A Eurochocolate una scatola di cioccolatini di 5 metri Festival internazionale cioccolato a Perugia da 19 a 28 ottobre

Maxi Scatola di Cioccolati lunga 5 metri per festeggiare i 25 anni di Eurochocolate © Ansa
Sarà una scatola di cioccolatini di 5 metri di lunghezza contenente 25 prelibatezze assortite realizzate con cioccolato bianco, al latte, gianduia e fondente a festeggiare i 25 anni di Eurochocolate, festival internazionale del cioccolato in programma a Perugia dal 19 al 28 ottobre. La scatola di cioccolatini, costruita in collaborazione con il ChocoScultore Andrea Gaspari, sarà allestita sul palco della manifestazione presente in Piazza IV Novembre. 

L'evento, nato nel 1994 e che vanta il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia, della Camera di Commercio di Perugia, dell'Organizzazione internazionale del cacao (Icco-International Cocoa Organization) e di Fairtrade Italia, ha tra i suoi principali appuntamenti "Eurochocolate World", sezione dedicata ai Paesi produttori di cacao che prevede un summit Internazionale, degustazioni di cacao e attività ludico-didattiche per grandi e piccoli con la partecipazione di Camerun, Costa d'Avorio, Ecuador, Messico, Perù, Repubblica Dominicana e Saõ Tomé e Príncipe. Confermato anche per questa edizione il "Chocolate Show", emporio del cioccolato con oltre 6mila referenze di prodotti, proposti da più di cento firme del dolciario, artigianale e industriale, italiano e internazionale.

Non mancheranno i cooking show realizzati in collaborazione con la Scuola di Cucina Peccati di Gola e gli appuntamenti "Cioccolata con l'autore".
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

In Italia un'azienda agricola su quattro è guidata da donne

In Italia un'azienda agricola su quattro è guidata da donne © ANSA
In Italia più di un'azienda agricola su quattro è guidata da donne, con il 45% delle circa 215 mila imprese in rosa che si concentra al sud dalla Sicilia alla Puglia, dalla Calabria alla Campania, dalla Basilicata al Molise. E' quanto emerge da un'elaborazione di Coldiretti su dati Unioncamere, in occasione della Giornata mondiale delle donne rurali che ha visto l'elezione di Monica Merotto, nuova responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti la maggiore associazione femminile di categoria. Allevatrice di bovini Limousine e produttrice di olio e vino in Toscana, Merotto sarà affiancata per i prossimi cinque anni da una giunta formata dalle due vice presidenti Rita Licastro, olivicoltrice della Calabria e Chiara Bortolas coltivatrice di ortaggi in Veneto; oltre a Elisabetta Secci dalla Sardegna, Wilma Pirola dalla Lombardia, Cristina Adelmi dalla Liguria, Margherita Scognamillo dalla Sicilia, Floriana Fanizza dalla Puglia e Antonella Di Tonno dall'Abruzzo.

"Lo spazio femminile - sottolinea Merotto - è un laboratorio di idee e un'opportunità di impegno verso la collettività che intendiamo promuovere con continuità in un rapporto di equilibrio tra dirigenti, istituzioni e società". Tra gli elementi di novità, rileva Coldiretti, è l'arrivo sui campi di imprenditrici che hanno seguito percorsi formativi diversi dall'agricoltura. La neo presidente di Donne Impresa, ad esempio, è laureata in Storia dell'Arte Medioevale e aveva iniziato una carriera universitaria prima di tornare alla terra; la vice presidente Licastro aveva iniziato come avvocato in Aspromonte prima di dedicarsi a olio ed olive a Cosoleto (Reggio Calabria), mentre l'altra vice presidente Bortolas è una biologa molecolare che adesso guida la sua azienda di ortaggi a Belluno. 

