L’unicità di Trieste è merito anche del suo celebre vento, la bora. Il disegno della città, i palazzi, gli spazi urbani: la bora ha plasmato questa città, rendendola unica, una caratteristica che ogni inverno la porta alla ribalta dell’attenzione mediatica nazionale. Nasce dalla passione per questo vento, le suggestioni e le storie che porta con sé, l’idea di BoraMata, manifestazione pensata per festeggiare e raccontare la cosa più triestina che c’è. Invisibile, ma memorabile. Un po’ mata, molto amata. BoraMata è una festa disordinata, come piace al vento.
Con l’organizzazione e la realizzazione della Prandi.com e su ideazione di Rino Lombardi - curatore del Magazzino dei Venti e del progetto Museo della Bora – la manifestazione ritorna dopo il successo dello scorso anno tra il 2 e il 5 giugno prossimi. Per quattro giorni il cuore della manifestazione sarà la rinnovata piazza Ponterosso, uno dei luoghi della bora triestina che negli anni ospitava le corde e oggi ospita perfino una fontana “antibora”, recentemente restaurata. Nella piazza sarà allestita una grande struttura ottogonale con uno spazio dedicato al Museo della Bora, un omaggio alla Torre dei Venti di Atene e con video e curiosità dal mondo del vento. Allestito anche quest’anno anche l’angolo animato da un grande ventilatore per fotografarsi immersi nella bora e ritrovare poi il proprio scatto nella Gallery di BoraMata.
Presenti due grandi artisti del vento: il ritorno di Edoardo Borghetti, detto Edofly, aquilonista noto a livello internazionale, che ancora una volta proporrà - sia in piazza Ponterosso nel pomeriggio di giovedì 2 giugno che in piazza Unità venerdì e sabato - il suo spettacolo di aquiloni giganti con le enormi “Bol” che avevano affascinato triestini e turisti. Arriva, invece, per la prima volta dalla Bretagna l’artista francese Alain Micquiaux che porterà tra Piazza Ponterosso e Piazza unità, sempre a partire dal pomeriggio di giovedì, arredi eolici di grande impatto visivo e altre installazioni verticali a sorpresa. Non mancherà anche quest’anno il Giardino di Girandole, che sarà allestito giovedì in piazza Ponterosso per poi trovare spazio in Piazza Unità nei giorni successivi: un centinaio di girandole rosse per un colpo d’occhio unico che domenica 5 giugno alle 18.00 verranno “battute” ad offerta libera: il ricavato andrà quest’anno alla Associazione De Banfield.
Novità di questa edizione sarà affiancare a BoraMata un’altra, grande tipicità triestina: troverà così spazio nella manifestazione un momento di degustazione del “Cotto per la bora”, un’iniziativa a cura della FIPE dedicata a una specialità originale e irripetibile del territorio, il prosciutto cotto triestino, che è unico come la bora.
Ogni giorno nello spazio del Museo in Piazza di piazza Ponterosso una serie di iniziative con le “chiacchiere al vento”, letture e proiezioni. Si inizia alle 12.00 di giovedì 2 giugno con l’incontro tra il curatore Rino Lombardi e l’artista ospite Alain Micquiaux che racconterà i suoi allestimenti prima della loro installazione. Wendy d’Ercole interverrà, invece, per raccontare gli anni dello “shopping jugoslavo” negli anni della Ponterosso in jeans.
Attesi nel tardo pomeriggio di venerdì due ospiti d’eccezione per un incontro tra aneddoti, suggestioni, racconti. Trieste la “città dei matti”, di Basaglia, della bora. Spesso a Trieste si sente dire che il vento faccia “diventare matti”, che il soffio incessante dei refoli, il muoversi scomposto e potente dell’aria scombussoli i pensieri, così come scompiglia i capelli o solleva i vestiti.. “Imborezzai. Matti di vento” è il titolo della conversazione tra lo psichiatra Peppe Dell’Acqua e Massimo Cirri, conduttore del programma di Radio2 Rai Caterpillar, scrittore e psicologo. L’incontro sarà anche occasione per la prima presentazione a Trieste del nuovo libro di Massimo Cirri “Un’altra parte del mondo” (Feltrinelli) sulla vicenda di Aldo Togliatti, figlio del leader comunista Palmiro, rimasto richiuso per trent’anni in un manicomio.
Da segnalare anche i momenti di lettura con il Juke box letterario a cura dell’attrice Sara Alzetta che leggerà testi di autori triestini (Joyce, Svevo, Saba, Stuparich, Slataper, Giotti, Pahor, Roveredo, ..) e l’incursione del Pupkin Kabaret che nella serata di sabato regalerà i suoi “Refoli di Pupkin - Previsioni del vento”. Nell’ultima giornata, domenica 5 giugno, torna anche il raduno con gli Ambasciatori Eolici, eroici e fantasiosi raccoglitori di vento in giro per il mondo.
Novità di questa edizione sarà affiancare a BoraMata un’altra, grande tipicità triestina: troverà così spazio nella manifestazione un momento di degustazione del “Cotto per la bora”, un’iniziativa a cura della FIPE dedicata a una specialità originale e irripetibile del territorio, il prosciutto cotto triestino, che è unico come la bora.
Ogni giorno nello spazio del Museo in Piazza di piazza Ponterosso una serie di iniziative con le “chiacchiere al vento”, letture e proiezioni. Si inizia alle 12.00 di giovedì 2 giugno con l’incontro tra il curatore Rino Lombardi e l’artista ospite Alain Micquiaux che racconterà i suoi allestimenti prima della loro installazione. Wendy d’Ercole interverrà, invece, per raccontare gli anni dello “shopping jugoslavo” negli anni della Ponterosso in jeans.
Attesi nel tardo pomeriggio di venerdì due ospiti d’eccezione per un incontro tra aneddoti, suggestioni, racconti. Trieste la “città dei matti”, di Basaglia, della bora. Spesso a Trieste si sente dire che il vento faccia “diventare matti”, che il soffio incessante dei refoli, il muoversi scomposto e potente dell’aria scombussoli i pensieri, così come scompiglia i capelli o solleva i vestiti.. “Imborezzai. Matti di vento” è il titolo della conversazione tra lo psichiatra Peppe Dell’Acqua e Massimo Cirri, conduttore del programma di Radio2 Rai Caterpillar, scrittore e psicologo. L’incontro sarà anche occasione per la prima presentazione a Trieste del nuovo libro di Massimo Cirri “Un’altra parte del mondo” (Feltrinelli) sulla vicenda di Aldo Togliatti, figlio del leader comunista Palmiro, rimasto richiuso per trent’anni in un manicomio.
Da segnalare anche i momenti di lettura con il Juke box letterario a cura dell’attrice Sara Alzetta che leggerà testi di autori triestini (Joyce, Svevo, Saba, Stuparich, Slataper, Giotti, Pahor, Roveredo, ..) e l’incursione del Pupkin Kabaret che nella serata di sabato regalerà i suoi “Refoli di Pupkin - Previsioni del vento”. Nell’ultima giornata, domenica 5 giugno, torna anche il raduno con gli Ambasciatori Eolici, eroici e fantasiosi raccoglitori di vento in giro per il mondo.
ansa
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