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Siracusa: l’anno Luciano entra nel vivo































“Noi siamo fieri di Santa Lucia! E siamo certi che, come intercede per la Chiesa e per il mondo, è particolarmente vicina a noi siracusani. Santa Lucia ha vissuto a Siracusa, conosce la nostra Chiesa e la nostra città e la nostra Sicilia”. Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa, nella lettera pastorale di apertura dell’anno luciano “In luce ambulamus”, così descrive il particolare rapporto che lega la città di Siracusa e Santa Lucia.

Un legame antico che si rinnova ogni anno nella festa del 13 dicembre e nella presenza di tante persone nelle strade della città lungo l’antico percorso processionale che dalla Cattedrale, in Piazza Duomo nel cuore di Ortigia dove è custodito il Simulacro argenteo, giunge a Piazza Santa Lucia nel luogo dove, secondo la tradizione, Lucia venne uccisa e sepolta e che, quest’anno, trova un forte momento di condivisione con la presenza del corpo che arriva il 14 dicembre da Venezia per la terza volta in vent’anni dopo 965 anni di assenza.

Un sepolcro vuoto ha accompagnato per lunghi secoli la devozione dei siracusani che troverà, nei giorni compresi tra il 14 ed il 26 dicembre, nuove emozioni ma soprattutto nuovi approfondimenti sulla testimonianza e sul martirio di Santa Lucia che mantiene, nonostante sono trascorsi 1720 anni, freschezza, originalità ed attualità.

Non esiste tempo per la testimonianza di libertà e coraggio di Lucia che diventa, per ogni siracusano, simbolo di riconciliazione.

Sarausana je, Siracusana è, risuona come invocazione nelle strade della città al suo passaggio ed in ogni momento devozionale come segno identitario di una comunità che vede la luce di Lucia come luce che riconosce il Signore vero ed unico maestro e che cerca di seguire con coerenza la Sua parola.

La peregrinatio delle Reliquie di Lucia per l’intero anno luciano, dai piccoli paesi di montagna sino alle grandi città, segna i passi di un cammino e di una attesa accanto a momenti di studio e approfondimento delle origini del culto, dei documenti storici, delle forme artistiche e dei luoghi luciani ad ulteriore dimostrazione che la pietà popolare non deve ritenersi manifestazione di mero folklore ma autentica espressione comunitaria che riesce a comunicare valori da custodire con il linguaggio ed i tempi della contemporaneità.

Il corpo di Santa Lucia visiterà, in continuità ad una devozione comune, la città di Carlentini e Belpasso, dove è Patrona da oltre 400 anni, e la città di Catania dove, il 5 febbraio del 301, sul sepolcro di S. Agata dopo la guarigione della madre, manifesta il si incondizionato ed assoluto a Cristo.

Agata e Lucia, due donne che non hanno avuto paura a sfidare il loro tempo, che sono state oltraggiate, anche nel loro corpo, prima di essere uccise ma che hanno dimostrato coerenza con i valori nei quali credevano e rappresentano, per il mondo contemporaneo, esempi veri e vivi di libertà, di bellezza e di luce. In luce ambulamus diventa, come per Lucia ed Agata, progetto di vita.

turismo.chiesacattolica.it

Siracusa tra le 5 città scelte per il tour della Farnesina

Siracusa è stata scelta per l’area Sud-ovest e isole dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per ospitare “Laboratorio Farnesina. Idee e voci per nuove strategie di promozione culturale all’estero”, l’iniziativa in collaborazione con Il Sole 24 ore e gli Istituti italiani di Cultura all’estero. L’appuntamento è per mercoledì 21 febbraio all’Urban Center.

Il programma della giornata, che si terrà all’Urban Center, prevede una sessione mattutina, dalle 10 alle 13, nel corso della quale il Maeci si presenterà e lascerà spazio alle testimonianze di uno dei direttori degli Istituti Italiani di Cultura all’estero e di partner sul territorio. Durante la sessione pomeridiana, dalle 14.30 alle 17.30, si svolgeranno gli incontri one-to-one tra operatori e funzionari del ministero per approfondire qualsiasi idea progettuale, proposta o domanda direttamente con i funzionari in un momento di confronto informale e orizzontale.

“E’ l’ennesimo riconoscimento – dicono il sindaco Francesco Italia e l’assessore alla Cultura Fabio Granata – a una città che emerge sempre più come luogo significativo per l’elaborazione di progetti culturali di respiro internazionale, progetti sostenuti dal Governo e da testate autorevolissime. Una grande responsabilità politica e organizzativa per la nostra Amministrazione”.

Il progetto “Laboratorio Farnesina” consiste in un calendario di incontri organizzati in diverse città italiane, un viaggio in più tappe della Farnesina nei territori italiani per incontrare e conoscere le migliori realtà culturali della penisola. In pratica, un roadshow di 5 tappe in Italia nasce con l’obiettivo di presentare ai diversi operatori del mondo della cultura, localizzati su tutto il territorio nazionale, le opportunità dedicate alla promozione della cultura italiana all’estero e quelle offerte dalla rete degli 86 Istituti Italiani di Cultura nel mondo incluse le risorse finanziarie del Ministero.

