Un trancio di pizza "italian made", un piatto di couscous con la
semola appena sgranata a mano, e poi le banane fritte colombiane e i
sandwich "smorrebrod" danesi, o ancora il "bulgogi" coreano, i "noodles"
cinesi o i "tacos" messicani: a Copenhagen il mondo è a portata di
assaggio e viaggiare è semplicissimo. Basta andare al Copenhagen Street
Food, il "mercato" dallo stile vintage ospitato in un enorme capannone
nella piccola isola di Papiroen, la "paper Island" (proprio di fronte
all'Opera House), dove un tempo si produceva la carta. Dall'apertura (il
2 maggio 2014) a oggi già 500 mila persone hanno visitato questo
caratteristico tempio del cibo di strada lasciandosi conquistare dalla
sua atmosfera friendly.
Una autentica oasi di sapori che rende protagonisti tanti Paesi del
mondo (Messico, Marocco, Inghilterra, Colombia, Turchia, Danimarca,
Germania, Italia, Brasile, Cina, Corea e Thailandia) e in cui tra
coloratissimi stand e "trucks" old style il cibo viene servito a prezzi
non eccessivi. In questo variopinto e allegro mercato, trionfo di
profumi e integrazione culturale, tutto è "easy" e un po' vintage: qui
si viene a passeggiare (d'estate si mangia anche all'aperto, mentre
d'inverno all'interno gli spazi sono grandissimi), si organizzano feste
ed eventi culturali (numerose le serate danzanti con la musica dei dj
più alla moda), e i bambini sono i benvenuti perché ci sono tante
proposte anche per loro.
Birre artigianali e sidro di mele, carni e pesci pregiati, e poi le
due new entry recentemente acquisite, "Chopped salad" e "Sweet Food",
entrambe con prodotti rigorosamente di stagione: al Copenhagen Street
Food ognuno può trovare il gusto perfetto, la propria "dimensione
culinaria". Il mercato ha perfino una propria valuta, denominata Cowcash
(che vale 25 corone a moneta), utilissima per poter avere un unico
conto magari nel caso in cui si voglia offrire la cena a un gruppo di
amici (ma negli stand è ovviamente possibile pagare anche con contanti e
carte di credito).
Il cibo viene cucinato espresso (per questo a volte si può attendere
un po') e proprio di fronte al cliente, che potrà scegliere se dedicare
tutta la propria fame a una sola nazione oppure far diventare il proprio
stomaco un vero "melting pot", assaggiando le varie proposte una dopo
l'altra, come fossero caramelle. Celebrare il cibo come strumento di
condivisione e benessere collettivo: questo è il vero punto di forza del
Copenhagen Street Food, che per gli appassionati può rappresentare uno
dei tanti motivi per visitare la bella e affascinante capitale danese.
Ma ci sarà tempo solo fino al 2018, perché poi l'area sarà dismessa e il
futuro del mercato sarà incerto. La speranza di tutti è che il mercato
possa trovare presto un'altra casa in cui il cibo sia ancora sinonimo di
felicità ed energia positiva.
ANSA
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