"Nella seduta di mercoledì 10 luglio l’Aula della Camera ha approvato il disegno di legge: Delega al Governo in materia di turismo (C. 1698-A). Il provvedimento, che passa ora all'esame del Senato, delega il Governo a varare uno o più decreti legislativi sul turismo.
In particolare, il disegno di legge prevedere che il Governo emani nuove disposizioni per la regolamentazione di settori turistici emergenti, tre cui:
- il turismo sostenibile, basato su un’offerta turistica in cui l’attrattiva sia fondata sul mantenimento dell’integrità culturale, dei processi ecologici essenziali, della diversità biologica e dei sistemi di vita dei territori interessati;
- il turismo sanitario e termale, basato su un’offerta di viaggio e di permanenza finalizzata alla cura della salute e alla ricerca del benessere, che prevede trattamenti sanitari specifici e l’assistenza di personale medico professionalmente qualificato;
- il turismo rurale, inteso come sviluppo di un’attrattiva fondata sulla riscoperta delle aree rurali caratterizzate dalla coltivazione, dall’allevamento e dalla produzione di prodotti locali enogastronomici;
- l’ittiturismo, inteso come un’offerta turistica fondata sulla valorizzazione delle tradizioni e della cultura del mare, dei laghi, dei fiumi e delle lagune, anche attraverso l’enogastronomia, nell’ambito dei territori costieri che presentano caratteri comuni sotto il profilo naturale, culturale, marittimo e ambientale;
- il turismo esperienziale, basato su un’attività connessa allo sviluppo di una specifica forma di offerta turistica finalizzata, tramite l’esperienza diretta, alla promozione e alla valorizzazione dei mestieri che caratterizzano l’identità di ciascun territorio e che sono riconosciuti per il loro alto valore artistico, ingegneristico e di tradizione;
- il turismo delle radici, basato sullo sviluppo di un’offerta turistica di ritorno volta a promuovere e a favorire la riscoperta delle proprie radici da parte delle comunità di italiani residenti all’estero.
Il progetto dispone, tra l’atro, di armonizzare con il diritto europeo la normativa nazionale in materia di turismo, nei limiti delle competenze statali, tenuto conto delle esperienze regionali già maturate in materia, mediante il riordino e l'aggiornamento della normativa in materia di professioni turistiche con la previsione di specifiche disposizioni per il contrasto dell'esercizio abusivo delle stesse professioni, anche con modalità telematiche professioni turistiche; inoltre, è prevista la revisione e l'aggiornamento della normativa relativa alla classificazione delle strutture alberghiere, tenendo anche conto degli standard qualitativi riconosciuti a livello europeo, nonché delle nuove forme di ospitalità, con definizione degli ambiti di attività e della tassonomia delle strutture ricettive ed extra-alberghiere, rafforzando le misure di contrasto dell'abusivismo nel settore e assicurando la trasparenza dell'offerta e la tutela della concorrenza."
fonte: 'Ufficio nazionale per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport della Conferenza Episcopale Italiana
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