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Al via in Liguria il festival delle percussioni, quest’anno dedicato a Ella Fitzgerald e alle donne del jazz

LAIGUEGLIA - Dal 15 al 18 giugno Laigueglia, delizioso borgo della riviera di Ponente tra i più belli d’Italia, ospita il PercFest, kermesse musicale che da 22 anni offre concerti, spettacoli, corsi e seminari gratuiti. L’edizione di quest’anno, dedicata alle donne, rende omaggio alla grande Ella Fitzgerald, icona femminile del jazz, a cent’anni dalla sua nascita. Tra le novità del festival, ideato nel 1996 dal contrabbassista Rosario Bonaccorso, c’è Artist in Residence, la presenza cioè di musicisti che tutti i giorni durante il festival offrono concerti e speciali incontri di formazione e approfondimento musicale. 
Il programma di PercFest è ricchissimo e nel cuore della baia del Sole sono attesi musicisti e spettatori che potranno assistere a concerti jazz e a jam sessions di musicisti italiani e internazionali, e a corsi, laboratori, workshop, aperitivi e afterhours dove si confronteranno artisti e percussionisti di vari generi. 
Oltre a piazza Marconi, dove è allestito il palco centrale della manifestazione, anche le strade e le piazzette di Laigueglia sono coinvolte in questi 4 giorni di musica con spettacoli, concerti e aperitivi. 
Tra i nomi più prestigiosi attesi a Laigueglia ci sono: la pianista cubana Janysett Mc Pherson, la cantautrice Letizia Gambi, la pianista Rita Marcotulli e il percussionista Minu Cinelu, l’Helga Plankensteiner Sextet; e, ancora, quattro stelle del jazz europeo: Fabio Zeppetella, Roberto Gatto, Geraldine Laurent e Emmanuel Bex.

Per conoscere tutti gli appuntamenti, le diverse performances e i musicisti partecipanti: www.percfest.it
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Viaggi all'insegna del gusto. Foodie, ecco dove trovare buon cibo in giro per il mondo

Hong Kong, San Paolo e Tokyo sono le città migliori per i foodie (appassionati di buon cibo) di tutto il mondo , che in Italia scelgono Bologna, Catania e Palermocome mete più popolari. Roma è al 25mo posto nel mondo.

I viaggi all’insegna del gusto rappresentano un trend in crescita: infatti i tre quarti (75%) dei viaggiatori globali dicono che per il loro prossimo viaggio considererebbero volentieri una meta famosa per la sua ottima offerta gastronomica . La gioia di provare e assaporare nuovi gustosissimi piatti può rendere un viaggio davvero indimenticabile. Booking.com, il sito leader mondiale che fornisce ai viaggiatori la più ampia scelta di alloggi da prenotare online, rivela le mete migliori del mondo per il buon cibo, in base alle raccomandazioni dei viaggiatori. 
  Il cibo non è solo un tema ricorrente negli oltre 118 milioni di recensioni lasciate dai viaggiatori su Booking.com, ma emerge come una vera e propria passione per molte persone. Secondo i dati analizzati, i sapori della cucina asiatica e sudamericana occupano i posti più alti nella top 10 delle mete preferite dai foodie, classifica che include anche Grecia, Australia e Spagna. I primi posti vanno a Hong Kong (patria del dim sum), a San Paolo (dove è di casa il barbecue brasiliano) e a Tokyo, che da sola ospita più ristoranti stellati Michelin rispetto a New York e Parigi messe insieme. Booking.com rivela che, nel decidere la meta per il prossimo viaggio, la maggior parte delle persone (il 75%) sceglie un posto conosciuto per l’ottima offerta gastronomica. I Millennials sono la categoria di viaggiatori che preferisce abbinare un viaggio alla scoperta di nuovi sapori: infatti, nella fascia d’età tra i 18 e i 34 anni, ben il 79% degli intervistati prende in considerazione la possibilità di visitare una meta conosciuta principalmente per la sua tradizione culinaria .
Lo scorso anno quasi 1 persona su 10 (l’8%) ha viaggiato per provare esperienze gastronomiche, e il 7% per seguire la propria passione per il vino. I Millennials sono i più interessati a vivere la propria passione per il cibo quando viaggiano: 1 intervistato su 10 (il 10%) dice di essere particolarmente attratto dallo street food in confronto al 4% degli intervistati oltre i 55 anni di età .
Pepijn Rijvers, Chief Marketing Officer di Booking.com commenta:
“I viaggi all’insegna del gusto sono un trend in costante ascesa: sempre più persone infatti organizzano un viaggio apposta per fare nuove esperienze gastronomiche e scoprire nuovi sapori, immergendosi completamente nella cultura locale. E quale modo migliore di farlo se non esplorando la cucina dei posti che visitano? I viaggiatori non cercano solo esperienze culinarie di alto livello ma sono anche molto incuriositi dallo street food locale.
Le recensioni autentiche (che al momento sono più di 118 milioni e aumentano di giorno in giorno) lasciate dai viaggiatori su Booking.com ci aiutano a suggerire a chiunque voglia fare un viaggio quali sono i posti migliori da esplorare in base alle raccomandazioni di chi ci è già stato. I consigli riguardano i quartieri migliori, i piatti da provare e gli angoli nascosti da visitare per vivere le esperienze gastronomiche più autentiche in ogni meta”.

