Dal mare fino all'estrema punta meridionale della Puglia: un itinerario spirituale che percorre la storia e l’insegnamento di don Tonino
10 perle sul Lago Maggiore per una gita fuori porta
Splendidi borghi antichi, natura lussureggiante, meraviglie storiche e relax: 10 tappe da non perdere per assaporare tutto il fascino del Lago Maggiore
1. Arona, Bandiera Arancione del Touring Club
In provincia di Novara, il borgo di Arona, premiato con la Bandiera Arancione, vanta un centro storico dai molteplici punti di interesse tra cui citare la Chiesa dei SS.Martiri (o Chiesa di San Graziano) di stile romanico, il Palazzo di Giustizia (o Broletto), il Museo Mineralogico, il Museo Archeologico e “Il Colosso di San Carlo Borromeo“, imponente statua di 35 metri dedicata al santo cui il borgo diede i natali.
Ma non è tutto. Una passeggiata sul lungolago che ospita un divertente parco giochi consente di ammirare Arona da una prospettiva inedita con una suggestiva passerella sospesa sull’acqua e le antiche mura di difesa tutt’intorno.
In più, il territorio include il Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago, Patrimonio UNESCO dal 2011.
2. Stresa, la regina del Lago
Nel Verbano-Cusio-Ossola, Stresa è la meta imperdibile del Lago Maggiore, la cui zona insulare comprende anche tre delle quattro Isole Borromee: l’Isola Bella su cui sorge il Palazzo Borromeo e magnifici giardini barocchi del XVII secolo, l’Isola Madre con il suo Palazzo Borromeo e coloratissimo Parco Botanico e l’Isola dei Pescatori, l’unica abitata, comodamente raggiungibili con tour in barca di una giornata dal porticciolo.
La perla del Lago incanta con il cuore storico disegnato da stradine ombreggiate da eleganti edifici, la magnifica Villa Pallavicino con giardino all’inglese, parco giochi e parco zoologico dove vivono canguri, lama, zebre, daini e altri animali in semi-libertà, e le tranquille spiagge su cui rilassarsi.
Per una vista mozzafiato sul borgo, il Lago, il Monte Rosa e gran parte della Pianura Padana, raggiungete la località sciistica Mottarone a 1491 metri.
3. Luino, a due passi dalla Svizzera
Al confine con la Svizzera ma ancora in Lombardia, Luino ogni mercoledì è teatro del noto e folkloristico Mercato Internazionale che occupa le vie del centro per quasi tutta la giornata attirando un grande afflusso di turisti da tutta Europa, una vera e propria “fiera settimanale” con oltre 400 bancarelle che offrono prodotti di ogni genere.
Tra le attrazioni da non perdere vi sono anche Palazzo Verbania, che custodisce gli archivi del poeta Vittorio Sereni e dello scrittore Pietro Chiara, la Chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo, la Chiesa di San Giuseppe e della Madonna del Carmine sul lungolago e le spiagge attrezzate.
4.Baveno, vista incredibile sulle Isole Borromee
Si affaccia sul Golfo Borromeo e dona una vista privilegiata sulle Isole del Lago Maggiore, che si possono visitare con tour organizzati in barca: Baveno è un altro dei borghi gioiello del Lago, costellato da eleganti ville in un contesto verdeggiante come Villa Fedora all’interno del Parco Comunale, Villa Barberis, Villa Henfrey-Branca, Villa Brandolini d’Adda, Villa Carosio, Villa Claudia.
Il lungolago è pura poesia e il centro storico non è da meno con il caratteristico Porticato della Via Crucis e la trecentesca Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso.
5. Cannobio, un lungolago da sogno
Bandiera Arancione del Touring Club e Bandiera Blu grazie alla qualità delle sue spiagge, Cannobio è un vivace borgo sulla litoranea del Lago Maggiore, l’ultimo prima di sconfinare in Svizzera.
Partendo dal Lungolago, un suggestivo itinerario conduce tra le stradine e i vicoli del centro storico, punteggiato da monumenti, chiese, scorci e notevoli palazzi del Cinquecento e del Seicento e antiche case di pescatori.
Da non perdere? La Chiesa della Santissima Pietà, la Torre Campanaria, Palazzo Pironi, e la centrale Piazza Vittorio Emanuele II.
6. Mergozzo, il grazioso villaggio del piccolo lago
A qualche chilometro di distanza dal Lago Maggiore e conosciuto per il suo “piccolo lago” dalle numerose spiagge Bandiera Blu, Mergozzo, vegliato dal Parco Nazionale della Val Grande nel Verbano-Cusio-Ossola, è un grazioso villaggio dell’arco alpino con le caratteristiche case in pietra e i vicoletti acciottolati.
Suo fiore all’occhiello è il monumentale e secolare Olmo che svetta al centro della piazza principale, Albero Monumentale del Piemonte.
Da vedere anche il Porticato delle Cappelle, risalente al Seicento, e la Chiesa Parrocchiale della Beata Vergine Assunta.
