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Europe 2020 Summit: Brussels Launch of European Digital Forum and Startup Europe Partnership


    22 May 2014
Résidence Palace, 155 rue de la Loi, 1040 Brussels
Europe 2020 Summit

Brussels Launch of European Digital Forum and Startup Europe Partnership

L' Europe 2020 Summit quest'anno si tiene pochi giorni dopo il lancio delle consultazioni della Commissione Europea sul futuro di questo vitale programma per la crescita e l'occupazione, che sarà oggetto di revisione nella primavera del 2015.
I partecipanti discuteranno di come quest'importante agenda politica dell'Unione Europea può essere rinnovata e migliorata per adattarsi all'attualità del mondo post-crisi.
Il Summit sarà anche l'occasione per lanciare ufficialmente da Brussels i programmi "European Digital Forum" (EDF), nuovo think tank guidato da Lisbon Council e Nesta, e "Startup Europe Partnership" (SEP), piattaforma  guidata da Mind The Bridge insieme a The Factory e Nesta.

José Manuel Barroso e Neelie Kroes, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Commissione Europea/Commissario per l'agenda digitale, terranno in questa occasione un keynote. Per la Startup Europe Partnership interverrà Alberto Onetti, Chairman di Mind the Bridge e responsabile operativo di SEP.


h 9.30-13.30 Registration and coffee from h9.00 onwards
Networking lunch from h13.30 to h14.30 for all registered participants


With:

  • José Manuel Barroso, president of the European Commission
  • Neelie Kroes, vice-president responsible for the Digital Agenda at the European Commission
Additional Interventions: 
  • Bart van Ark, executive vice-president, chief economist and chief strategy officer of The Conference Board, one of the world’s most renowned experts on productivity and growth
  • Sherry Coutu, angel investor and non-executive director at the London Stock Exchange Group, who was voted by Wiredmagazine as one of the top 25 "most influential people in the world"
  • Kaya Taner, CEO and co-founder, Applift; member of the European board, Application Developers Alliance
  • Mark Silverstein, head, product, tech, IP and policy, Spotify
  • Chris Haley, head of start-ups and new tech research at Nesta, the UK’s innovation charity
  • Dirk Pilat, deputy director, science, technology and industry directorate, Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD)
  • Boris Veldhuijzen van Zanten, founder and CEO, The Next Web; member, the Leaders Club, an independent group of founders in the field of tech entrepreneurship
  • Ann Mettler, executive director, The Lisbon Council/European Digital Forum
  • Alberto Onetti, Chairman, Mind the Bridge Foundation/Startup Europe Partnership, together with some key representatives of the SEP Corporate Members (BBVA, Orange, Telefonica, European Investment Fund, Telecom Italia).

Cinque sentieri per camminare e pregare


Hanno scelto un pellegrinaggio sul tratto laziale della via Francigena per avviare le celebrazioni dei cent’anni di fondazione della loro gloriosa associazione. Oltre duecento soci della “Giovane Montagna” sono partiti mercoledì 7 maggio da Nepi per arrivare domenica 11 a Roma per partecipare al “Regina Coeli” con Papa Francesco: “Ci siamo rimessi in cammino per confermare la nostra fede – spiega il veneziano Tita Piasentini, presidente nazionale dal 2011 – nella fedeltà all’identità cristiana e alla spiritualità della montagna”.

Sono i cardini dell’associazione, diffusa in 15 sezioni con quasi 3 mila soci in tutt’Italia, che ha scelto negli ultimi anni di privilegiare e valorizzare gli itinerari escursionistici: “Puntiamo sull’alpinismo sociale – dicono i camminatori della Giovane Montagna – che aggrega perché è alla portata di tutti: un camminare lento, anche in media montagna, per conoscere la bellezza del Creato e dell’uomo”. Ecco, di seguito, alcuni itinerari che rispondono a queste esigenze e favoriscono anche la ricerca spirituale.

