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Il fascino di Raffaello, più forte del virus

La Madonna della Rosa 1518-1520. Madrid, Museo Nacional del Prado © ANSA

SCUDERIE DEL QUIRINALE - La qualità, prima di tutto, con un progetto scientifico che è il frutto di tre anni di lavoro e al quale ha collaborato un team di super esperti del settore, da Nicholas Penny a lungo direttore della National Gallery di Londra a Dominique Cordellier del Louvre, dalla direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta al suo predecessore, ex soprintendente di Firenze ed ex ministro della cultura Antonio Paolucci. Ma anche la quantità, con un numero di opere del maestro urbinate, che "mai prima d'ora si erano viste tutte insieme".
Roma celebra i 500 anni dalla morte di Raffaello, pittore grandissimo, ma anche architetto e primo storico soprintendente ai beni culturali, e dopo la meraviglia degli arazzi esposti per una settimana nella Cappella Sistina è conto alla rovescia per la rassegna allestita alle Scuderie del Quirinale. Epidemia da coronavirus permettendo , l'apertura al pubblico è prevista dal 5 marzo al 2 giugno, appuntamento "unico e irripetibile, senza nessuna possibilità di replica all'estero", sottolinea il presidente e ad di Ales Scuderie del Quirinale Mario De Simoni. Lo sforzo del resto è stato titanico, ribadisce, con 54 istituzioni coinvolte nei prestiti, dai Musei Vaticani al Prado, dalla National Gallery alla Pinacoteca di Monaco, il Louvre, la National Gallery di Washington. E un valore assicurativo monstre di 4 miliardi di euro, per le 206 opere esposte (120 di Raffaello) più alto persino del Leonardo colossal appena andato in scena al Louvre.
Le prenotazioni sono già tantissime, oltre 70 mila i biglietti acquistati, duemila solo nelle ultime ventiquattrore a dispetto delle notizie sempre più allarmanti che arrivano dal nord Italia. Nessuna disdetta. "Confermate anche tutte le presenze per l'inaugurazione", sottolinea De Simoni, che pure non nasconde la preoccupazione per l'evolversi degli eventi legati alla salute pubblica: "E' chiaro che faremo quello che le autorità ci dicono di fare", allarga le braccia il manager culturale. Nella peggiore delle ipotesi, spiega, si tenterà "uno spostamento temporale". Tant'è, per ora si va avanti, con il fascino di Raffaello più forte di tutto.
Concepito "a ritroso" con un racconto che parte proprio da una ricostruzione della tomba dell'artista al Pantheon, per poi ripercorrerne tutta l'avventura creativa da Roma a Firenze all'Umbria fino alle radici urbinati, il percorso si sofferma in particolare sul periodo romano, "undici fecondissimi anni" dal 1509 al 6 aprile 1520, data della sua morte improvvisa e prematura, avvenuta "dopo giorni di febbre continua e acuta", come scrisse il Vasari. Sono gli anni dei papi mecenati, Giulio II prima Leone X poi, delle importantissime committenze, dalle Stanze dell'appartamento papale con la Segnatura, capolavoro dei suoi 25 anni, agli Arazzi, i lavori per il ricco banchiere Agostini Chigi e la sua Villa Farnesina. Ma è anche l'epoca dei dei dipinti più iconici, dalla Velata alla Fornarina, dal ritratto di Giulio II a quello di Innocenzo X (tutti in mostra) fino all'impegno di architetto per il cantiere di San Pietro.
Centrale in questo racconto, è la Lettera a Leone X , che Raffaello scrisse insieme a Baldassare Castiglione, una missiva destinata a diventare il fondamento stesso della idea italiana di tutela del patrimonio culturale, principio non a caso poi inserito nella Costituzione: le Scuderie ne espongono la preziosa minuta conservata nell'Archivio di Mantova e già questa è una emozione.Come emozionante sarà rivedere in Italia per la prima volta La Madonna d'Alba prestata dalla National Gallery di Washington o La Madonna della Rosa del Prado, la Madonna dei Tempi inviata dalla Pinacoteca di Monaco.
"E' la mostra più imponente che avremo occasione di vedere dedicata a Raffaello, ma anche la più sensata perché basata su ricerche scientifiche e novità venute fuori dai restauri", fa notare il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, a cui si deve peraltro l'idea di una grande rassegna romana. Due in particolare "il colore del ritratto di Leone X, restaurato dall'opificio delle Pietre Dure". Ma anche la "riscoperta, che si deve a due giovani ricercatrici Roberta Aliventi e Laura Darimbettina, di un frammento di un cartone preparatorio di un dipinto di Giulio Romano che si trova oggi a Padova" .
Uno sforzo, sottolinea Marzia Faietti curatrice insieme al direttore delle Scuderie Matteo Lafranconi , "Che è stato anche un ripercorrere le tappe di un percorso intellettuale, quello della nostra generazione". Alla ricerca, tra l'altro, dei messaggi che ancora oggi l'opera di Raffaello può dare. Uno su tutti, "il più moderno" secondo la studiosa, "è quello di pace" che viene ad esempio dalla Scuola di Atene "dove tante persone di diverse culture dialogano tra loro". Proprio in quegli anni, ricorda, usciva il pamphlet di Erasmo da Rotterdam contro la guerra: " E Raffaello, spirito aperto, era allineato con i grandi pensatori d'Europa, i più grandi pacifisti". Lunga vita a Raffaello. (ANSA).  

