Se amate le sperimentazioni urbanistiche o semplicemente se vi piacciono gli stili architettonici classici o alternativi o vi emozionate davanti alle più stravaganti ristrutturazioni di design, le vostre nuove mete in Europa sono Lisbona e le cittadine di Cascais e Sintra, in Portogallo. La capitale lusitana, infatti, quest’anno si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento internazionale Wallpaper Design Award, nella categoria “best city”, che la rende sempre più un interessante punto di riferimento per gli amanti dell’architettura, del design e della creatività.
Da anni ormai, sotto la guida di architetti di fama internazionale, Lisbona si sta rifacendo il look con interventi di riqualificazione di interi quartieri o con la ristrutturazione di singoli edifici che ben si inseriscono nel tessuto urbano. E’ quest’ultimo il caso di Belém, storico quartiere che si affaccia sul Tago; qui lo stile classico manuelino della Torre e del monastero dos Jerónimos, entrambi patrimonio dell’Unesco, convive con le innovazioni stilistiche del Maat, il nuovo Museo di arte, architettura e tecnologia. La sede, progettata dall’archistar inglese Amanda Levete, presenta linee sinuose e si inserisce in un’area museale innovativa che ospita anche il Museu da Electricidade, tra i più visitati del Paese, ricavato da un’ex centrale elettrica di inizio Novecento. L’area museale si inserisce perfettamente nel paesaggio circostante con una copertura ondulata di 15mila piastrelle in ceramica – i tradizionali azulejos - che richiama l’acqua del fiume Tago. Visto dalla riva opposta, infatti, il Maat appare come una gigantesca onda; imperdibile, poi, è una visita al tramonto da ammirare sul tetto del museo, pensato proprio per essere attraversato e vissuto come una piazza.
Il primo vero impulso al cambiamento architettonico nella capitale arrivò con l’Expo del 1998, quando interi quartieri si trasformarono in progetti innovativi e all’avanguardia e Lisbona divenne un fertile terreno di sperimentazioni. A partire dal Parque das Naçoes, il quartiere fieristico costruito lungo il Tago, simbolo della rinascita urbanistica: grazie agli architetti Siza Vieira, Peter Schermayef e Santiago Calatrava, quest’area industriale dismessa venne riconvertita in un centro culturale, tecnologico e sportivo. Qui ancora oggi si possono svolgere tante attività - dallo jogging allo shopping – comprese le visite alla Torre Vasco da Gama e all’Océanario, collegate da una funivia che regala una vista mozzafiato sulla città.
Anche il centro storico, in particolare i quartieri di Baixa e Chiado, ha subito molte trasformazioni: il Mude, museo del design e della moda, è nato nel 2009 proprio a Baixa, portando un’aria nuova e creativa nel quartiere. Non lontano c’è un altro simbolo del cambiamento: il museo del Chiado, capolavoro di architettura neomoderna con passatoie, pavimenti e soffitti sospesi. Più a nord c’è la fondazione Calouste Gulbenkian, un museo dedicato al sapere e alla cultura umanistica che si inserisce perfettamente nel paesaggio circostante.
Le innovazioni architettoniche e urbanistiche non sono solo una prerogativa della capitale: anche nei suoi dintorni ci sono stati numerosi esperimenti; come a Cascais, dove si trova la bizzarra Casa das Histórias Paula Rego, progettata dall’architetto Souto de Moura. La costruzione di color rosso mattone intenso contrasta con il verde brillante degli eucalipti, riprendendo la forma delle tradizionali case lusitane, costruite nel XX secolo proprio in zona. A Sintra, invece, meritano una visita il Palácio Nacional da Pena e il Palácio de Monserrate: nel primo convivono vari stili (gotico, manuelino, arabo, rinascimentale e barocco) mentre il secondo, d’ispirazione moresca, è caratterizzato da pietre intagliate e disegni geometrici. Il palazzo è immerso in un parco dove sono presenti varie specie floristiche, tra cui quella esotica del rododendro himalayano, e due giardini - messicano con palme, yucca e agavi e giapponese con bambù e profumatissime camelie- dove è piacevole passeggiare.
ansa