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‘Sì Sposaitalia’: fiera dove il Made in Italy fa sognare

 

“Sì Sposaitalia è un palcoscenico esclusivo del mondo del wedding, che in Lombardia trova un punto di riferimento internazionale. Con un’ampia gamma di prodotti per sposa, sposo e cerimonia, qui i nostri maestri artigiani lombardi e italiani mostrano il meglio in termini di qualità, creatività, tradizione e bellezza per il ‘giorno speciale'”. Così Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, intervenuta all’inaugurazione della fiera ‘Sì Sposaitalia Collezioni’ all’interno degli spazi espositivi di Allianz MiCo a Milano da venerdì 5 a lunedì 8 aprile 2024.

La fiera, kermesse ma anche business

‘Sì Sposaitalia’ è una manifestazione caratterizzata da un calendario ricco di eventi, novità e ‘fashion show’. Qui i nomi più celebri scelgono di presentare in anteprima le loro collezioni al pubblico internazionale dei buyer. Ma oltre a questo è anche piattaforma fondamentale per gli imprenditori del settore. Il format dell’evento, sempre più linea con le esigenze delle aziende, accoglie numerosi brand. Marchi selezionati in virtù della varietà e della particolarità delle loro proposte che diventano garanzia di un’esperienza d’eccellenza. Un momento espositivo unico, che coniuga innovazione e qualità. In linea con le dinamiche evolutive del mercato, oltre a brand emergenti e di nicchia, osservati speciali per l’esclusività delle loro creazioni.

‘Sì Spositalia’, Mazzali: in Fiera moda da sogno

“Ringrazio l’amministratore delegato di Fiera Milano Congressi, Francesco Conci, per l’invito – continua Mazzali -. In questa fiera che fa sognare i futuri sposi possono scoprire le ultime tendenze e trovare l’abito perfetto per il loro grande giorno, ma questo è anche un luogo di business dove confrontarsi e ispirarsi per aumentare sempre di più la competitività della propria attività”.

lombardianotizie.online

(Post a cura di Albana Ruci - tutrismoculturale@yahoo.it)



Arriva HoMi, weekend all'insegna di moda e oggetti per la casa Dal 13 al 16 settembre espositori da tutto il mondo dal mondo dei gioielli, del fashion, degli arredi e della gadgettistica

Milano, 12 settembre - I padiglioni di FieraMilano a Rho aprono le porte a HoMi Fashion&Jewels e Homi Outdoor - Home&Dehors. Da domani e fino al 16 settembre protagoniste le novità di 604 brand, il 29% dei quali proviene dall'estero, da 27 diverse nazioni, tra le più rappresentate Francia, Grecia, Spagna e Turchia, che animeranno il salone internazionale dell'accessorio per la persona; 361 espositori di 19 paesi proporranno invece le nuove tendenze per la casa, incentrate sullo sviluppo di abitazioni green che si allargano verso l'esterno e continuano negli spazi verdi di terrazzi e giardini; tra le nazioni più rappresentate Germania, Francia, Paesi bassi, Spagna e Regno Unito.
Due manifestazioni che coinvolgono settori in continua crescita, dove il Made in Italy è protagonista: nell'ultimo decennio i prodotti di moda e gioielli hanno registrato una crescita del 5,9% medio annuo a 973,5 miliardi di euro, e per il periodo 2019-2022 ci si aspetta una crescita complessiva delle importazioni mondiali di quasi 220 miliardi; gli scambi commerciali dei prodotti per la casa sono invece cresciuti del 5% medio annuo, sfiorando l'anno scorso i 337 miliardi. 
Il 15 e 16 settembre poi HoMi Fashion va in scena in concomitanza con MICAM MIPEL, storiche manifestazioni dedicate rispettivamente a calzature e pelletterie, in calendario fino al 18 settembre. HoMi outdoor ospiterà invece in anteprima nazionale i progetti vincitori della Design Competition Expo Dubai 2020 riservata a giovani designer under 35 e imprese, promossa da Regione Lombardia. Un'anteprima della fiera espisitiva che l'anno prossimo farà tappa nell'emirato arabo dopo il successo dell'edizione 2015 targata Milano. Le proposte della fiera dedicata alla casa spaziano dagli accessori, alle decorazioni, agli arredi, includendo anche l'art de la table, il green, il tessile e la gadgettistica.
Per l'occasione ATM ha previsto un servizio straordinario: nelle giornate delle fiere viaggeranno treni aggiuntivi sulla linea M1 per facilitare gli spostamenti del pubblico tra Milano e Rho, con l'ultimo treno in partenza dal capolinea di Rho Fieramilano alle 00.10.

Nasce Osservatorio del Vino Italiano

Mai più discordanze sui numeri del vino made in Italy, e riflettori accesi sui luoghi reali di acquisto e consumo del canale 'Ho.re.Ca.', dagli Hotel ai ristoranti, alle enoteche, ai catering. Nasce l'Osservatorio del Vino Italiano, un network di realtà pubbliche e private per la raccolta, l'analisi, il commento e la diffusione dei dati statistici del settore vitivinicolo. 

Il nuovo strumento di monitoraggio e promozione di un settore che a fine anno ha a portata di mano l'obiettivo dei 5,5 miliardi di export, è un progetto promosso da Unione Italiana Vini (Uiv) con la partnership di Ismea, Sda-Bocconi Wine Management Lab, e la collaborazione di Wine Monitor-Nomisma. 

L'Osservatorio dei vino Italiano, ha detto il presidente Uiv Domenico Zonin, ''migliorerà la competitività di imprese capaci di non annoiare mai il mercato mondiale grazie alla varietà di zone produttive, di dimensioni d'impresa e di prodotto. Una varietà che però ha bisogno di conoscere le tendenze per vincere le sfide di mercato e che supporterà il management delle nostre aziende vinicole che avranno il vantaggio di avere analisi di mercato aggiornate e affidabili''. ''Nasce in casa Uiv - ha sottolineato il curatore del progetto Paolo Castelletti - uno strumento inedito per l'Italia a disposizione delle aziende. E' di fatto un Centro Studi per un comparto che finora ha sofferto di dati inorganici''. 

Al debutto oggi, presso la sede del ministero delle Politiche agricole, ha incassato il plauso del Mipaaf ''per la lungimiranza e il supporto alla promozione'' garantito dal nuovo strumento di monitoraggio statistico. ''Mettere insieme attori privati e pubblici di assoluta eccellenza - ha detto il vice ministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero, presente al taglio del nastro - può garantire al Sistema-Paese quelle informazioni necessarie per crescere sui mercati mondiali. Il settore che ha fatto passi da gigante nell'internazionalizzazione aveva bisogno di indicatori per far meglio il lavoro di imprenditore''.
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