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Le migliori 100 città al mondo da esplorare a piedi, la numero uno è in Italia

 

Con le sue affascinanti strade acciottolate e la storia che straborda in ogni dove, è Roma a conquistare il titolo di miglior città al mondo da esplorare a piedi? Lo avresti mai detto? La capitale ha sbaragliato tutte le altre città, comprese quelle più green e a misura d’uomo, innalzando il livello della passeggiata culturale. La Top 100 si basa sui dati di prenotazione e ricerca per 800 città in 120 Paesi effettuati su GuruWalk tra aprile 2023 e aprile 2024. L’azienda, che offre tour a piedi gratuiti in tutto il mondo, ha confrontato il numero di prenotazioni e visite di pagina per destinazione per compilare la lista che comprende sei mete italiane di cui due fra le prime dieci, 28 in Spagna, sette in Francia e solo una negli Stati Uniti. “L’enorme numero di monumenti di Roma a volte fa sì che i turisti non sappiano nemmeno da dove cominciare”, affermano da GuruWalk. “Ci sono gruppi di attrazioni di livello mondiale scopribili a piedi a Roma, dal Colosseo al Pantheon. Quindi non sorprende che Roma ospiti più visite guidate di qualsiasi altro luogo”. Seconda classificata è Budapest, “la Perla del Danubio, che offre ai suoi visitatori una miscela unica di storia, architettura e vita notturna”. Medaglia di bronzo a Barcellona, per la sua “vivace vita culturale, gli imponenti edifici modernisti e le spiagge urbane”. La Top 10 prosegue poi con Madrid, Firenze, al quindi posto, Lisbona, Praga, Amsterdam, Londra e Porto. Tantissima Europa quindi: per trovare una meta fuori dal Vecchio Continente bisogna infatti scendere al 17esimo posto con Istanbul, in Turchia, seguita al 24esimo da Medellín, in Colombia. E le altre italiane? Dopo Roma e Firenze troviamo Venezia al 14esimo posto. Milano è al 25esimo posto, seguita da Napoli al 37esimo – dove spopola il tour “Fritture e formaggi al Mercato della Pignasecca” – e Bologna al 78esimo.