Le prime 25 città raccomandate per il cibo dai viaggiatori di Booking.com

1 Hong Kong, Hong Kong
2 San Paolo, Brasile
3 Tokyo, Giappone
4 Atene, Grecia
5 Kuala Lumpur, Malesia
6 Melbourne, Australia
7 Bangkok, Tailandia
8 Granada, Spagna
9 Las Vegas, Stati Uniti
10 Buenos Aires, Argentina
11 Singapore, Singapore
12 Varsavia, Polonia
13 Porto, Portogallo
14 Valencia, Spagna
15 Firenze, Italia
16 Milano, Italia
17 Sydney, Australia
18 Cracovia, Polonia
19 Istanbul, Turchia
20 Lisbona, Portogallo
21 Monaco di Baviera, 
Germania
22 Copenaghen, Danimarca
23 Siviglia, Spagna
24 Bruxelles, Belgio
25 Roma, Italia

Le prime 5 città in Italia raccomandate per il cibo:

1 Bologna
2 Catania
3 Palermo
4 Sorrento
5 Reggio Emilia
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Festival letterari, un'esplosione da nord a sud


Non vanta primati per gli indici di lettura, ma sicuramente l'Italia è al top per la quantità di festival culturali più o meno pop, dalla musica all'arte e dal teatro ai libri. Una vera e propria esplosione di manifestazioni dove a far la parte del leone sono anche quelle letterarie, in impennata in questi ultimi anni. Dal nord al sud Italia è tutto un fiorire di rassegne con un boom di pubblico entusiasta da Trento a Ragusa. Tanto che sembra evidente quanto i nostri connazionali amino dibattere e sentir parlare di libri piuttosto che leggerli.
    Il fenomeno è così in crescita che è nato anche il sito trovafestival.com con una mappatura di 400 manifestazioni che continua ad arricchirsi. E l'ultima fortunata edizione del Salone del Libro di Torino ha visto 67 festival italiani riuniti nella sezione 'Superfestival'.
    Da quelli storici - primo fra tutti il Festivaletteratura di Mantova, che nel 2016 ha festeggiato 20 anni e ha fatto da apripista per tutte le manifestazioni nate dopo - ai nuovi e più stravaganti, come il festival di Popsophia 'Solideo' - dal 22 al 23 giugno a San Benedetto del Tronto, dedicato alla filosofia del solstizio d'estate - si potrebbe, dalla primavera all'autunno, compiere un viaggio sul territorio italiano e i suoi gioielli seguendo l'itinerario festivaliero. E a guadagnarci è anche la salute. In base ad analisi Istat sulla salute percepita degli italiani, il 66% delle persone che svolgono inattività culturale - il 30% degli italiani - dichiarano stati di salute cattiva o molto cattiva. Il mese clou è giugno: gli appuntamenti sono così numerosi che diventa impossibile seguirli tutti. Tra questi 'La grande invasione' dall'1 al 4 giugno a Ivrea che da 5 anni vede protagonista la lettura in tutte le sue declinazioni. Il festival Caffeina-Cultura di Viterbo, dal 23 giugno al 2 luglio, che si è sdoppiato proponendo a Pienza un 'Emporio letterario', curato da Giorgio Nisini, dal 26 al 28 maggio, sempre più momento di racconto e riflessione. E il "Festival della Bellezza', dall'1 all'11 giugno a Verona, aperto da Ute Lemper e Toni Servillo, che avrà un'appendice il 30 e 31 agosto all'Arena per due serate con Ennio Morricone in "The 60 Years of Music World Tour" del Premio Oscar.
