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Boom dell’enoturismo nel 2024, 18 milioni di pernottamenti

 

Nel 2024 saranno 12 milioni i turisti del vino. Un dato che segna un incremento del 20% circa rispetto allo scorso anno. Per non meno di 18 milioni di pernottamenti collegati direttamente al fenomeno. A stimarlo una indagine congiunta di Cna Turismo e Commercio e di Cna Agroalimentare che l’ANSA pubblica in anteprima alla vigilia del Vinitaly, il salone dei vini e dei distillati che si terrà a Verona da domenica 14 a mercoledì 17 aprile.

Per due terzi abbondanti gli enoturisti saranno italiani, per il resto stranieri. Tra i vacanzieri provenienti dall’estero si prevede una predominanza di turisti che arrivano dagli Stati Uniti d’America, seguiti da tedeschi, britannici, svizzeri, olandesi, austriaci. In crescita anche gli appassionati che giungeranno da Asia, Oceania e America del Sud. Secondo l’indagine, l’enoturista è per lo più un vacanziere di fascia medio-alta che oltre alla spesa diretta per il viaggio acquista prodotti (vino e specialità enogastronomiche) per sé e la propria famiglia e spende in regalistica diretta o tramite voucher più del turista generico medio.

Inoltre, in particolare nel periodo della vendemmia, l’enoturista può dedicarsi ad attività esperienziali, quelle insomma con cui “ci si sporca” le mani impegnandosi in mansioni agricole o artigianali. L’indagine di Cna fotografa esclusivamente i turisti, vale a dire quanti non si limitano a una gita fuori porta ma pernottano perlomeno una notte fuori casa in strutture alberghiere o extra-alberghiere.

travelnostop.com

Per Pasqua porte aperte nelle cantine dell’Umbria

 

Non è troppo tardi per scegliere di trascorrere la Pasqua in Umbria, dove numerose cantine sono pronte ad accogliere enoturisti appassionati del binomio bellezza e gusto. Tra le cantine associate a Movimento Turismo del Vino dell’Umbria, che si impegna ogni giorno per promuovere la cultura del vino e le visite nei luoghi di produzione, ecco cinque top ‘wine destination’ a cui è possibile ancora prenotarsi.

In occasione della Pasqua Arnaldo Caprai aprirà le porte della sua cantina. Dopo un calice di grecante Grechetto servito nella piazzetta Monte della Torre, inizierà la visita guidata in Cantina alla scoperta dei processi di vinificazione, successivamente nelle sale dell’Enoteca Monte della Torre sarà possibile degustare le etichette più rappresentative abbinate ai prodotti tipici della tradizione pasquale.

Immersa nella valle della Chiesa del Carmine, l’omonima Vineria è invece il luogo d’elezione del Trebbiano spoletino: la proposta è per un pranzo a Pasqua e Pasquetta. Tutte le degustazioni guidate dei prodotti si svolgono alla Vineria del Carmine, il casale cinquecentesco che è anche punto vendita aziendale. Lì è possibile scegliere l’opzione preferita e lasciarsi guidare dai sommelier alla scoperta dei vini e dell’olio o visitare la Chiesa del Carmine, l’antica pieve sconsacrata, oggi agriturismo e fulcro del lavoro di ospitalità.

Nascosto tra le verdi e rigogliose colline umbre, il Castello di Montegiove risale al XIII secolo e dal 1780 appartiene ai Marchesi Misciattelli. Oggi, è al centro dell’omonima tenuta che si estende per 1200 ettari nella campagna umbra e comprende un’operosa azienda agricola e un esclusivo agriturismo. Per Pasquetta, il 1° aprile alle 11, è in programma una visita e una degustazione: una piacevole passeggiata durante la quale è possibile visitare une parte del castello medievale e la cantina risalente al 1500 ubicata nei sotterranei e ascoltare le affascinanti vicende che hanno caratterizzato la storia del castello durante il suo glorioso passato. La visita si concluderà con la degustazione di tre vini e dell’olio extra vergine d’oliva con un tagliere di formaggi e norcineria locali.

Assisi, gioiello incastonato tra le verdi vallate, si prepara a vestirsi a festa per accogliere visitatori da ogni dove. La Cantina Saio, a pochi passi dalla Basilica di San Francesco, offre un’esperienza enogastronomica autentica e coinvolgente. Gli enoturisti possono scegliere tra una passeggiata tra i vigneti panoramici e scoprire i vitigni autoctoni dell’Umbria, così come assaporare vini bianchi freschi e fruttati e vini rossi corposi e ricchi durante le degustazioni guidate direttamente dal produttore.