Le mostre del weekend: da Nanda Vigo a Omar Hassan

 © ANSA


ROMA - Nonostante l'emergenza sanitaria per il Coronavirus abbia determinato la chiusura degli spazi espositivi del nord Italia e il conseguente rinvio di molte inaugurazioni, nel primo weekend di marzo diverse saranno le mostre che sarà possibile visitare.
    ROMA - Dal 27 febbraio al 29 marzo sarà il Museo Bilotti la prima tappa del progetto pilota "Le altre opere. Artisti che collezionano artisti", nato con l'obiettivo di far conoscere al pubblico attraverso una grande kermesse oltre ottanta artisti che "si presentano" attraverso la loro collezione d'arte contemporanea. La mostra propone un dialogo tra linguaggi diversi attraverso le scelte artistiche degli autori che hanno la possibilità di interagire con le opere da loro amate e collezionate nelle realtà museali capitoline, ma sarà anche un modo per conoscere i "gusti" dei singoli artisti attraverso le loro scelte collezionistiche. Dopo il Museo Bilotti, il progetto coinvolgerà fino al 27 settembre il Museo di Roma in Trastevere, il Museo Canonica, il Museo Napoleonico e la Gam. All'Istituto Culturale Coreano dal 25 febbraio al 26 marzo è allestita la rassegna di arte multimediale "From the past", che presenta al pubblico opere contemporanee ispirate patrimoni al patrimonio culturale tradizionale della Corea. Tre le sale in cui si snoda il percorso: la prima, il passato, con i lavori di Junghwan Sung, con le opere della pittura antica reinterpretate; la seconda, il presente, con l'artista Seung ku Han, sezione in cui si potrà provare a suonare il Buk, uno degli strumenti tradizionali coreani tuttora utilizzato; infine la terza, il futuro, con il gruppo di artisti di arte multimediale Le Congpoje. Alla Centrale Montemartini e alla Galleria d'Arte Moderna resterà aperta fino al 26 aprile la mostra "Miresi.
    Sguardi e Architetture. Berlino / Roma / Barcellona", nuovo concept espositivo del progetto "From La Biennale di Venezia & OPEN to Rome. International Perspectives" inaugurato il 20 febbraio. L'artista italiana Miresi, attiva da oltre 20 anni a Berlino, presenta una serie di opere dedicate agli "sguardi" e alle "architetture" di tre città europee - Berlino / Roma / Barcellona - in parallelo con gli spazi museali e le collezioni capitoline.
    PALERMO - Scritte, disegni e oggetti per documentare il processo artistico che ha trasformato l'esperienza del tempo condiviso di trenta persone, tra detenuti, operatori socio sanitari, operatori museali e polizia penitenziaria, in installazioni, video e performance: si intitola "Quello che rimane" il progetto espositivo in programma a Palazzo Branciforte dal 28 febbraio al 29 marzo. La mostra rappresenta l'esito finale del progetto L'Arte della Libertà, curato da Elisa Fulco e Antonio Leone, all'interno della Casa di Reclusione Calogero di Bona - Ucciardone di Palermo.
    TERMOLI - Dal 1 marzo al 16 maggio il MACTE ospita la mostra "Nanda Vigo. Light Project 2020". Nata per esplorare gli esiti dell'amicizia tra l'artista e il Premio Termoli, la mostra indaga il lavoro svolto da Nanda Vigo a partire dagli anni '70 e la sua sperimentazione tra arte, architettura e design.
    NAPOLI - Ha aperto il 22 febbraio e proseguirà fino al 28 marzo al PAN - Palazzo delle Arti di Napoli la mostra "Sotto Sopra" di Omar Hassan. Il progetto ospita una selezione di opere focalizzate sul tempo come oggetto di ricerca, unità di misura e ossessione artistica, tutte inedite e realizzate per l'occasione.
    SESTO FIORENTINO - Dal 1 al 31 marzo la Soffitta Spazio delle Arti accoglie "di-Vino", la personale dell'artista fiorentino Giorgio Butini. Esposta una selezione di opere di grandi dimensioni, circa dodici, tutte realizzate recentemente, in cui l'artista celebra la bellezza e l'equilibrio tra forza e armonia delle forme.
    TEXAS (USA) - Al Kimbell Art Museum di Fort Worth dal 1 marzo al 14 giugno è protagonista la collezione di uno dei principali musei italiani grazie alla mostra "Flesh and blood" che presenta oltre 40 capolavori provenienti dal Museo di Capodimonte di Napoli. Da Tiziano a Raffaello, da Parmigianino a El Greco, e poi Annibale Carracci, Artemisia Gentileschi, Guido Reni, Jusepe de Ribera e Luca Giordano, il percorso si focalizza sull'arte rinascimentale e barocca. Tra le opere anche il prestito eccezionale del dipinto di Caravaggio La flagellazione di Cristo, che dimostra l'influenza del pittore sugli artisti attivi a Napoli. (ANSA).