Cia, donne rurali 43% forza lavoro in paesi via di sviluppo 
"Le donne rurali nei paesi in via di sviluppo rappresentano il 43% della forza lavoro e producono la maggior parte del cibo disponibile con un ruolo primario per la sicurezza alimentare; sono le vere eroine del nuovo mondo" afferma l'Associazione Donne in Campo di Cia-Agricoltori Italiani. "Le donne che vivono e lavorano nelle zone rurali - afferma la presidente nazionale Pina Terenzi - sono lì come presidio, creano vere e proprie comunità, a volte dal nulla, affrontando con coraggio i problemi che la zona rurale presenta. Basti pensare alla difficoltà di gestire una famiglia per mancanza di servizi a supporto o la mancanza di banda larga per ancora molte zone". Sempre più spesso le donne che compiono questa scelta hanno origini antiche e legami affettivi con quei territori che vogliono riportare in vita con il lavoro e l'aiuto nella comunità. "Sono donne che fanno impresa nelle zone rurali per vocazione - conclude Terenzi - svolgendo il lavoro con un sentimento che va al di là del mero business; intendono davvero gettare le basi per costruire un futuro agricolo migliore, sopportando sforzi oltre le proprie possibilità".

Confagri, contributo femminile ad agricoltura è strategico"E' fondamentale il contributo femminile all'agricoltura per lo sviluppo sostenibile dell'agroalimentare, un settore che in Italia ha un giro d'affari di 190 miliardi di euro pari al 17% del Pil" afferma la presidente di Confagricoltura Donna, Gabriella Poli. Il divario tra uomini e donne nella classifica mondiale del Gender Gap Index è in caduta libera, ricorda la presidente, con l'Italia terzultima in Europa, dopo Cipro e Malta e preceduta da Grecia, Lussemburgo e Austria. "Ci auguriamo un impegno 'verde rosa' delle Istituzioni per garantire l'inclusione, la parità di genere e la formazione - precisa la presidente - in modo da favorire l'insediamento, la permanenza e la crescita dell'imprenditoria femminile in agricoltura che sfiora il 29%". Le donne sono il perno delle aziende a conduzione familiare e hanno un ruolo chiave nella sostenibilità economica e sociale, precisa l'associazione, secondo la quale occorre contare su strumenti di conciliazione, di supporto per l'accesso al credito e di diffusione della cultura di impresa. Promuovere l'imprenditoria femminile, conclude la presidente, "permette di fare sistema, creare reddito, sviluppare occupazione e tutelare il nostro territorio".

Copagri, da sempre a fianco delle donne ruraliLa Copagri ha sempre sostenuto le donne nell'avvio di attività imprenditoriali agricole e soprattutto nei delicati passaggi per il ricambio generazionale, anche se la strada da fare è ancora lunga" afferma il presidente della Copagri, Franco Verrascina. Secondo la Copagri, la naturale propensione femminile all'innovazione, la capacità di adattamento, il legame più forte che le donne hanno con la terra e con il territorio sono elementi vincenti delle aziende agricole a conduzione femminile, che spesso si caratterizzano per multifunzionalità, maggiore personalizzazione del prodotto, valorizzazione di cultura, tradizione e saperi locali; un valore aggiunto che va sostenuto con adeguate risorse e politiche. "Il valore delle donne rurali, infine, - conclude Verrascina - non è commisurato solamente al grande lavoro che svolgono, dal momento che la loro importanza sta anche nel contribuire al sostegno economico e sociale delle proprie comunità che sempre più spesso portano avanti affrancandosi da un sistema patriarcale dal quale sono state penalizzate". 
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Acqua e relax, ecco le 8 migliori terme gratuite d'Italia

