Dalla via Emilia al fiume, al mare, alle strade del mondo: è questo il tema dell'XI edizione di 'Fotografia Europea', fino al 10 luglio a Reggio Emilia. Un ricco programma di mostre, conferenze, spettacoli, e molte altre iniziative, animato dagli scatti degli autori più famosi, che il capoluogo emiliano dedica con questo festival alla forma d'arte che più di altre comunica e interpreta la complessità della società contemporanea.
Promossa dal comune e curata da un comitato scientifico composto da Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini, la manifestazione si articolerà in numerose esposizioni, allestite nelle sedi più prestigiose della città, ognuna delle quali offrirà una particolare riflessione su 'La via Emilia. Strade, viaggi, confini', ispirata a sua volta a 'Esplorazioni sulla via Emilia', l'opera collettiva sul paesaggio, curata da Luigi Ghirri con un gruppo di fotografi e scrittori, per raccontare nel 1986 il 'volto di un paese reale'. Non a caso, proprio ai Chiostri di San Pietro, uno dei fulcri del festival, si svolgerà la mostra principale ispirata appunto a quell'evento di 30 anni fa.
Curata da Laura Gasparini, la rassegna presenterà infatti una selezione di opere di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Vittore Fossati, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Klaus Kinold, Claude Nori, Cuchi White, Manfred Willman e il video di Nino Criscenti, tutte esposte in quella storica occasione.
La rassegna però prevede anche una serie di 'nuove esplorazioni', commissionate da Fotografia Europea 2016 ad artisti quali Alain Bublex, Stefano Graziani, Antonio Rovaldi, Sebastian Stumpf, Davide Tranchina, Paolo Ventura, Lorenzo Vitturi, che, con i loro scatti, hanno dato vita a un viaggio sorprendente tra realtà e immaginazione, tra documentazione e invenzione, che costituirà una delle novità più attese dal pubblico degli appassionati. Il tema dalla via Emilia si allarga quindi verso le strade del mondo. Sempre ai Chiostri di San Pietro, si terrà la mostra 'Exile', in cui verranno allestite le opere di 24 fotografi dell'agenzia Magnum. Sono immagini di reportage, scattate dai grandi interpreti di questo genere, da Werner Bischof a Robert Capa, da Stuart Franklin a Paolo Pellegrin, da Abbas a Chris Steele-Perkins, da Philip Jones Griffiths a Leonard Freed, in cui il tema dell'esilio è visto come una strada a senso unico, senza ritorno, toccando le pagine drammatiche dell'attualità. A Palazzo Magnani, invece, si svolgerà la prima grande rassegna italiana incentrata sull'opera di Walker Evans (1903-1975), uno dei grandi autori del '900, che lungo le strade degli Stati Uniti ha scattato alcune delle sue immagini più famose. Il fotografo americano sarà celebrato attraverso due distinte esposizioni. La prima, dal titolo 'Walker Evans.
Anonymous', presenterà il lavoro sviluppato dal 1929 su numerose riviste americane, per le quali era lui stesso, in molte occasioni, a scegliere il tema, scrivere i testi, selezionare le fotografie e curare l'impaginazione. Mentre i mass media indugiavano sul culto della celebrità e del consumismo, Evans fotografava anonimi cittadini e la loro vita quotidiana, creando immagini dirette e frontali delle condizioni del paese. 'Walker Evans. Italia', invece, ribadirà in 50 celebri scatti l'influenza che il maestro americano esercitò sul linguaggio poetico di molti dei fotografi protagonisti di 'Esplorazioni sulla via Emilia'.
E se allo Spazio Gerra si terrà la mostra 'Disco Emilia' per rivivere il fenomeno che vide tra i primi anni '70 e la fine degli '80 la nascita nella regione di moltissime sale da ballo (con scatti di Gabriele Basilico, Andrea Amadasi, Hyena e Arianna Lerussi), a Palazzo da Mosto si potrà visitare la collettiva 'Dalla via Emilia al mondo' con le opere di Ziad Antar, Paola De Pietri, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev, Kent Klich, Bettina Lockemann, Maanantai Collective, Michael Najjar, Paolo Pellegrin, Katja Stuke & Oliver Sieber.
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