LE MIGLIORI 100 CITTÀ DEL MONDO DA ESPLORARE A PIEDI

1. Roma, Italia

2. Budapest, Ungheria

3. Barcellona, Spagna

4. Madrid, Spagna

5. Firenze, Italia

6. Lisbona, Portogallo

7. Praga, Repubblica Ceca

8. Amsterdam, Paesi Bassi

9. Londra, Regno Unito

10. Oporto, Portogallo

11. Parigi, Francia

12. Vienna, Austria

13. Berlino, Germania

14. Venezia, Italia

15. Siviglia, Spagna

16. Toledo, Spagna

17. Istanbul, Turchia

18. Bruxelles, Belgio

19. Edimburgo, Regno Unito

20. Bruges, Paesi Bassi

21. Valenza, Spagna

22. Cracovia, Polonia

23. Dubrovnik, Croazia

24. Medellín, Colombia

25. Milano, Italia

26. Spalato, Croazia

27. Granada, Spagna

28. Copenaghen, Danimarca

29. Dublino, Irlanda

30. Bilbao, Spagna

31. Cartagena de Indias, Colombia

32. Santiago de Compostela, Spagna

33. Málaga, Spagna

34. Monaco di Baviera, Germania

35. Cordova, Spagn

36. Città del Messico, Messico

37. Napoli, Italia

38. Marrakech, Marocco

39. Stoccolma, Svezia

40. Gand, Belgio

41. Bratislava, Slovacchia

42. Hanoi, Vietnam

43. Saragozza, Spagna

44. Santiago, Cile

45. Bucarest, Romania

46. San Sebastian, Spagna

47. Bordeaux, Francia

48. Bogotà, Colombia

49. Cadice, Spagna

50. Salamanca, Spagna

51. Strasburgo, Francia

52. Palma di Maiorca, Spagna

53. New York, Stati Uniti

54. Segovia, Spagna

55. Varsavia, Polonia

56. Zagabria, Croazia

57. Helsinki, Finlandia

58. Cáceres, Spagna

59. Tirana, Albania

60. Buenos Aires, Argentina

61. Antigua Guatemala, Guatemala

62. La Valletta, Malta

63. Lima, Perù

64. Lubiana, Slovenia

65. Fez, Marocco

66. Cuzco, Perù

67. Tolosa, Francia

68. Oviedo, Spagna

69. Vitoria-Gasteiz, Spagna

70. Sarajevo, Bosnia ed Erzegovina

71. Girona, Spagna

72. L'Avana, Cuba

73. Anversa, Belgio

74. La Coruña, Spagna

75. Riga, Lettonia

76. Zurigo, Svizzera

77. Oaxaca, Messico

78. Bologna, Italia

79. Norimberga, Germania

80. León, Spagn

81. Nizza, Francia

82. Marsiglia, Francia

83. Sintra, Portogallo

84. Alicante, Spagna

85. Belfast, Irlanda del Nord

86. Cuenca, Spagna

87. Hoi An, Vietnam

88. Pamplona, Spagna

89. Bangkok, Tailandia

90. Tarragona, Spagna

91. Zara, Croazia

92. Gijón, Spagna

93. Merida, Messico

94. Úbeda, Spagna

95. Lione, Francia

96. Breslavia, Polonia

97.Liverpool, Regno Unito

98. Città di Panama, Panama

99. Città di Ho Chi Minh, Vietnam

100. Colonia, Germania

lastampa.it

Barcellona, rose e libri per la festa di san Giorgio: lato romantico della città catalana e un tour tra le librerie

(di Ida Bini) (ANSA) - BARCELLONA, 19 APR - Il 23 aprile a Barcellona si festeggia il patrono, Sant Jordi, e in città si vive una curiosa tradizione popolare che unisce cultura e romanticismo: per omaggiare la Giornata Internazionale del Libro ci si scambiano rose e libri e si passeggia tra bancarelle e mercatini all'aperto.

In questa giornata di primavera Barcellona offre anche l'occasione di partecipare a tour guidati nei luoghi iconici dei grandi scrittori - da Montalbán a Zafón - che hanno ambientato i propri capolavori in città, e di fare passeggiate tra le tante librerie. Se ne contano più di 300 e oltre 40 sono le biblioteche pubbliche, alcune delle quali con collezioni specializzate, tutte da scoprire.

Le librerie sono piccole, antiche, monumentali e moderne e rispecchiano il volto variegato e ricco della città. Molte di loro ospitano anche bar o ristoranti, come La Central de l'Eixample, nell'omonimo quartiere: è un tempio delle scienze umane con oltre 65mila volumi dedicati all'arte e alle discipline umanistiche. Oppure, sempre nel quartiere Eixample, c'è Laie Pau Claris, una delle prime librerie a unire gastronomia e letteratura, in un ristorante costruito in un appartamento di Barcellona con terrazza interna e una esterna.
    Spostandosi nel quartiere Raval si può entrare ne La Central del Raval, ospitata nella cappella ottocentesca della Misericordia, con più di 80mila libri. È specializzata in discipline umanistiche e ha una caffetteria e un ristorante in giardino. Il Byron, nel quartiere Sant Antoni, è recente ma è già diventata un must nelle passeggiate letterarie: ha un'ampia selezione di volumi per ragazzi e la sua caffetteria green serve prodotti biologici.
    La tradizione letteraria barcellonese vive anche grazie ad alcune librerie centenarie, che raccontano la storia della città e della letteratura e nelle quali si possono trovare pezzi d'antiquariato, tomi fuori catalogo e opere uniche. La più antica è la Llibrería Quera: la quarta generazione della famiglia Quera ha mantenuto intatto lo spirito della libreria, inaugurata nel 1916, conservando gli arredi e i decori a pavimento, aggiungendo però una piccola enoteca nel retro, l'Espai Quera. Questo piccolo emporio nel cuore della Ciutat Vella è specializzato in libri di viaggio e, nello specifico, sulla montagna.
    Appena fuori La Rambla, ha compiuto 100 anni l'anno scorso la Llibrería Pompeia, un minuscolo negozio con robuste travi sul soffitto dalla cui vetrina si possono ammirare libri su scaffali in legno massiccio. E' un posto in cui il tempo sembra essersi fermato in una zona altamente turistica e moderna. Con una forte componente cultural-religiosa c'è poi la Llibrería Balmes, una delle librerie più iconiche di Barcellona, situata nel Palau de la Balmesiana. Aperta nel 1920, questa libreria era originariamente specializzata in libri a tema religioso, ma negli anni ha adattato la sua offerta per un pubblico più vasto, mantenendo comunque un rigoroso criterio nella scelta dei libri proposti. Barcellona è storia, ma è anche innovazione: accanto alle librerie vintage, ci sono numerosi indirizzi nuovi e all'avanguardia. Aperta nell'aprile 2021, la libreria Finestres è chiamata così perché vuole offrire più "finestre" sul mondo, grazie a un'ampia offerta di libri in lingue diverse. È stata concepita come un luogo dove fermarsi a leggere e dispone di una zona con divani e caminetto e un piccolo caffè nel cortile interno. Offre poi un ampio programma di attività e concorsi letterari. Nello stesso anno è stata inaugurata la libreria indipendente Fahrenheit 451, piccola e sempre molto affollata, che offre un ricco programma di presentazioni e attività e che diffonde i libri come mezzo per una proficua interazione sociale.

