Gli agenti di viaggi in Gran Bretagna e Germania scontano la Grecia, per recuperare il calo di booking che prima delle elezioni era in caduta a due cifre.
I viaggiatori tedeschi, che nel 2011 hanno visitato la Grecia in oltre 2 milioni, sembra siano in buona parte diretti verso mete alternative, soprattutto Turchia e Spagna. Mentre in Gran Bretagna lo specialista Olympic Holidays, ad esempio, ha tagliato i prezzo del 25% sull’alta stagione.
trivago fa sapere che le tariffe degli hotel in Grecia, media online, sono inferiori dell’8% a quelle di giugno 2011, con un picco del 22% in meno ad Atene dove una doppia si paga intorno a 100 euro per notte, molto al di sotto della media europea. «I prezzi sono scesi ovunque – ha detto ai media Emmanuel Christodoulakis dell’Ente Nazionale del Turismo – ovunque si trovano offerte speciali. La Grecia non è mai stata tanto a buon mercato».
Segnali di ripresa, anche prima delle elezioni
Così il booking dalla Germania ora sembra dare segni di ripresa, anche se, hanno avvertito gli albergatori greci impegnati nel Workshop fvw di Atene, i prezzi non possono scendere oltre: « Abbiamo toccato il minimo – ha detto Giannis Retsos, presidente dell’associazione albergatori – di qui in poi scenderebbe la qualità».
«Ora ci serve l’aiuto degli operatori, anche con pagamenti anticipati», ha raccomandato Antonis Kabourakis, associazione albergatori di Rodi. E dello sforzo senza precedenti degli albergatori greci hanno testimoniato ad Atene tutti i buyer dei grandi t.o. europei, presenti in forze, da Nikos Moutsis di Rewe a Markus Bruchmüller di TUI, a Katja Kalle di FTI. «E insieme agli albergatori per tagliare i prezzi hanno investito i tour operator greci», ha sottolineato Bruchmüller. Tutti parlano di buone vendite last minute, pur se nessuno si aspetta di tornare ai risultati brillanti del 2011.
Ora comunque operatori e istituzioni elleniche sperano di colmare il vuoto lasciato dai tedeschi con gli arrivi da Russia, Ucraina e Israele, dopo che – protestano in molti – i media hanno stravolto l’immagine della Grecia, soprattutto sul mercato occidentale: «La campagna mediatica ha avuto un impatto forte, sul turismo come sulla nostra economia», ha protestato Giorgos Telonis, presidente dell’Associazione Ellenica delle Agenzie di Viaggi.
E non è bastato che testimonial come Rick Steves, noto autore di guide di viaggio, riferissero (nel caso sull’Huffington Post) dei loro viaggi assolutamente sereni in una Grecia bella come sempre e quanto mai accogliente, pur nel pieno della crisi. Insistendo che ora andare in Grecia è più importante che mai, per non causare ancora più danno al popolo greco. Sembra tuttavia che i ricchi compratori russi stiano approfittando della crisi ellenica anche per acquistare immobili, deprezzati di circa il 30%.
Calo a due cifre, sul record del 2011
Andreas Andreadis, il presidente di SETE, l’associazione ellenica delle imprese del turismo, ha stimato in un’intervista a Reuters un calo di ricavi tra il 10 e il 15% in alta stagione, rispetto all’anno scorso. Più o meno come nel primo trimestre 2012: meno 15,1%, ha annunciato la Banca di Grecia, contro un calo di arrivi di circa il 5% negli aeroporti nei primi cinque mesi dell’anno.
I dati si confrontano tuttavia con il risultato brillante del 2011, quando la Grecia – per molti alternativa al Nord Africa in tumulto – aveva totalizzato un record di 16,5 milioni di arrivi, e ricavi in aumento del 10% fino a 10,5 miliardi di euro. Risultato significativo per un segmento che vale il 20% dei posti di lavoro e il 15% del Pil.
Dopo TrueGrece arriva Marketing Greece
Così, oltre al social media TrueGreece.org appena lanciato dall’ente del turismo per rassicurare i visitatori sullo stato delle cose in Grecia, dal Workshop fvw di Atene arriva la notizia che per settembre si prepara la nuova piattaforma web intitolata Marketing Greece, operazione dotata di 10 milioni di euro: quattro forniti dalle imprese e sei dal nuovo governo ellenico, per dare maggiore efficienza alla promozione turistica. Decollo in Germania, Gran Bretagna, Francia, Usa e Russia, poi in altri mercati.
Di concerto con il nuovo governo in formazione, dopo che i greci – in queste ultime elezioni – hanno esplicitamente scelto di rimanere nell’euro, un risultato nel quale molti vedono anche il desiderio diffuso di salvare davvero la preziosa alta stagione del turismo ellenico.
laganziadiviaggi.it
19 Giugno 2012
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