1) La Via Francigena: dalla Valle d'Aosta a Roma
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È l’itinerario che “Giovane Montagna” ha percorso per un tratto già nel 1999 e sul quale ritorna in questi giorni per il suo centenario. Si tratta di un vero e proprio progetto europeo e ricalca il percorso medioevale che da Canterbury conduceva i pellegrini fino a Roma, con tappe di 20-25 chilometri segnate anche da momenti penitenziali. Il percorso italiano scende dai valichi alpini della Valle d’Aosta fino a Roma ed è supportato da vari punti tappa. È stato dichiarato dal Consiglio d’Europa “itinerario culturale europeo”. Info: www.viafrancigena.com

2) I Sentieri Frassati "custoditi" dai vescovi
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foto Gianni Zotta         
Ogni Regione italiana ne ha tracciato uno ed insieme rappresentano ormai una rete ben strutturata. I “Sentieri Frassati” sono nati nel 1996 nell’ambito del CAI, d’intesa con l’Azione Cattolica e la Giovane Montagna, per ricordare la figura del beato alpinista piemontese Pier Giorgio Frassati (1901-1925). Si sviluppano su distanze varie (il più lungo, di 100 chilometri, è quello trentino) e incrociano alcuni luoghi significativi dal punto di vista religioso, tanto che il vescovo locale è custode del Sentiero. Il 4 luglio, memoria liturgica di Frassati, si tiene la Giornata dei Sentieri con varie iniziative. Info: www.sentierifrassati.org

3) Il Cammino di San Benedetto: Umbria, Lazio e Campania
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Una tappa del sentiero San Benedetto
Si sviluppa nell’Italia centrale per 310 chilometri partendo dall’Umbria per percorrere tutto il Lazio fino alla Campania. Comincia da Norcia, nel ricordo di San Benedetto, e prosegue attraverso sedici tappe giornaliere (la lunghezza media è di 20 chilometri) su sentieri, carrarecce e strade secondarie. L’arrivo – attraverso altri luoghi benedettini – è fissato all’abbazia di Montecassino. Una “credenziale” certifica le intenzioni del camminatore pellegrino: il ricavato va all’associazione “Amici del Cammino di San Benedetto”. Info: www.camminodibenedetto.it

4) Sentiero San Vili in Trentino: il rilancio
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La chiesetta di San Vili nel sentiero omonimo (Foto Gianni Zotta)
Unisce la città di Trento e Madonna di Campiglio in cinque o sei tappe, passando attraverso la valle dell’Adige fino alle pendici del gruppo di Brenta. “San Vili” è il termine dialettale per San Vigilio, patrono della diocesi: l’itinerario di 100 chilometri ricalca infatti quello che secondo la tradizione il vescovo di Trento percorse nel 400 d. C. E’ stato predisposto ancora negli anni Ottanta dalla Società degli Alpinisti Tridentini, ma in questi giorni è stata pubblicata la nuova guida della SAT che lo ridisegna e lo rilancia . www.sat.tn.it/sanvili

5) Il Sentiero San Francesco: da La Verna ad Assisi
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Porta dal santuario di La Verna (nella foto) fino ad Assisi in 190 chilometri attraverso sette tappe, di circa 30 chilometri ognuna. Molto ricco di riferimenti alla vita e alla spiritualità del santo di Assisi, propone vari tesori dell’arte e della tradizione religiosa di queste terre. Ben segnato e sempre più frequentato negli ultimi anni, può essere percorso oltre che a piedi anche in bici o a cavallo. Per i camminatori la difficoltà aumenta con il caldo: si consiglia quindi di evitare il periodo estivo e privilegiare i mesi da marzo a maggio e da settembre a ottobre. Info: www.ilsentierodifrancesco.it

Diego Andreatta
© riproduzione riservata - avvenire.it

Domenica 18 maggio 2014 si svolgerà anche a Reggio Emilia la storica manifestazione delle "1000 Miglia"


Dal 15 al 18 maggio si svolge la 32° edizione della gara di auto storiche che rappresenta il simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo, la Mille Miglia 2014. Ammesse a partecipare solo vetture esclusive condotte da equipaggi provenienti da tutto il mondo, questo evento parte da Brescia per scendere nei giorni successivi fino a Roma e poi risalire di nuovo verso la provincia lombarda, toccando alcune delle più belle città italiane.  