ansa.it

Enit all’Ibtm di Barcellona tra workshop, flash mob e photobooth




Gli spagnoli spendono una fortuna in Italia, ben 1 miliardo e mezzo l’anno con picchi in Lazio, Lombardia, Veneto e Sicilia. E la spesa degli spagnoli non arresta a crescere e anzi aumenta del +15,8% nel 2018 sul 2017. Il Bel Paese è in capo alle loro scelte: all’ottavo posto tra le mete scelte dagli spagnoli nel mondo. E continua l’impennata dei fan spagnoli della penisola con presenze in aumento del 10%. Soprattutto al Sud Italia, tra cui Napoli, dove soggiornano fino a oltre 12 giorni. I visitatori dalla Spagna amano stare comodi e nel 71% dei casi prediligono hotel e villaggi a sistemazioni extralberghiere. In queste strutture ricettive si concentra il 44,2% della loro spesa turistica. Segue l’ospitalità di parenti e amici con una quota parte del 17,6% sul totale.

I dati sono stati resi noti dall’Enit-Agenzia Nazionale del Turismo in vista dell’Ibtm di Barcellona, da domani, martedì 19 a giovedì 21 novembre, in cui l’Ente ha organizzato appuntamenti di networking di confronto, health breakfast per promuovere l’enogastronomia italiana, photobooth per immersioni nelle atmosfere italiane e un flash mob in stile veneziano al The Imperial Barcellona con ambientazioni di corte in occasione del workshop indetto dall’Agenzia Nazionale del Turismo che farà incontrare 50 aziende italiane con oltre 200 buyers spagnoli per una full immersion nel mood italiano.

