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Due capolavori ritrovati di Veronese sul Lago Maggiore


Palazzo Viani Dugnani di Verbania, in Piemonte, ospita due dipinti del maestro del Cinquecento Paolo Veronese. Entrambi ritrovati nella Villa San Remigio, nel 2014, sono al centro di un percorso espositivo che ne ricostruisce la storia, dalla realizzazione fino alla sensazionale riscoperta.

A quasi dieci anni dalla loro scoperta, due tele cinquecentesche dipinte dal maestro Paolo Veronese tornano a Verbania, dopo aver viaggiato tra Torino, Vicenza e Los Angeles. L'occasione è la mostra Due Veronese sul Lago Maggiore. Storia di una collezione, visitabile fino al 25 febbraio 2024 presso il Museo del Paesaggio nel Palazzo Viani Dugnani, ne svela l’incredibile storia.
I DUE CAPOLAVORI DEL VERONESE RITROVATI

La vicenda si lega con la vita della pittrice Irlandese Sophie Browne e del poeta e musicista Silvio Della Valle di Casanova, che commissionano la costruzione della Villa San Remigio sul Lago Maggiore verso la fine dell’Ottocento. I due collezionisti abitarono nella dimora, arricchendola con opere d’arte e arredandola con mobilio dal forte gusto neorinascimentale. Nel 1977 l’edificio viene poi destinato alla Regione Piemonte e al suo interno, nel 2014, la storica dell’arte Cristina Moro ritrovò le due opere. Inizialmente ricondotte alla “Scuola di Veronese”, sono state più tardi attribuite al maestro stesso.

LA MOSTRA AL MUSEO DEL PAESAGGIO DI VERBANIA

Il Museo del Paesaggio e la Collezione Della Valle Casanova sono uniti da un legame di vecchia data: sono proprio le tante opere donate negli anni dai coniugi al museo ad accompagnare il visitatore in un percorso espositivo che gradualmente conduce fino ai due dipinti. Attraverso video, materiali d’archivio e fotografie, la mostra in corso ripercorre non solo la storia della riscoperta, ma anche le vicende legate alla collezione dei Della Valle Casanova Browne e ai due dipinti che probabilmente ne entrarono a far parte nel primo Novecento.

LA STORIA DELLE ALLEGORIE DEL VERONESE

Le due tele – caratterizzate dalle figure plastiche e monumentali di stampo michelangiolesco – rappresentano l’Allegoria della Scultura e l’Allegoria con la sfera armillare (l’Astronomia?). Probabilmente dipinte da un giovane Veronese intorno al 1553, fanno parte di un gruppo di quattro: il resto della serie, di provenienza incerta (forse dal vestibolo della Libreria Marciana di Venezia) è conservata al Los Angeles County Museum of Art (LACMA). Subito dopo la riscoperta e a seguito del restauro, il gruppo, completo delle due "gemelle" americane, è stato per la prima volta mostrato al pubblico nella cornice del Palladio Museum di Vicenza.

artesky.it

A Cuneo i capolavori di Tiziano, Tintoretto e Veronese

 

Ospitate in una architettura medievale ora monumento nazionale, le opere del periodo compreso tra il 1560 e il 1565 si confrontano con temi fondamentali nell'iconografia cristiana: l'Annunciazione e l'Incarnazione, il Battesimo di Cristo, l'Ultima Cena, la Crocifissione e la Resurrezione.

"Questa mostra rappresenta un appuntamento unico e imperdibile per il grande valore delle opere esposte, mai mostrate insieme e in pochissime altre occasioni uscite da Venezia: cinque capolavori di tre maestri del Rinascimento veneziano trovano casa a Cuneo" spiega Ezio Raviola, presidente della Fondazione Crc. "Con la Fondazione Crc ricorre un intenso rapporto di collaborazione, il cui esito sono iniziative come questa mostra che porta a Cuneo straordinari capolavori dei maestri del Rinascimento. Due delle opere in mostra sono state restaurate nell'ambito del programma Restituzioni, il progetto di Intesa Sanpaolo che, lavorando con le soprintendenze e gli enti di tutela, riporta opere di arte italiana all'originaria bellezza" commenta Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo.

Ansa