Con un voto all'unanimità, l'assemblea dei soci di Fiditurismo, riunita al Pala Arrex di Jesolo, ha approvato il progetto di fusione con Fidimpresa Veneto,
le cui basi sono state poste lo scorso novembre con la firma del Patto
parasociale tra i presidenti dei due Confidi.
Il percorso, le cui tappe sono state illustrate ai soci, prevede di
arrivare a dare vita entro la fine del 2014 a un unico organismo di
garanzia che, per potenzialità, si collocherà tra i primi a livello
regionale e nazionale. "E' un punto di svolta nella vita di Fiditurismo.
Dopo 24 anni di impegno, per Fiditurismo è un nuovo inizio con
l'obiettivo di poter essere sempre più d'aiuto alle nostre imprese
alberghiere che si preparano alle sfide poste dal nuovo sistema del
turismo che si sta affermando", commenta il presidente Alessandro Rizzante,
"L'assemblea ha rappresentato la prima tappa del processo di fusione.
Dai nostri soci abbiamo ricevuto il via libera a intraprendere questa
nuova avventura che rafforzerà il sistema delle garanzie collettive a
favore delle piccole e medie imprese del commercio e del turismo,
creando delle importanti condizioni di vantaggio per il comparto
ricettivo". L'assemblea ha dato mandato al presidente di garantire,
all'interno del futuro Confidi unificato, la particolarità del settore
turistico ricettivo. Va ricordato che Fiditurismo è il
più importante Confidi specifico per il settore turistico, potendo
contare al 31 dicembre 2013 su 677 soci, tra cui la metà delle imprese
alberghiere del Veneziano.
L'assemblea ha deciso di prorogare tutte le cariche fino al
perfezionamento della fusione. E' stato inoltre approvato il bilancio
consuntivo 2013 e il preventivo di gestione per il 2014. Nonostante il
difficile momento congiunturale, il bilancio 2013 si è chiuso in
positivo, con linee di credito in essere per quasi 142 milioni di euro e
quote garantite per oltre 48 milioni di euro. Ma il dato forse più
importante è che nel comparto alberghiero si assiste a una leggera
ripresa degli investimenti nella riqualificazione delle strutture.
Un'inversione di tendenza testimoniata dall'operatività di Fiditurismo per
il 2013, che negli investimenti a medio termine (quelli destinati per
l'appunto ad ammodernare gli alberghi) è aumentata del 9,44% (è stata
pari a 13 milioni 697 mila euro) dopo che nel triennio 2010-2012 era
caduta del 67%.
"E' il segno che si riprende a investire, ma è ancora una mini ripresa", spiega Alessandro Rizzante,
"Una ripresina degli investimenti che, per quanto riguarda gli
imprenditori alberghieri, è un passaggio obbligato perché nel comparto
turistico, se si vuole sopravvivere, bisogna oggi più che mai investire
sulle proprie aziende. Sono ormai quattro anni che Fiditurismo
va sostenendo che c'è la necessità di riqualificare le nostre strutture
ricettive. Abbiamo bisogno di internazionalizzarle nell'offerta delle
strutture. Le richieste del cliente sono cambiate: oggi ad esempio tutti
chiedono il wi-fi, internet e non solo e l'albergatore deve rispondere a
queste esigenze". Fiditurismo proseguirà nella sua
azione di sensibilizzazione degli operatori. "L'impegno su cui
Fiditurismo si sta concentrando è di assecondare questa inversione di
tendenza, con prodotti come i plafond "Investinhotel" e altre forma di
finanziamento dedicate, considerato che l'ammodernamento delle strutture
è la condizione imprescindibile per rimanere competitivi sul mercato
internazionale", conclude il presidente Alessandro Rizzante.
ufficio stampa fiditurismo
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