“Sarà una bella occasione per conoscere il funzionamento e le opportunità messe a disposizione dal MAECI per veicolare la cultura del nostro Paese attraverso la rete degli 86 Istituti italiani di cultura all’estero. L’obiettivo della giornata è avvicinare il Ministero agli operatori culturali del territorio, cercando nuove sinergie e contenuti per la programmazione di tutti gli Istituti italiani di cultura all’estero” concludono Italia e Granata. Il MAECI vanta infatti moltissime collaborazioni con musei, collezioni nazionali, aziende e operatori che supportano il settore creativo, università e centri di ricerca, fondazioni, associazioni culturali, teatri, gallerie.

La prima tappa è stata Torino per l’area Nord-Ovest, la seconda L’Aquila per il centro, la terza Bergamo per il Nord-Est, la quarta Bari per il Sud-Est, mentre la prossima e ultima tappa sarà appunto Siracusa.

Per partecipare alla sessione mattutina, entro il prossimo 14 febbraio, si dovrà inviare una mail a 24oreventi@immaginazioneventi.it; per partecipare alla sessione pomeridiana e presentare le proprie idee progettuali al team del Ministero, si invitano gli interessati a seguire le istruzioni indicate al link: https://italiana.esteri.it/italiana/laboratorio-farnesina

 
 
 
 
 
 
 
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Boom di visitatori nei musei e nei parchi archeologici siciliani




Il 2022 è stato un anno da record per i parchi archeologici e i principali musei siciliani che hanno registato oltre tre milioni e 300 mila visite, quasi il doppio rispetto al milione e 700 mila del 2021. Punta di diamante il Parco di Naxos Taormina che, con il sito archeologico, il Teatro greco e Isola Bella, fa registrare 844.542 visitatori a fronte dei 352.484 dell’anno precedente (+139%). Segue il Parco della Valle dei Templi con 809.513 (quasi l’82% in più rispetto ai 445 mila del 2021) e il parco di Siracusa con i 764.853 del 2022 a fronte dei 254.713 ingressi del 2021 (+200%).
“Uno straordinario successo che conferma il crescente interesse verso i nostri luoghi della cultura. Stiamo investendo molte risorse nell’adeguamento delle strutture per renderle sempre più accessibili alle esigenze dei diversi visitatori – sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Elvira Amata – e nella digitalizzazione del patrimonio culturale, così da rendere i nostri beni più fruibili e dinamici anche nella capacità di offrire prodotti più stimolanti e attrattivi. I Parchi e i musei siciliani sono pronti ad affrontare una sfida che passa attraverso il rafforzamento delle collaborazioni internazionali e la definizione di una programmazione che consenta di coinvolgere per tempo un turismo internazionale”.
Numeri significativi anche per la Villa romana del Casale di Piazza Armerina visitata da 253.167 persone e per i Parchi di Selinunte e Segesta con rispettivamente 252.500 e 239.381 biglietti staccati. Trend in crescita anche per musei e siti di rilievo come il Chiostro di Monreale, che sfiora le 250 mila presenze, il museo archeologico regionale Antonio Salinas, che chiude l’anno con 58.233 visitatori, e la Zisa di Palermo, con 49.761 ingressi. Triplicate le presenze al Museo regionale di arte moderna e contemporanea Riso del capoluogo siciliano, che passa da 6.559 a 21.246 ingressi. Bene anche il museo Interdisciplinare di Messina che con 22.419 visitatori, raggiunge quasi il 161% in più rispetto al 2021.

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Sport: Acli-Uisp, parte da Siracusa viaggio in piazze città


(ANSA) - ROMA, 11 MAG - Due giorni di sport con attività aperte a tutti tra basket, volley, gimkane su due ruote per i più piccoli e lo svolgimento di Bicincittà. Comincia da Siracusa, dal 12 al 14 maggio, l'edizione 2017 del Grande Viaggio 'Insieme Conad', progetto nazionale curato da Us Acli e Uisp. Proprio i luoghi dello scambio per eccellenza, le strade e le piazze, sono il teatro delle iniziative messe in campo da Conad: musica, sport, incontri, riflessioni e buon cibo. Con alcuni noti personaggi: Maria Grazia Cucinotta, Gene Gnocchi, Dario Vergassola, il maestro Vessicchio e le band in collaborazione con Umbria Jazz. 

Siracusa sarà il primo di otto appuntamenti che vedranno poi protagoniste a giugno e luglio Tirana, Gubbio, Sassari e Lecce e, dopo la pausa agostana, Trieste, Vigevano e Sanremo. (ANSA).

Alla scoperta dei luoghi più significativi della tradizione storico-popolare della patrona di Siracusa



Piazza Santa Lucia e Ortigia

dalle ore 10.00
Dal 3 dicembre 2016 all'8 gennaio 2017 ogni sabato e domenica sono in programma due visite guidate nei luoghi più significativi della tradizione storico-popolare di Santa Lucia a Siracusa.

