Dopo la passata stagione invernale che ha segnato, per molte località, indici in riduzione superiori anche ad un quinto del proprio fatturato, anche la stagione turistica 2012/2013 non sarà facile ma non sarà nemmeno così negativa come si potrebbe pensare analizzando i dati dell'economia reale. L'analisi arriva dall'Osservatorio Italiano della Montagna Bianca "Skipass Panorama Turismo" con una indagine realizzata da JFC per il Salone del Turismo e degli Sport Invernali Nissan Skipass dal 1 al 4 novembre a Modena. Saranno queste le tendenze principali della nuova stagione in montagna: innanzitutto il ritorno delle settimane bianche. Per la prima volta dopo un quinquennio s'inverte la rotta, ovvero diminuiscono gli short break ed aumentano le settimane bianche. I clienti, inoltre, saranno 'infedeli' alle destinazioni, perché sempre alla ricerca dell'offerta speciale e della promozione last minute, ma più fedeli ai maestri di sci (aumenta l'indice di fidelizzazione delle famiglie ai maestri di sci). La spesa media per trascorrere una settimana di vacanza in montagna sarà di 929 euro a persona, contro i 985 euro dello scorso anno, con una riduzione del 6%. Una famiglia italiana composta da padre, madre ed un figlio di 8 anni spenderà in media 2.245,00 euro per nucleo familiare, grazie a sconti ed agevolazioni per i bambini sotto gli 8 anni. skipass, scuola sci, noleggio attrezzature, abbigliamento ed attrezzature sportive assorbono una quota è pari al 46% della spesa complessiva sostenuta per la vacanza. Aumentano poi le famiglie con figli che frequenteranno la montagna per sciare: nel prossimo inverno le famiglie rappresenteranno il 58,5% della clientela. Nell'inverno 2012/2013 la permanenza media si dovrebbe assestare a 5,2 giorni, anche grazie all'incremento di ospiti stranieri il cui soggiorno è più lungo rispetto alla clientela italiana. Crescono gli stranieri, che rappresenteranno una quota del 50% circa della clientela delle località montane italiane: soprattutto Polacchi e Russi. Aumenta, per le scuole di sci nazionali, la richiesta e la conseguente partecipazione dei clienti ai corsi collettivi, che passano a rappresentare il 56,4%, contro il 47,1% della scorsa stagione invernale. Tra le discipline sportive, diminuisce del 12% la quota di chi pratica snowboard, mentre aumentano soprattutto i praticanti di sciaplinismo (+12,3%) e ciaspole (+22,5%). Le nuove discipline del 2012/2013 sono: snowcrossboard (un po' bici e un po' tavola da neve), skifox (seggiolino con gli sci ai piedi) e S.A.W. (Ski Animals Watching). Rafforzamento delle discipline sportive slow ed a costo zero: le ciaspole ed il nordic walking. Gli sciatori italiani vorrebbero trovare due nuovi servizi: la "prima scia", vale a dire la possibilità di sciare la mattina presto su piste vergini, e lo "sci notturno". Le giornate di apertura stagionale delle strutture ricettive delle località della montagna bianca italiana saranno pari a 134 gg.; 121 le giornate di apertura stagionale per le scuole di sci italiane - media nazionale. Nell'inverno in arrivo un'ora di corso individuale costerà in media 38 euro, mentre un'ora di corso collettivo ne costerà 20. I prezzi degli alberghi sono aumentati in media del 2,8% rispetto alla passata stagione; aumento del 4% per gli skipass, mentre sono rimasti stabili i prezzi delle scuole di sci. Il fatturato complessivo generato nel prossimo inverno 2012/2013 dal "sistema montagna bianca Italia" sarà pari a circa 9,7 miliardi di euro, comprensivi anche dei costi di viaggio per raggiungere le destinazioni di montagna. Si prevede un incremento delle presenze di ospiti, rispetto alla passata stagione, variabile tra il 3,5% ed il 4,8%, ed un incremento del fatturato di circa il 2%.
ansa