Mille luoghi da vedere nel mondo

Che cos'hanno in comune lo splendore della Cappella Sistina, il rito dei Serpari a Cocullo (Aq), il gelato a San Gimignano o il Giardino dei Tarocchi a Garavicchio (Gr). Sono alcuni dei siti italiani ‘censiti' fra i mille "luoghi da vedere" di tutto il mondo, al pari di un'eclissi solare totale osservata in Australia o di una passeggiata sul ponte di Brooklyn nella Grande Mela.

Mille luoghi del pianeta
in cui si svolgono riti popolari unici, in cui la natura si manifesta in maniera sorprendente o in cui l'uomo ha lasciato il segno in modo indelebile con opere d'arte, architettura, cinema, letteratura, ma anche con guerre e alte nefandezze. Li hanno selezionati gli autori di Lonely Planet, guide di viaggio ormai per antonomasia, per un volume speciale in libreria da un paio di settimane dal titolo "1000 Luoghi da vedere nel mondo". Il libro raccoglie e documenta anche con foto cento tematiche e per ognuna ci sono dieci consigli sulle possibili visite da organizzare. Ce n'è per tutti i gusti e soprattutto per ogni curiosità: dai siti vichinghi da non perdere ai fuochi d'artificio più spettacolari, dalle spiagge più insolite ai luoghi in cui vedere tracce dei dinosauri, dalle terme imperdibili ai teatri dell'Opera più affascinanti, fino ai luoghi più macabri o a quelli in cui si verificano i fenomeni naturali più maestosi ma anche più inquietanti. Sfogliare le pagine della guida equivale a fare il giro del mondo infinite volte. Difficile non lasciarsi incuriosire e meditare una "fuga".

Per assistere a qualcosa di speciale non è necessario andare tanto lontano. Anche l'Italia è ben rappresentata da alcune punte di eccellenza che varrebbe la pena vedere almeno una volta nella vita. È il caso ad esempio
dell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci da ammirare a Milano o della Cappella Sistina al Vaticano, citati fra i "capolavori da non perdere", sezione in cui il nostro Paese spadroneggia con altre due opere: la Nascita di Venere agli Uffizi di Firenze e la Gioconda, anche se per quest'ultima tocca andare al Louvre di Parigi. Tanti siti italiani citati si trovano a Roma, come l'Arco di Costantino, annoverato fra i "viaggi nell'Ego" più spettacolari, o le catacombe, fra i "cimiteri più famosi".

Ma non c'è spazio solo per la capitale.
Cocullo, in provincia dell'Aquila, entra nella guida per la sua tradizione del rito dei Serpari che si tiene il primo giovedì di maggio (la statua di San Domenico sfila nel borgo ornata anche di serpenti vivi), mentre San Gimignano pare sia il top per il gelato mangiato alla Gelateria della Piazza. Fra i teatri dell'Opera più "in" c'è La Scala di Milano, mentre Venezia viene citata anche per i fuochi pirotecnici in occasione della Festa del Redentore (a luglio). Gli autori non dimenticano Pompei ed Ercolano, Capri, ma inseriscono fra gli altri anche le Saline di Trapani fra i dieci luoghi più salati al mondo, il sacrario militare di Redipuglia, fra i luoghi più evocativi della Prima Guerra Mondiale, e il mercato del tartufo bianco di San Miniato, arroccato a metà strada fra Pisa e Firenze.

ansa

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