Torino, storia e curiosità del Parco del Valentino





Il Parco del Valentino, situato lungo le rive del Po, è uno dei simboli indiscussi di Torino. Con i suoi 550.000 mq si estende dal ponte monumentale Umberto I al ponte Isabella, quindi da Corso Vittorio Emanuele II a Corso Dante. Si tratta della più famosa ed antica aerea verde della città e si distingue per il suo patrimonio naturalistico. L’origine del nome è incerta, in molti sostengono che, anticamente, sul luogo sorgesse una cappella intitolata a San Valentino. Se in epoca medievale esisteva una zona chiamata Valenino, durante il Seicento vi si indicava il Castello dei Savoia. ;a fu nella seconda metà dell’Ottocento che il capoluogo piemontese venne travolto da un’intensa ondata di urbanizzazione ed iniziarono i lavori che diedero l’impronta romantica al parco secondo il progetto del paesaggista francese Barillet- Dechamps che fece realizzare una migliore sistemazione di viali, boschetti, vallette artificiali.

L’inaugurazione vera e propria avvenne nel 1858 in occasione dell’Esposizione Nazionale di Prodotti per l’Industria, con ulteriori lavori di ingrandimento e riqualificazione delle zone verdi all’interno delle quali vennero costruiti il Borgo Medievale e il Palazzo di Torino Esposizioni. A questi si aggiunsero nel corso degli anni altre strutture come il tiro a segno, la sede della Società ginnastica d’Italia, quella del circolo di canottaggio e di ciclisti. Il Castello del Valentino, Patrimonio Unesco, è oggi proprietà del Politecnico di Torino ed ospita i corsi di Architettura e può essere visitato tramite tour guidati.

Altrettanto interessante è il Borgo Medievale, a cui si accede tramite un ponte levatoio per entrare in una realtà fatta di portici, fontane, botteghe artigiane e giardini all’interno delle mura merlate in un percorso che porta indietro nel tempo. Annesso al Castello del Valentino vale la pena la visita all’Orto Botanico, cosi come non bisogna lasciarsi sfuggire la Fontana dei 12 mesi e il Giardino Roccioso con ruscelli, fontane e stradine lastricate. La parte naturalistica si fa forte della presenza di pioppi, faggi, larici, platani e querce che offrono la possibilità di ammirare il foliage, mentre in primavera ed estate non mancano fiori colorati di vario genere. Tra gli animali si possono avvistare aironi cinerini, germani reali, anatre e scoiattoli. 

AL PARCO DEL VALENTINO CON UBER EATS
Nata nel 2014 a Los Angeles come progetto sperimentale, con 350 città raggiunte in 36 paesi nel mondo, la piattaforma di food delivery di Uber consente di prenotare da app o all’indirizzo: www.ubereats.com e dà accesso ad un’ampia selezione di ristoranti in grado di soddisfare ogni genere di palato: dai puristi della cucina tradizionale italiana o di quella salutare e vegana agli amanti dello street food.

UBER EATS IN ITALIA
In Italia Uber Eats è presente in 9 città (Milano, Roma, Torino, Napoli, Firenze, Bologna, Trieste, Rimini e Reggio Emilia) ed offre il servizio a 2.500 ristoranti, per un totale di 165.000 piatti disponibili sulla piattaforma

turismo.it

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