La Mille Miglia 2014 sviluppa infatti il suo percorso nel magico scenario del territorio italiano, coniugando sport ed ambiente, storia, natura ed arte. Tra le auto in gara Alfa Romeo, Mercedes, Bugatti, Jaguar, Maserati, Aston Martin, Porsche comprese tra gli anni 1927 e 1957. 



Ecco quindi il percorso città per città con gli orari della Mille Miglia 2014:
Giovedì 15 maggio 2014 (1° Tappa)
Ore 18.00 Partenza da Brescia; 18.43 Desenzano del Garda; 18.45 Sirmione; 19.15 Perchiera del Garda; 19.51 Verona; 21.08 Vicenza; 21.41 Marostica; 21.59 Bassano del Grappa; 22.25 Castelfranco Veneto; 23.15 Padova e poi Abano Terme.



Venerdì 16 maggio (2° Tappa)
Ore 7.00 Partenza da Abano Terme; 7.19 Monselice; 8.45 Ferrara; 10.29 Ravenna; 11.24 Gambettola, 12.05 Repubblica di San Marino; 12.46 Riccione; 13.19 Pesaro; 14.38 Ancona; 15.27 Loreto; 15.38 Recanati; 16.10 Macerata; 17.45 Ascoli Piceno; 18.32 Teramo; 20.00 L’Aquila; 21.08 Rieti; 22.40 Roma.



Sabato 17 Maggio (3° Tappa)
Ore 6.30 partenza da Roma; 7.52 Ronchiglione; 8.23 Viterbo; 10.00 Radicofani; 11.15 Buonconvento; 12.06 Siena; 13.30 Volterra; 15.08 Pisa; 15.50 Lucca; Passo della Futa; Passo della Raticosa; 20.00 Bologna.



Domenica 18 Maggio 2014 (4° Tappa)
Ore 6.30 partenza da Bologna; 7.37 Modena; 8.45 Reggio Emilia; 10.11 Mantova; 11.00 Pozzolegno; 11.23 Castiglionde delle Stiviere; arrivo a Brescia alle 11.45.

fonte: infomotori.com

Boom eco-turismo

Cresce il turismo ecologico in parchi, oasi, riserve e aree verdi e "raggiunge in Italia il record storico di sempre, 12 miliardi, con un progressivo aumento del fatturato ma anche delle presenze negli anni della crisi, in controtendenza rispetto alle vacanze tradizionali". Questa la stima di Coldiretti . E i weekend di primavera, stagione privilegiata per la vacanza eco, confermano le previsioni positive di aumento per il 2014.
L'Italia, rileva Coldiretti, puo' contare su 871 parchi e aree protette. A spingere un numero maggiore di turisti verso la natura, per Ecotur, prevalentemente la voglia di fare attivita' sportive (47%) e il relax (20%), ma anche la riscoperta delle tradizioni (10%) e l'enogastronomia (15%). Settore quest'ultimo favorito dalla presenza della piu' grande varieta' di percorsi turistici ad esso legati: sono oltre ventimila gli agriturismi (numero più che raddoppiato in 10 anni) e 1200 i mercati degli agricoltori di Campagna amica per acquistare prodotti enogastronomici.
Ad apprezzarlo sono anche gli stranieri, in aumento tra i vacanzieri eco: l'anno scorso hanno raggiunto il 40,2%, con un incremento del giro d'affari perchè spendono in media 100 euro al giorno contro i 65 di un italiano. In alcune regioni, inoltre, come la Toscana, il numero degli stranieri negli agriturismi supera quello nazionale. Per Coldiretti la capacità di attrazione è dovuta anche alle opportunità 'estreme' offerte: in Toscana ci sono strutture dove si può dormire 'appesi' su un albero o dondolarsi con l'altalena nel vuoto. Riguardo agli agriturismi il maggior numero è in Toscana e in Trentino, ma la diffusione è su tutto il territorio anche se il 47% è al Nord, il 34 nel Centro e il 19 nel Mezzogiorno.
Sempre piu' diversificata l'offerta di servizi con 16.906 strutture che offrono 217.946 posti letto e 8.363 piazzole di sosta per l'agricampeggio. La "vera rivoluzione" è pero' legata al fatto che l'agriturismo non è piu' solo mangiare: le aziende autorizzate alla ristorazione sono state sorpassate da quelle che offrono anche altri servizi, salite a 11.982 con attività come escursionismo, sport, corsi di cucina, orto, oltre alle fattorie didattiche per i piu' piccoli e le osservazioni naturalistiche.(ANSA).
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New York City, passione design