Ad Amelia, in Umbria, in unazona collinare dominata dall’antica casa padronale e dal complesso delle cantine, da cinquant’anni la famiglia Zanchi produce vini esclusivi e dalla spiccata identità territoriale. In collaborazione con Slow Food, la cantina Zanchi propone uno speciale itinerario di gusto. Dopo un passaggio accanto al boschetto dei daini, si entrerà in cantina per conoscere le pratiche di vinificazione naturale e di affinamento, qui è possibile ammirare anche gli antichi utensili del piccolo museo del vino. Al termine, la degustazione dei vini sarà un momento conviviale, una tipica merenda campagnola umbra tra le vigne. I tre vini biologici della collezione Antichi Cloni saranno accompagnati da prodotti gastronomici selezionati esclusivamente tra le aziende dell’itinerario Transameria Slow Food Travel.

travelnostop.com

Enoturismo, torna l’evento “Fine” di Valladolid: riflettori su Marche e Sicilia

 

Si terrà a Valladolid (Spagna) il 13 e 14 marzo il Salone Internazionale dell’Enoturismo – Fine #WineTourismMarketplace – che vedrà quest’anno una nutrita partecipazione italiana di cantine e strade del vino supportate dalla Regione Marche e dall’Irvo della Regione Sicilia, pronte a presentare a top buyer qualificati provenienti da tutto il mondo le proprie proposte in tema di enoturismo.

Fine è un mercato di contrattazione rigorosamente B2B riservato ai professionisti dell’enoturismo che celebrerà quest’anno a Valladolid la sua 5ª edizione. Sono attese 140 aziende enoturistiche provenienti da Spagna, Portogallo e dalle regioni italiane che incontreranno quasi 90 operatori turistici provenienti da 23 Paesi.

Il direttore generale della Feria de Valladolid, Alberto Alonso, ha spiegato come Fine «presentandosi come un mercato aperto ai professionisti di tutto il mondo, riconfermi la sua vocazione internazionale» e come «l’inclusione, quest’anno, dell’offerta italiana proposta dalle Regioni Marche e Sicilia, consolidi ulteriormente questa caratteristica. L’ampliamento dell’offerta enoturistica sarà molto apprezzato dai buyer/tour operator che animano il market place i quali beneficeranno una maggiore diversità di proposte per disegnare i loro modelli di viaggio».

La presenza della Regione Marche e della Sicilia prevede anche la loro partecipazione al programma di conferenze tecniche, dove si parlerà di modelli enoturistici di successo in diverse parti del mondo e di come il cinema e la letteratura possano fare da apripista alle visite in cantina e alla scoperta dei territori.

Questa edizione di Fine ha visto una crescita sia nel numero di cantine e wine routes sia nel numero di buyer internazionali presenti. L’attività si estenderà anche ai seminari tecnici e ai fam trip. Il programma di conferenze tecniche inizierà con un intervento di Paul Wagner, esperto americano che parlerà dei modelli enoturistici di successo in diverse regioni del mondo.

lagenziadiviaggimag.it

L’enoturismo cresce in Italia ma manca il personale


Nel biennio 2021-2022 il 74% delle cantine ha avuto difficoltà nel trovare personale  e le regioni più colpite dal problema sono Veneto (92%), Sicilia (89%), Friuli Venezia Giulia (83%), Puglia (83%) e Piemonte (80%). Il dato è emerso con i dati dell’Osservatorio Nazionale Del Turismo Del Vino 2023 (Nomisma Wine Monitor e Città del Vino) resi noti con la sesta edizione del Food&Wine Tourism Forum, promosso e organizzato al castello di Grinzane Cavour (Cuneo) da Ente Turismo Langhe Monferrato Roero  e svolto il 21 giugno al quale hanno partecipato oltre 300 tra esperti e operatori, accademici, imprenditori, giornalisti e appassionati del settore enogastronomico e turistico.

Concetto chiave e filo conduttore dei 16 panel della giornata è stato “Prospettive”, in termini di sostenibilità, accelerazione digitale, cambiamento climatico e strutturazione di un’offerta sempre più competitiva e smart nell’ambito dello sviluppo del turismo enogastronomico. Con l’incontro, parlando di domanda,  risulta indicativo il dato fornito da WineAround, azienda software per le prenotazioni dirette sul sito delle cantine.

