Ogni giorno alle 15 in Auditorium
Intesa Sanpaolo B3
i convegni che rappresentano il filo conduttore della manifestazione
i convegni che rappresentano il filo conduttore della manifestazione
Rimini, 11 ago. 2019 - Da dove nasce l’io? Da dove viene
il “volto” di ciascuno di noi? Cosa dà peso e significato irriducibile al nostro
nome? I versi tratti da una poesia di Karol Wojtyla, che danno il titolo al
Meeting 2019, mettono a fuoco il fatto che il proprio nome, cioè la propria
consistenza umana, nasce da quello che si fissa, e cioè dal rapporto con un
altro da sé. Nell’edizione del Quarantennale del Meeting saranno soprattutto i
convegni che si tengono ogni giorno, alle 15.00 nell’Auditorium Intesa
Sanpaolo B3 a svolgere questi temi, come un filo conduttore della
manifestazione. Gli incontri delle 15 coinvolgeranno personaggi di primo piano
della politica e della scienza, della cultura e dell’arte su temi che poi
ritroveremo in mostre, convegni, spettacoli del Meeting.
L’incontro inaugurale vedrà, come ogni anno, una
personalità al vertice delle istituzioni riflettere sulle opportunità che i temi
del Meeting offrono alla crescita sociale del nostro Paese: domenica 18 agosto
il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati parlerà di
“Persona e amicizia sociale”, con l’introduzione di Emilia Guarnieri,
presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, e del presidente
della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini.
Lunedì 19 agosto il tradizionale approfondimento sul
titolo del Meeting sarà invece svolto da Guadalupe Arbona Abascal,
critico letterario, editore, docente di Letteratura spagnola e di Letteratura
comparata e scrittura creativa all’Università Complutense di Madrid.
Martedì 20 tornerà al Meeting, a un anno di distanza, il
segretario generale della Lega Musulmana Mondiale Muhammad Bin Abdul Karim
Al-Issa. Il suo dialogo su “Estremismi e convivenza” con il politologo
francese Olivier Roy costituirà il vertice di un’ampia serie di dibattiti
e laboratori dedicati al rapporto con il mondo mediorientale e arabo in
generale.
Mercoledì 21 sarà ancora a tema la politica
internazionale, con un altro fondamentale filone di ricerca, quello sulle nuove
prospettive europee: il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, il
segretario per i rapporti con gli Stati della Santa Sede Richard Paul
Gallagher e il presidente del Delors Institut Enrico Letta si
confronteranno su “Diritti, doveri. Europa: 1979-2019”, appuntamento principale
del ciclo curato da Luciano Violante.
Giovedì 22 agosto l’incontro “Aleppo: un nome e un
futuro” vedrà il racconto su dolori e speranze della città siriana curato da
quattro relatori da essa provenienti: il vicario apostolico George Abou
Khazen, il muftì Sheikh Mahmud Assam, padre Firas Lufti,
responsabile del Terra Sancta College e del Franciscan Care Center di Aleppo e
Binan Kayyali, direttrice del Franciscan Care Center.
Due dibattiti culturali chiuderanno la settimana.
Venerdì 23 Thomas Georgeon, postulatore dei martiri d’Algeria e Javier
Prades Lopez, rettore dell’Università San Damaso di Madrid, introdotti da
Stefano Alberto, docente di Teologia alla Cattolica di Milano, saranno
protagonisti dell’incontro “Liberi di credere”; infine sabato 24 il Meeting
ricorderà “I 50 anni del primo atterraggio dell’uomo sulla luna” Roberto
Battiston, docente di Fisica all’Università di Trento, l’astronauta Paolo
Nespoli e l’ingegnere aerospaziale Mauro Prina. (V.C.)
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale
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