Partita a New York City la seconda edizione di "Nyc&Design", rassegna dedicata alle nuove tendenze in fatto di costruzioni, accessori, arredamento che fino al 20 maggio anima i cinque distretti della Grande Mela con oltre 300 eventi: mostre, inaugurazioni, installazioni, spettacoli, seminari e "open studio".
Gli amanti del design in tutte le sue sfaccettature – dall'architettura alla moda, dall'industria all'arredamento urbano – potranno trovare pane per i loro denti. E a giudicare dal successo registrato dalla prima edizione – oltre 54 milioni di visitatori l'anno scorso – il programma della rassegna ne ha per tutti i gusti. "New York City è una capitale mondiale del design, uno status acquisito grazie al duro lavoro di generazioni di newyorkesi impegnate in diversi campi creativi – spiega in una nota Alicia Glen, Deputy Mayor for Housing and Economic Development -. L'industria del design è un caposaldo della cultura e dell'economia della città".

Oltre a prendere parte agli eventi, i turisti potranno "vivere" in prima persona delle sperimentazioni design. Ad esempio alloggiando negli hotel della Design Collection, oppure scoprendo luoghi e istituzioni che "fanno" l'industria del design di New York. Ecco invece qualche evento o mostra da mettere in agenda: "BKLYN Designs" alla St. Ann's Warehouse, "Collective Design Fair" alla Moynihan Station, "Frieze New York" a Randall's Island, la "International Contemporary Furniture Fair" al Javits Center e "Wanted Design" al Tunnel.
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Wellness safari, massaggi, hammam. Boom viaggi benessere Turismo salutistico cresce

Il turismo del benessere mondiale gode di ottima salute, soprattutto trainato da nuovi viaggi in chiave fitness organizzati in Africa e Medio Oriente. Lo attesta una indagine condotta dal Global wellness tourism institute (Gwtc) presentata a Dubai. I viaggi alla ricerca di Spa di lusso, massaggi autoctoni, hammam storici e bagni in località esotiche, infatti, sono destinati a crescere del 9,9% ogni anno e se il mercato globale fatturerà circa 700 miliardi di dollari nel 2017, costituendo il 16% del turismo totale, la spinta maggiore è data dal wellness offerto in Medio Oriente ed in Africa. In Medio Oriente, infatti, il mercato passerà dai 5,3 miliardi di dollari spesi nel 2012 ai 16,6 miliardi previsti per il 2017 con una crescita del 12,6% annuo, per l’Africa sub sahariana registrerà oltre 5 miliardi di euro nel 2017, contro i 2 miliardi del 2012. Sempre più gettonati in particolare i nuovi wellness-safari, escursioni avventurose da fare nei parchi e nelle riserve, faticose ma benedette in nome del fitness, che si svolgono in Kenya e in Sud Africa. In ascesa anche i wellness resort aperti negli ultimi anni sulle isole Mauritius e alle Seychelles, così come in paesi emergenti come il Ghana e il Senegal.
“Chi fa viaggi in nome del benessere approfitta delle vacanze per migliorare il proprio stato di salute e di fitness, in chiave salutistica ma anche spirituale'', ha spiegato Anni Hood, autrice dello studio.
Nella top five dei Paesi più trendy spiccano quindi i Paesi del Medio Oriente e l’Africa. Seguono altre mete come Israele, Marocco ed Egitto.
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Albergatori ottimisti, timiidi segnali di ripresa



