sala e il coro canterà dai palchi le pagine corali più celebri e amate dal pubblico.

“Il Teatro Massimo è una delle principali espressioni della cultura a Palermo e sono felice che uno dei fili conduttori della stagione estiva di spettacoli alle porte sia Santa Rosalia in un anno di straordinaria importanza per la città che celebra i quattrocento anni della sua Patrona – ha aggiunto il presidente della Fondazione Teatro Massimo e sindaco di Palermo Roberto Lagalla – . L’offerta che promuove il Teatro Massimo per questa estate è ricca e variegata e ha certamente l’intento di abbracciare tanti spettatori e di diverse fasce di età”

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Ballarò si mette in mostra con Marras e Bellina. Il designer e il fotografo raccontano il quartiere di Palermo

 

Cosa succede quando un famoso stilista e un fotoreporter, che vive nel più popolare mercato di Palermo, s'incontrano per caso sul web? Accade che uomini e donne escono dalle ombre di uno dei quartieri più degradati e, al tempo stesso, più vitali del Sud vestendo Marras.

La mostra "Nonostante Ballarò", che si apre domani 3 maggio nell'Oratorio dei SS.  Crispino e Crispiniano, è la storia per immagini del dialogo, nato a distanza durante la pandemia e poi divenuto sempre più intimo e ravvicinato fra Antonio Marras, designer di moda fra i più apprezzati del panorama attuale, e Francesco Bellina, fotografo palermitano. Le 18 fotografie esposte negli spazi della chiesa sono la narrazione di alcuni giorni dello scorso settembre in cui l'artista sardo, che abita e lavora fra Alghero e Milano, ha incontrato il fotografo siciliano - nel luogo che quest'ultimo definisce casa - e ha vissuto con lui, in un set tanto itinerante quanto aperto e reale.

    Ballarò è il cuore oscuro di Palermo, incastonato nel centro storico racchiude in sé tutte le contraddizioni di una città che, qui più che altrove, è terra di frontiera, un luogo dove la nuova immigrazione e i vecchi abitanti riescono a convivere più o meno in pace, nonostante siano sull'orlo dell'abisso. È probabilmente il quartiere che conserva meglio il fascino trasgressivo di vicoli e di vite al limite, di emergenze monumentali e di rovine.
    In quei giorni di inizio autunno, Marras ha letteralmente travolto luoghi, persone e cose: parcheggiatori abusivi, il mercato del baratto, l'autolavaggio, il circolo Arci utilizzato per backstage e fitting. Le sue creazioni sono divenute pretesto, punto di partenza per una ricerca che unisce mondi separati da distanze siderali. Il risultato è un documento della vita reale del quartiere, un'incursione nel quotidiano dei suoi abitanti di giorno e di notte, fra alberi di fico e macerie, senza imposizioni e set preconfezionati ad uso flash. Le foto di Bellina ci mostrano il volto di uomini e di donne, che per molti un volto non ce l'hanno. Sono scatti neobarocchi dal bel taglio compositivo, che sanno cogliere il senso della ricerca di Marras e, al tempo stesso, trasformare situazioni, azioni ed eventi in un percorso ricco di umanità e di nuove e diverse modalità di comunicazione. I protagonisti delle foto indossano gli abiti che Marras ha portato da Milano racchiusi alla rinfusa in due valigie, divenendo gli interpreti di una maniera diversa di concepire il patinato mondo della moda. "Re e regine per un giorno" ci raccontano le loro storie senza infingimenti. Coi loro sguardi, le posture, la spontaneità dei gesti, ci offrono spunti nuovi che avvicinano universi lontani per cercare un più diretto legame tra l'immagine e la realtà che la compone, fino a decostruire e mutare la dimensione statica e contemplativa dell'opera. Alcuni scatti sono esposti anche all'Hotel Villa Igiea, partner della mostra. 
   

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Attesi migliaia di visitatori alla Sagra del carciofo di Cerda provincia di Palermo in Sicilia

 

Buon cibo, grandi vini e ospiti d’eccezione saranno gli ingredienti della 42esima Sagra del Carciofo di Cerda, in programma giovedì 25 aprile. La sagra sarà il momento clou del Cynara Festival, che andrà avanti sino a domenica 28 aprile. L’incertezza metereologica non ha scoraggiato le migliaia di persone accorse in questi giorni da ogni parte della Sicilia.

