Non solo calcio. Kiev in dieci mosse. Breve guida per il fine settimana calcistico tra monasteri coloratissimi, musei, labirinti sotterranei e tanta cucina ucraina

chiesa cattedrale Kiev

Cosa c'e' di meglio di una visita da turista a Kiev se si arriva con largo anticipo, per esempio nel weekend 22-24 giugno, rispetto al fischio d'inizio dei quarti di finale degli Europei 2012 tra Italia e Inghilterra?. Kiev è una bella metropoli (2,8 milioni di abitanti) sul fiume Dnepr. I suoi monumenti testimoniano lo splendore di una città che, fondata tra il V e il VI secolo, fu la prima capitale della Russia e ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale nella storia e nella cultura russa e ucraina. È tutt'oggi uno dei centri spirituali più importanti della Chiesa ortodossa. Il palazzo imperiale, la Cattedrale bizantina di Santa Sofia, la Chiesa di Sant'Andrea in stile barocco, i resti della porta d'Oro dell'XI secolo sono alcune delle tappe obbligate nel tour che parte dalla Città Vecchia e si snoda attraverso la via Andriyivsky fino a Podil, il quartiere dei mercanti.
Tutto merita di essere osservato con attenzione, fermandosi nei tanti localini, nelle caffetterie, nei negozi e case d'epoca ben conservate. Cuore di Podil è Kontraktova ploshcha, la piazza famosa per l'enorme Kontraktova Dim (Casa dei Contratti), caratterizzata da bianche arcate, che occupa il centro della piazza. L'edificio, che risale al 1817, ospita oggi ristoranti, gallerie e uffici.
Ecco un breve campionario per conoscere la capitale ucraina. 1) Monastero di S. Antonio. A sud della Città Vecchia sorge questo complesso religioso fondato nel 1051 che comprende una rete di catacombe che gli hanno valso il nome di S. Antonio delle Grotte. È possibile visitare per intero il monastero prenotando per tempo; la visita alle catacombe necessita di una guida esperta.Tra le numerose chiese con cupole dorate si dipanano labirinti sotterranei che custodiscono le spoglie mummificate dei monaci. 2) Cattedrale di Santa Sofia. Questo edificio di grande valore artistico espone al suo interno splendide icone e affreschi ben conservati. La chiesa, iniziata nel 1037, riflette la percezione della cristianità dell'Impero Bizantino. Il tempio, fino al 1240, era per dimensioni il secondo dell'intera Cristianità. Anche se è dedicato alla Santa Sapienza, come la grande cattedrale di Hagia Sophia a Costantinopoli, l'edificio ha una forma nettamente differente: invece di una singola cupola semisferica che si innalza dal corpo dell'edificio, la cattedrale di Santa Sofia a Kiev ha 13 cupole a cipolla montate su tamburi. 3) Cattedrale della Dormizione (1078). Risale al periodo in cui la città fu capoluogo del principato di Kiev, come altre chiese in pietra e mattoni di tipo bizantino (la Cattedrale di San Michele e la Chiesa di San Cirillo, entrambe con affreschi molto interessanti), e fa parte del complesso del Monastero.
È stata parzialmente distrutta dall'Armata Rossa durante la seconda guerra mondiale, ma è ancora oggi uno dei migliori edifici religiosi barocchi del paese. 4) A nord di questa cattedrale sorge il Museo Storico dei Tesori, che conserva soprattutto oggetti artigianali, pietre e metalli preziosi. La sezione di maggior pregio del museo è senza dubbio quella che ospita l'oro degli sciti del IV secolo a.C. Vi è custodito anche un plastico di Kiev del XII secolo, oltre a coppe riccamente decorate, croci, calici e icone di artisti ucraini, russi, polacchi e lituani. 5) Museo di Architettura Popolare. Si trova a 12 km a sud del centro, ma ha il fascino delle colline panoramiche costellate di cottage, chiese, fattorie e mulini a vento di legno dei secoli compresi tra il XVII e il XX.
Molti di essi presentano bellissimi giardini e, all'interno, mobili molto ben conservati. Il museo è diviso in sette piccoli villaggi che rappresentano le tradizioni delle diverse regioni; inoltre, ci sono alcuni buoni ristoranti e un negozio di articoli da regalo. Il museo è collegato al centro della città tramite un servizio di autobus urbani. 6) Fortezza di Kiev. Risale al 19° secolo, si trova a sud della città, nella zona di Pechersk ed ha una macabra storia. Kosy Kaponir, attualmente un museo, all'inizio del 20° secolo era una prigione politica, e Lysa Hora (Montagna Calva) era il luogo delle esecuzioni. 7) Museo di Chernobyl. Nell'antico quartiere commerciale di Podil sorge questo commovente memoriale del disastro nucleare avvenuto nell'aprile del 1986, con settemila reperti fra documenti e fotografie, animali mutanti imbalsamati, i documenti di identificazione e le storie di diverse vittime. 8) Rodina Mat - Memoriale alla Patria. Affacciata sul fiume Dnper, nella zona centrale di Pechersk, la statua Rodina Mat (Madrepatria) rende onore ai 7,5 milioni di vittime della Seconda Guerra Mondiale. Un ascensore conduce sino alla sommità, da dove si possono ammirare vedute spettacolari della città. Da visitare anche il museo sulle attrezzature militari 9) La Casa delle Chimere (Casa di Horodetsky). Architettura surreale in stile moderno nell’elegante quartiere di Lypky.
Costruita nel 1904 da un architetto determinato a dimostrare le potenzialità del calcestruzzo è oggi residenza privata del Presidente. 10) Parco e Monumento a Taras Shevchenko. Disegnato nel 1890 comprende la statua al lo scrittore eretta nel 1939. La statua di Taras è stata posta in sostituzione di quella dello zar Nicola I, che lo aveva perseguitato. Al centro una fontana a forma di Mar Nero, una scacchiera per giocare. Nel Parco, secondo alcuni forum web, si trova uno dei migliori ristoranti della città, il Taras appunto, con genuina cucina ucraina, come i ravioli dolci ripieni di amarena serviti con panna acida, il piatto del cosacco (maiale cotto in forno con funghi e piccole verdure con la croccante crosticina di formaggio) o il fantasioso piatto Kurenevska zabava, fatto di fegato di pollo cotto con mele e cognac.
Tra le più gettonate sono il ristorante “Za dvumia zaitsami“, specializzato in selvaggina; “Peshera” (La Grotta), che propone tra l’altro il fegato di pollo in salsa di lamponi o il tipico borscht a base di barbabietole servito con dei pasticcini salati; “Luchshie vremena” (I tempi migliori), “Cosacco Mamai” e, se si vuole restare sui piatti italiani, si può andare a seconda dei gusti e delle tasche all’osteria Pantagruel o al Da Vinci Fish Club. La maggior parte dei ristoranti è aperta dalle 12.00 alle 24.00, ma in città si possono trovare locali aperti 24 ore su 24.
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