L’artista slovena Marjetica Potrč è intensamente impegnata a esplorare le condizioni di vita e l’espansione urbana contemporanea, oltre alla tensione tra sviluppo urbano e crisi sociale, come l’incremento della povertà e la crisi ecologica, che sono un riflesso dei conflitti esistenti nel nostro tempo globalizzato.
Per lo Spazio Gerra la Potrč presenterà per la prima volta in Italia il progetto “Florestania”, nato da un suo soggiorno di due mesi nel territorio di Acre in Amazzonia nel 2006, durante il quale l’artista ha conosciuto e studiato il modello alternativo di sostenibilità realizzato dalla comunità locale della regione Acre. Un modello innovativo perché coniuga un uso sostenibile delle risorse naturali dell’Amazzonia secondo la sapienza locale con le nuove tecnologie più sofisticate di comunicazione, di sostenibilità energetica e di autonomia culturale e economica; un modello che si avvale tanto del sapere locale che del sapere globale, non demonizzando la globalizzazione ma mettendone a frutto le potenzialità in luoghi lontani dalle grande città.
Un modello d’identità locale e globale che Potrč mette in relazione alle strategie messe in atto nei Balcani negli anni Novanta dalle comunità locali per fronteggiare il crollo del sistema politico-economico-culturale centralista. E che ricorda molto l’Unione Europea nella deregulation e nelle continue trasformazioni territoriali, culturali, politiche, in cui l’identità europea globale va ricercata nell’equilibrio tra le molte identità locali.
L’artista argentino Tomas Saraceno riprende il filo di una lunga tradizione di architettura e urbanistica radicale e visionaria, soprattutto attenta ai principi di sostenibilità, flessibilità, indeterminatezza, nomadismo, leggerezza, smaterializzazione. Il suo lavora si posiziona a metà tra immaginazione e realtà, favola e scienza, responsabilità e irresponsabilità. Le sue opere sono oggetti/veicoli/installazioni, spesso da fruire attivamente, che riflettono sulla condizione abitativa umana.
Saraceno presenterà nello Spazio Gerra un progetto installativo con una scultura aerostatica inedita (prodotta dal Gerra) e una selezione del suo lavoro recente, composto da scultura aerostatica di palloni trasparenti, da un wall-drawing raffigurante un paesaggio urbano abitato da alcune di queste unità mobili sospese in cielo - che rappresentano micromondi parallelli che espandono gli spazi della città - e dalla serie di fotografie in bianco e nero “Hoy” sulle similitudini tra natura e antropizzazione.
Tomas Saraceno nasce a San Miguel de Tucumàn in Argentina nel 1973. La sua formazione è divisa fra Rotterdam, Francoforte, Venezia e Buenos Aires. Il suo lavoro aspira a colmare il divario fra scienza ed arte: la sua conoscenza dei principi di fisica, chimica ed architettura ritorna nei suoi lavori attraverso l’utilizzo di tecnologie nuove per realizzare città sospese nell’aria, unità organiche di un vivere ecosostenibile. Sue installazioni permanenti sono presenti in Giappone al Towada Arts Center ed in Germania all’EPO di Monaco. Numerose le personali a lui dedicate fra Stati Uniti ed Europa, fra le quali l’esposizione del 2006 alla Barbican Art Centre di Londra, alla Pinksummer Gallery di Genova nel 2007, e alla Tanya Bonakdar Gallery di New York nel 2008.
L’artista ed architetto slovena Marjetica Potrč nasce a Lubiana nel 1953. Il suo lavoro interdisciplinare include progetti site-specific, dipinti e ricerca nei campi del design e dell’architettura. Il suo lavoro documenta ed interpreta l’architettura contemporanea attenta all’utilizzo di energie pulite. I suoi lavori sono esposti in numerose gallerie di Stati Uniti e d’Europa. Ha esposto alla Biennale di San Paolo in Brasile nel 1996 e nel 2006, alla manifestazione Skulptur. Projekte in Münster in Germania nel 1997 e alla Biennale di Venezia nel 2003. Nel 2005 espone in FarSites presso il San Diego Museum of Art. Il Guggenheim di New York le ha dedicato una personale nel 2001, così come la Max Protetch Gallery di New York nel 2002, 2005 e 2008, la Nordenhake Gallery di Berlino, 2003 e 2007, e la Barbican Art Gallery di Londra nel 2007.
Numerosi i premi e riconoscimenti dal Pollock-Krasner Foundation (1993 e 1999); vince lo Hugo Boss Prize 2000, organizzato dal Guggenheim Museum; e il Caracas Urban Think Tank, Venezuela (2002); riceve inoltre riconoscimenti dal Vera List Center for Arts and Politics Fellowship presso The New School in New York (2007).
