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Mostre: "Il vetro è vita" ad Asti, attraverso i secoli A Palazzo Mazzetti, nell'anno internazionale del vetro


(ANSA) - ASTI, 24 GIU - Dopo la mostra "I Macchiaioli.

L'avventura dell'arte moderna" terminata lo scorso 5 giugno, è stata inaugurata oggi a Palazzo Mazzetti di Asti l'esposizione "Il vetro è vita.

La collezione Pino e Donatella Clinanti". La mostra resterà aperta fino al 16 ottobre. Un evento nell'Anno Internazionale del Vetro, designato dalle Nazioni Unite, per ospitare la preziosa raccolta di vetri nata dalla passione collezionistica di Pino Clinanti e proseguita con entusiasmo dalla figlia Donatella.
All'interno di un percorso che racconta l'impiego del vetro nell'arte attraverso i secoli, la collezione testimonia l'intreccio tra vita e sentimento estetico dell'ingegnere Pino Clinanti (1914-2007) ed è resa straordinaria grazie alla presenza di un importante e antico nucleo di contenitori in vetro lattimo (un vetro "mimetico" di colore bianco opaco come il latte, risalente al 1450 circa e utilizzato come imitazione della porcellana cinese giunta a Venezia), materiale di cui Clinanti fu grande studioso.
Presente anche una sezione dedicata alla vetreria, presente sul territorio astigiano dal 1906. O-I Italy, filiale italiana di O-I Glass - leader mondiale nella produzione di packaging in vetro per l'industria alimentare e delle bevande.
La mostra è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte, dal Comune di Asti e dalla Camera di Commercio di Asti. (ANSA).

Chagall tra utopia e sogno. Apre ad Asti grande retrospettiva con 150 opere



ASTI - I ricordi d'infanzia, le fiabe, la poesia, la religione e la guerra; e poi i sogni, popolati da creature reali e fiabesche, che colorano un mondo fatto di meraviglia e utopia. C'è tutto l'immaginario di Marc Chagall nella grande retrospettiva che la Fondazione Palazzo Mazzetti di Asti ospiterà nella propria sede dal 27 settembre al 3 febbraio.
Intitolata "Chagall. Colore e magia" e a cura di Dolores Durán Úcar, la mostra delinea lo stile espressivo dell'artista, frutto della fusione di tre culture (ebraica, russa, occidentale), attraverso più di 150 opere, tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni, realizzate dal 1925 fino alla morte. Il percorso, che segue un ordine cronologico e al tempo stesso tematico, illustra lungo 7 sezioni il linguaggio completamente nuovo creato da Chagall, sottolineando il suo universo poetico, fantastico o sognato, in cui tutto è possibile e dove regnano incontrastati il colore, la geometria e decomposizione delle forme delle avanguardie. Proponendo una lettura nuova delle opere, la mostra permette al pubblico di conoscere alcuni dei temi principali della produzione dell'artista, tra cui la tradizione russa legata alla sua infanzia, il senso del sacro, il rapporto con i letterati e i poeti, l'interesse per la natura, gli animali e il comportamento umano, il mondo del circo e l'amore.
ansa

Il Palio di Asti compie 50 anni

ASTI - Il Palio di Asti celebra la sua 50/a edizione domenica 17 settembre. È trascorso mezzo secolo dalla ripresa della rievocazione che risale al 1275 e che riporta Asti al suo passato medioevale. Al canapo di piazza Alfieri 21 cavalli e fantini di altrettanti borghi, rioni e Comuni che si contendono il drappo, il palio dipinto quest'anno dal maestro torinese Giorgio Ramella.
    "I 50 anni sono l'età dei ricordi, di chi ha vinto e di chi ha perso", osserva l'assessore alla Cultura del Comune di Asti, Gianfranco Imerito, presentando la manifestazione. "Per celebrare la ricorrenza - prosegue - il corteo storico che anticipa la corsa sarà aperto da 50 dame in costume, a rappresentare simbolicamente i 50 palii svolti".
    Tra le altre novità, una app scaricabile su tablet e smartphone per conoscere la corsa. "Quest'anno - ha aggiunto il presidente del collegio dei rettori, Pierpaolo Verri - la commissione veterinaria ha adottato un nuovo protocollo per garantire maggiore sicurezza ai cavalli in pista". (ANSA).


Hotel Palio ad Asti per un viaggio di qualità...

Hotel Palio - Via Cavour 106, 14100 Asti
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Situato a soli 50 metri dal centro storico di Asti e dalle sue botteghe artigiane, l'Hotel Palio sorge ad appena 150 metri dalla stazione ferroviaria centrale.
Il Palio propone confortevoli camere dall'atmosfera elegante, tutte provviste di comfort moderni, alcune munite anche di una TV con canali internazionali SKY Gold.
Il cordiale staff è sempre a disposizione per soddisfare ogni vostra richiesta ed esigenza.
Ogni mattina vi attende una ricca colazione, mentre in seguito potrete assaporare l'autentica cucina piemontese presso il ristorante in loco Laura's Restaurant.

