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Turismo, ecco perché gli stranieri ora amano visitare il Piemonte


I dati annunciati in questi giorni da Visit Piemonte, la società che gestisce la promozione del territorio, segnano per la prima volta nella storia il sorpasso dei turisti stranieri su quelli italiani.Il segreto sta nella biodiversità, quella che rende uniche regioni come il Piemonte, come la Basilicata o come il Friuli Venezia Giulia. E la forza del Piemonte è proprio quella di credere in questa biodiversità.
lastampa.it

Boom di turisti a Pasqua, turismo a Roma ancora in crescita

 

Una Pasqua da tutto esaurito. La capitale anche quest'anno è tra le mete più ambite per l'imminente weekend di festa. 

I dati dell'ente bilaterale del turismo registrano il 7 per cento in più di presenze rispetto allo stesso periodo del 2023, gia negli annali per numero di visitatori. “Segno che la crescita non è episodica ma strutturale. Il risultato di un lavoro che abbiamo fatto e che continueremo a fare portando in città i grandi eventi: concerti, appuntamenti sportivi, dell’arte e della moda” ribadisce Alessandro Onorato, assessore al turismo del Comune di Roma. 

Spinta significativa viene dal turismo congressuale: l'Italia è il terzo paese al mondo per numero di eventi e meeting ospitati. Roma è la 14esima, 4 posizioni prima di Milano
 

I principali indicatori confermerebbero che la crescita proseguirà anche nel prossimo triennio. Ci sono altre sfide. E gli albergatori, anche in vista del giubileo del 2025, avvisano: "la città deve rimanere attrattiva ed essere pronta”.

rainews

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone turismoculturale@yahoo.it)

Turisti indiani, avanti tutta: bacino incoming da 143 miliardi di dollari

 

Quello indiano sarà uno dei mercati più corteggiati del futuro: con un outbound che si prevede valga 143,5 miliardi di dollari all’anno entro la fine di questo decennio, il settore turistico sarà sotto i riflettori durante l’Arabian Travel Market (Atm) 2024, che ritorna al Dubai World Trade Center (Dwtc) per la sua 31ª edizione, dal 6 al 9 maggio.

Secondo un rapporto di booking.com e McKinsey, il 70% degli indiani che viaggiano all’estero scelgono destinazioni vicine, con un terzo che opta per il Medio Oriente. Gli Emirati Arabi Uniti sono la principale meta regionale, seguiti dall’Arabia Saudita. Secondo il Det, l’India è il principale mercato di origine di Dubai, con 1,9 milioni di visitatori nei primi 10 mesi del 2023. E l’Arabia Saudita punta a 7,5 milioni di visitatori entro il 2030.

Per illustrare le dimensioni e la crescita potenziale del mercato outbound complessivo dell’India, prima della pandemia del 2019, basti pensare che gli indiani avevano effettuato 26,9 milioni di viaggi all’estero; il rapporto prevede che entro il 2030 tale numero potrebbe aumentare fino a 50 milioni di partenze.

Per Danielle Curtis, direttrice della fiera Me, Arabian Travel Market, «il boom dei viaggi in uscita dall’India è guidato principalmente dalla classe media. Nel 2020, solo 37 milioni di famiglie avevano un reddito annuo compreso tra 10.000 e 35.000 dollari, ma a causa della rapida crescita economica dell’India, entro il 2030 il numero aumenterà in modo significativo fino a 177 milioni di famiglie. Più specificamente, anche le famiglie che guadagnano più di 35.000 dollari all’anno aumenteranno da due milioni nel 2020 a 13 milioni entro il 2030. E dato che l’età media dell’India è di soli 28 anni – prosegue Curtis – non c’è da meravigliarsi che l’Unwto riconosca l’India come uno dei tre mercati outbound in più rapida crescita al mondo. Entro il 2030, la spesa totale per i viaggi in India sarà valutata a 410 miliardi di dollari. Mettendolo in prospettiva, prima del Covid, nel 2019, valeva solo 150 miliardi di dollari, con un aumento del 173%».