Le cantine clienti hanno registrato un +120% di fatturato generato dai ticket enoturistici per le aziende che usano la piattaforma (sempre nei primi cinque mesi 2023 rispetto al 2022).  Sul fronte governance, Unwto (Organizzazione mondiale del turismo) ha portato  i primi dati di una survey internazionale da cui emerge il lavoro da fare per migliorare il settore: il 65% degli intervistati indica che non esiste una politica, un piano o una strategia nazionale dedicati all’enoturismo nel proprio Paese e il 75% dei Paesi non raccoglie dati periodici relativi all’enoturismo. I responsabili del motore di ricerca Google, a proposito di travel search hanno segnalato che cresce la ricerca online di esperienze enogastronomiche, che registrano +13% sul 2019 per le wine-tasting e +17% per le food-tasting. Inoltre in tutto il web, il Barolo è più cercato del Brunello di Montalcino e del Franciacorta.

travelnostop.com


Cambia enoturismo: più vendite in cantina e digitale


Vendite dirette al consumatore in crescita rispetto al 2021, investimenti in innovazione digitale e strumenti di raccolta dati, minore intervallo tra la prenotazione della visita e il giorno effettivo dell’evento, lieve flessione dello scontrino medio rispetto all’anno precedente: questi i dati più significativi della nuova pubblicazione del ‘Report Enoturismo e Vendite direct-to-consumer 2023’ realizzato dall’impresa tecnologica Divinea, che ha come obiettivo aiutare le aziende vitivinicole italiane e i professionisti del mondo del vino a comprendere le reali opportunità delle vendite dirette e dell’enoturismo, attraverso l’analisi dei dati e dei trend di mercato.

I dati raccolti sono quelli aggregati e anonimizzati – nel pieno rispetto della privacy – delle circa 300 cantine clienti che utilizzano Wine Suite, il Software CRM e marketing realizzato da Divinea, i dati delle vendite da divinea.com, portale di enoturismo italiano, oltre alle citazioni di alcune autorevoli indagini di livello italiano e internazionale.
“I dati raccolti e analizzati dal nostro Osservatorio mettono in luce ogni anno, in maniera sempre più evidente, come sia indispensabile erogare un servizio enoturistico serio e strutturato se si desiderano incrementare nel tempo le vendite dirette – spiega Roberto Villa, CMO e Digital Expert di Divinea – A conferma di ciò, i dati ci dicono che l’azienda vinicola è in assoluto il miglior luogo per vendere vino ai privati e, contestualmente, il momento più efficace per la raccolta delle informazioni dei clienti è quando c’è il massimo coinvolgimento reciproco, ovvere durante e dopo un’esperienza in cantina”.
Un dato interessante e che conferma l’enorme potenzialità dell’enoturismo è il fatto che il 73,8% di chi vive un’esperienza acquista, al termine di essa, almeno una bottiglia di vino.
Guardando ai principali dati del Report si scopre che solo il 31,8% delle cantine riceve i visitatori anche la domenica, che potenzialmente è una delle giornate preferibili per i clienti privati. Il 95,1% delle esperienze sono anche in lingua inglese, ma e solo il 7,5% dei siti web consente di prenotare una visita pagando anticipatamente online. L’offerta enoturistica italiana resta fortemente focalizzata sulle degustazioni tradizionali che, rispetto a tutte le tipologie di esperienze, si attestano al 70,8%, in linea con l’anno precedente. Crescono le esperienze speciali, vista la presenza sempre maggiore di proposte enogastronomiche e di pic-nic che complessivamente raggiungono il 18% dell’offerta. In lieve diminuzione invece il costo dello scontrino medio delle prenotazioni enoturistiche nel 2022 (€82,7 ovvero -3,3% rispetto al 85,5€ del 2021). Il tempo che intercorre tra la prenotazione e la visita in cantina è di 12 giorni che è una conseguenza del cambio di abitudini dopo l’emergenza sanitaria visto che prima del covid le prenotazioni avvenivano mediamente 23 giorni prima.
Il 2022 ha evidenziato un significativo cambio di passo da parte di numerosi produttori per quanto riguarda la cultura del dato. “Finalmente è arrivata la consapevolezza dell’importanza di raccogliere i dati – continua Villa -, e anche nel mondo del vino italiano l’utilizzo di strumenti tecnologici per gestire la relazione con i clienti sta diventando un must have per tutte le realtà che desiderano incrementare le vendite con i privati”. In questo contesto, il 21,5% dei produttori (l’anno precedente erano il 22,4%) dichiarano ancora di non raccogliere alcun dato. La principale giustificazione è legata al fatto che non ci si è ancora dotati degli strumenti giusti (37,8%) mentre il 31,1% risponde di non avere tempo da dedicare a questa attività, valutandola attualmente poco prioritaria, non avendo quindi visione del vero potenziale della relazione con il consumatore finale attraverso l’enoturismo e la vendita diretta, un modello di vendita dalle marginalità di prodotto capace di rendere sostenibile lo sforzo produttivo dei vignaioli.
Se dal punto di vista della raccolta dati ci sono stati significativi miglioramenti nel corso del 2022, il marketing online resta ancora un canale da sviluppare. Guardando al budget medio investito mensilmente, si osserva come quasi il 60% delle aziende metta un valore inferiore a €200, di cui il 23,5% non investe alcun budget per promuovere il brand. Inoltre l’email marketing resta un’attività per poco più della metà delle aziende vinicole (51,5%) dove nella maggioranza dei casi l’invio di comunicazione avviene, al più, una volta al mese, perdendo un enorme potenziale, considerando che l’open rate nel settore vitivinicolo è del 48,8%, più del doppio rispetto ad un buon open rate nel settore consumer, che si aggira attorno al 20%.

