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Dormire in cammino: il nuovo progetto dell’Ospitalità religiosa

 


Se i Cammini religiosi rappresentano ancora un patrimonio quasi inesplorato del nostro turismo, in parte lo si deve alla disomogenea organizzazione delle ospitalità lungo i percorsi. I Camminatori hanno spesso come unico problema da risolvere quello dell’alloggio per la notte. Ma è il problema dei problemi, perché è l’essenza stessa della percorribilità di un pellegrinaggio che si snoda in tappe sul territorio. È per questo che molti Cammini hanno un sito internet dove si trovano alcuni recapiti utili.

Oggi però una nuova realtà no-profit vuole dare ai Camminatori un contributo più concreto nell’organizzazione delle tappe. Il nuovo portale dormireincammino.it, dell’Associazione Vita In Cammino, propone la facile fruibilità e prenotazione degli alloggi lungo i principali Cammini italiani, senza dover più temere di dormire… sotto le stelle.

Il progetto è ancora in evoluzione ma già sono disponibili 1200 ospitalità con 50.000 posti letto lungo l’intera Via Francigena, Romea Strata, Cammino di Oropa, Cammino di San Benedetto, Via di Francesco del Nord, Cammino Celeste, Cammino di San Jacopo e altri ancora.

Il nuovo portale no-profit dormireincammino.it non percepisce commissioni o percentuali; quindi, si limita a mettere in contatto il Camminatore con la struttura di ospitalità, così da garantirgli un sereno riposo dopo una giornata faticosa. Per questo è possibile pianificare con largo anticipo il proprio percorso, senza incorrere in disagi dell’ultimo minuto e dando la maggiore sicurezza possibile anche a chi non ha mai provato l’esperienza del Cammino.

È un’esperienza in larga parte interiore, ma anche le membra meritano la giusta attenzione.

turismo.chiesacattolica.it

La Squadra Sacerdoti Italia Calcio agli Europei di futsal

 

Da lunedì 5 a venerdì 9 febbraio si sono svolti a Scutari, in Albania, gli europei di calcio Futsal (ovvero 5 + 1) per sacerdoti cattolici. Il campionato, che ha visto la partecipazione di religiosi provenienti da ben 17 nazioni europee, è giunto alla sedicesima edizione ed è nato in Europa grazie alla sensibilità di alcuni preti attenti allo sport e soprattutto al calcio.

Fra le nazioni partecipanti è scesa in campo anche la nazionale italiana, l’ASD Sacerdoti Italia Calcio, nata ufficialmente nel dicembre del 2016, quando è stata istituita l’associazione affiliata al Centro Sportivo Italiano, ma presente sui campi da calcio già da una decina di anni prima. Nella nazionale militano sacerdoti che rappresentano quasi la totalità dell’Italia: dalla Lombardia al Piemonte, dal Veneto all’Emilia Romagna, poi Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, tutti accomunati dalla grande passione per il calcio e l’entusiasmo di poter portare la testimonianza del Vangelo anche attraverso lo sport.

L’europeo ha visto sfidarsi, nella giornata di martedì 6 febbraio, le diverse nazioni suddivise in cinque gironi, decretando i vari piazzamenti per giocare le fasi finali svoltesi giovedì 8 febbraio presso Sport Palace di Scutari. Questa struttura fa parte del complesso sportivo adiacente allo stadio Loro-Boriçi, impianto che ospita le partite casalinghe del Vllaznia, squadra locale che milita nella massima serie albanese.

L’europeo è stato vinto dalla compagine di sacerdoti croati che in finale ha battuto per 3 a 2 la Polonia, detentrice del titolo. L’Italia si è classificata 14°, ma ha portato a casa comunque un importante trofeo, aggiudicandosi il premio Fair Play.

Oltre ad essere una manifestazione sportiva, l’europeo di Futsal per sacerdoti è un’occasione di fraternità, finalizzata a riaffermare il valore dell’incontro, dell’amicizia sacerdotale e della condivisione. Questi sono i frutti del giusto spirito di squadra importante non solo per raggiungere traguardi sportivi, ma fondamentale per camminare come Chiesa, per non trovarsi, agendo da soli, a “correre invano”, come ricorda l’apostolo Paolo.

