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Turismo congressuale punta sui musei Nel 2017 quasi 400mila eventi ma arranca internazionale

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(ANSA) - TORINO, 20 LUG - Il turismo congressuale in Italia cresce e punta sempre più sui musei, ma sono in calo gli eventi internazionali (-2%). Lo dice l'indagine dell'Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-Oice presentata a Torino da Federcongressi&eventi.
    Sono quasi 400.000 i congressi ed eventi (398.286) organizzati nel 2017, il 2,9% in più del 2016. I partecipanti sono stati 29.085.493 (+3,2%), le presenze 43.376.812 (+1,6%) e la durata è stata pari a 559.637 giornate (+2,8%). Convention, meeting, lanci di prodotto promossi dalle aziende rappresentano il 64% degli eventi (56,5% nel 2016 e 55,4% nel 2015). La maggior parte (56,9%) ha una dimensione locale - con partecipanti (relatori esclusi) provenienti soprattutto dalla stessa regione - ma aumentano gli eventi nazionali (35,2%). Gli alberghi mantengono la maggiore quota di eventi (67,9%), ma rallentano la crescita, mentre aumenta il peso dei centri congressi e dei musei (4.016 per complessivi 442.403 partecipanti) usati soprattutto per eventi aziendali.
   
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Torna il Magic Fire Festival A Rainbow MagicLand di Roma nei week end 21-22 e 28-29 luglio

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Nel parco di divertimenti di Roma, Rainbow MagicLand, torna il Magic Fire Festival, sfida a colpi di fuochi d'artificio che nei week end del 21-22 luglio e poi 28-29 luglio vedrà gareggiare gli specialisti pirotecnici di Francia, Inghilterra e Italia, in spettacoli di fuochi tra fontane danzanti, flame show e suggestive coreografie che illumineranno il cielo di Valmontone.
    Le aziende partecipanti che si contenderanno il trofeo hanno gareggiato nelle più importanti competizioni internazionali e arrivano a Rainbow MagicLand per aggiudicarsi il Trofeo Magic Fire Festival. Il 21 luglio gareggerà per l'Italia Fire Events, di Catania. Il 22 luglio sarà la volta della Francia con la parigina Nuit Feerique, una delle eccellenze europee in questo ambito. Il weekend successivo, sabato 28 luglio, a rappresentare l'Italia sarà un'azienda proveniente da Cagliari, la pirotecnica F.lli Massa, depositari di un'arte antica che risale all'800.
    Per la serata conclusiva, il 29 luglio, arriva da oltre Manica la Smart Pyrotechnics che, con le sue numerose sedi sparse in tutta l'Inghilterra, porta con sé un mix di tradizione e innovazione tecnologica, unendo i più avanzati dispositivi computerizzati all'arte antica dei fuochi d'artificio. Nella stessa serata, inoltre, la ditta di Rieti Pirotecnica Morsani, coorganizzatrice dell'evento, presenterà fuori concorso, a chiusura del Festival, uno spettacolo piromusicale della durata di 25 minuti. In ciascuna delle prime tre serate è prevista la partecipazione di un'azienda pirotecnica concorrente, che realizzerà coreografie piromusicali per 20 minuti consecutivi, annunciata da un flame show. Ogni sera tornerà inoltre uno degli spettacoli più amati: Illusion, premiato come miglior show outdoor ai Parksmania Awards, per la magia delle coreografie e delle sue proiezioni interattive, giochi d'acqua, musica e fontane danzanti.

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La Circolazione Atlantica rallenta, in arrivo 20 anni di caldo

Le linee indicano la Circolazione Atlantica, il cui indebolimento corrisponde a temperature più elevate (fonte: NASA) © Ansa

