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Arte, cibo e natura, l'autunno a Vercelli è ricco di eventi

Da metà settembre alla fine di ottobre, Vercelli si anima di eventi, manifestazioni, convegni e mostre che collocano la cittadina piemontese tra le mete turistiche preferite per l'autunno. "Forse mai come in questa occasione - sottolinea l'assessore comunale al Turismo e Promozione Territoriale, Graziella Ranghino - ce n'è per tutti i gusti. Arte, cultura, sport ed enogastronomia la faranno da padroni, con un autunno decisamente piacevole e in grado di soddisfare gli interessi dei vercellesi e dei turisti che sempre più di frequente visitano Vercelli".
Il calendario, curato dall'amministrazione comunale con il coinvolgimento di enti e associazioni locali, è ricco di appuntamenti. Il weekend del 21-24 settembre la Confesercenti porta tra le vie del capoluogo Platea Cibis, festival itinerante con il cibo da strada da tutte le regioni italiane e internazionali. Sabato 23 e domenica 24, nel centro storico, va in scena la Night Moves - Sport & Music, due giorni con dimostrazioni sportive e fitness realizzata in collaborazione con il Coni. E sempre domenica 24, su viale Garibaldi, Mercato di Sant'Andrea, con prodotti made in Italy.
L'affascinante complesso dell'antico ospedale, invece, ospita sabato 23 settembre il convegno 'Dedalo, volare sugli anni: vivere bene a Vercelli', organizzato insieme con Asl e Lilt. Una mattinata di interventi e conferenze sul tema dell'"anti-aging", cioè su come invecchiare bene. Il progetto Dedalo è anche al centro di un open day previsto il 7 ottobre all'Ex18; venerdì 22 settembre, in piazza Cavour, viene consegnato il premio "Bicciolano d'oro Canzone".
Domenica 24 settembre è possibile scoprire la città d'arte, nota tra l'altro per conservare tuttora la prima traccia scritta in assoluto nella storia della lingua inglese, con gli itinerari di 'Riscoprire Vercelli'. Una occasione per andare alla scoperta di 'Vercelli e la storia del Comune', con visite al broletto, alla Torre civica, al Museo Leone e in via Duomo, sede delle dimore delle nobili famiglie vercellesi. E sempre domenica 24 settembre prende il via la Festa dei Popoli, tradizionale percorso di conoscenza, dialogo e scambio culturale tra le popolazioni organizzato con la Diocesi di Vercelli; la kermesse termina il 7 ottobre.
Dal 22 settembre al 22 ottobre doppia mostra in Arca e nella confraternita di S.Vittore: con "IncontrArti - Simboli e riflessi verso l'oltre" 40 artisti di grande fama mettono in mostra le loro opere d'arte contemporanea. Dal 21 al 29 ottobre, nel padiglione Ex18, "Vercelli International Photography", settimana dedicata alla fotografia, realizzata in collaborazione con l'Università Popolare di Vercelli. L'evento clou della settimana è il gemellaggio tra l'Ecole Nationale Supérieure de la photographie di Arles, in Francia, città con cui Vercelli è gemellata, e la scuola di fotografia vercellese. La sigla il 21 ottobre. Per l'occasione viene allestita una mostra degli artisti diplomati della prestigiosa scuola di Arles, ospiti i rappresentanti della Municipalità francese.
A corollario mostre personali di noti fotografi francesi e italiani. I soggetti spaziano dalla Street Photo alle immagini delle città, dei loro monumenti e del loro territorio. Viene inoltre riproposta la mostra di StudioDieci Citygallery 'Io e la mia città', con una serie di opere realizzate da ragazzi che attraverso la macchina fotografica hanno voluto immortalare scorci della città, storie e momenti di vita. Infine il 18 ottobre, con Ambra Angiolini ne 'La guerra dei Roses', prende il via la stagione comunale di prosa 2017-2018 al teatro Civico di Vercelli, realizzata con la Fondazione Piemonte dal Vivo: 19 spettacoli compongono il cartellone di quest'anno, che vede nomi del calibro di Silvio Orlando, Fabio Troiano, Marina Massironi, Syria, Teresa Mannino, Pucci e i Legnanesi.
ansa

Weekend d'Anvanguardia a Vercelli

Joan Mir, 'Prades, il paese'. Museo Solomon R. Guggenheim, New York

Le opere dei grandi pittori del Novecento, in una città che conserva nell'architettura di chiese e palazzi le tracce del Medioevo. Vercelli si candida a meta ideale di un fine settimana dedicato al bello, che inizia con i capolavori del Guggenheim, prosegue passeggiando nel centro storico e si conclude con un tè domenicale accompagnato dal racconto della storia cittadina.