Le visite sono organizzate da KAIROS e dall'Associazione Regionale Guide Sicilia.
Sono inserite nel programma dei festeggiamenti di Santa Lucia, curato dalla Deputazione di Santa Lucia, e con il patrocinio del Comune di Siracusa.

Tour del sabato:
partenza alle ore 10:00 da piazza Santa Lucia. Si visiterà la Basilica di Santa Lucia fuori le mura, il così detto Sepolcro di Santa Lucia e la catacomba di Santa Lucia.
Da Piazza Santa Lucia ci si sposterà a piedi o con mezzi privati sull'isolotto di Ortigia in cui si visiteranno alcune edicole votive, ovviamente dedicate alla Santa, situate nell'area tra piazza Duomo e via Cavour e la chiesa di Santa Lucia alla Badia, in cui è custodito il "Seppellimento di Santa Lucia" di Caravaggio.


Tour della domenica:
partenza alle ore 10:00 da piazza delle Poste e percorso devozionale attraverso le vie di Ortigia alla riscoperta delle edicolette votive dedicate a Santa Lucia.

Siracusa, apre il primo centro benessere gestito dalle suore

Casa per ferie
Salute & Benessere
Domus Mariae Benessere Siracusa



Città del Vaticano - L’ultima frontiera del turismo religioso prova a unire il benessere spirituale al benessere fisico. La preghiera al massaggio aiurvedico. Le letture del Vangelo al percorso Kneipp, una delle cure termali più praticate nei centri benessere nata in Germania per guarire dalla tubercolosi grazie ad immersioni quotidiane nel Danubio. Succede a Siracusa, proprio davanti ad uno dei panorami più belli della Sicilia, a due passi dalla mitica fonte Aretusa di Ortigia, dove le suore orsoline della sacra famiglia, la congregazione alla quale appartiene anche suor Cristina Scuccia, vincitrice della seconda edizione del talent show The Voice of Italy (2014), hanno aperto la Domus Mariae Benessere per te, una modernissima casa per ferie dotata di ogni comfort.

Grotta del vapore, piscina terapeutica, saune, bagno turco, solarium, ambienti rilassanti con illuminazione a effetto notte stellata dove gustare, alla fine dei trattamenti tisane depurative, docce emozionali, trattamenti estetici rivitalizzanti per rivitalizzare e tonificare il corpo e combattere la cellulite. Il depliant distribuito per illustrare le potenzialità di questo centro benessere si apre con lo slogan: L’amore per se stessi, per la vita e per gli altri. La casa generalizia ha pensato di utilizzare un palazzo antico di sua proprietà e trasformarlo in un albergo rispettoso delle esigenze spirituali degli ospiti. Naturalmente il cuore della Domus benessere è la piccola cappella.

La Compagnia di Sant'Orsola venne fondata il 2 febbraio 1908 a Monterosso Almo da Arcangela Salerno per l'istruzione e l'educazione cristiana della gioventù. Originariamente modellata sulla regola primitiva di sant'Angela Merici, la compagnia trasferì presto la sua sede centrale a Siracusa e fu riconosciuta canonicamente dall'arcivescovo Luigi Bignami l'11 novembre 1915.
fonte: Il Messaggero

segnalazione web a cura di Turismo Culturale

Turismo: nasce 'Love city index Siracusa', l'app per scoprire i tesori della città