L’appuntamento inizia dalle 9.30, a suon di tamburi e con l’allegria del gruppo folk I carrettieri città di Cerda che sfilerà fino a Piazza La Mantia, animata poi dall’arrivo dei Bersaglieri per un tributo alla Festa nazionale della Liberazione. Quindi, sarà il sindaco Salvatore Geraci ad aprire ufficialmente la Sagra con il suo saluto di benvenuto agli ospiti e agli appassionati del gusto che hanno voluto raggiungere la cittadina. Sul palco anche Salvo La Rosa e la madrina dell’evento, Giusina Battaglia, insieme per dar voce e illuminare la grande tradizione nella preparazione dei carciofi, grazie anche alle ricette di famiglia delle signore di Cerda. L’apertura delle sfiziose degustazioni subito dopo, con assaggi di pasta con la frittella e altre squisite prelibatezze. Grandi e piccini potranno infatti rifarsi gli occhi e il palato con la genuinità di questo ortaggio straordinario utilizzato nelle 5000 porzioni di frittella a base di fave e piselli, 500 chili di pasta, 1500 panini con salsiccia, 1500 arancine condite con speck.

La DOC di Monreale è il partner del Cynara festival che ha voluto essere presente nei laboratori cibo vino e nelle degustazioni riservate alla stampa e agli ospiti presenti alla manifestazione. I profumi di Catarratto, Perricone e Syrah delle sette aziende iscritte al disciplinare della rinomata denominazione in un connubio di armonie che vince stereotipi, diventando opportunità di crescita. In tal senso lo stesso connubio verrà replicato sulle tavole di ristoranti locali, ma anche di Termini Imerese, Bagheria e Campofelice di Roccella, in un circuito della ristorazione che intende dare ulteriore valore all’intera manifestazione.

La convivialità del 25 aprile proseguirà nel pomeriggio, dopo le 16.30, con la comicità de I Quattro Gusti e di Uccio De Santis, l’energia degli Sbandieratori di Caccamo e Gruppo storico di Cerda, per infine concludersi con la proiezione de L’antico mito della Ninfa Cynara trasformato in carciofo dal Dio Zeus, video mapping dedicato alla divinità Cynara.

“Cerda si veste a festa – dice soddisfatto il sindaco Salvatore Geraci – e i numeri di questi giorni dimostrano ancora una volta che la Sagra del Carciofo è da considerarsi come una delle più belle del Sud Italia. Il carciofo è la colonna portante della nostra economia, ma anche il seme di rinascita di un territorio generoso, che merita di essere valorizzato economicamente, culturalmente oltre che nell’immagine. Il futuro è nel presente, e non possiamo non coltivare questa consapevolezza aprendoci a nuovi traguardi e sinergie”.

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Meditazioni in musica dalla Scala a Palermo. Verso Pasqua...


Verso Pasqua con maestri come Herreweghe e Orozco-Estrada: dalle Passioni bachiane a Milano agli “Stabat Mater” di Pergolesi e Rossini a Torino, Verona e nel capoluogo siciliano La “Pastorale” di Beethoven su Radio 3

Un gesto piccolissimo delle mani. Quasi impercettibile. Un gesto nel quale, però, c’è tutto. C’è la musica. C’è la Passione. Scritto con la lettera maiuscola perché è la Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach, quella composta per i riti del Venerdì Santo a Lipsia. Passione che sgorga dalle mani di Philippe Herreweghe. Sgorgano le note di Bach, quelle che restituiscono in musica, con passo teatrale e liturgico allo stesso tempo, la Passione di Cristo nello scorrere degli eventi raccontati da Matteo nel suo Vangelo. E lo fanno con una naturalezza, con una semplicità disarmante – che lezione di democrazia musicale il vedere i solisti uscire dal coro, eseguire le loro arie (straordinari il soprano Dorothee Mields, il controtenore Hug Cutting, il baritono Konstantin Krimmel, mentre il tenore Julian Prégardien ha dato voce all’Evangelista e il basso Florian Boesch ha fatto risuonare le parole di Gesù) per poi tornare insieme agli altri musicisti a farsi voce di una comunità che celebra e ripercorre il Mistero, lasciandosi interrogare, oggi, dal suo significato. La violenza della condanna a morte di Cristo è la stessa di chi oggi uccide in guerra. Lo senti, più di sempre nella musica di Bach. Che scaturisce dalle mani di Herreweghe – che spesso scende dal podio per essere più vicino ai suoi musicisti e plasmare, insieme, la musica. Come se quelle note venissero ri-create per la prima volta. Eppure è da oltre mezzo secolo che il direttore belga, con il suo Collegium vocale Gent, frequenta la partitura di Bach. Lo ha fatto anche lunedì, al Teatro alla Scala. Intenso, forte della bellezza della semplicità di cui la pagina è intrisa. La Matthäus-Passion ha aperto i concerti, che non sono solo concerti, ma meditazioni in musica, della Settimana Santa 2024.

