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Ischia, il turismo dell'isola diventa social... #iloveIschia
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Turismo FVG, gara per la strategia promozionale web 2.0
L’ente Turismo FVG ha pubblicato un bando di gara per la ricerca di un partner che predisponga e gestisca una strategia di marketing 2.0 sui social network per la promozione turistica del Friuli Venezia Giulia nel mercato italiano e internazionale.
L’ente Turismo FVG ha pubblicato un bando di gara per la ricerca di un partner che predisponga e gestisca una strategia di marketing 2.0 sui social network per la promozione turistica del Friuli Venezia Giulia nel mercato italiano e internazionale. La durata dell’incarico è semestrale, dal 12 giugno al 31 ottobre 2012 per un valore stimato di 450.000 euro, Iva esclusa. Il termine per la presentazione delle offerte o delle domande di partecipazione è fissata per il giorno 3 aprile 2012. Per maggiori informazioni: www.turismofvg.it. Il Friuli Venezia Giulia implementa dunque la strategia di sviluppo sui new media, come in occasione dell’ultima edizione di Bit (Milano, 16-19 febbraio). Lo stand ha rappresentato un luogo fisico in cui entrare in contatto con il pubblico di professionisti del settore e di potenziali visitatori, ma anche un luogo virtuale grazie alla diffusione in rete dell’immagine regionale. I canali dei principali social network sollecitati dai tweet e dai post aggiornati durante tutta la manifestazione sui profili dell’Agenzia Turismo FVG e grazie anche alla social machine, che ha coinvolto in un gioco il popolo di Facebook presente nello stand, hanno fatto aumentare i contatti di coloro che sono potenzialmente interessati a visitare la destinazione Friuli Venezia Giulia, con la distribuzione di oltre 42mila copie di materiale informativo. (V.Z.)
fonte pubblicitaitalia.it
Angeli per viaggiatori, community per turismo 2.0
Niente spiegazioni imparate a memoria, con itinerari prestabiliti e sempre uguali - la chiesa, il monumento, il museo - ripetute al turista di turno da guide pagate a caro prezzo, magari attraverso un impersonale auricolare. La vacanza in città diventa alternativa, con una guida tutta speciale: una persona del posto, contattata sul web, disposta gratuitamente a fare da cicerone. Un modo per visitare i luoghi meno turistici e più veri, e partecipare alla vita della città almeno per qualche giorno da viaggiatori e non da turisti. Tutto con un semplice click, grazie agli "Angeli per viaggiatori".
L’idea è partita da Napoli, dove è nata la prima community "Angeli per Viaggiatori" (ora con un profilo anche su Facebook) attiva nel capoluogo campano, e "in rodaggio" in molte altre città italiane. Il meccanismo è semplice: ci si registra gratuitamente e si entra a far parte della community, si consulta così l’elenco dei profili degli "angeli" registrati. A questo punto si contatta quello più adatto alle proprie esigenze al quale chiedere semplici dritte sulla città o un incontro per una visita guidata o anche solo per prendere un caffè e girovagare negli angoli più suggestivi e meno battuti dal turismo di massa.
L’iniziativa è nata dall’intuizione di Stefano Consiglio, docente di Organizzazione aziendale all’Università Federico II di Napoli, «un giorno, mentre la città era in piena emergenza-spazzatura», racconta all’Adnkronos.
«Ero in autobus - ricorda Consiglio - e ho visto che c’erano delle turiste spagnole preoccupate di non scendere alla fermata giusta della metropolitana. Erano talmente disorientate che alcune persone spontaneamente hanno cominciato a dare loro informazioni. A prendersi cura di loro. Da qui ho pensato che la gente ha voglia di riappropriarsi della propria città e, perchè no, mostrarne e condiverne le bellezze con i turisti. Così è nato il progetto della community, sviluppato grazie al contributo di docenti universitari, amici, studenti, esperti del settore, e del laboratorio di idee ’Kublaì».
Dunque uno scambio di informazioni e di conoscenze. Gli angeli, infatti, attraverso la community, illustrano i luoghi che meritano di essere visitati, i ristoranti dove vale la pena mangiare, i musei da non perdere, le passeggiate che bisogna assolutamente fare, le fregature e i posti da evitare nella città in cui vivono, rispondendo alle domande dei viaggiatori. Non solo. I visitatori esprimono i propri giudizi sull’esperienza vissuta, sulla gentilezza e sulle capacità degli angeli di dare consigli di viaggio, sulla qualità degli alberghi in cui hanno alloggiato, sulla bellezza dei posti che hanno visitato e sulla bontà dei prodotti che hanno mangiato e comprato.
Ora «stiamo promuovendo una raccolta fondi con un programma di sponsorizzazione aperto a soggetti pubblici e privati - conclude Consiglio - per promuovere la nostra iniziativa, ovvero far sapere ai turisti che esiste l’opportunità di fare un turismo diverso dal solito».
lastampa.it
L’idea è partita da Napoli, dove è nata la prima community "Angeli per Viaggiatori" (ora con un profilo anche su Facebook) attiva nel capoluogo campano, e "in rodaggio" in molte altre città italiane. Il meccanismo è semplice: ci si registra gratuitamente e si entra a far parte della community, si consulta così l’elenco dei profili degli "angeli" registrati. A questo punto si contatta quello più adatto alle proprie esigenze al quale chiedere semplici dritte sulla città o un incontro per una visita guidata o anche solo per prendere un caffè e girovagare negli angoli più suggestivi e meno battuti dal turismo di massa.
L’iniziativa è nata dall’intuizione di Stefano Consiglio, docente di Organizzazione aziendale all’Università Federico II di Napoli, «un giorno, mentre la città era in piena emergenza-spazzatura», racconta all’Adnkronos.
«Ero in autobus - ricorda Consiglio - e ho visto che c’erano delle turiste spagnole preoccupate di non scendere alla fermata giusta della metropolitana. Erano talmente disorientate che alcune persone spontaneamente hanno cominciato a dare loro informazioni. A prendersi cura di loro. Da qui ho pensato che la gente ha voglia di riappropriarsi della propria città e, perchè no, mostrarne e condiverne le bellezze con i turisti. Così è nato il progetto della community, sviluppato grazie al contributo di docenti universitari, amici, studenti, esperti del settore, e del laboratorio di idee ’Kublaì».
Dunque uno scambio di informazioni e di conoscenze. Gli angeli, infatti, attraverso la community, illustrano i luoghi che meritano di essere visitati, i ristoranti dove vale la pena mangiare, i musei da non perdere, le passeggiate che bisogna assolutamente fare, le fregature e i posti da evitare nella città in cui vivono, rispondendo alle domande dei viaggiatori. Non solo. I visitatori esprimono i propri giudizi sull’esperienza vissuta, sulla gentilezza e sulle capacità degli angeli di dare consigli di viaggio, sulla qualità degli alberghi in cui hanno alloggiato, sulla bellezza dei posti che hanno visitato e sulla bontà dei prodotti che hanno mangiato e comprato.
Ora «stiamo promuovendo una raccolta fondi con un programma di sponsorizzazione aperto a soggetti pubblici e privati - conclude Consiglio - per promuovere la nostra iniziativa, ovvero far sapere ai turisti che esiste l’opportunità di fare un turismo diverso dal solito».
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