Inoltre, non è solo il volume dei viaggiatori indiani ad entusiasmare le destinazioni del Medio Oriente. Secondo un sondaggio condotto da Acko Insurance, la maggior parte dei viaggiatori indiani che ha risposto era disposta a spendere fino a 7.000 dollari per viaggi internazionali.

lagenziadiviaggimag.it

Turisti. Venezia, in arrivo quattro «bollini colorati» per la tassa d'ingresso

Turisti a Venezia (Ansa)
Turisti a Venezia (Ansa)
La città verso l’autoprotezione. Dalle acque alte e dall’assalto dei turisti. Alle 5 di ieri mattina è stata posata l’ultima delle 78 paratoie del Mose, le dighe mobili che chiuderanno la laguna quando l’alta marea supererà i 110 cm. Intanto filtrano le prime ipotesi sull’applicazione della nuova tassa di sbarco, probabilmente con l’arrivo deibollini, da verde (giornate di afflusso turistico scarso), a nero, quando la città è presa d’assalto. E con la diretta conseguenza che le tariffe triplicherebbero progressivamente da 3 euro fino a 10. Ne resteranno esclusi i residenti. Conferma, infatti, il sindaco Luigi Brugnaro: «Saranno esentati i cittadini veneziani, chi lavora, chi ha diritto e chi paga la tassa di soggiorno nel comune di Venezia».
Le misure saranno definite in giunta municipale il 5 febbraio, per entrare in vigore in primavera. I bollini sarebbero quattro, a seconda dei periodi dell’anno e dell’afflusso di visitatori: bianco, tariffa da 6 euro, rosso, da 8 euro, e nero, con il ticket massimo di 10 euro. Infine il bollino verde, con la tariffa minore, 3 euro, per i vacanzieri giornalieri che giungono a Venezia nei periodi di calma turistica. Nelle giornate di maggiore pressing - una decina l’anno scorso, a fine carnevale e nel pieno dell’estate - entrare a Venezia costerebbe un supplemento di 10 euro.
E, notizia di questi giorni, c’è chi nelle valli dolomitiche, copiando Venezia, immagina la 'vignetta' per accedere ai passi nei periodi di maggiore afflusso in auto e in moto. La primavera e l’estate serviranno, in laguna, per una sperimentazione, a carico soprattutto di chi arriva in nave o in treno, ma si pensa di coinvolgere in qualche modo anche gli automobilisti, trasformando il ponte translagunare tra Mestre e Venezia in una sorta di Ztl, assoggettato , dunque, ad un pass.
Tempi meno rapidi, invece, per la protezione dalle acque. A 16 anni dalla prima pietra viene depositata in mare l’ultima delle 78 paratie del Mose, il sistema di difesa che è stato al centro di una pesante inchiesta giudiziaria per le tangenti. Non siamo alla vigilia della funzionalità del 'Modulo sperimentale elettromeccanico'. Ci vorranno tre anni per sperimentare il funzionamento della grande opera; la consegna, infatti, è fissata al 31 dicembre 2021. Il costo stimato inizialmente era di 1,6 miliardi di euro, la cifra oggi è intorno ai 5 miliardi e mezzo. I primi test riguarderanno il sollevamento delle dighe; alcune sono state fissate in mare ancora 5 anni fa e gli ingranaggi, non utilizzati, potrebbero evidenziare qualche problema (non solo di ruggine).
Ecco perché si comincerà dalla barriera di Treporti, l’unica ad avere gli impianti funzionanti. Gli esperti delle università di Padova si preoccuperanno del fenomeno che impensierisce di più, quello della risonanza. In particolari condizioni meteo e marine, le paratoie potrebbero oscillare e, quindi, far entrare troppa acqua, rendendo così inefficace il sistema di difesa. C’è poi da perfezionare il sistema della gestione, che non è stato ancora puntualmente definito. Soprattutto per quanto riguarda la spesa che si prevede… milionaria.

Turismo: boom stranieri nel 2018, 216 mln presenze Regioni più scelte Veneto, Lazio, Lombardia, Trentino Alto Adige