turismo turismo
 Si apriranno nel week end i lavori della 64ma Assemblea Generale della Federalberghi-Confcommercio, a cui aderiscono più di 27.000 alberghi su un totale di circa 34.000, attraverso 131 Associazioni territoriali. "La scelta è ricaduta su una città ed una Regione - ha spiegato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - che hanno un grande futuro turistico innanzi a loro per bellezza paesaggistica, tutela dell'ambiente, tradizione eno-gastronomica e raffinatezza architettonica".
Le assise avranno nella mattinata di domani il momento clou con il convegno: "Big Data: quali opportunità per il turismo?" nel quale interverrà Euro Beinat, uno dei massimi esperti della materia, professore di Geoinformatics e Data Science all'Università di Salisburgo. Nel corso dell'incontro verranno resi pubblici in anteprima sia i dati relativi all'andamento del turismo nei primi 4 mesi del 2014, sia la fotografia del sistema alberghiero italiano aggiornata al 2013. Riforma del Titolo V della Costituzione, per evitare una promozione del turismo frammentata, come è avvenuto da quando è stato abolito con referendum il ministero del Turismo e la competenza sulla materia è passata alle Regioni, più fondi all'Enit, l'Agenzia nazionale del turismo, per permetterle di "sfondare sui mercati stranieri", un'azione più incisiva sul fronte delle infrastrutture, che devono rendere raggiungibile tutto il Paese. Questi i temi cari agli albergatori che saranno, con ogni probabilità, al centro dell'assemblea di Trieste. L'avvio del 2014, intanto, per il settore mostra segnali di una timida inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni bui.
"Siamo moderatamente ottimisti - afferma Bocca - i dati in occasione della Pasqua e dei ponti di primavera sono buoni, ma è anche vero che c'è stata una coincidenza favorevole di calendario che non si verificava da undici anni. Speriamo in una ripresa del mercato interno e siamo molto fiduciosi nei mercati stranieri, che portano un turismo con forte capacità di spesa". La critica di Federalberghi è invece alla tassa di soggiorno, in particolare a Roma, dopo che la giunta capitolina, nella manovra previsionale varata nei giorni scorsi, l'ha portata da tre euro a persona fino a dieci notti negli alberghi a 4 e 5 stelle pagati finora, a sette euro per i cinque stelle e sei euro per i 4 stelle. "Il giudizio è altamente negativo - commenta Bocca - continuare a tassare i turisti non è certo il modo per incentivare un settore che ha prospettive rosee per il futuro. Invece di far pagare i soliti noti, bisognerebbe combattere l'abusivismo che fa una concorrenza sleale alle imprese". 
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Valle d'Aosta è anche una montagna di cultura Alla scoperta di castelli, mostre, tradizioni e monumenti