Un’altra Passione, la Johannes- Passion, è risuonata mercoledì in Duomo a Milano. L’ensemble LaBarocca dell’Orchestra sinfonica di Milano, dopo averla proposta all’ombra della Madonnina, la ripropone stasera alle 20 all’Auditorium di largo Mahler, proseguendo una tradizione inaugurata nel 1999 da Riccardo Chailly, quella di eseguire ogni anno, in Quaresima, una Passione di Bach. Tradizione tedesca, ora di casa anche a Milano. Da Milano a Torino dove stasera alle 20.30 all’Auditorium Toscanini Andrés Orozco-Estrada sale sul podio per il Concerto di Pasqua dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai: sul leggio lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi con le voci di Giuliana Gianfaldoni e Cecilia Molinari, ma anche la

Sinfonia n.6 in fa maggiore Pastorale

di Ludwig van Beethoven. Diretta su Radio 3, differita alle 21.15 su Rai 5.

Un altro Stabat Mater, quello teatralissimo nel racconto della scena del Calvario di Gioachino Rossini, è in programma stasera alle 19 (al termine la tradizionale Via Crucis in Arena) e domani alle 17 al Teatro Filarmonico di Verona. Roberto Abbado sale sul podio di orchestra e coro dell’Arena per la pagina ispirata alla lauda di Jacopone da Todi e affidata alle voci di Erika Grimaldi, Caterina Piva, Pietro Adaini e Giorgi Manoshvili. Anche il Teatro Massimo di Palermo celebra in musica la Pasqua con lo Stabat Mater di Rossini. Domani alle 20.30 orchestra e coro del Massimo, guidati dal direttore musicale onorario Gabriele Ferro, fanno risuonare la pagina insieme alle voci di Carolina Lopez Moreno, Vasilisa Berzhabskaya, Francesco Demuro e Luca Tittoto.
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Da domenica più treni per andare verso aeroporto Palermo

 
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Aumentano i collegamenti nel passante ferroviario di Palermo. Da domenica 10 marzo verranno introdotti nuovi collegamenti sulla linea “Palermo Centrale – Palermo Aeroporto”. Nel dettaglio, sulla linea “Palermo Centrale – Palermo Notarbartolo – Palermo Aeroporto”, dal lunedì al venerdì, circoleranno 13 nuovi treni, mentre nei giorni festivi saranno 4 i nuovi collegamenti. I treni R 94983, R 21704, R 21856 subiranno invece modifiche d’orario.

Inoltre, sulla linea “Castelvetrano – Palermo Centrale” il treno R 21850 subirà modifiche di orario, fino al 1° aprile 2024.

I nuovi collegamenti si aggiungono all’offerta di Regionale di Trenitalia per il passante di Palermo che dal lunedì al sabato prevede 80 treni fra Palermo Centrale e Palermo Aeroporto, differenziati fra treni semi-veloci (10 fermate e una percorrenza media di 49 minuti con frequenza di 1 treno all’ora) e treni che effettuano tutte le fermate intermedie tra origine e destinazione (16 fermate e una percorrenza media di 60 minuti con frequenza di 1 treno all’ora).

Nella stazione di Palermo Notarbartolo, inoltre, si perfeziona l’interscambio con i servizi da e per Palermo Giachery (1 collegamento Palermo Notarbartolo – Palermo Giachery ogni 30 minuti).

Dal lunedì al venerdì previsti inoltre 5 collegamenti di tipo fast, 6 nei giorni festivi, che effettuano la sola fermata intermedia di Palermo Notarbartolo con un tempo di viaggio fra i 34 e i 36 minuti.

I nuovi treni incrementano e potenziano così l’offerta del Passante ferroviario di Palermo scelto ogni giorno da studenti, pendolari e turisti per muoversi fra il capoluogo e Palermo Aeroporto.

I nuovi collegamenti sono già disponibili sui canali di acquisto di Trenitalia. Maggiori informazioni su trenitalia.com o rivolgendosi al personale del Customer Care e delle biglietterie Trenitalia.

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Riapre Casa delle Farfalle a Palermo: visite fino al 15 giugno

 

La magica atmosfera che riesce a creare il volo delle farfalle è tornata ad animare Villa Filippina a Palermo (piazza San Francesco Di Paola, 18). Ha ufficialmente preso il via infatti la nuova edizione della “Casa delle Farfalle” pronta a regalare ai palermitani e ai visitatori un’esperienza indimenticabile in un vero e proprio paradiso terrestre. Immersa nel verde rigoglioso di Villa Filippina, questa struttura unica è molto più di una semplice serra: è un giardino d’inverno, un’oasi di tranquillità e bellezza dove le farfalle danzano liberamente tra fiori colorati e alberi frondosi. Il percorso all’interno della “Casa delle Farfalle” è un viaggio incantato, un’esperienza sensoriale che avvolge i visitatori in un abbraccio di magia e meraviglia.