Asti è città ricca di storia: si hanno notizie certe dall'età romana in poi. Il territorio passò da colonia a municipium romano con il termine di Hasta comprendente l'attuale alto e basso Monferrato.
Dall'XI secolo la città cominciò l'ascesa che la portò ad essere fino al XIII secolo il più importante centro del Piemonte.
Si conservò libera repubblica fino al 1313 quando passò sotto il dominio degli Angioini, degli Orléans, dei Marchesi del Monferrato, dei Visconti e infine dei Savoia. Alla fine del '700, ribellandosi alla casa Savoia, Asti si proclamò ancora repubblica. Nel periodo napoleonico divenne capoluogo del dipartimento del Tanaro. Dal 1935 è capoluogo di provincia. Asti è terra da vino, un'identità economica e culturale che l'ha resa famosa nel mondo per il vino Moscato, spumante che ha preso il nome dalla città carolingia.
Da un'economia agricola a conduzione prettamente familiare, intorno agli anni '60 e '70 con l'indotto meccanico torinese, si è trasformata in area industriale.
L'agricoltura superstite si è qualificata in termini anche imprenditoriali. Sono emersi aspetti di profonda trasformazione e una quasi ostinata difesa del vino di qualità che ha ottenuto il riconoscimento dalla denominazione di origine controllata di ben 11 vini e ha portato all'istituzione di prestigiose enoteche e botteghe del vino, punto di riferimento per imprenditori e gourmet.
Le vestigia del passato sono testimoniate in un centro storico di pregevole architettura medievale con inserimenti settecenteschi ed ottocenteschi. Nel palio rivive la storia della città, nel festival delle sagre le tradizioni contadine, nella Douja d'Or la festa dei vini astigiani e non solo.
La città di Asti si caratterizza come capitale intimamente legata al territorio provinciale omogeneo, un susseguirsi armonioso di colline dolci che si increspano nella Val Bormida e nella Langa astigiana ricca di pascoli e di formaggi.

Siti di grande importanza architettonica, religiosa e culturale:
- Il Complesso di San Pietro in Consavia
- Palazzo Mazzetti

- La cripta di Sant'Anastasio
- Palazzo Ottolenghi
- Palazzo Mazzoli
- La Cattedrale

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it 

Turismo, accoglienza ed accessibilità: Asti si prepara per l'Expo 2015

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Una città di Asti accogliente ed accessibile per i turisti con le diverse necessità: è l'ambizione che sta diventando realtà grazie all'impegno di molte realtà astigiane.
Il progetto è stato presentato nel corso di un convegno ospitato nel pomeriggio di oggi, giovedì 10 aprile, dalla Sala Consiliare del Comune di Asti. Nell'ambito del progetto "Verso una Città Etica" finanziato dal Bando Regionale per la Diffusione della Cultura di Parità per Tutti nel settore Turistico, nell'incontro si sono trattati i temi dell'Accoglienza e dell'Accessibilità in termini di qualità dell'offerta turistica.
Partendo da una sensibilità comune, passando per il progetto Turismabile e dal progetto Albergo Etico, Asti e il Monferrato sono il territorio ideale dove gettare le basi per un sistema di accoglienza più accessibile ed inclusivo, capace di soddisfare le esigenze di tutti i turisti, partendo dal presupposto che una città più accogliente e fruibile è un servizio prima di tutto per i propri abitanti. Proprio per questo sono stati già pensati due percorsi cittadini che saranno adattati entro il prossimo giugno: uno che va dalla Torrerossa al Battistero, l'altro dalla stazione a Piazza San Secondo che saranno attrezzati di servizi e accorgimenti che permettano di superare le problematiche legate alle diverse esigenze dei turisti.
Accorgimenti e suggerimenti per offrire un'accoglienza inclusiva e non discriminante in un territorio, il Monferrato, che si prepara all'entusiasmante sfida offerta da Expo 2015, una vetrina internazionale alla quale occorre arrivare preparati con un'offerta di qualità, che è imprescindibile dall'apertura verso le differenti esigenze del turista: se gli operatori del settore turistico di Asti e del Monferrato saranno consapevoli delle varie esigenze dei disabili, delle famiglie con bambini piccoli che si muovono, degli anziani, o di chi ha intolleranze alimentari, e si adatteranno per riceverli, l'astigiano sarò pronto per ricevere il grande afflusso di persone che l'Expo porterà sul nostro territorio.

Nel corso del convegno, cui seguirà un corso di formazione per operatori di settore, a maggio, presso il Polo Universitario di Asti, Andrea Cerrato: Assessore al Turismo, Agricoltura e Sviluppo Economico del Comune di Asti e Presidente della Federazione dei Consorzi degli Operatori Turistici della Regione Piemonte "Piemonte Incoming" e Piero Vercelli: Assessore alle Politiche Sociali e alla Cooperazione Internazionale, hanno sottolineato l'importanza della collaborazione tra Assessorati dello stesso Comune, cosa non scontata.
Giovanni Ferrero, Direttore della Consulta per le Persone in Difficoltà - progetto Turismabile, e Nadia Bravo: Architetto della Consulta per le Persone in Difficoltà - Settore Turismo per Tutti, hanno dato una prima ''infarinata'' agli operatori presenti su quelli che devono essere gli accorgimenti per la giusta accoglienza del turista, tematiche che saranno approfondite durante il corso.
Maurizio Galosso, Architetto e Socio Fondatore dell'Associazione Albergo Etico, e Vincenzo Soverino, Vice Presidente Nazionale AISLA onlus e Consulente del Comune di Asti per le Politiche Sociali, hanno poi sottolineato l'importanza del coinvolgimento attivo dei disabili nel superamento concreto delle barriere.
Infine Casa Monferrato, operatori turistici del Monferrato, hanno raccontano la propria esperienza e le opportunità offerte da un "Turismo for All".

Claudia Solaro - atnews.it