Castelli da favola, mostre esclusive e tradizioni alpine che conquistano: la Valle d'Aosta non offre solo pendii mozzafiato per sciare tra le vette più alte d'Europa. Terra di transiti e luogo di memoria, la più piccola regione italiana racconta di un passato millenario attraverso un patrimonio culturale ricco, articolato e tutelato al meglio.
In Valle d'Aosta - sostiene l'Assessore Joel Farcoz - emergono, tra le numerose ricchezze, quelle naturali e quelle culturali. Basti pensare ai castelli posti a guardia dei punti strategici della Regione o trasformati in eleganti dimore signorili, incastonati in Valli e gole dove allo splendore della natura si aggiunge la bellezza del manufatto. Ma non si possono dimenticare le altre espressioni culturali presenti nella tradizione popolare, ancora forte e viva nel tessuto sociale regionale, che si esprimono nelle fiere dell'artigianato, ma anche nelle feste locali, nelle manifestazioni culturali o nei musei dedicati ad aspetti particolari della vita quotidiana. I popoli che hanno attraversato o occupato la Valle d'Aosta hanno lasciato dietro loro segni di grande valore artistico, l'Aosta romana ne è l'esempio più eclatante, e noi siamo fieri di mostrarli al resto del mondo.
Parlare di cultura in un territorio di minoranza linguistica come la Valle d'Aosta è raccontare di siti archeologici e di castelli, ma anche di santuari e cappelle e di architettura minore, di musica e canto tradizionali e di antichi saperi che vengono tramandati nel tempo. Elementi che fanno della Regione una cerniera tra il nord e il sud delle Alpi, un "carrefour" in cui il rispetto per il passato e l'apertura al futuro convivono perfettamente. Proprio nell'ottica di mantenere viva questa peculiarità, dal 17 aprile al 4 maggio 2014 Aosta ospita il Festival della parola - Les Mots. Con l'ambizioso obbiettivo di confrontarsi sul tema della Rinascita, per "parlare di cultura diffondendo la cultura". Il ruolo di via di transito e di luogo di scambio si riconosce fin dall'imponenza dei monumenti della città romana di Augusta Prtoria, passando per l'edificazione religiosa paleocristiana e quella difensiva dei castelli di tipo primitivo, arroccati su speroni rocciosi. La grande capacità di recepimento rispetto alle novità provenienti d'oltralpe è dimostrata con le antiche chiese romaniche, le grandi campagne decorative dell'anno Mille in Cattedrale e in Sant'Orso, i capolavori tra romanico e gotico di scultura e pittura che culminano con le straordinarie realizzazioni del Quattrocento, secolo d'oro dell'arte valdostana. Il passaggio dell'armata di Napoleone per il Gran San Bernardo e le chiuse di Bard con il suo forte e le predilezioni di Casa Savoia e di ricchi viaggiatori inglesi per i soggiorni valdostani portarono alla riscoperta della Valle d'Aosta quale via di transito tra il nord e il sud dell'Europa, attribuendole il ruolo inedito di ricercata località di villeggiatura. In questo approccio affonda le radici l'economia attuale della Valle d'Aosta. Per valorizzare questo patrimonio storico-culturale - conclude l'Assessore Joel Farcoz - affinché diventi non solo strumento di memoria, ma anche fonte di turismo culturale, l'Assessorato ha voluto riprendere questa collaborazione con l'Ansa che ci permetterà di raggiungere un grande numero di persone su tutto il territorio nazionale. Sperando che diventi abituale venire a rilassarsi nella nostra Regione, tra le nostre montagne, ma anche venire a vedere quanto ricca è la nostra cultura.
ansa

Nasce nel Parmense il Museo della Pasta

(ANSA) - PARMA, 10 MAG - Nasce il Museo della Pasta, accanto a quello dedicato al Pomodoro, nella corte agricola medievale di Giarola di Collecchio, nel Parmense. Oggi l'inaugurazione con un convegno e una visita guidata. Il nucleo più forte e monumentale documenta la produzione industriale della pasta nelle sue fasi e nell'evoluzione tecnologica.
    Alla nascita del Museo, dedicato alla conoscenza storica, tecnologica e culturale della pasta, ha contribuito Barilla, la cui attività iniziò a Parma a fine '800.
ansa