7. Cannero Riviera, natura rigogliosa
Cannero Riviera è uno dei più piccoli ma favolosi borghi affacciati sul Lago Maggiore nel territorio di Verbano-Cusio-Ossola, inserito in uno scenario di natura rigogliosa favorita dal clima mite.
Camminando sul lungolago, lo sguardo viene rapito dal suo fascino storico e paesaggistico, con gli edifici storici e parte del sistema difensivo della “Linea Cadorna” e i Castelli di Cannero che sorgono sui misteriosi isolotti intrisi di leggende non lontano dalla riva.
8. Angera, paesaggio da cartolina
In provincia di Varese, ecco poi Angera, un raccolto borgo da cartolina impreziosito da un lungolago con ampi spazi verdi alternati a vie pedonali, piccoli porticcioli quali il Porto Asburgico e il Santuario della Madonna della Riva.
Il centro pullula di botteghe, edifici storici, meraviglie architettoniche e luoghi di sicuro interesse come il Museo della Bambola e del Giocattolo.
Su tutto veglia la Rocca Borromea, gemella di quella di Arona.
9. Laveno-Mombello, patria della ceramica
Sulla sponda lombarda, merita una visita anche Laveno-Mombello, capitale turistica della zona, tra il verde dei monti e il blu del Lago, dove l’imbarcadero permette il collegamento con la sponda piemontese a Intra Verbania.
Oltre a una passeggiata sul lungolago, in particolare al tramonto quando i colori sono più intesi, merita il centro storico ricco di negozietti, boutique, bar, ristoranti, e di punti di interesse quali l’aristocratica Villa De Angeli Frua, del Settecento, con ampio parco botanico, la Chiesa prepositurale dei Santi Filippo e Giacomo (o Chiesa Vecchia) e la Chiesa di Sant’Ambrogio (o Chiesa Nuova).
Altra tappa da segnare? Il Museo Internazionale del Design Ceramico (MIDeC) in frazione Cerro, patrimonio dell’arte ceramica.
10. Castelletto Ticino, dove il paesaggio è protagonista
In provincia di Novara, non lontano dalle rive del Ticino e da Milano, Castelletto Ticino è parte dell’area protetta del Parco Naturale della Valle del Ticino, e si fa ricordare per la vastità e la varietà del paesaggio naturale in cui è inserito.
Nelle vicinanze del Parco Faunistico La Torbiera, il borgo è punto di partenza della ciclabile che giunge a Pombia dove sorge il Gottard Park, ampio parco divertimenti dove partecipare allo zoo safari, a giochi per bambini e adulti e visitare il Museo dei Mezzi di Trasporto.
Fonte: siviaggia.it
-Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - Turismo Culturale
Gallura e Sulcis da scoprire sugli ex tracciati ferroviari
CAGLIARI - A piedi o in bici, lungo i tracciati di ferrovie storiche non più in uso. Vecchi cammini ferrati dove i rumori della natura hanno preso il posto dei fischi del macchinista e dello sbuffare delle locomotive a vapore. In "Vie Verdi" la giornalista e autrice di reportage Ornella D'Alessio conduce nel cuore della Gallura sulla Calangianus-Monti e nel sud ovest della Sardegna sulla Carbonia-Sant'Antioco-Calasetta, tra scenari naturalistici, ponti, passaggi a livello, memorie, archeologia. Sono due tra i venti tracciati italiani ferroviari dismessi raccontati nel suo libro-guida edito da Cinquesensi, con la loro storia e il riuso in chiave turistica come percorsi ciclabili. In tutto 208 pagine arricchite da foto in bianco e nero, strumento prezioso per incoraggiare un turismo lento e sostenibile legato al mondo delle rotaie.
La Calangianus-Monti è una passeggiata o pedalata sulle tracce della prima linea pubblica a scartamento ridotto ad entrare in servizio in Sardegna nel 1888 in contemporanea alla Cagliari-Isili. Quaranta chilometri in uno straordinario contesto naturalistico ai piedi del Monte Limbara. Suggestivo il passaggio tra pareti granitiche, o l'incanto di sorgenti, querce da sughero, ginepri, cisti, lecci, mirti e lentischi, immersi in profumi di stagione. Verso Monti, guardando a est, si possono vedere costa e mare e il colpo d'occhio arriva fino alle cime dell'isola di Tavolara. Ai lati del tragitto le case cantoniere numerate. La prima parte del percorso è attrezzata per la ginnastica a cielo aperto.
Subito 'sapore' di antichi mestieri con il tracciato Carbonia-Sant'Antioco-Calasetta. Appena si parte dopo 500 metri appaiono le due torri dei due pozzi principali della miniera di Serbariu. Si estende per 27 chilometri in pianura il tratto ciclabile, ricalcato sulla vecchia ferrovia. In asfalto ecologico color mattone, corre parallelo alla statale 126 tra oleandri, olivastri, eucaliptus, bassa macchia mediterranea, filari di Carignano, vitigno tipico del Sulcis, e vecchie case cantoniere abbandonate. E tra i siti spicca la centrale termoelettrica di Santa Caterina, a San Giovanni Suergiu.