Bagni di San Filippo © Ansa

Il ritorno dalle vacanze è sempre traumatico e se riprendere le attività giornaliere può causare malumori, pianificare il prossimo viaggio può aiutare a risollevare lo spirito. I dati di momondo.it confermano, infatti, che quasi metà degli italiani (54%) soffre del cosiddetto “holiday blues” – ammettendo di sentirsi triste o demoralizzato dopo le ferie – e quasi un quarto (23%) ammette che cercare una nuova meta da visitare li aiuti a rendere più gradevole il rientro. Per ispirare e supportare gli italiani in questo momento ecco la lista delle 8 migliori terme gratuite - o quasi - in Italia, dove regalarsi del relax a portata di qualsiasi budget.
Nord Italia
Terme libere di Bormio (SO) - Se si è alla ricerca di un piacevole bagno in acqua termale immersi in un panorama mozzafiato e un senso di natura e libertà unici, la Pozza di Leonardo da Vinci è il luogo ideale. La vasca termale si trova in un bosco e garantisce quindi tranquillità e pace. Per raggiungerla basta attraversare a piedi un sentiero, ma il paesaggio lascerà soddisfatti anche i più pigri.
Centro Italia
Cascate del Mulino, Saturnia (GR) - Conosciuta per ospitare uno dei migliori stabilimenti di terme in Italia, Saturnia offre anche delle terme naturali note come “le Cascate del Mulino” o “le Cascate del Gorello”. Le “cascatelle” sono un punto di ritrovo per locali e turisti e rappresentano una meta particolarmente ambita per la loro posizione che regala un fascino unico, poiché sono immerse nel pieno della natura, fra alberi verdi e vapore naturale.
Bagni di San Filippo (SI) - Nota anche come “il fosso bianco” o come “la cascata della balena bianca”, questa vasca termale merita l’attenzione di tutti per lo spettacolo incontaminato che si crea intorno alla loro benefica acqua termale. La particolarità di queste terme naturali è l’accumulo di calcare indurito che assomiglia ad una montagna di neve, dando l’impressione di trovarsi immersi in un bagno caldo in pieno inverno! È completamente gratuita ed è una delle migliori terme libere dello Stivale. 
Terme libere delle Masse di San Sisto (VT) - Le pozze di San Sisto non sono completamente gratuite, ma sono comunque da considerarsi libere. Con un contributo di 25 euro per la tessera annuale, un’associazione di volontari ne garantisce la manutenzione. Queste vasche sono ideali se si è in compagnia di bambini, poiché sono attrezzate e lo spazio consente di lasciarli giocare senza disturbare troppo. Inoltre, è possibile alternarsi tra le diverse vasche di acqua calda a 38° e acqua fredda a 18°: un vero toccasana!
 Sud Italia
Terme libere Sorgeto (NA) - Le terme di Sorgeto sono composte da acqua che risale dal fondale marino a 90°. Bisogna fare attenzione alla bassa marea, poiché ad una temperatura così elevata si corre il rischio di ustione. In genere, il miscuglio di acqua bollente con l’acqua fredda del mare è piacevole anche d’inverno e regala una sensazione splendida a chi si immerge.
Fumarole (NA) - Le Fumarole si trovano nei pressi della località di Sant’Angelo (NA). La particolarità di queste falde termali è che presentano una risalita di vapori direttamente dalla sabbia della spiaggia dei Maronti. È il luogo ideale dove sostare a riposare la sera con la possibilità di un piacevole bagno al chiaro di luna: un’esperienza assolutamente indimenticabile!
Terme di Cerchiara (CS) - Incavata in una roccia, si trova la cosiddetta Grotta delle Ninfe, una specie di canyon in miniatura con una pozza di acqua a 30°. È piccola, ma è completamente gratuita, sempre aperta ed estremamente elegante. In alternativa, è possibile usufruire della piscina a un costo di 6 euro, anche se sarà meno “pura e naturale” della grotta, oltre che aperta solo in alcuni mesi dell’anno.
Terme di Vulcano (ME) - Pozze con acqua termale, bagni sulfurei in mare, fossa per fanghi e inalazioni: tutto questo ad un prezzo intorno ai 5 euro per godere delle terme di Vulcano. L’area non è aperta d’inverno, per questo è il caso di informarsi prima di partire. Solitamente è accessibile da aprile fino all’autunno inoltrato. L’odore di zolfo è il prezzo da pagare per i benefici dell’acqua e dei fanghi. Sconsigliato spalmare i fanghi in faccia, così come indossare costumi a cui si tiene molto, perché il tipo di acqua tende a rovinarli. Assolutamente niente gioielli.
"Pianificare a settembre un viaggio pensato per rilassarsi e staccare la spina combina due tra le attività preferite dagli italiani: tirarsi su il morale prenotando una nuova vacanza post ferie estive e concedersi una fuga all’insegna di spa e relax: nel 2018 è quasi un quinto dei viaggiatori del Bel Paese (19%) a optare per questa tipologia di viaggio" dichiara Clizia L'Abbate, Head of Regional Strategy, South East EU di momondo. "Per questo attraverso i consigli dei nostri esperti di viaggio momondo ha cercato di ispirare coloro che al rientro dalla pausa estiva cercano un break low cost per fuggire agli impegni quotidiani. Qualsiasi sia la destinazione scelta, il consiglio è di godersi la giornata!".