Tra le Dolomiti per gustare le “radicèle”

Sulle Dolomiti la primavera è il momento perfetto per (ri)scoprire i gusti della cucina povera locale, che si sbizzarrisce in ricette a base di erbe spontanee.  Proprio in questa stagione le Prealpi Bellunesi esplodono di verde. Capita, girovagando per i pendii della Sinistra Piave, di incrociare gruppetti di camminatori immobili: muniti di borsetta, accucciati a terra, cercano radicèle (il tarassaco, in dialetto bellunese), zigói (silene) o briscandói (luppolo selvatico) per gustosi risotti a prova di crisi.
A Mel, un piccolo centro rinascimentale adagiato su una collina che giarda il Piave, a metà strada tra Belluno e Feltre, alle erbe spontanee dedicano ogni anno una fiera, “Radicèle. I sapori della primavera”. Dal 15 al 18 maggio il borgo storico – bandiera arancione del Touring Club Italiano – ospiterà una serie di iniziative per celebrare i gusti della tradizione contadina. Giovedì e venerdì appuntamento di sera, per cena: pasta con radicèle e pastin (altra pietanza tipica bellunese, a base di carne tritata e speziata di maiale), zuppa alle erbe, frittata con radicèle e briscandói, panna cotta con miele di fiori di radicèle... Ce n'è per tutti i gusti. Sabato e domenica l'offerta diventa anche culturale: passeggiate (alle 15 di sabato e alle 9 di domenica “Piante commestibili del nostro territorio”, alle 8,30 di domenica CICLOmelANDO in bicicletta), incontri (alle 18 di sabato, in municipio, convegno sulla “Viticoltura sostenibile nella Valbelluna”, alle 20,30 presentazione del progetto “Parole lidiere”, alle 18 di domenica presentazione del libro di Mara dell'Asen “L'odore del mare sulla montagna”), visite culturali (alle 9,30 di domenica, itinerario artistico-culturale a Mel e dintorni con il FAI), mostra mercato (dalle 10 di domenica)...
Non è quindi solo il palato, a gioire: Mel varrebbe una visita anche nei giorni più noiosi dell'anno. Non è un posto che si impone all'attenzione del visitatore distratto. I vecchi cortili, le colline imbiancate di narcisi, il castello medievale: nulla di tutto questo è visibile dalla strada statale, si trova però facilmente se ci si ferma a curiosare. Il centro storico di Mel è un gioiellino: splendidi palazzi cinquecenteschi in stile veneziano, logge e torrette e corti interne fiorite, chiese senza campanili, un museo ricco di reperti – per lo più provenienti dalla necropoli paleoveneta dell'VIII secolo a.C. Un albergo settecentesco – l'Antica locanda Cappello, nella piazza centrale – che è anche uno dei ristoranti più rinomati della provincia. Poco lontano dal centro, si può visitare il castello di Zumelle, il meglio conservato di tutto il Bellunese. In posizione strategica, fu uno dei più importanti centri difensivi della vallata. Per secoli da qui si controllarono i traffici dalla e per la pianura. Anche il borgo di Mel era fortificato: le mura vennero però distrutte dopo il suo passaggio alla Serenissima Repubblica di Venezia, nel 1404. Come la vicina Feltre, anche Mel preferì la pace veneziana a un susseguirsi di signori – e fece bene, visto che prosperò fino all'arrivo di Napoleone. Dopo la visita storica e la mangiata all'insegna della tradizione, arriva il momento della passeggiata: e a metà maggio non c'è nessun posto come i colli della sinistra Piave. Tra Zelant e Praderadego fioriscono a migliaia i narcisi e i prati sono investiti da un'ondata bianca. Dura poco, come in Giappone la fioritura dei peschi: quest'anno i narcisi tardano a sbocciare, finora ha fatto troppo freddo. È probabile che quello di Radicèle sia il weekend giusto
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