“La Casa delle Farfalle rappresenta un’oasi di pace e serenità nel cuore di Palermo – sottolinea Enzo Scarso, uno degli organizzatori dell’evento – I visitatori possono immergersi completamente nella bellezza della natura, scoprendo il ciclo vitale delle farfalle e apprezzando la delicatezza e l’eleganza di questi meravigliosi insetti”.

La “Casa delle Farfalle” di Palermo, con la direzione scientifica di Antonio Bruno, sarà aperta tutti i giorni, dalle ore 9:30 alle 18:00 fino al 15 giugno 2024. Quest’anno la “Casa delle Farfalle” ha aperto anche a Ragusa presso il Centro Commerciale Culturale in pieno centro storico.

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Online il video ufficiale del 400° Festino di Santa Rosalia

 

Online il video ufficiale del 400° Festino di Santa Rosalia che nel frattempo inizia a prendere corpo. Il Comune ha pubblicato un avviso per l’erogazione di contributi per spettacoli da realizzare tra il 15 aprile e il 15 luglio. L’avviso mette a disposizione oltre 734 mila euro, che arrivano dal ministero della Cultura. Ogni proposta che verrà finanziata potrà ottenere massimo 30 mila euro. Le proposte dovranno pervenire entro le 12 del 13 marzo a settorecultura@cert.comune.palermo.it

Inoltre il sindaco Roberto Lagalla con una determina ha costituito un comitato tecnico scientifico che sarà chiamato a valutare le proposte. A presiedere il comitato sarà l’assessore alla Cultura Giampiero Cannella.
Gli altri componenti sono: Marco Betta, sovrintendente del Teatro Massimo; Umberto De Paola, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo; Ignazio Garsia, presidente The Brass Group; Pamela Villoresi, direttore del Teatro Biondo, Raffaele Bonsignore, presidente Fondazione Sicilia; Patrizia Monterosso, presidente Fondazione Federico II; Antonio Ticali, sovrintendente Fondazione Sant’Elia; Mauro Visconti, direttore del Conservatorio Alessandro Scarlatti; Andrea Peria Giaconia, sovrintendente Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana; Aldo Gerbino, presidente Accademia delle Scienze Mediche Gian Filippo Ingrassia”; la professoressa Rita Cedrini; il professore Tommaso Romano; Gabriele Carapezza Figlia, direttore Lumsa Libera Università Maria Ss. Assunta – Santa Silvia di Palermo; Filippo Sarullo, della Curia arcivescovile; Ignazio Buttitta, docente dell’Università di Palermo; il professore Manlio Corselli e il professore Aldo Sarullo. La partecipazione al comitato tecnico scientifico sarà a titolo gratuito.

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Fiera del Mediterraneo anticipata al 20 aprile, poi inizia il restyling

 

La 69/ma Fiera campionaria del Mediterraneo di Palermo verrà anticipata ad aprile per lasciare spazio da maggio ad ottobre ai lavori di ristrutturazione per dare un nuovo ‘look’ al centro fieristico. L’inaugurazione si terrà il 20 aprile e la Fiera sarà aperta al pubblico fino al 5 maggio. Nonostante le date fossero già state comunicate e già pubblicate sul sito del Comune di Palermo, al titolare di Mediexpo, Massimiliano Mazzara, che organizza la manifestazione, è stato chiesto di anticipare l’apertura della campionaria.

“Questi lavori sono previsti dall’accordo quadro per tre milioni – dice l’assessore alle attività produttive del comune di Palermo Giuliano Forzinetti, in una nota dei Mediexpo – e permetteranno di rifare gli ingressi, il sistema di videosorveglianza, l’impianto fognario e la realizzazione di pareti che serviranno a separare i padiglioni aperti e funzionanti da quelli in disuso. Da ottobre in poi farà seguito la programmazione degli eventi”.

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Il turismo congressuale a Palermo cambia volto con il Marina Convention Center

 

Cambia volto la proposta di turismo congressuale a Palermo. Da ottobre, ovvero da quando è stato inaugurato il nuovo Marina Convention Center ospitato all’interno del Molo Trapezoidale di Palermo, la struttura è diventata il cuore dell’innovazione eventistica in Sicilia, offrendo un ambiente unico per l’organizzazione di congressi, conferenze, workshop, meeting aziendali e molto altro ancora.

