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Settimane bianche, Covid ha frenato annata eccezionale

  La pandemia ha fatto tirare il freno a quella che sarebbe potuta essere una stagione di montagna invernale e settimane bianche davvero performante, anche perché il lockdown ha coinciso anche con la presenza di piste eccellenti, temperature perfette e abbondante innevamento nella maggior parte delle località dell'arco alpino. A differenza di altri comparti del settore turistico - ad esempio le città d'arte, messe completamente in ginocchio dal Covid 19 - quello invernale ha potuto lavorare nei due periodi clou della stagione, vale a dire a Natale-Capodanno e a Carnevale. Purtroppo, proprio quando la stagione era ancora pienamente attiva e diverse destinazioni stavano segnando interessanti incrementi di presenze e fatturato (tra il +8% e il +17%), gli impianti hanno dovuto chiudere: dal 10 marzo le destinazioni montane si sono spente portando il dato di fine stagione in negativo, con riduzioni a doppia cifra. Emerge dal consuntivo 2019/2020 di Skipass Panorama Turismo di Jfc. Complessivamente, questa stagione invernale ha segnato una riduzione delle presenze - dato nazionale - del -19,1%, con una riduzione degli arrivi ancora più marcata, pari al -20,9%. Per quanto riguarda il fatturato dell'intero comparto - nel suo complesso territoriale - lo stesso ha registrato un decremento leggermente inferiore, pari al -16,3%. Sulla base di questi indicatori di carattere generale, il consuntivo della stagione invernale 2019/2020 risulta quindi nettamente inferiore rispetto alla passata stagione invernale, con variazioni in negativo decisamente rilevanti. Secondo Skipass Panorama Turismo si attesta a 3 miliardi 751 milioni di euro il fatturato del sistema ospitale nella sua complessità di strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere con un decremento del -18,7%, pari a una perdita di fatturato (rispetto alla passata stagione invernale) di 862,8 milioni. E' di 3 miliardi 891 milioni di euro il fatturato dei servizi quali noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass ed impianti di risalita vari, etc., vale a dire i servizi collegati alla pratica delle discipline sportive sulla neve con un calo del -14,9%, pari ad una perdita di fatturato di 681,4 milioni. E' pari a 1 miliardo 69 milioni l'ulteriore fatturato generato da altri servizi quali ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento. Il decremento in questo caso è del -12,5%, pari ad una perdita di fatturato di 152,7 milioni. Il fatturato complessivo di questo importante sistema economico è sceso a quota 8 miliardi 712 milioni, segnando una perdita complessiva pari a 1 miliardo 696 milioni (-16,3%). Per quanto riguarda le presenze, le medesime sono calate complessivamente del -19,1%, con una più marcata riduzione per quanto riguarda i flussi stranieri (-22,1%) rispetto al decremento segnato dalle presenze nazionali, che hanno chiuso la stagione invernale con un -15,9%. (ANSA).

turismo / Ansa



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