Dall'Archeologia industriale ai segni più antichi della storia con i menhir Su Para e Sa Mongia, ribattezzati il frate e la suora, le ex Saline di Stato e a Sant'Antioco il ponte romano Pontimannu.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Roma. Itinerari d'autunno a Santa Croce in Gerusalemme
ROMA - L'area archeologica di Santa Croce in Gerusalemme ma anche il tempio di Minerva Medica. Dopo il grande successo di pubblico nei fine settimana di ottobre, ritorna l'appuntamento con le visite guidate gratuite della Soprintendenza speciale di Roma dal 7 al 21 novembre. Tre weekend in cui si potranno visitare l'Area archeologica di Santa Croce in Gerusalemme e il Tempio di Minerva Medica.
"Le visite sono a cura dei responsabili dei monumenti della Soprintendenza, che permetteranno di scoprire siti non sempre accessibili. Sono due luoghi di notevole interesse, che torneranno ad accogliere i visitatori in completa sicurezza. In un momento così delicato e difficile per tanti settori della cultura, vogliamo continuare a dare un segnale importante, tenendo al centro la salute delle persone, ma non perdendo mai di vista il valore profondo della fruizione di cultura, conoscenza e bellezza", spiega Daniela Porro, Soprintendente speciale di Roma.
Nei primi tre sabati di novembre si potrà passeggiare nel comprensorio archeologico di Santa Croce in Gerusalemme e goderne in varie fasce della giornata: il 7 e il 21 nel pomeriggio e il 14 in serata, all'interno dell'iniziativa della Notte Europea dei Musei.
Imperdibile l'ultimo appuntamento con l'apertura straordinaria del cosiddetto Tempio di Minerva Medica, sabato 14 e domenica 15 novembre, dalle 9.30 alle 13.30 (con ultimo ingresso alle 12.30).
Tutte le visite guidate seguono le disposizioni di prevenzione anti-Covid vigenti e gli ingressi sono contingentati. La prenotazione è obbligatoria e all'interno del monumento è necessario indossare la mascherina e mantenere le distanze di sicurezza.
ansa
Nuovi itinerari in Terra Santa e uno scalo internazionale per il Negev
Itinerario religioso Presepi viventi tra fede e testimonianza
La scenografia è allestita nel solo Sasso Caveoso, per un percorso di 1,5 Km che vedrà la presenza di 100 figurati a cui si affiancheranno visit-Attori. Per gli spettatori il costo in questo periodo sarà ridotto al prezzo di 3 euro.
Come si diventa visit-Attori? La grande novità di quest'anno è che ogni visitatore, qualora lo desideri, di affiancare i figuranti delle Pro Loco diventando un visit-Attore, svestendosi degli abiti di semplice spettatore e indossando, invece, quelli di primo attore e entrando a far parte del Presepe nelle vesti di un soldato, un pastore, un popolano, un fabbro o un sacerdote del tempio.
L'altra novità di questa VI edizione sarà una giornata speciale, il 3 gennaio 2016, dedicata all'integrazione e all'abbattimento delle barriere architettoniche con la possibilità di aprire il presepe e i Sassi alle persone con disabilità. Obiettivo? «Rendere il presepe ancora più inclusivo e partecipativo. Quest'anno, infatti, permetteremo agli spettatori di divenire parte integrante dell'evento grazie al Presepe dei Visit-Attori e poi nella giornata del 3 gennaio cercheremo di abbattere veramente ogni barriera dando la possibilità anche ai disabili di poter fare una passeggiata ammirando i Sassi e lo spettacolo in una giornata a loro interamente dedicata».
La Comunità parrocchiale di San Ciro a Caprile in Gragnano, in provincia di Napoli, promuove anche quest'anno il presepe vivente, tra innovazione e tradizione.
Sarà possibile visitare il presepe, composto da oltre 250 figuranti, in un percorso lungo e caratteristico che si snoda tra cantine, case e terreni, creando una suggestiva atmosfera. Lungo il percorso è possibile, non solo degustare alcuni prodotti tipici ma anche ascoltare la tradizionale musica popolare napoletana.
Grazie alla collaborazione con l'associazione Luci di Speranza è possibile ammirare anche delle sculture realizzate con bottiglie riciclate dai ragazzi e adulti della zona. È disponibile un servizio-navetta gratuito da Piazza San Leone (inizio corsa 17.45 - fine corsa 20.45) e sempre gratuitamente visitare il presepe vivente dalle 18 alle 20 nei giorni 26-27 dicembre e dal 2 al 6 gennaio.
Il 24 dicembre alle 22,30 si terrà come ogni anno presso il Santuario francescano di Greccio, in provincia di Rieti la rievocazione storica del primo presepe vivente del mondo.
La rievocazione storica del Presepe di Greccio del 1223 vede la partecipazione di personaggi in costumi medievali ed è realizzata in sei quadri viventi. La rappresentazione storica fa rivivere la nascita del primo presepe della storia (Natale del 1223) realizzato da san Francesco di Assisi con l’aiuto del Nobile Signore di Greccio Giovanni Velita.