Posizionato strategicamente nel cuore di Palermo, il Marina Convention Center si trova a pochi passi dal centro storico della città e a soli 30 minuti dall’aeroporto, La posizione privilegiata garantisce una comodità senza eguali sia per i visitatori locali che per coloro che giungono da fuori Palermo. La struttura stessa è un esempio di architettura moderna e di design all’avanguardia, che si fonde perfettamente con l’atmosfera storica della città, creando una sinergia sorprendente tra passato e presente.

Grazie alla sua ampia sala plenaria da 220 posti, dal design elegante e contemporaneo, alle 2 sale rispettivamente da 50 e 20 posti e da ampi spazi modulari è possibile valorizzare ogni evento sfruttandone l’adattabilità per diversi allestimenti. Sale e spazi modulari, con luce naturale e sedute removibili, l’estrema flessibilità per una massima personalizzazione dell’evento e le innovazioni tecnologiche adottate, consentono ulteriori possibilità di configurazione, per rendere ciascun evento unico. L’ampio e comodo parcheggio, e la vasta gamma di servizi food & beverage offerti, definiscono e la identificano come un’offerta completa ed efficiente.

Una delle caratteristiche distintive del Marina Convention Center è la sua straordinaria versatilità. Grazie anche ai suoi spazi all’aperto, il centro congressi è in grado di adattarsi a una varietà di eventi di diverse dimensioni e tipologie, che si tratti di un’importante conferenza aziendale, di una mostra d’arte o di una festa privata, il Marina Convention Center offre soluzioni su misura per soddisfare ogni esigenza e per garantire un effetto wow reso possibile dai giochi pirotecnici dell’adiacente fontana, dalla presenza delle vasche d’acqua lungo le quali passeggiare al sole mentre si ammira la manovra di una nave da crociera che salpa dal porto della città.

Si tratta infatti di uno spazio aperto che si estende per più di 26 mila metri quadrati e che è stato oggetto di uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana realizzati a Palermo, un’opera di riconnessione dello scalo con il tessuto urbano e, soprattutto, un asset industriale e turistico.

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Sicilia. Il ritorno del Gattopardo, restaurata la villa del principe


PALERMO - La dimora del principe, Villa Lampedusa, è risorta dalle sue ceneri e prende il nome di Villa Gattopardo. Stamattina è stata presentata alla stampa a Palermo.

È sede della Fondazione Dragotto e hotel di lusso che conta su 10 suite, un parco, una Spa ben attrezzata e una fontana con getti d'acqua che prendono colore e vita al ritmo delle musiche che si diffondono su tutto il parco. L'impresa è stata titanica, imponente. La dimora del principe, acquistata dal mecenate Tommaso Dragotto, illuminato imprenditore della compagnia di autonoleggio Sicily by Car, ha subito una ristrutturazione degna di stupore. Era distrutta, cadente, ferita in ogni sua parte, i solai, quando esistenti, erano in pericolo, i decori coperti dall'intonaco, e oggi, in soli due anni, tutto ha ripreso vita.
    Persino la piccola Cappella padronale è stata restaurata sotto la stretta vigilanza della Soprintendenza. Ai primi del '700 la villa fu costruita per Don Isidoro Terrana, come residenza agricola, ma passò di mano per vari proprietari, da Alliata di Villafranca fino a Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa che la comprò dopo che i Borbone gli avevano requisito l'isola di Lampedusa. "Fu conveniente - spiega Tommaso Dragotto - con il denaro dell'esproprio i Tomasi comprarono numerosi beni, mentre a quel tempo l'isola era solo un ammasso di pietre e scogli in mezzo al mare. Poi l'autore del Gattopardo ci racconta che la casa venne ampliata, per essere abitata. Il principe, come sappiamo dal romanzo, la usava non solo per l'estate, ma anche perché lì aveva organizzato il suo osservatorio astronomico. Il mio sogno? Si è realizzato oggi. So bene che non riprenderò mai i soldi spesi per il restauro, ma il grado di civiltà di un popolo si misura dalla bellezza che produce, che protegge, che custodisce. È un dovere morale verso ogni generazione futura". A occuparsi dell'immenso restauro sono stati gli architetti Katia Balistreri e Franco Di Peri, attenti compagni di lavoro per Dragotto che ogni giorno ha sorvegliato ogni centimetro dei lavori, affidati all'Ekklesiasteron Restauro. Ovviamente preceduti da un lungo periodo di studio e di scelte coraggiose ma perfettamente in linea con la guida della soprintendenza ai Beni Culturali. "Ho investito 6 milioni di euro - rivela Dragotto - non ci saranno eventi che potranno ripagare una somma simile, ma la gioia di creare qualcosa di bello che duri nel tempo, che superi i limiti umani della durata, mi riempie di consolazione. Ho scelto i marmi più pregiati, gli arabesque adatti e abbiamo conservato tutto ciò che poteva riprendere vita". C'è un filmato che testimonia ogni fase dei lavori e lì Tommaso Dragotto si commuove, nel rivedere l'abbandono di ciò che era stata una villa, ripercorrendo i due anni di tensione e di preoccupazione, per ogni decoro. Ma tutto si ricompone e torna al proprio posto quando la fontana inizia a lanciare getti d'acqua verso l'alto a suon di musica, da un valzer di Strauss alle note de "La vedova allegra", fino al celebre valzer del Gattopardo. Nella sala della colazione si trova l'unico soffitto a cassettoni salvato e conservato. Tommaso Dragotto va fiero delle opere della sua Fondazione: tra tutti citiamo il volume Sicilia, il Grand Tour, la cui copertina è stata adottata come immagine ufficiale del G7 di Taormina nel 2017, gli acquerelli commissionati apposta al francese Fabrice Moireau che sono andati in mostra in tutta Italia. La villa sarà visitabile la domenica mattina gratuitamente. 
ansa.it

