Losanna si accende per le feste con il Festival Lumieres. Fino a Capodanno, alla scoperta della città in 13 opere di luce

Un cuore di farfalle coloratissime che sembrano spiccare il volo dalla parete della metropolitana. Un ''Urban Zoo'' composto di tartarughe, pesci gialli e curiosi armadilli celesti. O i due imponenti e pur leggerissimi schieramenti di gagliardetti disegnati da Sébastien Lefèvre, a sventolare su un luogo simbolo della città come il Pont Bessières.
    Non solo la grande Cattedrale di Notre Dame, la magia del lago Lemano con la neve. O il Bo Noel, il mercatino delle feste che quest'anno si fa in tre per le strade della città, con designers e artigiani in Place Pepinet, il Grande mercato coperto più festaiolo di Saint Francois e quello di Place de l'Europe dedicato alla gastronomia locale.
    Il Natale a Losanna è soprattutto la grande magia della luce.
    Fino al 31 dicembre la capitale del Canton Vaud, in Svizzera, torna infatti ad accendersi con il Festival Lausanne Lumières, quarta edizione della rassegna che tra proiezioni, sculture e installazioni ridisegna il volto di alcune delle piazze e dei luoghi più frequentati della città. Un modo per riscoprire Losanna decisamente sotto un'altra luce e per ammirare le creazioni di grandi artisti in arrivo da Svizzera, Francia, Inghilterra e Israele. Quest'anno infatti la rassegna ha scelto di esporre le migliori opere già selezionate dai più importanti festival europei. Ecco allora che, quasi in una caccia al tesoro, mappa alla mano o seguendo le visite guidate del martedì (partenza ore 19 da Place de l'Europe), si può andare alla scoperta della città cercando le 13 opere sparse per il centro storico. Partenza da Place de la gare, alzate subito gli occhi al cielo e scorgerete sulle tettoie le Boules à neige disco, le palle di neve illuminate, ispirate a quelle della nostra infanzia. Attenzione poi, perché durante le feste c'è un piccolo esercito di animali a spasso per Losanna, tra la Carovana degli elefanti giganti rosa degli artisti israeliani Nitzan Refaeli e Ronen Najr, sulle pareti di Place Benjamin-Constant; e le bestioline dell'Urban Zoo di Steve Bonny che hanno conquistato l'Haut du Petit-Chene.
    Ma c'è anche il gigantesco El corazon, il cuore di Portes St-Francois, dove divertirsi a giocare con la luce, cambiano colori, sentimenti e pulsazioni. E ancora, opere simbolo come la Passerella di Place de l'Europe che diventa un coloratissimo ponte di comunicazione tra uomini e mondi diversi, proprio sopra la foresta incantata dei Giant Dandelions, i soffioni di tarassaco, illuminati da Olivia d'Aboville. Su e giù per le colline della città, si incontra poi la giostra di altalene che volando illuminano i raggi colorati di Balancez la lumiere a Place de la Louvre; i fiori Renversante, che crescono dal cielo verso la terra, di Ruelle St-Francois; o le gigantesche matitone gonfiabili di Filthy Luker e Pedro Estrellas. E poi, vin brulè in mano, spingetevi verso il Flon, quartiere un tempo utilizzato come magazzino e interporto, oggi modernissimo salotto di edifici d'avant-garde. Per il Festival lo troverete illuminato di lampadari di luce barocchi, mentre sui tetti delle case al tramonto cresce un piccolo Village dans le ciel, con un nuovo skyline di comignoli ridisegnato dallo studio Collecrif Pitaya.
    E se per tutto il tragitto non avete fatto altro che scattare foto, postatele e provate il vostro il talento con il concorso Instagram du Festival Lausanne Lumières. Info: festivallausannelumieres.ch
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