Portandosi dietro la "casa" come una chiocciola. Il turismo en plen air, nonostante la crisi economica e i troppi vincoli che esistono nel nostro Paese per chi ha scelto di passare le vacanze in camper o in caravan, è una realtà dinamica e interessante. Ogni anno, secondo i dati del Ciset (Centro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica dell'Università Ca' Foscari di Venezia), sono 5,6 milioni i turisti en plen air che visitano il nostro Paese, di cui 3 milioni di italiani e 2,6 milioni provenienti da altri Paesi. Cifre interessanti, considerando anche che il turista itinerante, se da una parte non spende soldi in strutture alberghiere, dall'altra spesso acquista beni e servizi "altri".
In Italia, esiste dal 1977 Apc, l'Associazione dei produttori Caravan e Camper, che rappresenta 41 aziende con con un fatturato complessivo di 600 milioni di euro, di cui il 58% destinato all'export.
In Italia, esiste dal 1977 Apc, l'Associazione dei produttori Caravan e Camper, che rappresenta 41 aziende con con un fatturato complessivo di 600 milioni di euro, di cui il 58% destinato all'export.
Quest'anno, Apc ha presentato il primo Rapporto sul turismo en plen air. I dipendenti del settore sono 4mila, a cui se ne aggiungono altri 3mila della filiera; in totale vengono prodotti nel nostro Paese circa 13mila camper all'anno. L'associazione, oltre a rappresentare gli interessi dell'industria del caravanning made in Italy, si propone anche di tutelare i diritti di chi viaggia in camper e in caravan. E proprio su questo fronte c'è sicuramente molto da fare nel nostro Paese. Basta per esempio considerare che in Italia ci sono circa 8.100 Comuni e soltanto 600 aree di sosta camper comunali attrezzate. La stessa Apc fin dal 2001 ha realizzato iniziative come il bando «I Comuni del Turismo all'Aria Aperta», attraverso il quale sono state realizzate 26 aree di sosta comunali.
Per quanto riguarda le immatricolazioni di camper nuovi, la domanda ha continuato a crescere fino al 2007 quando il settore ha raggiunto il suo massimo, con quasi 15mila unità immatricolate, una cifra raggiunta senza mai beneficiare di alcun sostegno. Con l'avvento della crisi, tuttavia, la domanda interna ha vissuto un calo fino alle circa 7mila unità registrate nel 2011. In Italia, il mercato delle caravan ha una dimensione piuttosto contenuta: nel 2011 sono state immatricolate 1.699 unità, con un calo del 5,7% rispetto all'anno precedente. Maggior tenuta, invece, ha dimostrato il mercato dei camper usati: nel 2011 la vendita di veicoli ricreazionali usati ha interessato 21.409 unità, con un calo di solo 1,2% rispetto al 2010.
Se guardiamo al parco circolante, i Paesi con più alta densità di camper e caravan ogni 10mila abitanti sono quelli del Nord e del Centro Europa. L'Italia si posiziona alla metà della classifica europea per quanto riguarda i possessori di camper mentre è in fondo per i caravan.
Dall'indagine del Ciset è possibile anche tracciare un identikit del camperista italiano: età media 39 anni, svolge in media 4 viaggi all'anno, il 50% delle volte recandosi al mare, il 21% in aree diverse, il 14% in montagna. Età più alta invece per i camperisti francesi e tedeschi: 47-48 anni.
Paolo Bicci, presidente Apc, sottolinea come in Italia, pur essendoci un importante flusso turistico en plen air, si debbano ancora potenziare le strutture: «Come associazione, abbiamo tra i compiti promuovere il cosiddetto "camper style". In Italia c'è sicuramente carenza di aree attrezzate, anche perché esiste il falso mito che il camperista non spenda sul territorio. Certo, la spesa è più bassa rispetto a quella di chi risiede in albergo: in media 50-55 euro al giorno per persona. Ma in genere il turista plen air rimane più giorni, e inoltre i viaggi in camper sono destagionalizzati e si preferisce spesso stare fuori dai giri turistici tradizionali, cercando della "piccola grande Italia". E il camperista spesso spende tanto in prodotti locali». Tra le iniziative di Apc ci sono anche accordi per la diffusione del camper style: «Per esempio - ricorda Bicci - abbiamo fatto due accordi con Federparchi e Terranostra: noi offriamo la realizzazione di alcuni camper services e le associazioni si sono impegnate a mappare aree per ricevere camper e consentire la sosta gratuita per una notta negli agriturismi».
L'appuntamento è per il Salone del Camper, in programma dall'8 al 16 settembre a Parma. «In quell'occasione - ricorda Bicci - venderemo un voucher che, per 99 euro, consente di "provare" un camper dal venerdì sera al lunedì mattina».
Franco Sarcina - ilsole24ore.com
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@simail.it
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