travelnonstop.com

Primavera Sound, il 30 maggio torna il miglior festival musicale europeo

Centinaia di artisti, su 20 palchi, dal 30 maggio saranno protagonisti a Barcellona di un festival da 200mila persone, con una forte presenza italiana. Per la 18esima edizione spazio anche alla ga-stronomia gourmet ed attenzione al tema delle violenze sessuali, con la campagna 'No Callem'
Sembra non conoscere soste la crescita qualitativa e di offerta del Primavera Sound, il festival che si terrà a Barcellona dal 30 maggio al 2 giugno, la cui proposta musicale è ormai senza eguali in Europa, grazie a nomi come Bjork, Nick Cave, Arctic Monkeys, Jane Birkin (si, proprio la musa di Serge Gainsbourg), Lorde e decine di artisti di ogni tipo. Forti delle 200mila presenze dello scorso anno, con una grossa fetta di pubblico proveniente dall'Italia, il festival catalano sta diventando un modello sotto molti aspetti: per gli amanti della musica è l'annuale appuntamento fisso il cui biglietto si acquista a scatola chiusa; per Barcellona è una risorsa economica, perché durante i giorni della manifestazione la città vede crescere esponenzialmente il numero dei turisti; per chi opera nel settore dell'intrattenimento musicale Primavera Sound presenta un esempio di business pressoché perfetto, che unisce grandi numeri e qualità. Ma andiamo per gradi.
Quest'anno i palchi all'interno del Parc del Fòrum, la struttura sul mare che ospita gran parte dei concerti, saranno 14, a cui vanno aggiunti i 3 stage 'cittadini', allestiti al Barrio Raval, e gli altri 3 nei club. Il programma è talmente ampio ed eterogeneo che ognuno può seguire il proprio Primavera: chi ama l'hip hop andrà ai live di Asap Rocky, dei Migos o di Tyler, The Creator; chi vuole sonorità più rock seguirà i National o The War on Drugs; chi ama i suoni elettronici potrà perdersi in una sorta di festival nel festival, il Primavera Bits, dedicato solo a questo genere. E poi ancora: in scena ci saranno artisti senza tempo come la Birkin e sua figlia Charlotte Gainsbourg, concerti inediti come quello degli autori della colonna sonora della serie tv cult di Netflix 'Stranger Things', icone 'indie' come Grizzly Bear e Beach House e band storiche come i maestri dello shoegaze Slowdive e la moderna psichedelia degli Spiritualized.
Alla cura per la ricerca musicale il Primavera quest'anno aggiunge altri tasselli che mostrano l'at-tenzione degli organizzatori verso il pubblico: si inaugura lo spazio gourmet 'Primmmavera', dedi-cato alla gastronomia di qualità e accessibile su prenotazione, e da questa edizione il 'truck food' sarà curato dai migliori ristoranti di Barcellona. C'è poi l'importante adesione alla campagna 'No Callem', protocollo d'azione contro le molestie sessuali, attento alla sensibilità LGBT e presente al Parc del Forum con un punto informativo a cui chiedere informazioni e denunciare comportamenti violenti. Infine, il Primavera Pro, evento collaterale dedicato agli addetti ai lavori con conferenze, workshop, concerti. Per capire la portata del fenomeno Primavera Sound, ANSA ha intervistato Marta Pallarès, a capo della comunicazione internazionale della festival.

Quali sono i numeri del Primavera Sound “L'anno scorso abbiamo avuto più di 200.000 parteci-panti provenienti da oltre 125 paesi. Per questa 18esima edizione accoglieremo più di 60.000 per-sone al giorno al Parc del Fòrum, con uno staff di di 5.000 persone per quasi 250 spettacoli nei tre giorni principali del festival”.

Qual è la percentuale di pubblico italiano? “È uno dei nostri principali pubblici internazionali. La metà dei nostri partecipanti proviene dall'estero, l'altra metà dalla Spagna. L'Italia è il nostro se-condo mercato internazionale: gli italiani sono cresciuti del 133% dal 2014, provengono principal-mente da Milano e da Roma, anche se l'Italia è il paese in cui i partecipanti si distribuiscono meglio sul territorio e non solo su poche città”.

Quanto influisce il festival sull'economia turistica di Barcellona? “Durante il Primavera Sound la città ha un impatto positivo, grazie al nostro pubblico che dà vita ad un turismo di grande qualità. Durante l'intera settimana tutta Barcellona percepisce l'atmosfera del festival ed è per questo che intendiamo continuare a offrire spettacoli gratuiti e rendere la musica disponibile in tutta la città, non solo al Parc del Fòrum (come i numerosi concerti che si tengono nel quartiere Raval, ndr)”.

Grazie al Primavera Sound e al Sonar (festival dedicato alla musica elettronica che si tiene a metà giugno) oggi Barcellona è diventata un riferimento mondiale per gli amanti della musi-ca. “Barcellona è sempre stata una grande città culturale ma avere due importanti eventi musicali di questo calibro ha ovviamente segnato la 'mappa' del turismo musicale”.

