440 km di percorsi e sentieri permettono di vivere l’entroterra ligure dal confine francese
alla Toscana in tutta la sua varietà e unicità. Si tratta dell’Alta Via dei Monti Liguri,
percorribile in 44 tappe, con soste in comodi rifugi e agriturismi, percorsa dall’uomo fin
dalla preistoria. Il tratto delle valli che si trovano alle spalle di Genova, città capoluogo al
centro della regione ligure, è forse il meno conosciuto, un “tesoro nascosto” che attende di
essere scoperto da chi va alla ricerca di atmosfere essenziali. Le tappe dalla 21 alla 26,
per un totale di 55 km circa, vanno dal Passo del Faiallo, da cui si gode un bel panorama
di Genova, fino al Passo del Turchino, senza mai perdere di vista la costa, e a seguire, tra
monti, borghi e paesaggi incontaminati, Praglia, il Passo della Bocchetta, il Passo dei
Giovi fino a Crocetta di Orero dalla quale è possibile organizzare escursioni fino al sistema
dei forti che circondano la città di Genova. Viceversa chi si trova a Genova può
organizzarsi un itinerario periurbano che gli consente di visitare i forti e poi raggiungere
l’Alta Via. Una soluzione di particolare fascino è quella di utilizzare il trenino a scartamento
ridotto che parte da Genova in Piazza Manin e raggiunge in un’ora il paesino di Casella.
A piedi in bicicletta o in auto sono molte località suggestive e la possibilità di sperimentare
l’autentica cucina ligure, le torte salate il pesto genovese e le fritture ad esempio, come
alla Cascina Castello che si trova a Serra Riccò. Chi percorre l’Alta Via che attraversa il
genovesato, dopo la tappa 26, proseguendo verso Levante, alla Scoffera, trova un
sentiero che dal Monte Lavagnola conduce al Monte Antola. Si tratta di una deviazione
che a primavera può riservare la sorpresa mozzafiato della fioritura del narciso che dopo
la neve d’inverno ricolora il monte di bianco.
fonte: https://www.genovatornainvilla.net
segnalazione web a cura di Turismo Culturale
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