Su un punto sono tutti d'accordo: la centralità che l'antica Via Francigena italiana ha rivestito per lo sviluppo dei territori attraversati, continuando a costituire, anche ai giorni nostri, un fattore di crescita e di scambio e confronto tra persone provenienti da tutto il mondo. Così tutti convengono sulla opportunità di intraprendere congiuntamente le azioni necessarie a proporre la candidatura della porzione della Via Francigena che attraversa i loro territori, alla Lista del Patrimonio Unesco (World Heritage List) nella prospettiva dell'inserimento dell'Antica Via medievale, nell'elenco dei patrimoni dell'umanità riconosciuti per l'eccezionale importanza culturale e naturale, al fine di assicurare un'efficace tutela del tracciato e della conservazione del suo eccezionale valore universale, per le generazioni presenti e future. Sono queste le premesse che hanno portato alla firma del protocollo d’intesa (che durerà tre anni) tra Toscana, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta.
(TurismoItaliaNews) La Via Francigena è tra i più celebri e visitati itinerari culturali europei riconosciuta dal Consiglio d'Europa. Una secolare via di fede, un antico pellegrinaggio che dall'Inghilterra percorre il cuore dell'Europa per oltre duemila chilometri passando per Francia, Svizzera per giungere in Italia. Tutte insieme le Regioni si impegnano a proseguire l’iniziativa comune nei confronti degli altri Paesi europei attraversati, ovvero Inghilterra, Francia, Svizzera e Città del Vaticano. La Toscana è la capofila dell'operazione che porterà alla realizzazione del dossier che verrà consegnato all’Organizzazione delle Nazioni Unite per ottenere l’inserimento della Francigena nella lista dei luoghi patrimonio dell’Umanità. Il percorso che dovrebbe portare nel 2025 al riconoscimento della Via Francigena come patrimonio Unesco - l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura – compie dunque un ulteriore passo in avanti.
“Gli itinerari culturali e transnazionali come la Via Francigena – evidenzia il vicepresidente della Regione Liguria, Alessandro Piana - sono sempre più da sostenere in modo integrato, per il portato storico e paesaggistico e per il ruolo di settore trainante del viaggiare in modo sostenibile e responsabile, nel rispetto dei territori e delle tradizioni. Promuoverla significa valorizzare i nostri borghi, le peculiarità, le eccellenze enogastronomiche e recuperare quel senso di comunità e di scambio che accomuna la visione sovranazionale e che rinsalda sempre più la collaborazione tra Regioni. Di fatto, Regione Liguria si è impegnata a supportare la candidatura Unesco della Via Francigena e a valorizzare sempre più il tratto che attraversa il nostro Levante, da Santo Stefano di Magra sino a Luni”.
“Il protocollo – aggiunge il sottosegretario del ministero della cultura, Lucia Borgonzoni - segna un ulteriore e indispensabile passo avanti verso il riconoscimento della Via Francigena Patrimonio dell’Umanità. Una sfida cominciata anni fa, che il Ministero della Cultura ha saputo cogliere prontamente, lavorando senza interruzione al fianco delle Regioni. L’inserimento di questo storico itinerario nella lista Unesco – Organizzazione che custodisce e valorizza i siti più rappresentativi del patrimonio culturale mondiale – permetterebbe di riconoscerne l'importanza e lo straordinario valore universale, contribuendo a promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo. Senza dimenticare il forte impulso alla crescita turistica, sociale ed economica dei territori coinvolti. L’intesa firmata oggi, pertanto, impegna tutti a continuare il percorso intrapreso con sempre maggiore determinazione”.
"La Regione Lombardia - ha sottolineato l'assessore alla cultura Stefano Bruno Galli - sostiene con determinazione questa candidatura che si inserisce a buon titolo nei percorsi del cammino lento in Lombardia ed è animata dalla convinzione sia del valore e dell'importanza della Via Francigena, tra i più suggestivi e leggendari itinerari culturali europei, sia della specificità e dell'unicità del tratto lombardo. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno portato a questo importante traguardo e in particolare ringrazio il sottosegretario Lucia Borgonzoni per la tenacia e la competenza con cui ha seguito l'iter culminato con la firma di oggi".
Sono considerati obiettivi prioritari l'individuazione dell'estensione del tracciato della porzione della Via Francigena che attraversa i territori regionali ed evidenziarne le caratterizzazioni e le implicazioni in termini di eccezionale particolarità storico-culturale, ambientale, naturalistica e paesaggistica.