Nel corso degli anni avete portato al Primavera praticamente tutti gli artisti in circolazione. Chi c'è ancora nella vostra 'lista dei desideri'? “Ci piace pensare al programma nel suo com-plesso, ecco perché riveliamo sempre il programma completo e non i singoli nomi, perché tutti gli artisti per noi sono importanti. Personalmente – aggiunge Pallares - pregherei per avere Ennio Morricone all'Auditori del Fòrum: le sue esibizioni sono spettacolari”.

Primavera Sound è da sempre interessato agli artisti italiani: quest'anno ci sono Cesare Basile e Donato Dozzy e tre gruppi al Primavera Pro. “L'Italia è da sempre presente al Prima-vera Pro, e ha contribuito con diversi gruppi interessanti al programma che mostrano la qualità della vostra scena musicale”.

Quale sarà l'evoluzione del Primavera Sound? “Siamo sempre interessati a crescere, tanto che nel 2011 è partita l'edizione di Primavera Sound a Porto, in Portogallo, al Parque da Cidade, un luogo meraviglioso immerso nel verde. Non sappiamo come si evolveranno gli scenari musicali nei prossimi anni ma posso dire che non abbiamo intenzione di fermarci”.
Info: www.primaverasound.com
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Barcellona: Musica, al Centre Artesà Tradicionarius si celebra Francesco Guccini


Metti una sera a discutere intorno a un tavolo quattro personaggi d’eccezione come il cantautore e scrittore Francesco Guccini; Carlo Petrini, l’agnostico cui Papa Francesco ha chiesto la prefazione per l’enciclica “Laudato si’”, fondatore di Slow Food , Terra Madre, dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, del Salone del Gusto di Torino; Sergio Staino, disegnatore satirico, scrittore, regista cinematografico creatore del personaggio di Bobo; Guido De Maria, storico pubblicitario italiano, disegnatore, autore televisivo e condirettore della rivista Comix.
“Il nuovo che avanza. Omaggio a Francesco Guccini”
L’evento – dal titolo “Il nuovo che avanza. Omaggio a Francesco Guccini” – è in programma sabato 13 febbraio alle 21 a Barcellona, presso il Centre Artesà Tradicionarius, con la collaborazione dell’Istituto italiano di cultura della città catalana. Oltre all’incontro, è previsto un omaggio musicale internazionale in cui cantautori di varie nazionalità cantano canzoni di Guccini tradotte nelle proprie lingue. Sul palco del Tradicionarius si esibiranno i catalani Quico Pi de la Serra, Roger Mas, Sílvia Comes, Rusó Sala e Miquel Pujadó, la neozelandese Tamar McLeod Sinclair, la maltese TroffaHamra e l’argentino Juan Carlos “Flaco” Biondini
fonte: http://www.liberoreporter.it/

Inizio d’anno a Barcellona con Grimaldi Lines


Cruise ROMA e BARCELONAGrimaldi Lines Tour Operator invita a scoprire Barcellona a partire da soli 229 euro a persona. Il pacchetto prevede un soggiorno di 4 giorni (compresi i trasferimenti), in formula nave + hotel. Partenza il 3 gennaio 2016 da Porto Torres, a bordo delle navi Grimaldi Lines e rientro in Italia il 6 gennaio 2016. Quote a partire da 229 euro a persona. La tariffa comprende viaggio da Porto Torres a Barcellona e viceversa, con sistemazione in cabina quadrupla interna, il trasporto di un auto o una moto al seguito, due notti in hotel di categoria 3 stelle con sistemazione in camera doppia e trattamento di pernottamento e prima colazione. Per soggiorni in hotel di categoria 4 stelle, i prezzi partono da 247 euro a persona. Cruise Roma e Cruise Barcelona sono due unità del tutto simili a vere e proprie navi da crociera, con cabine confortevoli e suite spaziose, ristorante panoramico dove assaggiare le specialità degli chef di bordo, palestra e centro benessere con idromassaggio, sauna e bagno turco, piscina esterna e solarium per la bella stagione.
travelquotidiano.com

Barcellona, italiani nudi in strada simbolo del turismo cafonal. E la gente protesta