“Pianificare a settembre un viaggio pensato per rilassarsi e staccare la spina combina due tra le attività preferite dagli italiani: tirarsi su il morale prenotando una nuova vacanza post ferie estive e concedersi una fuga all’insegna di spa e relax: nel 2018 è quasi un quinto dei viaggiatori del Bel Paese (19%) a optare per questa tipologia di viaggio,” dichiara Clizia L'Abbate, Head of Regional Strategy, South East EU di momondo. “Per questo attraverso i consigli dei nostri esperti di viaggio momondo ha cercato di ispirare coloro che al rientro dalla pausa estiva cercano un break low cost per fuggire agli impegni quotidiani. Qualsiasi sia la destinazione scelta, il consiglio è di godersi la giornata!”
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

350 luoghi e monumenti italiani bisognosi di tutela o in stato d'abbandono



L'Arsenale di Venezia, Villa Zanelli a Savona, il Castello di Villanova a Ostuni, l'Acquedotto degli Archi di Loreto, la Torre del Salto d'Angiò ad Aragona, il centro storico di Caltanissetta: sono solo alcuni dei 350 luoghi e monumenti italiani bisognosi di tutela o in stato d'abbandono segnalati nella campagna nazionale "Lista Rossa" di Italia Nostra Onlus. Da ora in questi preziosi beni comuni spesso dimenticati sarà più facile intervenire grazie al Protocollo d'intesa siglato dall'associazione e dall'Arma dei Carabinieri e presentato a Roma, alla presenza del ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli.
L'accordo formalizza la collaborazione tra l'Arma e Italia Nostra, permettendo un dialogo più veloce ed efficiente: l'associazione segnalerà i beni storici, culturali e naturali più a rischio direttamente al Comando Generale dei Carabinieri. Quest'ultimo incaricherà il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e il Corpo Forestale di valutare le situazioni che necessitano di un intervento e di verificare la presenza di illeciti per poi coinvolgere eventualmente l'autorità giudiziaria. Proprio grazie alla "Lista Rossa", attiva dal 2011 ma rilanciata nel 2016, si può dunque avere un censimento di quei borghi, centri storici, castelli, siti archeologici, singoli monumenti che oggi sono in difficoltà: le segnalazioni, in continuo aumento (tutti possono inviarle e sul sito di italianostra.org è presente un'anteprima delle informazioni georeferenziate, con la scheda completa e le foto dei luoghi), costituiscono una mappa utile da consultare e ricca di informazioni che può concretamente facilitare il lavoro dei Carabinieri sul territorio.
"La collaborazione tra Italia Nostra e l'Arma dei Carabinieri dimostra come si possa lavorare in modo specifico a qualcosa di necessario al Paese e alla qualità di vita dei cittadini", ha detto oggi il ministro Bonisoli, sottolineando la necessità di riformare il Codice dei Beni Culturali per intervenire "con determinazione e serietà su alcuni aspetti importanti come la riduzione del consumo di suolo e la rigenerazione urbana, il paesaggio, i beni culturali e la manutenzione, per la quale bisogna trovare risorse sufficienti". "Il protocollo firmato con i Carabinieri è molto positivo perché potremo rivolgerci a un servizio dello Stato che opera con imparzialità", ha spiegato Oreste Rutigliano, ex presidente di Italia Nostra e firmatario dell'accordo. "La Lista Rossa dei beni culturali in pericolo potrebbe diventare una sorta di 112 a cui rivolgersi per segnalare un bene in sofferenza per abbandono, scarsi fondi, dissesto idrogeologico, crolli, vandalismo, etc.", ha aggiunto Mariarita Signorini, presidente di Italia Nostra, "ci siamo oggi confrontati con Carlo Cacace, segretario generale della Carta del Rischio dell'Istituto Superiore Conservazione e Restauro del Mibac, perché vorremmo far dialogare la nostra mappa georeferenziata di siti in pericolo con la Carta del Rischio, il più importante presidio a difesa del nostro patrimonio culturale".
ansa