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- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@yahoo.it

https://viagginews.blogspot.com/

Rapporto 2020, tra città creative Unesco e olio Italia è al top. Enoturismo, lo pratica un viaggiatore su due

(di Alessandra Moneti) (ANSA) - ROMA, 8 FEB - Cresce la passione per l'enoturismo, e a muoversi per esperienze del gusto sono sempre più spesso giovani e giovanissimi. In questo contesto l'Italia ha un'offerta molto competitiva per i wine&oil lover, posizionandosi al top, grazie anche al traino della città creative Unesco, rispetto ai competitor della vecchia Europa.

È quanto emerge Rapporto sul turismo enogastronomico 2020, presentato da Roberta Garibaldi, docente universitario di Tourism Management, alla vigilia della Bit, appuntamento fieristico in cartellone dal 9 all'11 a Milano.

Il 53% dei viaggiatori nel mondo si dichiara "turista enogastronomico" afferma l'autrice del report che evidenzia il quadro positivo per il Sistema Italia, con il Belpaese ai vertici in sette degli indicatori considerati: produzioni di eccellenza, aziende vitivinicole, aziende olearie, imprese di ristorazione, musei del gusto, birrifici e Città Creative Unesco legate all'enogastronomia. "Dal 2016 si evidenzia un incremento del +12% degli enoturisti nei Paesi occidentali. I Millennials guidano il trend mentre si affacciano i nuovi "super foodie", i nati della Generazione Z: viaggiatori frequenti che già mostrano un alto interesse verso il cibo" precisa l'autrice del report pubblicato sotto l'egida della World Food Travel Association e l'Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. I turisti internazionali di tutte le nazionalità mappate (Francia, Regno Unito, Canada, Stati Uniti d'America, Messico e Cina) si definiscono prevalentemente "eclettici" nella scelta delle esperienze, solo per i francesi prevale il tema dell'autentico, del locale e del gourmet. Dal web emergono poi alcuni temi su cui puntare: "food truck" - cibo di strada - sono tra le esperienze più vissute e più ricercate sul web, i ristoranti e i bar storici e le dimore storiche sede di aziende di produzione agroalimentare, le visite ai produttori extra vino, e infine i corsi di cucina", sottolinea l'esperta. Tra i prodotti-icona della tavola italiana, il gorgonzola e la pizza sono i prodotti italiani ad Indicazione Geografica più ricercati sul web tra il 2017 e il 2019. Tra i trend topic di Internet tra Novembre 2019 e Gennaio 2020 per gli utenti di Stati Uniti, Cina, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito figurano prodotti e piatti tipici, tra i quali spiccano, oltre alla pizza, gli arancini, l'ossobuco, il Parmigiano Reggiano e il Pecorino romano; tra le produzioni vitivinicole "Sparkling wine", i vini dell'Alto Adige e il Chianti (dati Semrush). Le eccellenze agroalimentari e vitivinicole sono capillarmente diffuse su tutto il territorio nazionale. L'Emilia-Romagna è la regione con il maggior numero di prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica, il Piemonte detiene il medesimo primato per i vini, la Campania per i Prodotti Agroalimentari Tradizionali. La Lombardia vanta invece il primato nell'offerta ristorativa, sia in termini di imprese, sia di ristoranti di eccellenza segnalati sulle principali guide (la Guida Michelin Italia, la guida de l'Espresso I Ristoranti e i Vini d'Italia, la guida Gambero Rosso Ristoranti d'Italia), oltre ad annoverare il maggior numero di micro-birrifici e brew pub in Italia. La Toscana risulta essere la prima regione per numero di agriturismo, sia in termini assoluti, sia per le differenti tipologie di servizio offerto. Analizzando il trend degli ultimi tre anni, il Centro-Sud risulta essere la macro-area più dinamica, con i maggiori incrementi nell'offerta, conclude l'analisi. 