Le foto stanno facendo il giro del web nel giorno della contestazione dei residenti di Barceloneta, scesi in strada per esprimere il malcontento e chiedere contromisure contro i vacanzieri low cost e molesti

di Redazione Il Fatto Quotidiano
Tre italiani. Turisti, giovani, nudi. Completamente nudi. Per strada, in Spagna, a Barcellona, nel quartiere turistico di Barceloneta. Entrano in un supermarket, ballano, si fanno fotografare. Gli scatti fanno il giro del web e diventano un caso. Anzi, rappresentano l’emblema della protesta degli abitanti della città catalana, che dopo tantissimi episodi di questo tipo e di vandalismo assortito da vacanza molesta, hanno deciso di far sentire la loro voce. Con una manifestazione pubblica, massiccia e rumorosa, come e più di coloro a cui è indirizzato il loro malcontento.
Perché a Barceloneta gli abitanti non ce la fanno più a sopportare i turisti cafoni e maleducati. Perché le vacanze low cost sono anche e soprattutto questo: schiamazzi fino a tarda notte, canti, bottiglie rotte per strada, rifiuti sulla spiaggia e ora anche lo spogliarello per strada, dove, prima degli italiani in tenuta adamitica, era frequente vedere ragazze in costume camminare come se nulla fosse. E così nel quartiere storico al centro della città vecchia del capoluogo catalano iresidenti, esasperati, hanno chiesto interventi drastici del Comune. Due sere fa, ad esempio, oltre cento persone di Barceloneta hanno invaso le stradine manifestando tutta la loro rabbia per lecondizioni in cui sono costretti a vivere l’estate.
A rincarare la dose – accusando l’attuale sindaco, Xavier Trías, di immobilismo e di avere favorito la speculazione – è il candidato alle prossime elezioni comunali di Barcellona, Alfred Bosch, portavoce del partito indipendentista ERC all’Assemblea nazionale: “Farò smettere questo sconcio”, assicura. Inoltre, mette in dubbio i benefici economici del turismo di massa e accusa il fenomeno degli affitti a prezzi stracciati che condannano tutti ad abbassare i prezzi e che favoriscono l’evasione fiscale e l’arricchimento di molte delle società operanti nel turismo low cost. Nel frattempo, il gruppo dei residenti indignati – l’intero quartiere di Barceloneta ne ha 16 mila – assicura che non abbasserà la guardia e annuncia altre manifestazioni sino a quando non sarà tornata la normalità.“Quello che accade a Barceloneta rischia diespandersi a tutta la città”, avverte un testimone testimone della ‘performance’ dei tre giovani italiani. “Il turismo low cost ci porta la feccia del turismo” dice un altro residente. Nel mirino dei dimostranti anche le agenzie turistiche. Una, che alle due di notte aveva aperto per l’arrivo di alcuni clienti, è stata occupata. Su internet è facile prenotare per qualche decina di euro sistemazioni fatiscenti quasi sempre in nero. Solo 72 appartamenti avrebbero la licenza per essere affittati aituristi, ma un sito web ne propone addirittura 470. La protesta – “impreziosita” dal lancio di una bacinella d’acqua da parte di un turista sui manifestanti – ha però prodotto due effetti: il Comune ha disposto il raddoppio della vigilanza nel quartiere; la consigliera della città vecchia, Mercè Homs, ha avvertito che il Consiglio Comunaleavrà “tolleranza zero” contro tutti coloro che si rendono responsabili di comportamenti anti-sociali, compreso chi affitta illegalmente le case.
ilfattoquotidiano.it

A Barcellona per la festa di "San Giorgio, i libri e le rose" il 23 aprile la Giornata Mondiale del Libro

Nel giorno di San Giorgio, il 23 aprile, in Catalogna le strade sono invase di fiori e libri. Vi è l'usanza, infatti, che gli uomini regalino una rosa alle donne e ne siano contraccambiati con un libro. Negli ultimi tempi libri accompagnati da una rosa sono regalati anche alle donne.