Sicilia iStock. © Ansa


Agli stranieri piace l'Italia e quest'amore è sempre più forte nonostante le varie "malattie", dall'abusivismo scoperto anche oggi dalla Guardia di Finanza alla non adeguatezza dei trasporti, che tormentano il turismo italiano. A confermare la notizia è oggi l'indagine dell'Istituto Demoskopika che nel 2018 prevede poco più di 126 milioni di arrivi che dovrebbero generare ben 426 milioni di presenze, con un periodo medio di permanenza di 3,37 notti per cliente. Un andamento in crescita rispetto all'anno precedente: +2,7% di arrivi e +1,3 di presenze. Ma nel 2018 si consolida la fidelizzazione dei clienti stranieri nella scelta dell'Italia come destinazione turistica prioritaria: 62,8 milioni di arrivi a fronte dei 60,5 milioni del 2017 (+3,7%) e 216,4 milioni di presenze a fronte dei 210,7 milioni di presenze dell'anno precedente (+2,7%). Tradotto in incrementi assoluti, si prevede l'arrivo di oltre 2 milioni di turisti stranieri in più che dovrebbero generare un surplus di circa 6 milioni di presenze.
    Sono cinque le destinazioni regionali nelle cui offerte ricettive, in valore assoluto, si concentra circa il 70% dei pernottamenti dei clienti stranieri pari a ben 150 milioni di presenze: Veneto (48,3 milioni di notti), Trentino Alto Adige (30,3 milioni di notti), Toscana (25,5 milioni di notti), Lombardia (24,9 milioni di notti) e, infine, Lazio (21 milioni di notti).
    Invece la permanenza media stimata nel 2018, ossia il numero medio di notti trascorse negli esercizi ricettivi per ogni arrivo, è pari a 3,37 notti per cliente, in calo per la componente della clientela domestica (da 3,35 notti del 2017 a 3,29 del 2018) e sostanzialmente stabile per quella estera (3,48 nel 2017 e 3,45 nel 2018). A livello regionale, la permanenza nelle strutture ricettive dei clienti è in media più lunga nelle Marche (5,30 notti per cliente), in Calabria (4,92 notti per cliente), in Sardegna (4,53 notti per cliente), in Trentino Alto Adige (4,26 notti per cliente) che nelle rimanenti realtà territoriali turistiche regionali. Al sopra della media italiana, pari a 3,37 notti per ogni arrivo, si collocano, inoltre, l'Abruzzo (3,86 notti per cliente), la Puglia (3,84 notti per cliente), la Campania (3,56 notti per cliente), il Veneto e l'Emilia Romagna (3,55 notti per cliente), il Friuli Venezia Giulia (3,45 notti per cliente) e, infine, il Molise (3,38 notti per cliente).
    "E' prioritario - dichiara il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio - che si metta mano al Piano strategico del Turismo in linea con la programmazione attuata da ciascuna regione consentendo, in tal modo, al documento di trovare concreta attuazione attraverso l'utilizzo condiviso di risorse provenienti dagli enti regionali. Un approccio proficuo oltre che obbligato senza il quale il Piano strategico del Turismo resterà un libro dei sogni o, nella migliore delle ipotesi, potrà assurgere al solo ruolo di linee guida per lo sviluppo del comparto. In questa contesto l'Enit può rappresentare un degno braccio operativo se rinnovato in un'ottica più mirata agli obiettivi da raggiungere". (ANSA).

VENEZIA, INSTALLATI TORNELLI PER DEVIARE I TURISTI

AL MOMENTO I VARCHI SONO DUE E SARANNO SPERIMENTATI DA DOMANI Sono stati installati oggi pomeriggio a Venezia i primi tornelli in metallo che serviranno da questo week end per fermare e deviare i turisti nel caso di eccessivo afflusso. Sarà la polizia municipale, in base all'ordinanza del sindaco, a decidere quando scatterà il blocco: i tornelli - uno vicino al Ponte di Calatrava, l'altro all'imbocco di lista di Spagna - daranno sempre via libera ai residenti, si chiuderanno invece per i turisti diretti a San Marco o Rialto. 
ansa

Arriva 'Giubileo 2015', guida e portale per fedeli e turisti. Viaggio nell'Italia dell'Anno Santo in luoghi sacri e città arte