Per lo Spazio Gerra la Potrč presenterà per la prima volta in Italia il progetto “Florestania”, nato da un suo soggiorno di due mesi nel territorio di Acre in Amazzonia nel 2006, durante il quale l’artista ha conosciuto e studiato il modello alternativo di sostenibilità realizzato dalla comunità locale della regione Acre. Un modello innovativo perché coniuga un uso sostenibile delle risorse naturali dell’Amazzonia secondo la sapienza locale con le nuove tecnologie più sofisticate di comunicazione, di sostenibilità energetica e di autonomia culturale e economica; un modello che si avvale tanto del sapere locale che del sapere globale, non demonizzando la globalizzazione ma mettendone a frutto le potenzialità in luoghi lontani dalle grande città.
Un modello d’identità locale e globale che Potrč mette in relazione alle strategie messe in atto nei Balcani negli anni Novanta dalle comunità locali per fronteggiare il crollo del sistema politico-economico-culturale centralista. E che ricorda molto l’Unione Europea nella deregulation e nelle continue trasformazioni territoriali, culturali, politiche, in cui l’identità europea globale va ricercata nell’equilibrio tra le molte identità locali.
L’artista argentino Tomas Saraceno riprende il filo di una lunga tradizione di architettura e urbanistica radicale e visionaria, soprattutto attenta ai principi di sostenibilità, flessibilità, indeterminatezza, nomadismo, leggerezza, smaterializzazione. Il suo lavora si posiziona a metà tra immaginazione e realtà, favola e scienza, responsabilità e irresponsabilità. Le sue opere sono oggetti/veicoli/installazioni, spesso da fruire attivamente, che riflettono sulla condizione abitativa umana.
Saraceno presenterà nello Spazio Gerra un progetto installativo con una scultura aerostatica inedita (prodotta dal Gerra) e una selezione del suo lavoro recente, composto da scultura aerostatica di palloni trasparenti, da un wall-drawing raffigurante un paesaggio urbano abitato da alcune di queste unità mobili sospese in cielo - che rappresentano micromondi parallelli che espandono gli spazi della città - e dalla serie di fotografie in bianco e nero “Hoy” sulle similitudini tra natura e antropizzazione.
Tomas Saraceno nasce a San Miguel de Tucumàn in Argentina nel 1973. La sua formazione è divisa fra Rotterdam, Francoforte, Venezia e Buenos Aires. Il suo lavoro aspira a colmare il divario fra scienza ed arte: la sua conoscenza dei principi di fisica, chimica ed architettura ritorna nei suoi lavori attraverso l’utilizzo di tecnologie nuove per realizzare città sospese nell’aria, unità organiche di un vivere ecosostenibile. Sue installazioni permanenti sono presenti in Giappone al Towada Arts Center ed in Germania all’EPO di Monaco. Numerose le personali a lui dedicate fra Stati Uniti ed Europa, fra le quali l’esposizione del 2006 alla Barbican Art Centre di Londra, alla Pinksummer Gallery di Genova nel 2007, e alla Tanya Bonakdar Gallery di New York nel 2008.
L’artista ed architetto slovena Marjetica Potrč nasce a Lubiana nel 1953. Il suo lavoro interdisciplinare include progetti site-specific, dipinti e ricerca nei campi del design e dell’architettura. Il suo lavoro documenta ed interpreta l’architettura contemporanea attenta all’utilizzo di energie pulite. I suoi lavori sono esposti in numerose gallerie di Stati Uniti e d’Europa. Ha esposto alla Biennale di San Paolo in Brasile nel 1996 e nel 2006, alla manifestazione Skulptur. Projekte in Münster in Germania nel 1997 e alla Biennale di Venezia nel 2003. Nel 2005 espone in FarSites presso il San Diego Museum of Art. Il Guggenheim di New York le ha dedicato una personale nel 2001, così come la Max Protetch Gallery di New York nel 2002, 2005 e 2008, la Nordenhake Gallery di Berlino, 2003 e 2007, e la Barbican Art Gallery di Londra nel 2007.
Numerosi i premi e riconoscimenti dal Pollock-Krasner Foundation (1993 e 1999); vince lo Hugo Boss Prize 2000, organizzato dal Guggenheim Museum; e il Caracas Urban Think Tank, Venezuela (2002); riceve inoltre riconoscimenti dal Vera List Center for Arts and Politics Fellowship presso The New School in New York (2007).
(pagina web a cura di Giuseppe Serrone turismoculturale@simail.it )
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