Verbania, 27 giu. (Adnkronos) - Riparte da Verbania, dal Festival LetterAltura, la campagna degli intellettuali italiani a sostegno di Predrag Matvejevic. In questi giorni, infatti, l'intellettuale croato (nato a Mostar nel 1932) e' trattenuto dalle autorita' di Zagabria dopo che e' divenuta esecutiva la sentenza della Corte di Cassazione croata che ha confermato la sua condanna a quattro mesi, per avere scritto sei anni fa una denuncia serrata, un j'accuse che gli frutto' diverse querele per diffamazione, contro "le responsabilita' degli intellettuali nazionalisti (in Serbia, Croazia e Bosnia) che hanno aiutato i 'signori della guerra' a infiammare i conflitti".
Oggi, a Verbania, Boris Pahor, il grande scrittore triestino autore di 'Necropoli', ha voluto con forza risvegliare l'attenzione intorno al caso dello scrittore croato, e si e' esposto oltre ogni diplomazia perche' sia rimosso immediatamente ogni ostacolo alla liberta' personale di Predrag Matvejevic: "Oggi che solo l'amnistia del Presidente della Repubblica croata puo' Liberare Matvejevic da una condanna ingiusta, da LetterAltura lancio un invito a firmare l'appello di solidarieta', stima e appoggio per la sua causa", ha detto Pahor.
"Per come lo conosco -ha aggiunto- Predrag Matvejevic e' un uomo che ha sempre preso la parte della verita', della democrazia. Trovo preoccupante quanto sta accadendo e non solo perche' conosco personalmente Matvejevic. E' preoccupante che oggi un tribunale lo condanni per una sua idea, per una sua opinione sulla politica del suo Paese. Significa che non si e' voltato pagina rispetto al regime, quando era il Partito che decideva e imponeva cosa si doveva pensare. E' il colmo che la Croazia, che vuole entrare in Europa, abbia giudici che condannano la maniera di pensare, come accadeva ai tempi di Tito e del regime comunista".