A poche settimane dalla Pasqua e dunque dal via della stagione turistica sul Garda, alcuni dati del XXV Rapporto sul Turismo Italiano 2020-2022 del Cnr-Iriss confermano e accentuano tendenze che fanno del più grande lago italiano il territorio più attrattivo dal punto di vista turistico delle tre regioni su cui insiste, (Lombardia, Trentino, Veneto) e una delle principali mete italiane e internazionali. La riprova? Ben 11 comuni gardesani compaiono tra le 30 località con il maggior numero di presenze (primi 10 per ciascuna regione). Nella graduatoria sono comprese ovviamente le grandi città come Venezia, Milano, ma anche Verona e Brescia.
Tra i dieci comuni lombardi in classifica generale, sei si affacciano sul lago di Garda
Si tratta di Sirmione (4°), Limone (5°), Desenzano (6°), Manerba (7°), San Felice (8°) e Moniga (10°). Milano è ovviamente al primo posto nella classifica per valori assoluti. Sulle altre sponde del lago, Riva e Arco la fanno da padrone in Trentino-Alto Adige. Riva è al primo posto assoluto.
In Veneto invece sono tre fra i primi dieci: Lazise, Peschiera del Garda e Bardolino.
Sei località del Garda tra i primi 50 comuni turistici in Italia
A livello nazionale inoltre, secondo i dati Istat 2021, tra i primi 50 comuni turistici 6 sono gardesani: Lazise, Bardolino, Riva, Malcesine, Sirmione e Limone.
Non è quindi un caso se la Comunità del Garda nel 2022 ha creato l’Osservatorio nazionale per il turismo in collaborazione con l’Università Cattolica di Brescia: in queste prime settimane dell’anno la struttura è entrata nella fase operativa, con la nomina da parte del rettore Franco Anelli, del consiglio direttivo, composto da Giovanni Gregorini (direttore) e Massimo Scaglioni (professore) dell’Università Cattolica, Pierlucio Ceresa, segretario generale della Comunità del Garda, Giovanni Panzeri e Maria Paola Pasini, rispettivamente direttore e ricercatrice della Cattolica. Patrizia Avanzini, ex sindaco di Padenghe, è stata inoltre indicata quale designato di presidenza per l’Otg. Gli obiettivi del 2023 si identificano nel progetto di ricerca sotto la guida di Valerio Corradi sulle «Tendenze della domanda turistica sul lago di Garda».
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