(Adnkronos) - Un'app per svelare la città ai turisti, in grado di registrare le emozioni di visitatori e cittadini. Si chiama "Love city index Siracusa", l'applicazione per iPhon e iPad messa a punto da IBM con la collaborazione del Comune, premiata a Roma nei giorni scorsi in occasione dello Smau.
"Si tratta di uno strumento - spiega l'assessore comunale all'Urbanistica e al decoro urbano, Paolo Giansiracusa - che consente al territorio di compiere un importante salto di qualità e di intercettare una domanda turistica sempre più complessa". L'applicazione è solo uno dei frutti della partecipazione del Comune, nel 2012, a Smarter Cities Challange, il concorso lanciato da IBM per la progettazione di città intelligenti.
La città aretusea è una delle cento realtà del mondo studiate da un team di esperti del colosso americano, che ne ha definito il profilo socio-economico con l'obiettivo di progettare strumenti informatici ad alta valenza tecnologica. "A volte ho l'impressione che continuiamo a muoverci secondo i vecchi criteri del Grand Tour, puntando sui nostri gioielli - aggiunge Giansiracusa -. Ma il viaggiatore di oggi è più esigente, si sofferma sugli aspetti che danno il carattere della città ed esprime giudizi anche su questo. Allora, diventa importante disporre di strumenti che ci consentono di misurare il gradimento e di migliorare l'offerta complessiva".
Basterà, così, solo un click per misurare il grado di attrazione turistica e di attaccamento alla città. ''Una delle raccomandazioni emerse dal progetto Smarter Cities Challenge, avviato due anni fa, invitava a valorizzare ancora di più l'offerta turistica della città - spiega Angelo Failla, direttore della Fondazione Ibm -. Attraverso 'Siracusa Love City Index', i turisti, i cittadini e tutti gli stakeholders interessati saranno chiamati a 'prendersi cura' della città''. Oltre alla possibilità di ricevere maggiori informazioni sul patrimonio artistico e culturale di Siracusa, gli utenti potranno contribuire fornendo pareri e valutazioni su come sviluppare al meglio la vocazione turistica della città. Dunque, grazie a ''Love city index Siracusa'', che può essere scaricata gratuitamente dall'App-store di Apple, si riuscirà ad attivare un meccanismo partecipativo. In sostanza, attraverso la rilevazione e l'elaborazione dei feedback di cittadini e visitatori rispetto a precisi punti di interesse sarà possibile misurare il gradimento della città e mettere in campo strategie per migliorarne l'immagine complessiva e l'offerta turistica. ''Quanto proviamo di fronte a un'opera d'arte - ha aggiunto - Nicola Palmarini, Manager Social&Digital Marketing & Brand Systems Ibm Italia - può essere così misurato e utilizzato da chi ha la responsabilità di prendere decisioni per la sua tutela e valorizzazione. Perché le smart city sono e vivono di emozioni, al di là degli aspetti tecnologici che ne sostengono lo sviluppo''. Soddisfatto il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, secondo il quale l'applicazione è ''un primo tangibile esempio di una città che vuole stare al passo con i tempi e vuole utilizzare le grandi opportunità offerte dai moderni strumenti informatici''. 
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Dove dormire:  Villa Renna 96015 Francofonte (SR) - ctr. Bafù tel: 095 7880003, cell.339-1022492 fax: 095 7880003 email: info@villarenna.it  Info: http://www.villarenna.it/
Una struttura fatta di arte, sogni, memoria, sentimenti, sensazioni e magia. Integrata perfettamente all’ambiente. Dove si resta incantati ad ammirare la magia dei colori e delle forme. Villa Renna offre ai suoi ospiti lussuosi residence 4 stelle e una suite, luoghi esclusivi restituiti all’antico splendore dopo un restauro lungo e minuzioso. Il terrazzo della suite si affaccia su un lussureggiante parco, gli ambienti sono ampi e accoglienti, dotati dei più moderni comfort. La struttura dispone inoltre di due sale ristorante, bar e di una originale piscina dal fondale in pietra lavica. Ci si ritroverà quindi a vivere il soggiorno in un luogo inusuale, lussuoso, che offre ai suoi ospiti un'atmosfera ricca di emozioni, conciliando il piacere dello spirito con il riposo del corpo e della mente.
 segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it

“Vieni a Siracusa e riparti con il pieno anche a Capodanno e fino all’Epifania”



Comunicato Stampa - Siracusa, 28 dicembre 2012
Prorogata l’iniziativa fino al 6 gennaio 2012
   Vieni a Siracusa e riparti con il pieno anche a Capodanno e fino all’Epifania”

L’iniziativa denominata “Vieni a Siracusa e riparti con il pieno”, il cui termine era previsto per il 28 dicembre, è stata prorogata comprendendo il Capodanno  fino alla Epifania del 6 gennaio 2012.
L’iniziativa prevede per chi prenota sul portale www.siracusaturismo.net e soggiorna almeno 2 notti, presso le strutture ricettive convenzionate, di ricevere al momento del pagamento in hotel un buono carburante del valore di € 50,00, spendibile presso tutti i distributori italiani affiliati alla rete emittente. Il prezzo delle camere offerte dagli hotel  per l’iniziativa, a garanzia e per trasparenza nei confronti dei viaggiatori, è in parity rate con gli altri portali booking on line. Chi usufruirà dell’iniziativa “Vieni a Siracusa e riparti con il pieno”, potrà, inoltre, utilizzare le convenzioni stipulate con musei ed associazioni del territorio.
La proroga dell’iniziativa, ha dichiarato Seby Bongiovanni presidente del Consorzio Siracusa Turismo, nasce dalle richieste degli operatori nell’utilizzare al meglio il periodo festivo, considerando le chiusure delle scuole, consentendo alle famiglia di usufruire di questa iniziativa che lega le bellezze del nostro territorio alla convenienza dell’offerta sotto il profilo economico. L’iniziativa, conclude Bongiovanni, è stata mirata ad incrementare il turismo di vicinato e i primi dati confermano di aver raggiunto l’obbiettivo.

