Dall’1 gennaio 2015 i vantaggi offerti alle startup innovative si estendono ad un settore della nostra economia da tutti ritenuto un settore chiave: il turismo.
Sarà infatti possibile costituire una società di capitali (anche in forma semplificata, con le limitazioni che caratterizzano questo tipo di società, dovute allo statuto standard immodificabile) o cooperativa, che abbia ad oggetto:
“la promozione dell’offerta turistica nazionale attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali, in particolare, agendo attraverso la predisposizione di servizi rivolti alle imprese turistiche. Tali servizi devono riguardare la formazione del titolare e del personale dipendente, la costituzione e l’associazione di imprese turistiche e culturali, strutture museali, agenzie di viaggio al dettaglio, uffici turistici di informazione e accoglienza per il turista e tour operator di autotrasporto, in modo tale da aumentare qualitativamente e quantitativamente le occasioni di permanenza nel territorio; l’offerta di servizi centralizzati di prenotazione in qualsiasi forma, compresi sistemi telematici e banche di dati in convenzione con agenzie di viaggio o tour operator, la raccolta, l’organizzazione, la razionalizzazione nonché l’elaborazione statistica dei dati relativi al movimento turistico; l’elaborazione e lo sviluppo di applicazioni web che consentano di mettere in relazione aspetti turistici culturali e di intrattenimento nel territorio nonché lo svolgimento di attività conoscitive, promozionali e di commercializzazione dell’offerta turistica nazionale, in forma di servizi di incoming ovvero di accoglienza di turisti nel territorio di intervento, studiando e attivando anche nuovi canali di distribuzione”.
In questo modo si amplia la possibilità, da un punto di vista oggettivo, per gli startupper.
L’atto costitutivo di una startup innovativa turistica, inoltre, i cui soci siano tutte persone fisiche che non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età, è esente da imposta di registro, diritti erariali e tasse di concessione governativa (agevolazioni da cumularsi sia con quelle già previste per le startup innovative per quanto riguarda le imposte dirette e indirette, sia con quelle per le srl semplificate).
L’atto costitutivo di una startup innovativa turistica, inoltre, i cui soci siano tutte persone fisiche che non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età, è esente da imposta di registro, diritti erariali e tasse di concessione governativa (agevolazioni da cumularsi sia con quelle già previste per le startup innovative per quanto riguarda le imposte dirette e indirette, sia con quelle per le srl semplificate).
Per quanto riguarda i requisiti delle startup innovative in generale, ripercorriamo quali sono i requisiti per poterle iscrivere nel registro speciale tenuto presso il registro imprese competente per sede e quali le principali peculiarità:
- si deve trattare di una società di capitali o cooperativa costituita da non più di 48 mesi
- non può distribuire utili per il periodo di iscrizione al registro speciale (che non può durare, al momento, più di 4 anni)
- l’oggetto sociale, per quelle che non operano nel settore del turismo indicato sopra, deve prevedere lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
- alternativamente, inoltre, la startup dovrà o spendere almeno il 15% in ricerca e sviluppo, o avere almeno 1/3 dei dipendenti in possesso di dottorato di ricerca o 2/3 in possesso di laurea, o essere titolare di almeno una privativa industriale.
Le startup innovative, inoltre, possono accedere ai portali online per la raccolta di investimenti tramite equity crowdfunding (trattate in questo articolo) e possono prevedere nel proprio statuto alcune forme di incentivazione dei lavoratori (work for equity), oltre ad avere una serie di altre possibilità per cui bisognerà, a seguito del colloquio col notaio, individuare quali siano le opzioni giuste da inserire nello statuto, per ricevere un servizio tailor-made.
E’indubbio che, almeno da un punto di vista normativo, c’e’stata grande attenzione al mondo delle startup. Oltre che con la produzione normativa, però, gli startupper vanno supportati sia finanziariamente (sta partendo in questi giorni il nuovo bando per gli incentivi Smart&Start) sia “operativamente” e, in questo, non si può che auspicare la diffusione sul territorio degli incubatori di impresa come H-Farm, Digital Magics oHub.
in http://www.techeconomy.it/
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