    Pronti ai nastri di partenza 'Letterature', il festival Internazionale di Roma che nel 2017 invade, oltre a Massenzio, dal 20 giugno al 21 luglio, biblioteche e periferie e il festival dei libri sulle mafie, 'Trame', dal 21 al 25 giugno a Lamezia Terme, che nella settima edizione sarà dedicato a 'Io non ho paura'. Al suo esordio il festival del giallo tedesco 'Krimi', ideato e organizzato da Emons Edizioni, dal 23 al 25 giugno al Nuovo Sacher di Moretti. Sono in scena o da poco conclusi: 'Leggendo Metropolitano', dall'8 all'11 giugno a Cagliari, con oltre 50 appuntamenti tra memoria e oblio; il Pro-Memoria Festival a Mirandola, dal 9 all'11 giugno, in provincia di Modena, con incontri e approfondimenti sul tema Figure e Destino. E poi il 'Festival degli scrittori', dal 14 al 17 giugno a Firenze, con avvenimento centrale l'undicesima edizione del Premio per la letteratura straniera Gregor von Rezzori - Città di Firenze; la festa dei libri 'A tutto Volume', dal 16 al 18 giugno a Ragusa, aperto da Serena Dandini; 'Procida racconta', diretto da Chiara Gamberale, dal 7 all'11 giugno, 'Una marina di libri' a Palermo dall'8 all'11 giugno e il letterario 'Urbino e le Città del Libro' dal 9 all'11 giugno. Riparte anche il festival della letteratura internazionale Le Conversazioni, ideato da Antonio Monda e Davide Azzolini, a Roma dal 12 al 14 giugno con tra i protagonisti Marco Bellocchio, Sandro Veronesi e Paolo Virzì e a Capri nei week end del 30 giugno-1-2 luglio e 7-8-9. E dal 19 al 23 luglio è di scena il Cortona Mix Festival con il suo intreccio di orizzonti e discipline. Senza dimenticare il Festival dell'economia di Trento, a cavallo del ponte del 2 giugno, da un'idea di Laterza.
    E poi il Taobuk - Taormina International Book Festival, dal 24 al 28 giugno; 'Lector in fabula', dal 14 al 17 settembre a Conversano, che quest'anno raddoppia con un'anteprima a fine giugno e poi 'Il Libro Possibile', dal 5 all'8 luglio a Polignano. Ha esordito, dal 15 al 18 giugno, Incontri Salentini che nel numero zero si misura con il tema dei Narratori dei Confini e vede tra i protagonisti stranieri Emmanuel Carrère.
    Senza dimenticare in maggio il festival 'Vicino/lontano -Premio Terzani' a Udine, la 'Festa del Racconto' a Carpi. E festeggia i dieci anni il Festival dei ragazzi che leggono 'Mare di libri', a Rimini dal 16 al 18 giugno. Una lunga scia di manifestazioni - tra cui spicca la Milanesiana con 55 appuntamenti e 140 ospiti, dal 22 giugno al 12 luglio a Milano - che raggiungono l'apice a settembre con il Festivaletteratura di Mantova, dal 6 al 10, e 'Pordenonelegge', la festa - dal 13 al 17 - del libro con gli autori. (ANSA).

Oltre la solita passeggiata: i viaggi lenti dog-friendly

Gli impegni della vita quotidiana ci impongono certi limiti e non sempre ci si può concedere lunghe passeggiate con il nostro cane: ma se il vostro amico a quattro zampe è un passeggiatore entusiasta, perchè non coinvolgerlo nel vostro prossimo viaggio lento? Camminare con lui, come con qualsiasi altro amico, rafforzerà il vostro legame ad ogni passo e vi regalerà giornate colme del suo entusiasmo.
Certo, qualche accorgimento ci vuole: assicurarsi che Fido sia abbastanza allenato, pensare alle sue esigenze lungo il cammino, prevedere che non tutti apprezzeranno la sua presenza quanto voi. E soprattutto scegliere il percorso giusto, in modo che lui possa camminare liberamente per lunghi tratti e riposare con voi in strutture in cui sia il benvenuto.
Ecco quattro mete dog-friendly, perfette per godersi un viaggio a “sei zampe”: non vi resta che riempire il bagaglio delle crocchette preferite di Fido e partire! 