L'attrazione principale si trova negli spazi dell'Arca, l'ex chiesa di San Marco, che fino al 10 giugno svela i nodi cruciali dell'arte novecentesca nella mostra “I giganti dell'Avanguardia: Miró, Mondrian, Calder e le collezioni Guggenheim”. Circa 40 opere, tra dipinti e sculture collezionati da Peggy e Salomon Guggenheim, ripercorrono la carriera dei tre artisti dagli esordi alla celebrità.

L'esposizione, arricchita di prestiti provenienti dalla Calder Foundation di New York, dal Gemeentemuseum dell'Aja, dal Palazzo Collicola Arti Visive - Museo Carandente di Spoleto oltre che dalla Fondazione Solomon R. Guggenheim, riunisce per la prima volta a Vercelli i tre grandi maestri della ricercatezza visiva e della giocosità immaginifica, che incarnano uno dei paradigmi dell'Avanguardia del XX secolo: Joan Miró con il suo poetico Surrealismo da una parte, Piet Mondrian con la pura astrazione dall'altra, e la scultura di Alexander Calder, con le sue componenti surrealiste e astratte - entrambe riflesso dell'immaginario artistico dei due pittori - al centro.

La mostra è l'occasione per una passeggiata nella cittadina sul fiume Sesia, partendo dal suo simbolo: la Basilica di Sant'Andrea. Costruita fra il 1219 e il 1227, rappresenta uno splendido esempio di fusione tra lo stile romanico lombardo–emiliano e l'architettura gotica d'oltralpe. La chiesa conserva un coro ligneo del 1511 sistemato sull'abside e, nella sacrestia, un crocifisso ligneo dipinto del XIV secolo, ma i gioielli più preziosi sono la sala capitolare, tra le più belle d'Italia, e un chiostro rettangolare con cornici in cotto e pitture dell'inizio del Cinquecento. In piazza Sant'Eusebio svetta il Duomo, una cattedrale di origini antichissime, dove sono stati ritrovati sarcofagi pagani e sepolture cristiane databili tra II e il VII secolo. Il Duomo ha un'imponente facciata settecentesca con atrio neoclassico e il suo interno, a croce latina, è diviso in tre navate. Al centro di quella centrale, nel presbiterio, è appeso il Crocifisso in lamina d'argento realizzato tra il 999 ed il 1026.

Alle spalle della cattedrale merita una visita il Museo del Tesoro del Duomo, che custodisce reliquiari e arredi liturgici dal IV al XVIII secolo insieme agli antichi codici e ai manoscritti della Biblioteca Capitolare. La tappa successiva è la centralissima e movimentata piazza Cavour, sorta sull'antico forum romano ma dall'aspetto medievale grazie ai portici che la circondano e alla Torre dell'Angelo che la domina. Qui si trova il Museo Camillo Leone, che accoglie i visitatori con i reperti delle età paleolitica, neolitica, del bronzo e del ferro, con una sala romana dal grande impatto e con una ricca collezione di incunaboli e cinquecentine. Se si ha ancora voglia di musei, si può fare un salto anche al Museo Borgogna, che custodisce raccolte di arte antica, moderna e di arti decorative e ospita importanti affreschi e dipinti della scuola vercellese del Rinascimento.

Un appuntamento culturale da non perdere, se ci si trova a in città di domenica pomeriggio, è "Il tè del cardinale". Tutte le domeniche fino al 10 giugno, dalle 14,30 alle 17, l'associazione Chesterton attende gli ospiti nella sala capitolare dell'Abbazia di Sant'Andrea per ascoltare, tra tè e pasticcini, la storia di Vercelli nel Medioevo (informazioni al numero 345.3382906).

ansa