Infatti, i giorni in Albania sono stati anche l’occasione per conoscere la storia del paese sia culturalmente che spiritualmente, immergendosi in quel clima di comunione fraterna e di fede di un popolo segnato da profonde ferite del passato.

A celebrare l’eucarestia quotidiana insieme ai circa 250 sacerdoti si sono succeduti l'arcivescovo di Scutari e presidente della conferenza episcopale albanese mons. Angelo Massafra, il vescovo di Rrëshen mons. Gjergj Meta, mons. Arjan Dodaj arcivescovo di Tirana e il nunzio apostolico mons. Luigi Bonazzi, che con entusiasmo hanno  seguito la manifestazione. Inoltre, prima dell'inizio del torneo i sacerdoti hanno incontrato il Presidente della Federazione calcistica albanese Armando Duka.

L’appuntamento è per l’anno prossimo in Ungheria per la diciassettesima edizione, con la speranza di vedere la nazionale italiana sacerdoti rinforzata per vivere insieme un’esperienza di sport e di fraternità.

turismo.chiesacattolica.it

Il percorso inclusivo del PCE Terre di Florentia

 

Da oltre un anno sono stato chiamato a collaborare con l’ufficio diocesano fiorentino per il tempo libero, turismo e sport. In particolar modo ho avuto il piacere di partecipare alla nascita del sito internet per il lancio del Parco Culturale Ecclesiale di Terre di Florentia, del quale, da pochi mesi, sono diventato anche il responsabile.

Posso solo affermare che è stata una splendida esperienza perché ho potuto godere in modo privilegiato delle meraviglie architettoniche, pittoriche, scultoree, che compongono il Parco. Un’opportunità unica di visitare e ammirare in Firenze tanta bellezza che compone uno scrigno prezioso di storia e spiritualità che durante i tanti sopralluoghi ho apprezzato con lo stupore del turista che li contempla per la prima volta.

Terre di Florentia è un vero e proprio progetto di pastorale del turismo - come si legge sul sito - inviandoci incontro a chi abita le nostre strade e non appartiene, o non condivide, la nostra comunità: in questo senso il Parco Culturale Ecclesiale diventa una scelta chiara di “Chiesa in uscita”, in continuità con il cammino sinodale della nostra Chiesa. Nell’accoglienza al turista possiamo esprimere l’amore che sentiamo per l’altro, l’amicizia che ci lega all’altro e farlo con il bagaglio di cultura e bellezza di cui siamo detentori. È l’ora di uscire con fiducia incontro “all’ospite”, senza paura di proporci in nuovi spazi. Questa pastorale è un’azione veramente missionaria che chiede la conversione tanto invocata da Papa Francesco e ricercata anche dalla nostra Diocesi con la scelta del Cammino sinodale. In fondo il cammino che ci siamo dati dopo la visita del Papa a Firenze è per mettere in pratica uno dei principi della Evangeli Gaudium per cui “il tempo è superiore allo spazio” E per questo dobbiamo dare priorità più a “iniziare processi che possedere spazi”. Il turista è l’altro che ci visita, che viene verso di noi, mosso da domande e bisogni che magari non ci intrecciano se non attraverso la Bellezza artistica che la nostra comunità fiorentina ha sempre coltivato”.

Da questa “vocazione” nasce la volontà di condividerla con più persone possibili.