Il cuore (dog-friendly) della Via Francigena toscana
Secondo i nostri viaggiatori, è in assoluto la parte più bella dell’itinerario: la buona notizia è che può godersela anche il vostro cane! Otto giorni di cammino da San Miniato a Buonconvento, attraverso borghi fortificati, città d’arte, splendidi panorami sulle colline della Val d’Elsa e il paesaggio lunare delle Crete Senesi. E chissà che lungo il percorso il vostro fedele amico non trovi uno dei pregiati tartufi locali!

La Via degli Dei
Se siete una coppia tosta e adorate le salite, questo è il viaggio che fa per voi: lasciate la solita passeggiata in montagna ed immergetevi nella magia della Via degli Dei! Ogni giorno una sorpresa: conchiglie fossili incastonate in rocce millenarie, cimiteri militari immersi nel silenzio del bosco, antiche osterie bruciate con leggende da farsi raccontare e faggete ombrose dove far riposare i vostri piedi e le zampe del vostro cane. Il premio finale? Firenze, con i suoi gioielli rinascimentali e le sue delizie gastronomiche (come la bistecca fiorentina ed il suo osso da spolpare!) 
Scopri il programma dettagliato del viaggio

Cinque Terre a sei zampe
Siamo sicuri che l’idea di un bagno nel mare per celebrare i parecchi chilometri conquistati a piedi piaccia al vostro cane tanto quanto a voi: se poi arriva dopo una giornata di cammino tra vigneti, villaggi variopinti, splendidi panorami sul mare e percorsi profumati di limone e oleandro, ancora meglio! Anche nel nostro viaggio nelle Cinque Terre i cani sono benvenuti: a Bonassola troverete anche una spiaggia dog-friendly, dove il vostro fedele amico potrà farsi un bagno e nuovi amici. 

Insieme fino alla meta: la Via Francigena da Viterbo a Roma
L’emozione della conquista di un traguardo è ancora più bella se condivisa: alla fine di questo viaggio conquisterete Roma insieme al vostro cane fedele, dopo una settimana di cammino nel verde della Via Francigena laziale. Piedi e zampe calcheranno sentieri disegnati tra i noccioleti, si riposeranno al fresco delle Cascate di Monte Gelato, cammineranno in splendide riserve naturali a pochi passi dalla metropoli e infine calcheranno le strade della capitale, traguardo dei pellegrini di ogni generazione.
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In mostra i disegni inglesi di Sassoferrato

SASSOFERRATO (ANCONA) - Ventuno disegni provenienti dalla Collezione Reale Britannica mai esposti prima in Italia e gentilmente concessi dalla regina Elisabetta II sono il nucleo centrale della mostra "La Devota Bellezza" che riporta le opere di Giovan Battista Salvi (1609-1685), detto il Sassoferrato nella sua città natale, Sassoferrato appunto, fino al 5 novembre.
L'evento espositivo focalizza l'attenzione sull'opera grafica di Sassoferrato: oltre ai disegni che vengono dal castello di Windsor (grazie ad un acquisto fatto nel 1768 da Richard Dalton, bibliotecario di re Giorgio III), ci sono sette fogli di collezioni pubbliche e private e oltre trenta dipinti esposti nella sede principale di Palazzo Scalzi e in quella collegata della chiesa di Santa Chiara. Nella prima sezione della mostra, curata da Franҫois Macé de Lépinay, uno dei massimi esperti di Sassoferrato, i disegni sono affiancati da nove dipinti, permettendo al visitatore di esplorare i collegamento tra lavoro grafico e lavoro pittorico.
Nella seconda sezione, curata da Stefano Papetti, sono esposte opere provenienti dal territorio marchigiano (comprese le zone terremotate) e altre legate alla committenza romana di casa Aldobrandini. Per il visitatore è l'occasione di immergersi nelle atmosfere densamente spirituali del Salvi, pittore specializzato in soggetti religiosi (soprattutto madonne, che gli hanno dato fama di 'pittore dei santini'), ma anche ritratti. Un artista popolarissimo tra i pontefici e le famiglie nobiliari romane, amato dai Preraffaelliti e riscoperto da Federico Zeri che lo definì "il grande pittore dell'arte sacra del cattolicesimo", che rielaborò e fece proprie le lezioni di Guido Reni e soprattutto di Raffaello, nella ricerca di un mondo ideale, pervaso di bellezza e rigore, alternativo allo sfarzo del Barocco e al crudo realismo di Caravaggio. La devota bellezza del titolo della mostra è quella delle sue madonne, nelle versioni 'Mater dolorosa' e 'Mater Amabilis', e nelle scene con il Bambino, in cui domina il caratteristico 'azzurro Sassoferrato'. Esposti anche i ritratti di mons. Prati e del card. Ottoboni, proveniente dei Musei Civici di Padova. La mostra è stata ideata dal Comune di Sassoferrato e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, anche come veicolo per il coinvolgimento di tutti gli operatori economici del territorio e la creazione di itinerari e pacchetti turistici ad hoc.
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Le meraviglie del Liberty in 200 capolavori