Info: 0931-1756232   393.3310175  e-mail: redazione@siracusaturismo.net       www.siracusaturismo.net 

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone turismoculturale@simail.it

A Siracusa per la festa dei Pupi

Tantissimi i percosrsi culturali ed enogastronomici
(Di Eugenia Romanelli)



Chi conosce Siracusa la ama, chi ancora deve conoscerla la amerà, e questo è certo (verificare per credere). Tale incantesimo deriva forse dal fatto di essere da sempre patria di artisti e intellettuali (da Eschilo, Platone, Cicerone a Caravaggio, Maupassant, Gide, Goethe, Wilde, fino a Freud, solo per citarne alcuni), o forse per essere stata Magna Grecia, o magari perchè il duomo aretuseo è la prima chiesa cristiana d'Europa o perchè l'Ara di Ierone è il più grande altare votivo del mondo (quanto uno stadio olimpico)



. Di sicuro il fatto di ospitare il primo teatro della Sicilia (la cavea è la più grande del mondo ellenico), le catacombe più estese del mondo (insieme a quelle di Roma) e il tempio di Apollo, il più antico dell'intera Magna Grecia, dona un'aura molto suggestiva alla città che infatti vanta un turismo incessante da tutto il mondo. Senza contare gli altri primati, sempre eccezionali: Santa Lucia è la Santa siciliana più venerata al mondo (celebrata in 80 città sparse in giro per il pianeta di cui in 28 di queste risulta Patrona), il Museo Archeologico “Paolo Orsi” è uno dei primi in Europa, il Museo del Cinema è uno dei tre più grandi dello Stivale, etc. Dopo aver visitato la necropoli rupestre di Pantalica (dal 2005 Patrimonio dell'umanità UNESCO), simbolo del passato illustre della città e reperto giunto fino a noi nonostante il tremendo terremoto del 1693, ci si può tuffare nel nuovo Risorgimento architettonico ben rappresentato dal Municipio (Palazzo del Vermexio), da edifici nobiliari come Palazzo Impellizzeri, Palazzo Beneventano del Bosco, l'Arcivescovado, e dalle chiese dell'Immacolata, di San Giuseppe, dei Cappuccini, di San Filippo Neri, e di Santa Lucia alla Badia. Pure il Teatro Comunale, il Palazzo delle Poste, la Tonnara di Santa Panagia, la Fontana di Artemide sono interventi interessanti, anche se più recenti. Ma per avere un quadro storico completo, si suggerisce il bellissimo tour dei musei: dal Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi, riferimento per l'archeologia dell'intera Sicilia orientale, con vasi, monili e decorazioni dall'età preistorica a quella romana, al Museo Bellomo, con le maestranze locali (tra cui l'Annunciazione di Antonello da Messina, le opere dei fratelli Gagini e le tele di Marco Costanzo, collaboratore del Caravaggio), fino al Museo del papiro e alla Galleria Comunale Montevergini, dedicata all'arte contemporanea.



Il Museo dell'INDA, invece, prevede esposizioni temporanee, mentre il mega Museo del cinema ha gestione privata. Per i più curiosi, al parco archeologico della Neapolis, è allestito un parco tecnologico permanente (Tecnoparco Archimede) con repliche di macchine da guerra utilizzate nel III secolo a.C. e autentici strumenti tecnologici ideati dal genio di Archimede - gru, argani, ruote dentate, baliste, viti di Archimede, orologi ad acqua, specchi ustori, corobate etc (l'altranno è stato inaugurato anche l'Archimedeion, a palazzo Pupillo, in Ortigia, con le opere del genio interattive approntate dal CNR). Infine, vale la pena visitare il nuovissimo Museo del Mare, nell'ex convento di S. Maria Aracoeli, con vari cimeli e una piccola imbarcazione della tradizione marinara siracusana.



Per chi ama la natura, nei dintorni di Siracusa ci sono varie opportunità: la riserva naturale fiume Ciane e Saline, l'area marina protetta del Plemmirio e Cavagrande del Cassibile sono ottime escursioni da fare anche in giornata. La prima salvaguarda il papiro e le saline, la seconda custodisce i reperti archeologici nel mare circostante, mentre Cavagrande del Cassibile preserva la vegetazione naturale.



Anche partecipare alle feste popolari e religiose può essere un modo per conoscere la cultura della città: a parte la processione di Santa Lucia del 13 dicembre (si cammina a piedi scalzi seguiti da paggi con abiti settecenteschi), ad agosto si può assistere alla festa della Madonna delle Lacrime (29 agosto - 1 settembre) dove si ricorda il miracolo del 1953 in cui dal gesso col cuore immacolato di Maria sgorgarono lacrim. Sempre ad agosto (15), c'è la processione in mare per la festa dell'Assunta, mentre la festa di Maria SS. Addolorata è l'ultima domenica di settembre (rione Grottasanta). Tuttavia quest'anno l'appuntamento da non perdere è con il teatro dei pupi, nella suggestiva cornice di San Giovannello alla Giudecca: organizzata dall'Associazione Vaccaro-Mauceri, la rassegna "Storie di pupi sotto le stelle", patrocinata dal Ministero per i Beni Culturali, dalla Regione Sicilia - Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, e promossa dal Centro Commerciale Naturale "Ortigia", promette un agosto (fino al 31) indimenticabile tra gli amori e le battaglie dei pupi, riproponendo un nuovo percorso dell'Opra dei pupi aretusea che quest'anno si snoda attraverso tre opere cronologicamente correlate. La prima, produzione del 2011, è "Gradasso assedia Parigi" a cui segue una edizione speciale di una delle prime opere dei fratelli Mauceri, "Rinaldo e la grotta del drago", molto "dark"; concluderà la trilogia la nuova produzione "La vendetta di Rinaldo", di cui resterà nella memoria l'incredibile colonna sonora (esiste anche un Museo dei Pupi, a piazza San Giuseppe, in Ortigia).

