(di Alessandra Moneti) (ANSA) - ROMA, 8 FEB - Cresce la passione per
l'enoturismo, e a muoversi per esperienze del gusto sono sempre più
spesso giovani e giovanissimi. In questo contesto l'Italia ha un'offerta
molto competitiva per i wine&oil lover, posizionandosi al top,
grazie anche al traino della città creative Unesco, rispetto ai
competitor della vecchia Europa.
È quanto emerge Rapporto sul turismo enogastronomico 2020, presentato da Roberta Garibaldi, docente universitario di Tourism Management, alla vigilia della Bit, appuntamento fieristico in cartellone dal 9 all'11 a Milano.
Il 53% dei viaggiatori nel mondo si dichiara "turista enogastronomico" afferma l'autrice del report che evidenzia il quadro positivo per il Sistema Italia, con il Belpaese ai vertici in sette degli indicatori considerati: produzioni di eccellenza, aziende vitivinicole, aziende olearie, imprese di ristorazione, musei del gusto, birrifici e Città Creative Unesco legate all'enogastronomia. "Dal 2016 si evidenzia un incremento del +12% degli enoturisti nei Paesi occidentali. I Millennials guidano il trend mentre si affacciano i nuovi "super foodie", i nati della Generazione Z: viaggiatori frequenti che già mostrano un alto interesse verso il cibo" precisa l'autrice del report pubblicato sotto l'egida della World Food Travel Association e l'Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. I turisti internazionali di tutte le nazionalità mappate (Francia, Regno Unito, Canada, Stati Uniti d'America, Messico e Cina) si definiscono prevalentemente "eclettici" nella scelta delle esperienze, solo per i francesi prevale il tema dell'autentico, del locale e del gourmet. Dal web emergono poi alcuni temi su cui puntare: "food truck" - cibo di strada - sono tra le esperienze più vissute e più ricercate sul web, i ristoranti e i bar storici e le dimore storiche sede di aziende di produzione agroalimentare, le visite ai produttori extra vino, e infine i corsi di cucina", sottolinea l'esperta. Tra i prodotti-icona della tavola italiana, il gorgonzola e la pizza sono i prodotti italiani ad Indicazione Geografica più ricercati sul web tra il 2017 e il 2019. Tra i trend topic di Internet tra Novembre 2019 e Gennaio 2020 per gli utenti di Stati Uniti, Cina, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito figurano prodotti e piatti tipici, tra i quali spiccano, oltre alla pizza, gli arancini, l'ossobuco, il Parmigiano Reggiano e il Pecorino romano; tra le produzioni vitivinicole "Sparkling wine", i vini dell'Alto Adige e il Chianti (dati Semrush). Le eccellenze agroalimentari e vitivinicole sono capillarmente diffuse su tutto il territorio nazionale. L'Emilia-Romagna è la regione con il maggior numero di prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica, il Piemonte detiene il medesimo primato per i vini, la Campania per i Prodotti Agroalimentari Tradizionali. La Lombardia vanta invece il primato nell'offerta ristorativa, sia in termini di imprese, sia di ristoranti di eccellenza segnalati sulle principali guide (la Guida Michelin Italia, la guida de l'Espresso I Ristoranti e i Vini d'Italia, la guida Gambero Rosso Ristoranti d'Italia), oltre ad annoverare il maggior numero di micro-birrifici e brew pub in Italia. La Toscana risulta essere la prima regione per numero di agriturismo, sia in termini assoluti, sia per le differenti tipologie di servizio offerto. Analizzando il trend degli ultimi tre anni, il Centro-Sud risulta essere la macro-area più dinamica, con i maggiori incrementi nell'offerta, conclude l'analisi.
È quanto emerge Rapporto sul turismo enogastronomico 2020, presentato da Roberta Garibaldi, docente universitario di Tourism Management, alla vigilia della Bit, appuntamento fieristico in cartellone dal 9 all'11 a Milano.
Il 53% dei viaggiatori nel mondo si dichiara "turista enogastronomico" afferma l'autrice del report che evidenzia il quadro positivo per il Sistema Italia, con il Belpaese ai vertici in sette degli indicatori considerati: produzioni di eccellenza, aziende vitivinicole, aziende olearie, imprese di ristorazione, musei del gusto, birrifici e Città Creative Unesco legate all'enogastronomia. "Dal 2016 si evidenzia un incremento del +12% degli enoturisti nei Paesi occidentali. I Millennials guidano il trend mentre si affacciano i nuovi "super foodie", i nati della Generazione Z: viaggiatori frequenti che già mostrano un alto interesse verso il cibo" precisa l'autrice del report pubblicato sotto l'egida della World Food Travel Association e l'Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. I turisti internazionali di tutte le nazionalità mappate (Francia, Regno Unito, Canada, Stati Uniti d'America, Messico e Cina) si definiscono prevalentemente "eclettici" nella scelta delle esperienze, solo per i francesi prevale il tema dell'autentico, del locale e del gourmet. Dal web emergono poi alcuni temi su cui puntare: "food truck" - cibo di strada - sono tra le esperienze più vissute e più ricercate sul web, i ristoranti e i bar storici e le dimore storiche sede di aziende di produzione agroalimentare, le visite ai produttori extra vino, e infine i corsi di cucina", sottolinea l'esperta. Tra i prodotti-icona della tavola italiana, il gorgonzola e la pizza sono i prodotti italiani ad Indicazione Geografica più ricercati sul web tra il 2017 e il 2019. Tra i trend topic di Internet tra Novembre 2019 e Gennaio 2020 per gli utenti di Stati Uniti, Cina, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito figurano prodotti e piatti tipici, tra i quali spiccano, oltre alla pizza, gli arancini, l'ossobuco, il Parmigiano Reggiano e il Pecorino romano; tra le produzioni vitivinicole "Sparkling wine", i vini dell'Alto Adige e il Chianti (dati Semrush). Le eccellenze agroalimentari e vitivinicole sono capillarmente diffuse su tutto il territorio nazionale. L'Emilia-Romagna è la regione con il maggior numero di prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica, il Piemonte detiene il medesimo primato per i vini, la Campania per i Prodotti Agroalimentari Tradizionali. La Lombardia vanta invece il primato nell'offerta ristorativa, sia in termini di imprese, sia di ristoranti di eccellenza segnalati sulle principali guide (la Guida Michelin Italia, la guida de l'Espresso I Ristoranti e i Vini d'Italia, la guida Gambero Rosso Ristoranti d'Italia), oltre ad annoverare il maggior numero di micro-birrifici e brew pub in Italia. La Toscana risulta essere la prima regione per numero di agriturismo, sia in termini assoluti, sia per le differenti tipologie di servizio offerto. Analizzando il trend degli ultimi tre anni, il Centro-Sud risulta essere la macro-area più dinamica, con i maggiori incrementi nell'offerta, conclude l'analisi.
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