Coronavirus e turismo / Voli per Milano vuoti, British li cancella

La British Airways ha deciso di cancellare 22 voli per Milano, previsti fra oggi e l’11 marzo, a causa della mancanza di prenotazioni legata al diffondersi dell’allarme internazionale sui casi di coronavirus in Italia. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, citando fonti della stessa compagnia di bandiera britannica. Il governo del Regno Unito ha peraltro confermato proprio oggi di non voler imporre alcun provvedimento di stop dei collegamenti aerei con l’Italia, ritenendola una misura controproducente in termini di sicurezza.
rsi.ch
 

Coronavirus / "Non cediamo al panico"

"Non cediamo al panico"
“È una situazione che ci preoccupa ma non dobbiamo cedere al panico. Inoltre bisogna vigilare che non ci siano disinformazioni o informazioni xenofobe che mettono in pericolo il lavoro fatto dalle istituzioni. Noi siamo qui a garantire che venga dato il massimo sostegno all’Italia e ad ogni Paese membro”. Lo ha affermato Stella Kyriakides, commissaria UE alla salute, dopo l’incontro con il ministro italiano Roberto Speranza.
rsi.ch
 

Da Giordania a Seychelles fino alla Russia: il mondo si chiude all’Italia


E all’improvviso il mondo chiude le porte all’Italia: diversi Paesi hanno sbarrato le loro frontiere agli italiani e molti hanno stretto le maglie dei controlli sui connazionali, per paura che possano propagare il contagio da coronavirus. Fino ad arrivare alla quarantena imposta da vari Stati verso chi arriva dal nostro Paese.
Gli Stati europei confinanti tuttavia hanno deciso di tenere aperte le frontiere, mentre il premier Giuseppe Conte ha tentato di rassicurare la comunità internazionale: “L’Italia – ha affermato il presidente del Consiglio – è un Paese sicuro, forse più sicuro di tanti altri. Sarebbe ingiusto che arrivassero limitazioni da parte di Stati esteri, non lo possiamo accettare”. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha dato indicazione alla Farnesina di convocare tutti gli ambasciatori dei Paesi esteri accreditati in Italia per dare loro “un’informazione corretta” sull’andamento del contagio sul nostro territorio. Iniziativa analoga da parte del ministro per gli Affari europei Enzo Amendola, che ha convocato gli ambasciatori di tutti i 27 Paesi Ue.
Intanto però paradisi del turismo come le Seychelles e la Giordania – mete frequentatissime dagli italiani – ma anche l’Iraq hanno deciso per il blocco totale: non entra nessuno dall’Italia. Altri Stati, come il Kuwait, hanno sospeso i collegamenti aerei con il nostro Paese, mentre la compagnia nazionale bulgara ha cancellato tutti i voli da e per Milano. Altri ancora hanno optato per un ventaglio di misure di sicurezza che vanno dai controlli sanitari all’arrivo in aeroporto – gli ultimi a introdurli sono stati Egitto, Montenegro, Lituania, Ucraina, Moldavia e Cipro – fino ad arrivare all’imposizione di una quarantena, in particolare per i viaggiatori che arrivano dalle zone focolaio di Lombardia e Veneto. Come la Gran Bretagna, che ha sancito un auto-isolamento di 14 giorni per chi proviene dal nord Italia e presenta sintomi di un potenziale contagio dal virus. Una quarantena che diventa obbligatoria in ogni caso per chiunque arrivi dai paesi lombardi e veneti isolati dal governo italiano. Una scelta analoga a quella adottata nei giorni scorsi dalla Romania.
Lo Stato polinesiano di Samoa ha stabilito invece che i viaggiatori provenienti o in transito dall’Italia saranno ammessi nel Paese solo se avranno trascorso 14 giorni di quarantena in un Paese in cui non ci siano stati casi di coronavirus. Di fatto si tratta di un divieto di ingresso mascherato.
È solo una raccomandazione invece quella dell’Islanda, che suggerisce di adottare un auto-isolamento a tutti coloro che arrivino da Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
Parigi ha invitato i propri connazionali ad evitare viaggi nel nord Italia mentre Berlino ha raccomandato a chi ha viaggiato nel nord del Paese ed è entrato in contatto con persone di cui sia provata l’infezione a rimanere a casa per precauzione. E gli Usa hanno vietato ai militari americani di viaggiare nelle zone colpite dal virus. Infine, ultima in ordine di tempo, la Russia ha messo in guardia i propri cittadini contro i viaggi in Italia, Corea del Sud e Iran.
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