ansa

Sicilia, una storia da raccontare

Alla scoperta di storia, cultura, archeologia ed enogastronomia di Catania e Siracusa

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Sicilia una, cento, mille storie da raccontare, tutte diverse e tutte coinvolgenti. Affascinanti come le sue città che sembrano cesellate da artisti famosi. Città che affondano le proprie origini in culture diverse che affiorano ad ogni passo, si intrecciano e poi spariscono. Città accomunate dal barocco che, per dirla con le parole di Vincenzo Consolo, scrittore e saggista siciliano, crea “quell’impareggiabile bellezza, quella inaudita musica di ricci, di volute, di adagi e forti, di vuoti e pieni, degna di Mozart”.







A cominciare da Catania, la città dell’Etna, in costante rapporto con un vulcano che sembra quasi controllarla dall’alto dei suoi 3 mila e passa metri, e che in passato le ha inferto anche pesanti ferite, scaricando le sue colate di lava fin dentro le mura cittadine. E di questo rapporto di odio amore con il vulcano più imponente d’Europa, ne rimane traccia nei colori dominanti di molti suoi palazzi, il grigio della lava ed il bianco della pietra calcarea.
Comunque Catania, città antica, prima medievale e barocca poi è viva e vitale di giorno come di notte.
Da Porta Uzeda costruita nel 1695 in onore del viceré spagnolo Giovanni Francesco Paceco, si arriva in Piazza Duomo con al centro la bella Fontana dell’Elefante, simbolo della città, composta da un elefante scolpito da un monoblocco di nera pietra lavica, che sorregge un obelisco egizio coperto di geroglifici dedicati al culto di Iside, che nella mitologia egizia era la dea della maternità e della fertilità. Di fronte la Cattedrale, con la bella facciata in barocco siciliano opera dell’architetto Gian Battista Vaccarini, dedicata alla patrona Sant’Agata. Sul lato sud della piazza si può ammirare il Palazzo dei Chierici, sede dell’Arcivescovado mentre la parte settentrionale è interamente occupata dal Palazzo Senatorio, l’attuale municipio. Assolutamente da vedere anche via Garibaldi con i suoi palazzi settecenteschi, via dei Crociferi, la cosiddetta via delle chiese e Palazzo Biscari dai mirabili fregi esterni.



Anche a Siracusa la storia traspare da ogni angolo. I secoli passati hanno lasciato tracce limpidissime del loro passaggio, come riconosciuto dall’Unesco che nel 2009 ha dichiarato Siracusa e l’area delle vicine necropoli rupestri di Pantalica, patrimonio storico dell’Umanità inserendole, al pari di Noto la capitale del “barocco”, nella World Heritage List.
Siracusa, la magica Aretusa, è una città di mare, verso cui si allunga con l’isolotto di Ortigia, il centro storico della città, che mostra senza soluzioni di continuità, tutte le epoche che ha attraversato, dalla nascita ai giorni nostri.
Nella parte alta dell’isola, la Cattedrale, simbolo della storia di Siracusa di cui racconta le fasi più salienti. Poco distante un reticolo di viuzze porta alla parte antica, ornata da chiese e palazzi sontuosi, che ne fanno un gioiello veramente raro. Molto interesante via della Maestranza, fra le più antiche di Ortigia, impreziosita da edifici nobiliari quali Palazzo Impellizzeri, con la facciata dominata da volti umani e motivi floreali e Palazzo Interlandi Pizzuti. Verso la fine della via si incontra il quartiere della Giudecca con le case ammassate le une alle altre che all’impovviso si aprono su anguste viuzze.
A Siracusa si trova anche il Santuario della Madonna delle Lacrime una monumentale struttura di forma conica che domina la città. Costruito a ricordo del miracoloso evento che vide nel 1953 fragili lacrime umane scorrere sulle gote di una effige in gesso della Vergine Maria, posta al capezzale di due coniugi siracusani, è oggi meta di pellegrini da ogni parte del mondo.



