A Tirana inaugurata la Alban Tower un grattacielo senza pilastri

AGI - Dopo lo Stadio Nazionale dell’Albania, Marco Casamonti, con il suo studio Archea Associati, firma un altro dei più importanti simboli architettonici della città di Tirana realizzando nella capitale albanese una torre di oltre 100 metri di altezza dal design originale ed evocativo.

Il progetto è stato avviato 18 anni fa e si è concluso nonostante una serie di eventi avversi, a cominciare dalla crisi economica del 2008, passando per il violento terremoto del 2019, a cui l’edificio ha resistito con straordinaria forza anche per effetto di una concezione strutturale assolutamente innovativa e originale. 

L’edificio, infatti, a differenza dei normali gratticieli, ma come un'antica torre, è stato ideato come un tubo cavo in calcestruzzo traforato da misurate aperture per cui ogni piano risulta privo di pilastri.

La facciata rimanda ancora alla metafora dell’albero con una parte basamentale - il tronco - realizzata in solidi pannelli di calcestruzzo pigmentato di colore verde con incastonate piccole gemme circolari di vetro di murano di cinque diversi colori. Funzionalmente il complesso è destinato interamente a uffici, dove ha trovato sede anche l’ambasciata di Israele in Albania, mentre la parte più alta dell’edificio ospita un cafè, un ristorante panoramico, oltre a un centro benessere, una palestra e una piscina che occupa il tetto di una delle quattro torri. Sulla torre più alta è stata realizzata una pista di atterraggio per elicotteri.

All’inaugurazione partecipano il primo ministro dell’Albania Edi Rama, il sindaco della città di Tirana Erjon Veliaj, l’ambasciatore d'Italia in Albania Fabrizio Bucci, oltre al progettista Marco Casamonti e al proprietario Alban Xhaferi, che ha voluto realizzare quella che oggi è una delle torri più belle ed esclusive dell’intera area dei Balcani. 

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