I nove secoli della ‘Martorana’, chiesa di rito bizantino a Palermo


Tanti gli eventi in calendario per l’anniversario della fondazione di Santa Maria dell’Ammiraglio, affidata all'Eparchia di Piana degli Albanesi. L'Archimandrita papas Antonino Paratore: "Un momento importante per vivere la liturgia della comunità arbëreshe"

La chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio a Palermo, meglio nota come la “Martorana”, compie 880 anni. È infatti datata maggio 1143 la pergamena in lingua greca e araba, custodita presso il Tabulario della Cappella Palatina nel capoluogo siciliano, con cui l’ammiraglio Giorgio d’Antiochia, con il consenso di re Ruggero, assegna la chiesa da lui fondata al clero greco, insieme a terreni e altri beni per il funzionamento della chiesa stessa e il sostentamento del clero. La Chiesa della “Martorana”, dove dal 30 aprile è esposta la copia della pergamena, è affidata dal 1937 all’Eparchia di Piana degli Albanesi, di cui è concattedrale e che in essa celebra secondo il rito cattolico-bizantino.
L’Archimandrita Paratore: “Una festa per la comunità”

È un anniversario storico ma anche una festa per i fedeli sparsi per tutta la città di Palermo, spiega l’Archimandrita papas Antonino Paratore, parroco della chiesa che si trova in piazza Bellini, nel centro storico del capoluogo siciliano e Delegato ad omnia dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, “i quali venendo nella chiesa della Martorana, ritrovano ciò che è nelle loro comunità il luogo di culto, il luogo di preghiera, il luogo di spiritualità.” Animata dai canti del coro dei fedeli della Martorana, la divina liturgia di San Giovanni Crisostomo, la stessa che veniva celebrata dal clero greco ad essa assegnato, domenica 30 aprile nella Cappella Palatina di Palermo, ha dato il via al calendario dei festeggiamenti: la celebrazione è stata presieduta dall’Arcivescovo Giorgio Demetrio Gallaro, nominato da Papa Francesco il 31 marzo 2015 Amministratore Apostolico dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, e concelebrata da Monsignor Michele Polizzi, parroco della Cappella Palatina e dall’Archimandrita Paratore. Presenti il Ciantro della Cappella Palatina, monsignor Giuseppe Randazzo e il capitolo palatino. Domenica 21 maggio, giorno scelto come data simbolo dell’anniversario, nella chiesa della “Martorana” monsignor Gallaro, celebrerà un solenne pontificale. “Era opportuno che il solenne Pontificale avesse luogo in una domenica di maggio - spiega ancora l’Archimandrita Paratore - poiché era usanza dell’antico rito bizantino celebrare la Dedicazione delle Chiese le domeniche dopo Pasqua. Delle quattro domeniche del mese di maggio, è stata scelta la VII Domenica dopo Pasqua, quella che segue l’Ascensione e precede la Domenica di Pentecoste e in cui la liturgia bizantina fa memoria dei Santi Padri del Concilio di Nicea, il primo Concilio Ecumenico della Chiesa, in cui venne formulato il ‘Simbolo’ niceno che, ribadendo l’unicità di Dio, afferma la consustanzialità del Figlio al Padre”.
La ‘Martorana’, patrimonio Unesco