TRIESTE - Splendidi dipinti di Jan Preisle e Alphonse Mucha, litografie, gioielli, magnifiche ceramiche, le meraviglie del Liberty sono di scena a Trieste in una grande mostra allestita dal 23 giugno al 7 gennaio alle Scuderie e al Castello di Miramare. Per la prima volta in Italia, saranno esposte circa 200 opere provenienti dal Museo di arti decorative di Praga (attualmente in via di ristrutturazione), che ha concesso in prestito anche sette metri di decorazione del padiglione della Bosnia-Erzegovina, realizzata da Mucha per l'Esposizione Universale di Parigi del 1900.
Intitolata 'Il Liberty e la rivoluzione delle arti in Europa', l'importante rassegna è stata promossa dal Polo museale del Friuli Venezia Giulia, dal Museo storico e parco del Castello di Miramare e dal Museo delle Arti Decorative di Praga, prodotta e organizzata da Civita Tre Venezie e Villaggio Globale International. A curarla Radim Vondracek, Iva Knobloch, Lucie Vlckova (coordinati dalla direttrice del museo praghese Helena Koenigsmarkova) e la storica dell'arte Rossella Fabiani, che hanno selezionato le opere più significative della collezione, in grado di far rivivere le atmosfere della Belle Epoque e l'avvento del 'modernismo'. Anni cruciali in cui si consumò una sorta di rivoluzione ed emancipazione delle arti in risposta alla sollecitazione delle mutate esigenze estetiche e spirituali. Del resto, il Liberty (in ceco Secese), l'ultimo degli stili universali espresso dall'Occidente a cavallo tra il XIX e il XX secolo in grado di segnare con i suoi tipici elementi figurativi l'architettura, la pittura, la scultura e il mondo multiforme delle arti decorative, ebbe proprio a Praga e in Boemia uno dei suoi centri di sviluppo più rilevanti e originali. Non meraviglia dunque che tocchi a Trieste, città mitteleuropea per eccellenza, di presentare in anteprima queste opere capitali del Liberty ceco.
Dalle pitture alle litografie, dai manifesti ai gioielli, dagli stupefacenti vetri alle ceramiche, dai mobili ai tessuti, dall'abbigliamento e dalla biancheria agli oggetti da tavola, la rassegna triestina vuole rievocare il mondo della Belle Epoque e di una borghesia alle prese con un progresso dirompente. Che da una parte rincorre, basti pensare all'emancipazione femminile, ai trasporti, le comunicazioni, la corrente elettrica, ma da cui vuole difendersi, combattendo l'eccesso di industrializzazione e la cultura meccanizzata di massa, con il ritorno all'industria artistica e a un artigianato di pregio. Le arti applicate ebbero infatti un ruolo centrale, divenendo una componente importante del processo di trasformazione ed elemento chiave nella riforma della vita quotidiana.
Allestiti al Castello di Miramare, accanto ai capolavori d'arte decorativa presentati all'Esposizione Universale di Parigi del 1900, in particolare si potranno ammirare le opere di Alphonse Mucha, uno dei più rappresentativi protagonisti dell'Art Nouveau in Europa, presente in mostra con 12 opere. Fra queste, di grande impatto, sarà senza dubbio una parte consistente ('L'epoca romana e l'arrivo degli slavi') della decorazione realizzata dall'artista per la sala principale del padiglione della Bosnia-Erzegovina all'Esposizione Universale di Parigi del 1900: un acquarello e colore stemperato su tela di quasi sette metri di lunghezza per tre e mezzo di altezza che immerge il visitatore nell'epopea slava.
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