Una guida e un portale che accompagnano fedeli e turisti attraverso Roma e l'Italia, tra storia, luoghi sacri e città d'arte. E' 'Giubileo 2015 - Viaggio nell'Italia dell'Anno Santo', nata da un'idea dell'architetto Carmela Nardiello Forti, che ne è anche autrice e curatrice.
La guida è arricchita anche da un cd audio-video dal titolo 'Non avrò paura', in sintonia con il messaggio giubilare sulla Misericordia. Il volume è dunque una guida ai luoghi del Giubileo Straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco, pensata per il pellegrino romano del terzo millennio e per il visitatore laico, attratti non solo dal grande avvenimento religioso ma da Roma e dall'Italia.
Preceduto da un commento sulle ragioni profonde del Giubileo, il volume - edito in italiano, inglese, spagnolo e portoghese - è diviso in tre parti: la storia del grande evento, da Bonifacio VIII a Giovanni Paolo II, attraverso i profili dei ventisei Pontefici promotori del Giubileo; Roma, il suo ruolo di Città Eterna e sede dei Giubilei, i luoghi dell'Indulgenza Plenaria e le sue trasformazioni urbanistiche, artistiche ed architettoniche nel corso dei secoli attraverso questi eventi; l'Italia, le sue regioni e le vie della fede, con città e itinerari che ripercorrono gli antichi percorsi giubilari.
La particolare originalità di questo 'viaggio nell'Italia dell'Anno Santo' consiste nel rivolgersi anche all'utenza - religiosa e laica - che dall'Italia e dall'estero organizzerà viaggi a Roma in occasione dell'anno giubilare. A tali utenti la guida propone non solo Roma, ma tutta l'Italia, suggerendo - anche grazie a fotografie a colori - particolari itinerari che da Roma conducono verso i più interessanti centri di 'approdo', consentendo di visitare santuari, basiliche, abbazie e monasteri ubicati in prossimità di centri storici minori, residenze alternative alle grandi città.
Significativi i 'numeri' del volume: 552 pagine; 500 città d'arte italiane; 500 santuari, basiliche, abbazie, monasteri; oltre 500 illustrazioni; più di 1500 fotografie con cartine e antiche mappe; 35 itinerari storici e della fede; storia di 20 regioni. La Guida al Giubileo della Misericordia sarà supportata da un portale che accompagnerà fedeli e turisti di tutto il mondo anche dopo la chiusura dell'Anno Santo: il sito webwww.viaggioinitalia.org è, infatti, il cuore di un progetto volto al recupero di un'Italia nascosta.
    Il volume sarà presentato a Roma, giovedì 10 dicembre alle ore 17:30, alla Libreria Internazionale Paolo VI. 
   
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Beijing: metropoli turistica di primo livello al mondo

Un funzionario dell'Assessorato del turismo di Beijing ha detto il 9 agosto che Beijing promuoverà attivamente l'escalation dell'industria turistica e dei suoi prodotti creando metropoli turistica di primo livello al mondo.

Lo stesso giorno presente al Forum sullo sviluppo culturale tenuto nel Parco olimpico di Beijing, l'assessore al turismo di Beijing, la signora Zhang Huiguang, ha detto che i giochi olimpici hanno migliorato molto le infrastrutture turistiche della città, elevato evidentemente la capacità di ospitalità e la qualità dei servizi, arricchendo le risorse turistiche.

L'anno scorso, le entrate del turismo di Beijing hanno superato 244 miliardi di RMB, e nella prima metà dell'anno in corso, le entrate sono state di 128 miliardi. Beijing vuole diventare una metropoli turistica di primo livello al mondo con delle entrate turistiche derivate dai turisti esteri superiori a 10 miliardi di USD, i turisti stranieri saranno più di 10 milioni, quelli interni 200 milioni.

cri.it

AmaMi, questa sconosciuta un flop la tessera per i turisti

Lanciata dal sindaco, offre sconti e mezzi gratis
di ORIANA LISO

AmaMi, questa sconosciuta un flop la tessera per i turisti Letizia Moratti presenta la "AmaMi Card"

È una carta carbonara. Esiste, ma nessuno lo sa. E chi dovrebbe dare informazioni sul suo utilizzo ha le idee confuse. Insomma, il turista che arriva a Milano e decide di usare la "AmaMi Card", la tessera pensata dal Comune per muoversi e visitare i musei, deve essere fortemente motivato.

Persino nei luoghi in cui si può comprare non esistono una locandina o una brochure dedicate alla "Milano AmaMi card". Né negli Atm Point, né nelle filiali della banca che è sponsor della carta. E provare a chiedere informazioni telefoniche significa solo sprecare tempo, con il palleggio da un numero verde all'altro, dovendo spiegare, in alcuni casi, cosa sia la tessera su cui si stanno chiedendo informazioni.