Un’isola da gustare
La Sicilia possiede uno straordinario patrimonio enogastronomico, specchio fedele della storia del territorio. La sua cucina è universalmente conosciuta come schietta ed autentica, grazie alle sue antiche e gustose ricette, dove la genuità ne è elemento cardine. Tanti i prodotti tipici frutto del lavoro di piccoli produttori che fanno della qualità il loro biglietto da visita. Dal vino all’olio extravergine di oliva, dalla pasta ai formaggi, dai pesti alle conserve ortolane, dai biscotti alle marmellate, dalla frutta secca al miele, dal pistacchio al lardo, per finire con le gelatine, i dolci ed i dessert. Per valorizzare appieno questo immenso patrimonio è nato il progetto “Le vie dei sapori”, gestito dalla cooperativa Agronica di Palermo (www.agronica.com), in avanzata fase di svolgimento, il cui obiettivo è lo sviluppo del settore enogastronomico e la costruzione di itinerari turistici in grado di valorizzare tipicità e tradizioni di questa parte d’Italia per coniugare aspetto e sostanza, colori e sapori, forme espressive e tradizioni popolari.
Le aziende che hanno aderito sono fra le più significative del territorio e comprendono, per citarne solo alcune, l’azienda vinicola Benanti e l’azienda agricola Aragona entrambe di Catania, il Consorzio di tutela del pistacchio verde di Bronte, l’azienda agricola Cottanera di Castiglione di Sicilia, le cantine Gulino anch’esse di Siracusa dove viene prodotto un ottimo Pretiosa, un vino bianco elegante, strutturato e ricco di profumi e l’azienda Drago Sebastiano (www.dragoconserve.it) pure di Siracusa, che da ottant’anni opera nella conservazione di prodotti ittici, quali tonno e sgombro al naturale ed all’olio d’oliva. Questi pesci da sempre presenti nella tipica cucina tradizionale siciliana, sono caratteristici della dieta mediterranea. I prodotti dell’azienda Drago si sposano in maniera pressochè perfetta con i vini della cantina Principe di Corleone-Pollara (www.principedicorleone.it), fra cui in particolare l’armonioso Chardonnay, il vivace Fidelio Inzolia ed il classico bianco dal profumo fine e delicato.



Come arrivare: l’aereo è il mezzo ideale. Bologna è collegata a Catania con quattro voli giornalieri, due di Meridiana ed altrettanti garantiti da Alitalia. Per il centro città si può utilizzare il comodo servizio Alibus in partenza dall’aeroporto ogni 20 minuti. Poi da Catania a Siracusa si può noleggiare un auto.
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Sicilia da vedere: Noto. 3°Festival Internazionale del Val di Noto "Magie Barocche": dal 10.06 al 04.09.10

Evento: 3°Festival Internazionale del Val di Noto "Magie Barocche": dal 10.06 al 04.09.10
Noto
Neas sarebbe stata fondata da popolazioni sicane, all'epoca della caduta di Troia, sul colle della Mendola. Caduta nelle mani dei conquistatori siracusani, la città assimilò costumi e culto ellenici, e fu elevata a sede di gimnasium. Passata sotto il dominio romano, come città federata, in epoca imperiale fu dichiarata municipium latino, una singolare condizione che procurò alla città notevoli privilegi, tra cui quello di potersi governare con proprie leggi. Conquistata dagli arabi, che ne fecero una roccaforte munitissima, prese il nome attuale e fu capitale di una delle tre valli in cui essi avevano suddiviso la Sicilia. Dopo due secoli di dominio musulmano, nel 1090, Noto trattò la resa con Ruggero. La storia di Noto, però, oltre che dagli uomini è segnata dalla natura: nel 1693, infatti, fu distrutta dal terremoto che colpì l'intera Sicilia Sud orientale. Ideata come un grande teatro senza quinte, concepita come città libera ed aperta, movimentata e continua, Noto risorse sontuosa e superba, sul declivio del colle Meti, alle pendici meridionali dei monti Iblei. La vicenda architettonica della nuova città fu dominata dall'estro artistico di tre architetti, Rosario Gagliardi, Vincenzo Sinatra e Paolo Labisi i quali seppero sviluppare uno strabiliante capolavoro di unità architettonica. Tre diverse personalità che, pur vivendo ed operando in provincia, conferirono alla città un'impronta originale che esula dal rigido linguaggio barocco, arricchendolo di elementi rinascimentali, spagnoleschi e neoclassici e dando vita ad uno stile fantasioso e sognante.
L'Arco di trionfo, lungo il corso, segna l'inizio della città. Sormontato da tre simboliche sculture - una torre merlata (la potenza), un cane (la fedeltà), un pellicano (il sacrificio) - il monumento fu eretto in occasione di una visita a Noto di Ferdinando Il di Borbone che lo inaugurò nel 1838. La porta reale fu costruita col caratteristico calcare dorato utilizzato, nel secolo precedente, per edificare chiese e palazzi della città. La chiesa di San Francesco all'Immacolata si innalza, in cima ad un'imponente scalinata, sulla destra del corso. Fu costruita, con l'annesso convento, tra il 1704 ed il 1745. La chiesa è ad un'unica navata, secondo l'uso francescano. Tutte bianche, le pareti sono decorate con stucchi di stile rococò. La chiesa di Santa Chiara, opera del Gagliardi, espressione di un delicato barocco, fu costruita nel 1785. L'interno, piccolo e ovale, ornato di stucchi e putti, è scandito da dodici colonne ed è uno dei più interessanti esempi delle soluzioni spaziali di questo architetto. Il monastero del SS. Salvatore è il più grande edificio della città, costruito tra il 1710 ed il 1791 su un'area rettangolare di 11.000 mq. Piatti pilastri gemelli incorniciano al primo piano le grandi finestre il cui ricco decoro ricorda lo stile plateresco portoghese. Segue un'ala sporgente che ha la funzione di chiave nella concezione costruttiva; si eleva imponente come una torre su costruzioni e cupole circostanti, e non lascia adito a dubbi sulla superiorità di questo convento rispetto agli altri ordini. Quest'impressione è sottolineata dal ricco decoro in pietra e dalle inferriate in ferro battuto. L'omonima chiesa, edificata sul finire del Settecento, si eleva su un ampio piazzale. La sua particolarità è l'evidenza, sulla sua facciata, del passaggio dal barocco al classicismo. La cattedrale, che sorge in cima ad una monumentale scalèa, fu iniziata già pochi mesi dopo il terremoto, ma fu completata solo nel 1770. La facciata, spoglia di ornamenti e stravaganze, incorpora motivi barocchi ed elementi classici. Le tre navate della chiesa sono divise da alti pilastri con doppie lesene. Nella cappella di fondo della navata destra è custodita l'Arca argentea del santo patrono della città, San Corrado. Di fronte alla cattedrale si trova Palazzo Ducezio, sede del Municipio. Progettato dall'architetto Sinatra, il palazzo, rialzato rispetto alla piazza su cui sorge, fu costruito tra il 1746 ed il 1830 su un'unica elevazione. Cento anni dopo vi fu sovrapposto un secondo piano che purtroppo ha compromesso la linea neoclassica originaria. Interessante, all'interno, il salone di rappresentanza, ricco di ori e stucchi. 