L’idea della nostra proposta è sempre stata quella di mettere al centro la persona, vista non come turista ma come ospite fruitore di un’esperienza. Come si legge dal nostro sito – “è una esperienza fortemente evocativa e generativa. Evocativa, perché il turismo religioso – attraverso esperienze o semplici elementi wow – invita a fare memoria, a ripercorrere la vita rigustandone il senso profondo. Generativa, perché la memoria si trasforma in speranza, in un futuro che si fa possibilità presente di prendere in braccio la vita e portarla su strade inedite di pienezza e di gioia”. (cit. Bellezza e speranza per tutti). Queste esperienze sono chiamate “Wow” e fin dall’inizio le abbiamo suddivise in “Vie di Bellezza” (un cammino alla scoperta dell’autentica Bellezza di luoghi e persone che abitano la nostra terra, capace di accompagnare ogni ospite a trovare il senso profondo del proprio viaggio) e “Bellezza svelata” (ogni ospite sarà accompagnato a comprendere e a stupirsi attraverso la narrazione teologico-artistica che restituisce il messaggio espresso dall’opera d’arte e dalla comunità che la custodisce).

Volevamo andare oltre queste due “strade” cercandone una che fosse ancor più caratterizzata dall’inclusività. Collaboro anche con l’Ufficio Catechistico e con quello della Pastorale delle persone con disabilità, pertanto, sono molto indirizzato verso attività pastorali inclusive. Durante un brainstorming ci è venuta l’idea di usare i cinque sensi per proporre le nostre visite. Ne avevo già parlato con una mia carissima amica, Fernanda Cerrato, conosciuta durante i tanti Convegni della CEI e lei, esperta di Turismo interreligioso interculturale accessibile, aveva condiviso con me un suo progetto mai portato a compimento su qualcosa di molto simile. Essere Chiesa è generare in fraternità idee e condividerle con altri per andare incontro ai fratelli.

L’idea è piaciuta subito a Maria Rita Scibetta, valida collaboratrice del Parco, e alla responsabile delle nostre guide, Paola Palmieri anche lei molto sensibile verso la disabilità. Così è nata l’idea di un percorso chiamato “Sensi d’Arte”. In collaborazione con l’Ufficio diocesano per la pastorale delle persone con disabilità abbiamo lanciato l’iniziativa in concomitanza con la giornata mondiale della disabilità. Sono stati organizzati quattro turni divisi per due pomeriggi proposti a tante associazioni, ecclesiali e non, che si occupano di disabilità e che collaborano già con l’ufficio diocesano in altri progetti. Come abbiamo potuto constatare al termine di ogni visita, l’idea è piaciuta moltissimo.

Questo tipo particolare di visite è stato proposto alle Associazioni del nostro territorio che si occupano di disabilità e che stanno già collaborando con l’Ufficio diocesano per la pastorale delle persone con disabilità, ai Caregivers e ai Siblings. È stato creato un “Kit Sensoriale” per ogni partner del parco Terre di Florentia, contenente tutto il materiale necessario a stimolare i cinque sensi con musica, profumi, sapori, riproduzioni in 3D di opere e materiali vari riguardanti le opere descritte durante la visita; esperienza che così il nostro ospite può vivere a 360 gradi creando una comunicazione differenziata e inclusiva. La Santissima Trinità, fondamento della fede cattolica, si riflette nei nostri cinque sensi. Nella vista, tocchiamo la bellezza divina; nell'udito, ascoltiamo il richiamo spirituale; nel tatto, percepiamo l'amore trinitario; nel gusto, sperimentiamo la comunione; nell'olfatto, respiriamo la presenza divina.

Abbiamo anche proposto questo tipo di esperienza alla conclusione di un corso dell’Ufficio Catechistico e della Pastorale del tempo libero, turismo e sport della nostra diocesi per catechisti, insegnanti di religione, operatori pastorali dopo incontri frontali intitolato “L’arte nella Catechesi”. Abbiamo riscontrato un grande entusiasmo tanto da confermarci che ciò che è pensato per essere inclusivo è utilizzabile ed è apprezzato da tutti i tipi di persone. Ho anche avuto un riscontro positivissimo di una catechista che ha ripresentato a due gruppi della sua parrocchia un percorso simile alla Santissima Annunziata.

Siamo entusiasti di questa proposta che rende il turismo partecipativo e conviviale. Un’esperienza che allarga i propri orizzonti, aprendosi all’altro in un dialogo sincero e accogliente così da portare a casa non più una semplice e sola fotografia di un’opera d’arte ma la memoria impressa nei propri sensi di emozioni, sensazioni con un bagaglio culturale e spirituale arricchito.