Al call center del Comune (a pagamento) l'operatore deve mettere in attesa l'utente per oltre dieci minuti, per informarsi a sua volta sulla carta. Alla fine spiega: "Deve chiedere ad Atm, è una loro iniziativa". L'azienda dei trasporti ha un numero verde altrettanto poco d'aiuto: "Noi non ne sappiamo niente, provi con Intesa Sanpaolo" spiegano dopo altri quindici minuti di attesa. Soltanto quest'ultimo numero si rivelerà utile, visto che è quello che la banca ha dedicato ai possessori della "AmaMi card".

La quasi totale assenza di pubblicità per le tessere si specchia nel fatto che, arrivati a metà agosto, siamo ancora alle prime battute di un'iniziativa presentata dal sindaco due mesi fa e che doveva partire a luglio, dopo che per anni si è parlato di creare una "carta del turista". Tessere tutt'altro che gratuite, del resto: 25 euro per girare sui mezzi pubblici per 48 ore o visitare gratis 18 musei cittadini (sempre in due giorni) o con piccoli sconti per altre sedi, e la possibilità di usarla come bancomat, ricaricandola con una somma, 150 euro al massimo, sufficiente per le spese di un normale turista. Di tutte queste caratteristiche, però, solo chi visita il sito Internet (arrivandoci da quello del Comune) riesce ad avere notizia.

All'Atm point del Duomo, come alla filiale Intesa Sanpaolo in Cordusio, gli impiegati allo sportello restano perplessi, si girano tra le mani il foglio stampato dal portale del turismo milanese e solo dopo aver chiesto ai colleghi scoprono che sì, in effetti hanno ricevuto le tessere. Tra i siti dei musei in cui viene venduta (e per i quali dà diritto all'ingresso gratuito) solo quello della Pinacoteca di Brera la cita, mentre sui siti del Castello e del Museo della scienza e della tecnologia non c'è traccia.

"È un'innovazione strategica che contribuirà a valorizzare l'attrattività e la vocazione turistica di Milano" aveva spiegato il sindaco il giorno della presentazione. La carta - o meglio: la piattaforma di servizi, come viene definita da Palazzo Marino - doveva arrivare nei punti di distribuzione a giugno, poi a inizio luglio, poi imprevisti non meglio definiti hanno rimandato tutto oltre. "La stiamo testando, aspettiamo di essere certi che non ci siano problemi prima di presentarla" spiega l'assessore al Turismo Alessandro Morelli. Che, in effetti, la presenterebbe per la prima volta, visto che in giugno - alla conferenza stampa con il sindaco e il ceo di Intesa, Corrado Passera - era ancora in carica il suo predecessore Orsatti.


(10 agosto 2010 - repubblica.it)

Dove sono i turisti?

Questa foto, scattata ieri (9 luglio) alle 11 del mattino, dimostra che, purtroppo, le spiagge italiane non stanno registrando il tutto esaurito.
masterviaggi.it

a foto ritrae una località famosa dell'Adriatico del nord, un bel posto dotato di ottimi servizi e prezzi accessibili a tutti.
Qui, come nella maggior parte degli hotel a 3 stelle della celebrata Riviera Romagnola, a Luglio la pensione completa costa tra i 65 e gli 80 euro a persona.
Gli hotel sono puliti, offrono stanze dotate di tutti i comfort e ristoranti che, in relazione al prezzo pagato, sono più che accettabili.
Nella maggior parte dei casi poi la gestione famigliare rappresenta un ulteriore valore.
Allora dov'è il problema?
Il problema è che la crisi sta ancora mordendo i polpacci della gente, in Italia come nelle nazioni limitrofe e così il 50% degli ombrelloni in pieno Luglio resta chiuso.
Vorremmo poter dire il contrario ma la situazione è quella che è e bisogna prenderne atto.
E' ora di agire seriamente partendo dalla consapevolezza che niente si vende più in automatico, per troppo tempo siamo stati a dormire sugli allori, adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e (odio scrivere la frase fatta che sto per scrivere perchè trita e ritrita) ... fare veramente "sistema".
Hanno Ragione i Presidenti dell'ASTOI e della FIAVET LAZIO a "bacchettare" il ministro del Turismo che invita, grazie anche allo spot con la voce del presidente del consiglio, gli italiani a fare le vacanze in Italia; hanno ragione perchè questa è dietrologia e se i Paesi (ad esempio Germania, Francia, Spagna) facessero lo stesso  rischieremmo di veder aumentare il numero degli ombrelloni chiusi in Alta Stagione.