Dal 3 luglio 2015 la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio fa parte del patrocinio dell’umanità Unesco nell’ambito dell’itinerario arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale. Tanti i visitatori che giungono per ammirare i preziosi mosaici, tra i quali il Cristo Pantocratore nella cupola e le figure dei profeti nel tamburo, le scene dell’Annunciazione e della Presentazione al Tempio negli archi del quadrato centrale, la scena della Natività e i busti di santi nei sottarchi. Un orgoglio soprattutto per i fedeli della chiesa, così descritti da papas Paratore: “Una comunità che cerca di mantenere vive le tradizioni spirituali, liturgiche dei Paesi di origine, perché la Diocesi di Piana degli Albanesi, poi Eparchia, è sparsa nella provincia di Palermo. È una comunità unica nel suo modo di essere, di rito bizantino, ma anche di rito romano, che convivono insieme e quindi entusiasti anche in questo momento di questa data storica”. “Questo anniversario è un momento di grazia per tutti noi - aggiunge l’Archimandrita Paratore - in questo anno giubilare vogliamo offrire alla nostra comunità, a tutti i palermitani e ai turisti che visitano la nostra terra, la possibilità di conoscere la storia e la bellezza della Martorana, per comprendere il significato teologico e artistico dei mosaici e degli affreschi che la ornano e per vivere la liturgia del rito bizantino che celebra la comunità arbëreshe. Venerdì 9 giugno, la chiesa rimarrà gratuitamente aperta fino a mezzanotte per la notte bianca patrocinata dal Pontificio Consiglio per la Cultura, la ‘Lunga Notte delle Chiese’”.

vaticannews.va

Quando Palermo cambiò aspetto sotto le bombe del '43. In mostra foto, documenti, divise militari, jeep dell'epoca

PALERMO - Il 9 maggio del 1943 Palermo scoprì di essere in prima linea nel secondo conflitto mondiale. La città fu investita dal più devastante bombardamento statunitense di tutta la guerra.

Morte e distruzione. Persino l'assetto urbanistico ne fu irrimediabilmente compromesso. Quei giorni quando il cielo si tinse di scuro sono raccontati in una mostra che verrà inaugurata, il 9 maggio alle 17.30, nell'Archivio storico comunale di via Maqueda, promossa dall'assessorato alla Cultura guidato da Giampiero Cannella che ne ha spiegato i contenuti in una conferenza stampa.
    Foto d'epoca, documenti, divise militari, elmetti e jeep dell'epoca, un'auto Topolino, una moto con sidecar e tanti altri cimeli di quel periodo storico saranno esposti per farne tracce di memoria viva a beneficio anche delle nuove generazioni. "La mostra durerà quattro mesi e inquadra la storia cittadina dalla fine degli anni '30 fino all'ingresso dei soldati americani e al termine della belligeranza", afferma Attilio Albergoni, curatore dell'iniziativa che non si racchiude solo nell'Archivio storico.
    "Ci saranno altri eventi culturali che abbracceranno tutta la città - aggiunge - sarà possibile visitare i rifugi antiaerei, tra cui quello Madre Teresa di Calcutta, (escluso quello di piazza Pretoria chiuso per permettere i lavori di manutenzione al Palazzo delle Aquile). Ci sarà anche un'esibizione della fanfara dei carabinieri al castel Utveggio. Un chicca particolare è l'esposizione di una macchina Enigma che permise ad Alan Turing di decriptare i codici che celavano le comunicazioni dei tedeschi. Un ufficiale della guardia di finanza spiegherà il suo funzionamento. Verranno esposti anche i documenti dell'archivio storico. Si potrà conoscere come i palermitani hanno vissuto la guerra e come ne sono venuti fuori". "E purtroppo molte ferite urbanistiche - conclude Albergoni - sono state compiute durante la ricostruzione post bellica. Molti rioni potevano essere risanati e non rasi al suolo".
    Per Claudia Fucarino, funzionaria dell'assessorato comunale alla Cultura, "la mostra non vede protagonista solo l'archivio comunale, ma coinvolge altre sedi private e pubbliche. Tra queste la Biblioteca Bombace della Regione. La scuola Perez interverrà con un concerto. Nella Chiesa della confraternita di Maria Santissima degli agonizzanti si potrà visitare un rifugio antiaereo. Era in realtà una cripta utilizzata per proteggersi durante i bombardamenti. La struttura sarà aperta ai visitatori per la prima volta. Non mancheranno neppure rappresentazioni teatrali".
    Ci sarà pure l'esibizione del coro San Sebastiano del Corpo di polizia municipale e la possibilità di visitare a Boccadifalco il museo dell'associazione Arma aeronautica. Tutte le mostre e le visite saranno gratuite. Per alcune iniziative sarà necessaria la prenotazione. "Ricorrono 80 anni dal bombardamento del '43. Quell'evento bellico lasciò segni profondi nella città e molti sono ancora visibili. Palermo ha cambiato la sua morfologia. Sarà questa l'occasione per valorizzare quei monumenti che grazie ad appropriati interventi furono salvati. Tra questi ci sono quelli promossi grazie al capitano statunitense Mason Hammond che partecipò operazione Husky (lo sbarco degli Alleati in Sicilia nel luglio del '43)".
    "Palermo ha il più grande centro storico d'Europa - aggiunge Cannella - venne coinvolto in gran parte perché l'intento era quello di fiaccare ogni resistenza. Oggi proponiamo un ricordo doveroso di quel periodo a beneficio di tutta la cittadinanza".