Poco lontano si trova Palazzo Villadorata, che prospetta su via Nicolaci, una stretta traversa del corso. L'ampia facciata è movimentata da panciuti balconi in ferro battuto sorretti da mensole d'ogni sorta, con figure antropomorfe e zoomorfe tra volute ed arabeschi, che rappresentano la manifestazione più accentuata del barocco netino. Costruito nel 1731, il palazzo, che fu a lungo residenza dei principi di Villadorata, di recente è stato per buona parteacquistato dal comune. Esso conta novanta vani, con le volte affrescate con dipinti settecenteschi.

Quest'impressione è sottolineata dal ricco decoro in pietra e dalle inferriate in ferro battuto. L'omonima chiesa, edificata sul finire del Settecento, si eleva su un ampio piazzale. La sua particolarità è l'evidenza, sulla sua facciata, del passaggio dal barocco al classicismo. La cattedrale, che sorge in cima ad una monumentale scalèa, fu iniziata già pochi mesi dopo il terremoto, ma fu completata solo nel 1770. La facciata, spoglia di ornamenti e stravaganze, incorpora motivi barocchi ed elementi classici. Le tre navate della chiesa sono divise da alti pilastri con doppie lesene. Nella cappella di fondo della navata destra è custodita l'Arca argentea del santo patrono della città, San Corrado. Di fronte alla cattedrale si trova Palazzo Ducezio, sede del Municipio. Progettato dall'architetto Sinatra, il palazzo, rialzato rispetto alla piazza su cui sorge, fu costruito tra il 1746 ed il 1830 su un'unica elevazione. Cento anni dopo vi fu sovrapposto un secondo piano che purtroppo ha compromesso la linea neoclassica originaria. Interessante, all'interno, il salone di rappresentanza, ricco di ori e stucchi. Poco lontano si trova Palazzo Villadorata, che prospetta su via Nicolaci, una stretta traversa del corso. L'ampia facciata è movimentata da panciuti balconi in ferro battuto sorretti da mensole d'ogni sorta, con figure antropomorfe e zoomorfe tra volute ed arabeschi, che rappresentano la manifestazione più accentuata del barocco netino. Costruito nel 1731, il palazzo, che fu a lungo residenza dei principi di Villadorata, di recente è stato per buona parteacquistato dal comune. Esso conta novanta vani, con le volte affrescate con dipinti settecenteschi. Nel mese di maggio la via Nicolaci è protagonista di una tradizionale "Infiorata". La via è chiusa in fondo dalla chiesa di Montevergine, attribuita all'architetto Sinatra. Esternamente a forma concava, chiusa tra due torrette laterali, nel suo interno è ad un'unica navata, scandita da colonne corinzie. La chiesa del Crocifisso è il secondo tempio della città dopo la cattedrale. Essa sorge nella parte alta di Noto, nella piazza Mazzini. Progettata dal Gagliardi (1715) è la più ricca di opere d'arte. All'interno, oltre a due leoni stilofori in pietra, di epoca romanica, recuperati dalle macerie dell'omonima chiesa dell'antica città, si conserva la statua in marmo bianco della Madonna della Neve, del 1471, opera di Francesco Laurana.

fonte:  REGIONE SICILIA

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