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Nel Po una nave 'fantasma' affondata nel 1944

Scoperta nel Po nave 'fantasma' affondata nel 1944 © ANSA

E' stato localizzato, dopo 76 anni, il relitto della Regia Nave San Giorgio, requisita dalla Kriegsmarine dopo l'8 settembre 1943, incagliata e affondata nell'alveo del fiume Po a Punta della Maestra per una manovra sbagliata durante una tempesta, che non fece vittime. A darne notizia lo storico e ricercatore rodigino Luciano Chiereghin.
    Dopo l'armistizio, la Marina tedesca requisì la San Giorgio che già dal '40 svolgeva il servizio di vigilanza foranea in Alto Adriatico. Dopo la cattura da parte della Kriegsmarine il San Giorgio mantenne il prestigioso nome del santo molto venerato anche dai popoli nord-europei. Il suo compito, non nuovo per la nave, era di svolgere servizio di pattugliamento, facendo spola tra Venezia e Ancona. L'equipaggio tedesco era di 52 uomini per una imbarcazione lunga 54 metri e larga 8, una stazza lorda di 363,61 tonnellate ed era mossa da una macchina a vapore della potenza indicata di 960 cv.
   
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La Collina del Po è Riserva della Biosfera

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Il fascino tutto speciale delle Aree Protette del Po e della Collina Torinese risiede nell'insolita coesistenza di zone antropizzate e ambienti naturali affascinanti da vivere con tutta la famiglia allontanandosi per un attimo dal contesto urbano. Questa splendido insieme di Aree Protette che si estendedalle porte del capoluogo torinese sino alle province di Cuneo e di Vercelli è nato proprio a questo scopo. Quello di proteggere zone ricche di fascino e di storia dallo sfruttamento incontrollato dell'uomo che rischiava di strappare ai paesaggi fluviali e collinari circostanti alcuni dei loro scenari più belli che oggi vengono,invece, protetti, tutelati e valorizzati assieme alle storiche aree urbane che la punteggiano e alle numerose testimonianze architettoniche che la impreziosiscono. Grazie ad un ricco programma di salvaguardia e promozione del territorio, questa splendida zona del Piemonte si trasforma in un luogo che offre interessanti opportunità per trascorrere divertenti giornate all'aria aperta. Proprio al fine di tutelare e valorizzare un'area tanto preziosa, l'area del Po e della Collina Torinese hanno presentato la loro candidatura per ottenere, per una zona del Parco, il riconoscimento Unesco nel Programma Man And Biosphere.

Oggi, dunque, la Collina del Po è diventata Riserva della Biosfera nell'ambito della categoria Urban MaBproprio perchè si tratta di una zona in cui la mano dell'uomo è sempre evidente ma mai invasiva. Trattandosi di un territorio di rilevanza economica e turistica oltre che naturalistica, la Riserva assume un ruolo di estrema importanza per la conservazione della biodiversità. Sul territorio della Collina del Po, infatti, convivono tantissime specie animali e vegetali differenti che vanno tutelate e conservate. Basti pensare che la riserva custodisce parchi e riserve naturali nonché numerosi siti inseriti nella Rete Natura 2000, in particolare 17 SIC (Direttiva Habitat) e 8 ZPS (Direttiva Uccelli) oltre a ben 14 habitat di interesse comunitario dei quali tre classificati come prioritari, a dimostrazione di un'elevata biodiversità. Tutto questo costituisce le cosiddette Core Areas, una sorta di rete ecologica che contribuisce alla conservazione delle specie, delle comunità e degli ecosistemi.

A salvaguardia delle Core Areas si estende una Buffer Zone che ne garantisce la continuità ecologico-funzionale e fisico-territoriale, con il fiume Po e la sua vegetazione ripariale a fare da corridoio naturale a protezione dalle minacce. In questa zona, infatti, si possono ancora apprezzare numerose aree boschiveripariali ben conservate nonostante le pressioni ambientali che gravano sul territorio. La Buffer Zone e laTransition Area sono, inoltre, caratterizzate dalla presenza di numerose attività antropichedall'agricoltura, all'industria, sino al turismo e alle attività socio-economiche che trasformano la riserva in un vero e proprio laboratorio di sperimentazione per l’implementazione di pratiche di gestione sostenibile delle risorse naturali e culturali. Tra le proposte più significative si annoverano le attività agricole caratterizzate da una grande attenzione al rispetto della natura, nonché un ricco calendario di iniziative culturali, con proposte che variano dall’educazione ambientale ai grandi eventi.
turismo.it

