Il programma del progetto “Le Vie dei Sacri Monti”, finanziato dalla Compagnia di San Paolo vede come punti principali di riferimento i Sacri Monti, patrimonio Unesco fin dal 2003, e i cammini che li raggiungono, sempre più frequentati da pellegrini e turisti. In questo modo si potrà riscoprire e valorizzare questo territorio, finalmente unito in una destinazione turistico-culturale di grande valore internazionale, come dimostrato dal nome “Terre dell’Alto Piemonte”, scelto dall’agenzia di promozione turistica di Biella, Vercelli e Novara.
Un grande santo e uno storico valico La prima fase dei lavori prevede di percorrere il Cammino di San Bernardo dal Sempione a Novara. La figura di questo grande santo è stata rivalutata lo scorso anno a Novara, dove si trovano le sue spoglie, in occasione del millenario della nascita, avvenuta ad Aosta attorno all’anno 1020. Ma quest’anno ricorre anche il secolare anniversario della proclamazione a “patrono dei montanari e degli alpinisti” voluta nel 1923 da Pio XI, il papa alpinista.
Sarà anche l’occasione per conoscere la storia di uno dei valichi più importanti dell’arco alpino e delle strade che collegavano Francia e Svizzera con la Pianura Padana. Il Passo del Sempione, 2005 metri, segna il punto di incontro tra le Alpi Pennine, a ovest, e le Alpi Lepontine a est. Mette in comunicazione il bacino del fiume Rodano, tributario del Mar Tirreno, con quello del Po, confluente del Mar Adriatico. È il valico stradale più basso esistente tra il Monginevro e il Lucomagno, per oltre 350 chilometri di catena alpina, dove si trovano i più alti massicci.
Dai Romani ai Walser, a Napoleone Già nel 47 d.C. venne edificata dai Romani una prima mulattiera militare che nel secolo successivo prende viene chiamata Via Settimia, a testimoniare un primo traffico commerciale tra i due versanti. Attorno all’anno Mille le diverse vie alpine verso le terre dei Franchi prendono il nome di Via Francigena o Francisca, come quelle del vescovo Sigerico e in particolare di San Bernardo di Aosta, che sul Sempione e sugli altri valichi valdostani fonda i primi ospizi di ricovero e soccorso. In questa parte delle Alpi si assiste, a partire del XIII secolo, alle migrazioni walser e all’aumento dei flussi commerciali, e Novara diventa crocevia per i traffici verso Genova e verso Milano.
L’apertura di passaggi più facili, come quelli del Gottardo per i commerci con l’Europa centrale e delle vie del Moncenisio e Monginevro verso la Francia, farà perdere al Sempione parte della sua importanza. Un deciso rilancio del Sempione avvenne nella seconda metà del Seicento grazie al barone vallesano Kaspar Jodock von Stockalper, che traccerà un percorso ardito, tuttora valido per gli escursionisti. Ma sarà Napoleone, a inizio 1800, a trasformare la mulattiera in strada carrozzabile, allo scopo di far passare i suoi cannoni. Giusto un secolo dopo, nel 1906, venne aperta la galleria ferroviaria del Sempione, a certificare l’inizio del traffico dell’epoca moderna. Il gradiente altitudinale.
Il viaggio a piedi dalle Alpi alla pianura permette di conoscere bene lo straordinario paesaggio che intercorre tra la piana novarese, mediamente a 200 metri di altitudine, e il Monte Rosa, oltre i 4600 metri. Si tratta di un “gradiente altitudinale” unico al mondo, per brevità di spazio e per ricchezza di valori ambientali. E sono le acque a mediare questa ricchezza, come fonte di energia in Ossola e sorgente di salute a Bognanco e Crodo, per poi diventare preziose per le culture vitivinicole e indispensabili per il riso.
Il grandioso lavoro geologico fatto dai ghiacciai ha disegnato la valle ossolana e scavato i laghi prealpini, ma ha caratterizzato anche l’economia della zona, conosciuta nel mondo per i suoi graniti e i suoi marmi. Un sistema virtuoso In questo spettacolare ambiente naturale che man mano sfuma abbassandosi di livello, si inseriscono storia e cultura per mano dell’uomo, con borghi di antica formazione, ville e castelli.
Sorgono così i Sacri Monti e innumerevoli santuari, dal Sacro Monte di Orta, realizzato a partire dal 1591, al Calvario di Domodossola, costruito dal 1656 sui resti di un medievale castello. Il primo vede una dedicazione unica al mondo, quella per la vita di san Francesco, il secondo riprende la tradizionale Via Crucis e la vita di Cristo, secondo i canoni controriformisti dell’epoca. Al centro dell’Alto Piemonte il Cammino di San Bernardo incontra il Grando Tour del Lago d’Orta e incrocia il Cammino di San Carlo. Insieme creano un sistema viario e virtuoso di grande interesse che permette di variare a piacimento gli obiettivi e che trova nei Sacri Monti il giusto compendio all’impegno fisico e spirituale del cammino.
Le otto tappe di settembre sul versante italiano
Il programma di settembre del Cammino di San Bernardo prevede otto tappe, frazionate in tre tempi. Si parte con il versante italiano, lunedì 11 settembre dal Passo del Monscera per arrivare a Graniga di Bognanco, martedì si arriverà al Sacro Monte Calvario di Domodossola e mercoledì si concluderà a Vogogna questa prima fase.
Lunedì 18 settembre si riparte da Vogogna per raggiungere prima Gravellona Toce e poi il giorno successivo Orta San Giulio, dove siamo attesi al Sacro Monte. La parte conclusiva del Cammino inizia lunedì 25 settembre con la tappa da Orta a Borgomanero, continua il giorno successivo con meta la splendida chiesa della SS. Trinità di Momo, per concludersi mercoledì 27 settembre con il percorso che ci porterà al Duomo di Novara. Ogni giornata prevede mediamente una ventina di chilometri di cammino e all’arrivo ai posti tappa sono previsti incontri con le autorità e le associazioni locali.
Per coloro che voglio camminare con noi ecco i luoghi per raggiungerci
Lunedì 11 settembre dal passo del monscera a Graniga fraz di Bognanco , appuntamento ore 9,30 alpe e chiesa di san bernardo – bognanco alta
Martedì 12 settembre da Graniga al Sacro monte calvario di Domodossola , appuntamento alle ore 8,30 nella chiesa parrocchiale di san lorenzo via Roma
Mercoledì 13 settembre da Domodossola Sacro Monte Calvario a Vogogna, appuntamento ore 8,30 al sacro monte calvario di Domossola
Lunedì 18 settembre da Vogogna a Gravellona Toce, appuntamento ore 8,30
davanti alla chiesa parrocchiale di Vogogna
Martedì 19 settembre da Gravellona Toce a Orta Sacro Monte, appuntamento ore 8,30 stazione f.s. Gravellona Toce
Lunedì 25 settembre da Orta Legro a Borgomanero, appuntamento ore 8,30 a Legro stazione f.s. Martedì 26 settembre da Borgomanero a Momo, appuntamento ore 8,30 a Borgomanero Piazza San Gottardo
Mercoledì 27 settembre da Momo a Novara, appuntamento ore 8,30 a Momo alla chiesa della S.S. Trinità SS 229
ossolanews.it
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