Le origini di questa tradizione sono lontane. Secondo alcune fonti la festa del libro e della rosa si celebrò per la prima volta il 7 Ottobre del 1926. L’idea originale fu dello scrittore valenziano Vicente Clavel Andrés che la propose alla Cámara Oficial del Libro de Barcelona. Poco dopo, nel 1930, si cambiò la data al 23 Aprile, per commemorare nello stesso giorno l’anniversario della morte degli scrittori Miguel de Cervantes e William Shakespeare (il 23 Aprile si celebrano anche altri illustri anniversari di nascita o morte di scrittori come Josep Pla (1981), Maurice Druon (1918), Halldór Laxness (1902), Vladimir Nabokov (1899) e Manuel Mejía Vallejo (1923). Nel 1964 tutti i paesi di lingua spagnola e portoghese adottarono tale data per festeggiare il libro (e la lettura) e nel 1993 una simile scelta fu presa anche dai paesi della Comunità Europea. Fu proprio a partire da tali positive premesse, e con l'appoggio dell'Unione Internazionale degli Editori, che il governo spagnolo presentò all'UNESCO la proposta di promuovere per il 23 aprile la Giornata mondiale del libro e del diritto d’Autore, proclamata da questa organizzazione nel 1955. 

La Festa è particolarmente sentita in Catalogna, soprattutto nella città di Barcellona, che viene invasa fin dalla mattina da rose e libri. L'omaggio floreale è legato alla leggenda che vede San Giorgio raccogliere una rosa nata dal sangue del drago sconfitto, per donarla alla Principessa a cui aveva salvato la vita. 

Per il quinto anno consecutivo, è in programma Una Nave di libri per Barcellona, crociera letteraria organizzata dalla rivista Leggere:tutti in collaborazione con Grimaldi Lines e con il patrocinio di Associazione Nazionale Presidi, Istituto Italiano di Cultura e Casa degli Italiani di Barcellona, che consente agli amanti delle  letture italiani di partecipare alla Festa di “San Giorgio, i libri e le rose” a Barcellona, dove è tradizione che gli uomini regalino una rosa alle donne e siano contraccambiati con un libro; così la città si riempie di rose e libri. Ma anche il viaggio in nave, dal 19 al 24, diventa un evento con spettacoli, reading e presentazioni di libri dei numerosi scrittori presenti, tra cui Antonella Lattanzi, Melania Mazzucco, Errico Buonanno, Roberto Riccardi, Andrea Vitali, Vittorio Russo, Ennio Cavalli, Lucilla Noviello, Franco Poggianti, Valerio Varesi, Maria Gabriella Genisi, Bartolomeo Errera, Pierangela Fleri. A bordo il cibo sarà presente anche nel “Viaggio di gusto nella letteratura del cibo: la cucina come racconto e metafora della vita”, curato dall’attore Gino Manfredi che, prima dell’arrivo nel capoluogo catalano, condurrà i passeggeri con letture e suggestioni letterarie in una passeggiata virtuale con i grandi della letteratura spagnola. Spazio anche al cinema e alla poesia ispanica: Nuovi Orizzonti Latini proporrà un omaggio a Julio Cortázar, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, con il film Gioco Sotterraneo tratto da un suo libro, mentre la poesia sarà presente con il libro Non hanno fretta le parole dell’argentino Carlos Skliar, uno dei più importanti poeti in lingua spagnola che per la prima volta viene tradotto in italiano nel libro presentato in anteprima. Skliar interverrà a Barcellona agli incontri organizzati da Leggere:tutti in collaborazione con la Casa degli Italiani e l’Istituto Italiano di Cultura. E ancora musica e spettacoli teatrali (sarà presente sulla Nave il collettivo Voci nel Deserto) ispirati ai libri. Anche nel capoluogo della Catalogna sono previste numerose iniziative come la “Passeggiata nella Barcellona Letteraria” (pomeriggio del 21 aprile) e la “Passeggiata nella Barcellona Gastronomica” (mattinata del 22 aprile). Il 23 aprile, Festa di “San Giorgio, i libri e le rose”, appuntamento per tutti presso i due grandi stand allestiti da Leggere:tutti sulla Rambla con i libri degli scrittori italiani, un’isola tricolore in un mare di libri spagnoli. Nella stessa giornata, appuntamenti con i libri e gli scrittori italiani all’Istituto Italiano di Cultura e alla Casa degli Italiani di Barcellona. .
ansa