Gastronomia: l'arte antica di cuocere le crescentine


Pavullo nel Frignano è un vasto Comune di 17 mila abitanti. Siamo in provincia di Modena e qui la specialità identitaria è una sorta di pane detta "crescentina" di Pavullo, che si cuoce sulle tigelle: dischi di terra refrattaria del diametro di circa 12 cm per 2 cm di spessore. La pasta da cruda è di 10 cm per 1 cm circa. Le tigelle messe nel camino si fanno scaldare fin quasi al rosso poi con l'aiuto del "tiglarol", che è uno strumento in legno che serve a tenere dritta la pila, si alternano una tigella, una crescenta, una tigella, fino a creare una pila di 30 cm circa. Ed è un'arte, perché si deve fare attenzione a non bruciare la pasta con le tigelle troppo calde. Una volta raggiunta la cottura, quando la tigella ha trasmesso tutto il calore alla crescentina, si tolgono dal tiglarol e si mettono a "passare" sotto la cenere. Questo metodo di cottura antico è però stato soppiantato dalle piastre di ferro da scaldare sul gas. Le crescente si mangiano tagliate a metà e condite con un battuto di lardo insaporito con aglio e rosmarino, sfarinate con parmigiano grattugiato; con un sugo alla cacciatora oppure con salumi e formaggi. Originaria del Frignano, la crescentina è stata scoperta negli anni Sessanta dai modenesi che venivano in villeggiatura sull'Appennino. E ogni anno a fine agosto si svolge a Pavullo la tradizionale Festa della Crescentina, che merita d'essere celebrata con sorsi di buon Lambrusco.

In viaggio su queste terre ci si imbatte in diversi caseifici che qui creano il mitico Parmigiano Reggiano. Ecco allora il
Caseificio Sociale Rio San Michele (loc. Camatta - via Giardini Sud, 327) e la Cooperativa Poggiocastro (via Giardini Nord, 32/1). Il prodotto di punta della Cooperativa Poggiocastro è il Parmigiano Reggiano ottenuto dal latte di 650 bovini, ma producono anche la Caciotta di Pavullo dal delicato sapore e uno strepitoso yogurt. Sempre a Pavullo nel Frignano c'è il Caseificio Sociale Rio San Michele per un Parmigiano Reggiano di gran vaglia, accanto a un'originale crema spalmabile, a burro e ricotta. Nello spaccio (aperto dal lunedì al venerdì) si possono acquistare anche caciotte di latte vaccino, ovino, caprino e misto pecora, mozzarella, miele, salumi, carni da fornitori diversi. Ottime poi sono le pasticcerie, che qui producono dolci speciali come il croccante. 
Alla pasticceria cioccolateria del Giamberlano (via Rossini, 14) Valter Tagliazucchi è conosciuto per gli Attributi di Raimondo (straordinari bon bon di cioccolato), quindi i bocconcini di Torta Montecuccoli, a base di caffè e cioccolato, realizzati sulle orme di un'antica ricetta, ma anche Praline di fave ricoperte di cioccolato alle cinque spezie o quelle ripiene di gin azzurro svedese o ancora quelle con un cuore di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena o di Lambrusco. Il croccante artistico, che da sempre impreziosisce la tavola degli sposi modenesi, lo fanno alla Dolceria Sapori del Borgo Antico (via Montebonello, 53/a ). È una specialità di Tiziana Iseppi e del marito Gabriele Mezzaqui. Ma meritano anche i cioccolatini alle spezie, le praline ripiene ai gusti più originali (irish coffee, tabacco, menta fresca), e il cioccolato da spalmare, realizzati dalla figlia Sheila. Una ricetta di croccante speciale è poi custodita nel convento di Fanano.

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