LAS VEGAS - Las Vegas celebra, in una mostra aperta in questi giorni, le insegne al neon che l’hanno resa famosa. Poche altre città al mondo sono caratterizzate, come la Sin City (città del peccato), dagli effetti di un’illuminazione gassosa, basata sull’elemento chimico chiamato Ne. Vista da lontana di notte - con i suoi alberghi, casino, locali - appare come un’enorme astronave fluorescente atterrata nel deserto del Nevada.
"Brilliant" è il titolo della mostra, "un’esperienza – promettono gli organizzatori del Neon Museum – audiovisuale a 360 gradi". Sono state recuperate e restaurate le insegne degli hotel e delle sale di gioco più famosi, dal Caesars Palace e Stardust, e la loro esposizione, in un tripudio di oltre 80 mila luci, è accompagnata dalle canzoni che hanno fatto la storia musicale della capitale dell’azzardo e degli Stati Uniti: da Luck be a Lady e This Town di Frank Sinatra, a brani di Elvis Presley, Dean Martin, Nat King Cole, Sammy Davis junior.
La mostra è visitabile al Museo del Neon, tra Las Vegas boulevard e Bonanza road, nei locali dell’ex Concha Motel, che fu salvato dalla distruzione nel 2005. Rimarrà aperta fino all’estate.