C'è un pizzico di verità nel film 'The Day after Tomorrow': nessuno scenario apocalittico in vista, ma la Circolazione Atlantica meridionale, che trasporta l'acqua calda verso Nord e quella fredda verso Sud, sta rallentando e questo può provocare un decisoriscaldamento del clima nei prossimi 20 anni. Il più recente picco negativo si è registrato dal 2004 al 2010, quando l'indebolimento è stato 10 volte maggiore del previsto. Lo indica la ricerca pubblicata su Nature dal gruppo dell'università di Washington coordinati da Ka-Kit Tung. Lo studio dimostra che l'indebolimento di questa circolazione, che consiste in un sistema di correnti che comprende anche quella del Golfo, fa parte del suo ciclo naturale.
Nota anche con la sigla Amoc (Atlantic Meridional Overturning Circulation), la Circolazione Atlantica funziona come un enorme nastro trasportatore che trascina l'acqua calda del golfo del Messico verso Nord, cioè verso Groenlandia, Islanda e mare di Norvegia; qui le masse d'acqua si raffreddano, diventano più dense e scendono in profondità. A questo punto la corrente fa una 'capriola', cambia direzione e trasporta l'acqua fredda verso i tropici.
Per osservarne caratteristiche e velocità, i ricercatori hanno utilizzato immagini satellitari e dati provenienti dal progetto internazionale Argo, che si avvale di boe galleggianti che raccolgono dati su temperatura e salinità. E' emerso che questo sistema di correnti sta passando dalla sua fase veloce a quella più lenta e questo ha implicazioni sul riscaldamento globale. Quando è nella fase più veloce, infatti, l'Amoc rimuove maggiori quantità di CO2 dall'atmosfera e le accumula in profondità, intrappolandole per periodi lunghissimi, di almeno mille anni.
"Questi dati confortano un'ipotesi avanzata recentemente, cioè che l'indebolimento di questa circolazione abbia implicazioni sul sequestro della CO2 presente nell'atmosfera", ha rilevato l'oceanografo Alessandro Crise, dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) di Trieste. "L'Amoc - ha aggiunto - trasforma le acque calde in acque più fredde e dense, che assorbono CO2 e vanno in profondità. Si calcola che circa il 50% della CO2 assorbita dagli oceani sia stata catturata dalle acque raffreddate da questo meccanismo, nella sua fase più vivace".
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I Neanderthal sapevano accendere il fuoco

Rappresentazione artistica di una famiglia Neandertal intorno al fuoco (fonte: NASA/JPL-Caltech) © Ansa

I Neanderthal non smettono di sorprendere: non soltanto erano artisti e abili navigatori, ma sapevano accendere il fuoco, come i Sapiens. La prima prova di questa loro abilità arriva dall'analisi degli strumenti in selce che hanno tracce di pirite, la più comune pietra focaia. Pubblicata sulla rivista Scientific Reports, la scoperta si deve al gruppo dell'università olandese di Leida coordinato da Andrew Sorensen.
La scoperta arriva a pochi mesi da quella, fatta in Italia, che i Neanderthal modellavano le armi con il fuoco e che aveva aperto il dibattito su come se lo procurassero: gli esperti si chiedevano, infatti, se lo raccogliessero dagli incendi naturali oppure fossero in grado di produrlo.
Il dubbio è stato chiarito adesso dall'analisi di strumenti in selce, risalenti a 50.000 anni fa e rinvenuti in vari siti della Francia, che i Neanderthal avevano usato anche per altre funzioni, ad esempio per la macellazione delle loro prede di caccia. L'analisi ha mostrato che gli stessi strumenti recano anche segni di percussioni e tracce di pirite, le quali suggeriscono che sono stati ripetutamente colpiti con il minerale. Per ottenere una scintilla, infatti, la selce deve essere colpita con la pirite.
Per dimostrare l'ipotesi, i ricercatori hanno fatto delle copie degli strumenti e le hanno usate per accendere il fuoco con la pirite. Il test ha lasciato sugli utensili tracce simili a quelle trovate sugli strumenti dei Neanderthal.
Si conferma così ancora una volta che questi uomini, ritenuti fino a qualche anno fa inferiori ai Sapiens in quanto a capacità, non erano rozzi e primitivi come immaginato. Molte finora sono state le ricerche che hanno contribuito a vederli in modo diverso, come la scoperta che il loro cranio e il cervello si sono sviluppati in modo molto simile a quanto è avvenuto nell'uomo moderno.

Tra le altre sorprese dei Neanderthal scoperte di recente ci sono le pitture rupestri più antiche del mondo  e anche in quanto a look non erano primitivi, perché si truccavano e indossavano gioielli che sapevano fabbricare.
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