Regina Viarum sin dal 312 a.C., quando dal cuore dell'impero arrivava fin giù, alle colonne di Brindisi, guardando al Mediterraneo verso nuovi commerci e avventure. Ma anche via d'avvicinamento alla grande Roma per chi invece veniva da lontano, costellata di bellezze e storie, dai Crociati armati diretti alla Terra Santa risalendo fino ai lussuosi palazzi romani. Oggi scrigno di monumenti, troppo spesso ridotta solo ad arteria di viabilità. Per un giorno, il 14 maggio, l'Appia Antica torna regina con l'Appia Day, seconda edizione della grande festa organizzata da Legambiente, Touring Club Italiano, Federtrek, Italia Nostra, VeloLove e una vasta rete di associazioni, in collaborazione con Roma Capitale, Parco Archeologico e Parco Regionale dell'Appia Antica. Oltre 120 gli eventi, da vivere tutti rigorosamente a piedi o in bici, tra aperture speciali e gratuite di monumenti, ciclotour, il parco della Caffarella, un tratto del Grab e poi viste guidate con narratori d'eccezione come Francesco Rutelli, una mostra fotografica dedicata ad Antonio Cederna, teatro, musica e degustazioni Slow Food, per un programma che ha il suo cuore a Roma, dal centro storico fino ai confini della città, ma che attraversa anche Campania e Puglia con 25 comuni coinvolti. Un'occasione, dice Alberto Fiorillo, coordinatore del Comitato Promotore, ''perché la città di Roma si riappropri in maniera festosa di tutta l'area'' con il sogno ''di un unico parco archeologico capitolino dall'Appia Antica ai Castelli Romani''. L'Appia, spiega, è la Roma antica, ma anche ''lo spazio dell'Agro Romano sopravvissuto alla speculazione edilizia, l'unico pugno di verde che permette di entrare e uscire dall'area metropolitana, un insostituibile spazio di biodiversità''. ''E' un bene comune - aggiunge Gregorio Arena, consigliere del Touring Club Italiano - non nostro, ma di tutti. Un'infrastruttura di comunicazione unica al mondo, una via laica e un cammino che, caso eccezionale, ha 'senso' nelle due direzioni, sia da Roma a Brindisi che viceversa''. E allora la festa, prosegue Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente, ''è anche un tentativo di guardare al domani, per capire come valorizzarla e avere l'attenzione di tutte le istituzioni''. La speranza di Rita Paris, direttrice del parco Archeologico dell'Appia Antica, è ''che l'Appia venga finalmente vissuta dai cittadini come Villa Borghese'' mentre Alma Rossi, direttrice del parco regionale dell'Appia Antica, lancia l'idea di un ''contratto dell'Appia, uno strumento pubblico-privato di adesione volontaria a una serie di impegni''. Intanto, l'Appia antica il 14 maggio si offrirà in tutto il suo splendore e anche in molti suoi segreti, con aperture eccezionali di siti normalmente chiusi nell'area di Roma, come la Casina del Cardinal Bessarione, il Colombario di Pomponio Hylas, il Sepolcro di Priscilla, Sant'Urbano alla Caffarella, San Giovanni in Oleo a Porta Latina e la Cisterna Romana sotto la via Bitinia, recentemente restaurata. Alle 10, dall'Arco di Costantino accanto al Colosseo partirà la Grab Bike: 20 chilometri in bici fino al Circo di Massenzio, lungo il Grande Raccordo Anulare delle bici. Da non perdere anche l'Appia tour campano, dalla Reggia di Caserta alle Acque di Adriano, e i 30 costumi d'epoca a Santa Maria a Vico (Ce). Info: www.appiaday.it
ansa
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