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Le Soste di Ulisse lanciano il Continente Sicilia


 PALERMO - Le Soste di Ulisse, unico esempio virtuoso in Italia di rete integrata territoriale, nata nel 2002 in Sicilia per iniziativa di un gruppo di Chef lungimiranti, entrano nel loro terzo decennio di attività.

Una grande sfida da affrontare con l'obiettivo di ridisegnare l' Associazione, darle un nuovo ruolo in uno scenario completamente mutato - dopo 2 anni di pandemia e di sofferenza per il settore dell'Ospitalità - e farla divenire la voce di quella iniziativa privata che si pone come interlocutore qualificato per tutti quelli che vogliano conoscere il "Continente Sicilia" con un occhio più attento.
    Gli obiettivi dell'associazione e le iniziative in cantiere sono stati illustrati stamane, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta al Mec di Palermo.

Le Soste di Ulisse contano oggi 47 realtà associate, tra Ristoranti gourmet e tradizionali, Pasticcerie storiche, Hotel di Charme, Cantine ed Istituzioni culturali private unite dal desiderio di valorizzazione lo straordinario patrimonio enogastronomico, paesaggistico, artistico, culturale e monumentale dell'isola.
    Suddiviso geograficamente secondo i tre antichi "Valli" che caratterizzano la Sicilia ed il suo passato di influenze e dominazioni: Val di Noto, Val di Mazara e Val Demone, il territorio dell'isola diventa - grazie a "Le Soste di Ulisse" - un grande libro aperto da sfogliare.

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Olio: studio, l'extravergine è buono e fa bene alla salute

 

L'olio extravergine di oliva, col suo alto contenuto di polifenoli, ha effetti terapeutici nei soggetti affetti da sindrome metabolica da sovrappeso, prediabete, diabete e ipertensione.

È il risultato dello studio scientifico portato avanti dall'Università degli studi di Palermo, presentato questa mattina alla quindicesima edizione de "L'Isola del Tesolio. Filiera e sostenibilità, le sfide future per un settore oleario di qualità", il convegno organizzato dal Cofiol, il consorzio della filiera olivicola, all'Orto Botanico di Palermo.

"Aggiungendo l'olio extravergine di oliva nella dieta di questi pazienti - ha spiegato Lydia Giannitrapani, docente di fisiopatologia e metodologia clinica alla facoltà di Medicina dell'Università di Palermo - in soli sei mesi c'è stato un miglioramento significativo di alcuni parametri biochimici". La Sicilia occupa il terzo posto in Italia per quantità di olio prodotto dopo Puglia e Calabria, vanta il primato per la più grande superficie biologica coltivata e per i giovani under 35 titolari di aziende agricole. "Dal 2 ottobre del 2013, data in cui è nato il Comitato promotore IGP Sicilia, è stata fatta molta strada - ha sottolineato Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento di Agricoltura della Regione - per merito di tutti quei produttori che nel tempo si sono aggregati alla grande famiglia dell'olio extravergine di oliva. Oggi l'olio è entrato a pieno titolo in quelli che definiamo i gioielli di famiglia dell'agricoltura siciliana, insieme all'IGP, al DOC, al biologico". Tra i vari progetti di cui si è parlato nel corso dell'incontro, quello supportato dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali con i fondi del PNRR, che coinvolge le filiere siciliane, pugliesi e calabresi puntando al riammodernamento di uliveti e frantoi, ma anche al miglioramento dei parametri di promozione e commercializzazione. Consegnati poi i premi della "Selezione Speciale Barbera"ideata da Manfredi Barbera, amministratore delegato dell'omonima azienda olivicola, ad alcune eccellenze del settore agroalimentare.

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