Don Stefano Naldoni, Responsabile del Parco Culturale Ecclesiale di Firenze “Terre di Florentia”

turismo.chiesacattolica.it

La quinta edizione della Giornata delle Catacombe

In occasione del XVIII Centenario dalla morte di papa Callisto (218-222), la Giornata delle Catacombe, giunta quest’anno alla sua quinta edizione, ha avuto come tema “Callisto e l’invenzione delle catacombe”.

Il ricco calendario di eventi si è aperto proprio il 14 ottobre, anniversario della deposizione di San Callisto con la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Em. il Cardinale Giovanni Battista Re, insieme al Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, S. Em. il Cardinale Gianfranco Ravasi, presso l’Istituto Scolastico San Giovanni Battista, che insiste esattamente sopra l’antico cimitero di Calepodio, in cui fu sepolto Papa Callisto, al III miglio della via Aurelia. Dopo la celebrazione è stato possibile visitare la catacomba, che è stata interessata da lavori di restauro e risistemazione proprio in occasione di questa importante ricorrenza.

Il 15 ottobre si è svolta la manifestazione nelle catacombe di Roma, il cui intento è stato quello di proporre una serie di percorsi attraverso le testimonianze archeologiche e artistiche sia per sottolineare la centralità della figura di papa Callisto, sia soprattutto per far ripercorrere ai visitatori le tappe che hanno portato alla nascita e allo sviluppo dei cimiteri sotterranei.

Molta risonanza è stata riservata anche alla figura dei fossori, coloro che si occupavano dello scavo e della gestione dei cimiteri, la cui immagine è stata scelta come emblema di questa quinta Giornata: con la dolabra, una sorta di “piccone”, davano forma al banco di tufo e con l’immancabile lucerna proiettavano la luce sulle storie e sui simboli lasciati dai primi cristiani per esprimere la fede in Cristo e la speranza nella vita eterna.

Oltre alle catacombe aperte al pubblico, è stato possibile visitare gratuitamente alcuni siti resi accessibili per l’occasione: il cimitero di Calepodio, la Regione dei Fornai presso Domitilla, le Cripte di Lucina nel comprensorio callistiano, le catacombe di Pretestato, le catacombe di San Lorenzo e quelle di Commodilla, nel quartiere Garbatella. Proprio presso queste ultime si è svolto il primo dei momenti musicali che hanno accompagnato i visitatori nei loro percorsi, con la partecipazione della Banda Vaticana.

Nel comprensorio callistiano si sono esibite la Banda Musicale del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale e la Filarmonica Città di Chiusi, mentre a chiudere la giornata sono stati i suggestivi concerti del trio d’archi “Trasimeno String Trio” nella basilica di San Silvestro a Priscilla e del coro “Vocalia Consort” nella basilica dei Ss. Nereo ed Achilleo a Domitilla. Grande partecipazione per le attività dedicate ai più piccoli, che nei vari laboratori hanno potuto cimentarsi nella riproduzione dei graffiti e degli affreschi conservati nelle catacombe, ma anche nella creazione di una lucerna, simbolo di luce e di speranza.

Domenica 16 ottobre, infine, le aperture straordinarie hanno interessato le altre catacombe d’Italia, con visite speciali, passeggiate culturali, momenti musicali e attività didattiche dedicate ai bambini. Durante la mattinata, presso la catacomba Ad decimum di Grottaferrata, inoltre, si è svolta la cerimonia di riconsegna di un’epigrafe trafugata e ricollocata nel suo luogo di provenienza da parte del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale - Sezione Archeologia.

Ha coronato la giornata la celebrazione solenne della Divina Liturgia, presieduta da S. Em. il Cardinal Gianfranco Ravasi, presso l’Abbazia Greca di San Nilo a Grottaferrata.
https://turismo.chiesacattolica.it/

(segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)