Novità del Movimento Turismo del Vino: CONFERENZA INTERNAZIONALE ENOTURISMO 2012 a Perugia

ATTESI IN UMBRIA 40 PAESI PER LA CONFERENZA INTERNAZIONALE ENOTURISMO 2012

(Servizio in  preparazione sulla web radio)

Amici del Movimento le iscrizioni all'International Wine Tourism Conference & Workshop sono ancora aperte, pertanto vi invitiamo tutti a partecipare
Degustazioni, press tour, case history da tutto il mondo, workshop per più di 300 professionisti, tra tour operator, aziende, giornalisti, blogger e player dell’enoturismo provenienti da 40 Paesi. Questi i numeri attesi per la 4^ Conferenza Internazionale sul Turismo del Vino (Perugia, 30 gennaio - 2 febbraio 2012) l’evento che tra un mese farà tappa in Umbria e per la prima volta in Italia, grazie alla partnership tra l’organizzatore Wine Pleasures e il Movimento Turismo del Vino Italia, con le sue mille cantine italiane associate. Nell’iniziativa – che vede anche la partecipazione della Regione Umbria attraverso l’Apt Umbria - si farà il punto sugli strumenti per promuovere un’economia che in Italia vale 5 miliardi di euro e che non conosce crisi. Secondo la presidente del Movimento Turismo Vino, Chiara Lungarotti:  “Il vino è un prodotto sempre più globale. Anche la promozione dell’enoturismo, che è la vetrina del settore, deve seguire la stessa strada. Per intercettare nuovi pubblici – ha continuato la presidente Lungarotti – è indispensabile perciò puntare anche sugli strumenti offerti dai nuovi media. Promozione sul web 2.0 e app per smartphone e tablet sono elementi ormai centrali quanto la qualità del vino e dell’accoglienza”.
Ed è proprio sui nuovi media – lo strumento usato dal 30% degli enoturisti italiani per organizzare la propria vacanza (dati Città del Vino – Censis 2011) – che si concentreranno diverse relazioni previste nelle 5 sessioni plenarie. Strade del Vino 2.0., realtà aumentata, Twitter, sono solo alcuni degli argomenti della conferenza, dove interverranno anche l’assessore alle Politiche Agricole e Agroalimentari della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, il direttore del Centro Estero Umbria, Massimiliano Tremiterra e dell’assessore alle Politiche Agricole della Regione Puglia, Dario Stefàno. Numerose le degustazioni in programma, con esperti da tutta Europa: dall’Italy Grand Tasting, a cura del ‘Master of Wine’, Jane Hunt (30 gennaio ore 19.00) alla degustazione “Tutta Puglia” a cura di MTV Puglia (31 gennaio ore 17.00) al tasting vini passiti MTV Umbria (1 febbraio ore 18:30), alle cene a tema Croazia e Umbria. Focus inoltre su territori con gli educational tour dedicati a tour operator e giornalisti per conoscere le eccellenze di Toscana, Campania e naturalmente dell’ Umbria, con le sue 190 cantine di cui 62 socie del Movimento Turismo del Vino. Il 2 febbraio la domanda internazionale incontrerà l’offerta umbra nel Workshop sul Turismo del Vino (Sala Podiani- Galleria Nazionale dell’Umbria ), realizzato in collaborazione con la soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria: una piattaforma per promuovere i territori attraverso la vendita pacchetti enoturistici, prodotti del turismo eno-gastronomico e servizi correlati.
Per info www.movimentoturismovino.it e www.iwinetc.com.
Tra i patrocini e i partner dell’evento: Regione Umbria, Assessorato Agricoltura, APT Umbria, Centro Estero Umbria, Camera di Commercio Umbria,Comune e Provincia di Perugia, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria, Coordinamento delle Strade del Vino, La Bottega di Olivia&Marino, 2.0


per i dettagli del programma:
conference programme
social programme
tour operator programme

Per contatto:
InterCOM
Ufficio stampa Conferenza Internazionale Turismo del Vino e Workshop (IWINETC) 2012 per MTV
Ilaria Koeppen 334.3486392 koeppen@agenziaintercom.it
Simone Velasco 339.5818511 simovela@gmail.com
tratto da http://www.movimentoturismovino.it