Escursioni slow nel parco del Delta del Po

di Ida Bini

Lunghi sentieri si inoltrano nei boschi interrotti da lagune, oasi d’acqua dove nidificano uccelli rari: là dove il grande fiume Po raggiunge il mare Adriatico le saline si susseguono alle tradizionali case dei pescatori e piccoli isolotti nascondono ville rinascimentali immerse nel verde. E’ il parco del Delta del Po, dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco, che regala paesaggi suggestivi, spettacolari scenari naturali e tante attività per festeggiare la primavera: eventi, manifestazioni, pic-nic, passeggiate a piedi o a cavallo ed emozionanti gite in barca. Tanti sono gli appuntamenti fino al 21 giugno che permettono di seguire i ritmi della natura di questo esclusivo sito naturalistico, “zona di protezione speciale” per la sua ricca fauna.

Da non perdere ci sono gli itinerari sull’acqua nelle Vallette di Ostellato, oasi naturalistica di dieci chilometri, tutte le domeniche dalle 9.30 alle 15.30 e, dal 15 al 17 maggio, i Birdwatching Days in varie località del Parco, kermesse dedicata agli appassionati di fotografia naturalistica. Tutti i weekend, ma in alcuni casi anche durante la settimana, si può navigare su una barca a vela tra i canali del Parco, guidati da uno skipper. E’ il consorzio Visit Ferrara a organizzare piacevoli crociere di tre giorni all’interno del Parco: il programma prevede una visita alla città estense e la navigazione di 24 miglia lungo il fiume e la costa.

Si salpa da porto Garibaldi, a Lido degli Estensi, e si raggiungono Comacchio, la suggestiva città dai ponti e canali scenografici, e Scannone, l’isola dell’amore di Goro navigando tra fari, torri, dune, spiaggette, i capanni estivi e le oasi naturali, che ospitano aironi e fenicotteri. Ad ogni porto c’è la possibilità di noleggiare una bicicletta e di costeggiare gli argini verso le antiche saline. L’ultimo giorno di navigazione è dedicato alla scoperta delle valli di Comacchio, dove il grande fiume incontra il mare, dell’abbazia di Pomposa e del castello di Mesola.

La crociera prosegue tra le oasi naturalistiche, i boschi di Mesola e di santa Giustina e a ridosso delle regali ville costruite dalla famiglia d’Este nel Rinascimento. Il prezzo, con pranzi, cene, degustazioni e il soggiorno di 2 notti in hotel, è di 245 euro a persona in camera doppia. Chi, invece, ha un solo giorno a disposizione, ha due possibilità: la prima è di imbarcarsi a Gorino Ferrarese, navigare il Po di Goro tra gli allevamenti di vongole fino al faro di Goro e l’isola dell’amore, seguire canali e canneti e scoprire la Sacca di Scardovari e il magazzino del riso.

La gita dura 4 ore, costa 46 euro e, una volta scesi, può proseguire in bici tra i tesori storico-artistici del Parco. La seconda soluzione, che costa 56 euro a persona, permette di visitare l’Ecomuseo delle Valli di Comacchio, dove si scopre l’antica atmosfera marinara, e i casoni lungo il fiume, che servivano a sorvegliare i pescatori di frodo. C’è anche la possibilità di scoprire la tradizionale pesca e marinatura dell’anguilla, la grande protagonista della tavola di questo territorio. La giornata termina con un pranzo a base di pesce, servito in un tipico casone o in un agriturismo, e una visita a Comacchio, in particolare alla torre dell’orologio, alla loggia del grano e al museo della nave romana. Le proposte per scoprire il rigoglioso territorio del Delta del Po sono molte, e uniscono passeggiate in bici, a cavallo o a piedi.

Un tour interessante è quello di 4 giorni e da 310 euro a persona che combina le escursioni nella natura alle visite di Ravenna e di Ferrara, due città ricche di monumenti e di storia. Si comincia da Ravenna, con le sue preziose basiliche, il mausoleo di Galla Placidia, l’arte bizantina, le botteghe del mosaico, la tomba di Dante Alighieri e la Domus dei tappeti di pietra, prezioso sito archeologico; il giorno successivo si scopre Comacchio, ci si imbarca per navigare tra le sue valli fino all’ecomuseo, alle saline, ai casoni per poi visitare un’azienda agrituristica e degustare vini e prodotti tipici. Il terzo giorno si scoprono Pomposa e la sua Abbazia e si compie un tour del Parco guidato; l’ultimo giorno è dedicato a Ferrara, la città medievale e rinascimentale che si percorre a piedi o in bicicletta lungo le antiche mura. Per informazioni e prenotazioni: www.visitferrara.eu
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