Turismo: la vacanza in campagna resiste alla crisi

Turismo Verde-Cia rileva la "tenuta" dell'agriturismo, che fa registrare nei primi otto mesi dell'anno un lieve aumento (+1%). Complice il "boom" di agosto con 1,5 milioni di presenze e i prezzi rimasti invariati.
    Nell'anno in cui il turismo italiano crolla e le ferie d'agosto subiscono un calo "storico", la vacanza in campagna resiste alla crisi e tiene rispetto alle altre categorie ricettive, riuscendo a spuntare nei primi otto mesi del 2012 un leggero aumento di poco superiore all'1 per cento. Complici i prezzi invariati e la scelta degli italiani di soggiorni brevi in localita' vicine. Lo afferma la Turismo Verde, l'associazione nazionale agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori, in occasione della diffusione dei dati di Federalberghi sull'andamento della stagione turistica. Un segno piu' -spiega Turismo Verde-Cia- che e' trainato dai picchi di presenze registrati soprattutto nel week-end di Pasqua, nei lunghi ponti del 25 aprile e del primo maggio e nel periodo estivo agli sgoccioli. In particolare, il "boom" di agosto con piu' di 1,5 milioni di ospiti e le prenotazioni di settembre fanno prevedere un aumento di soggiorni in campagna stimato fino al 3 per cento. La crisi, quindi, ha almeno in parte risparmiato l'agriturismo, che per molti italiani ha rappresentato la formula ideale per un'estate improntata al risparmio e condizionata dal potere d'acquisto sottoterra e dal caro-benzina alle stelle: tutti fattori che hanno "accorciato" le rotte e i tempi dei soggiorni. Ma a premiare la vacanza in campagna e' stata soprattutto la politica accorta della categoria, che ha puntato moltissimo sulle offerte rivolte ai week end lunghi e ai soggiorni settimanali, moltiplicando i "last minute" e i "pacchetti" sempre piu' personalizzati (offerte coppia, offerte famiglia, percorsi benessere).
agi